AIDS, DUE RICERCHE PROMETTONO PASSI AVANTI PER IL VACCINO

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AIDS, DUE RICERCHE PROMETTONO PASSI AVANTI PER IL VACCINO

Messaggio da thelondonsuede » martedì 10 gennaio 2012, 12:58

AIDS, DUE RICERCHE PROMETTONO PASSI AVANTI PER IL VACCINO

La ricerca sull’Aids è davvero ripartita. In particolare, due nuove scoperte aprono nuove prospettive per quella che si è rivelata negli anni un’impresa estremamente difficile: trovare un vaccino che possa prevenire l’infezione.
La prima scoperta è stata annunciata pochi giorni fa su Nature: nuovi cocktail di vaccini offrono un'elevata protezione contro l'infezione del virus simile all'Hiv che colpisce solo le scimmie, chiamato Siv (Simian Immunodficency Virus). I primi risultati positivi ottenuti sui macachi forniscono un elemento chiave per progettare un efficace vaccino anti-Hiv per l'uomo. Lo studio è stato condotto negli Stati Uniti, dall'università di Harvard e dall'Istituto nazionale contro le allergie e le malattie infettive (Niaid). I ricercatori hanno sperimentato sui mix-vaccino.jpg macachi diversi cocktail di vaccini contenenti tre proteine (Gag, Pol, Env) che sono espresse normalmente dal virus Siv e che servono proprio a farlo riconoscere dal sistema immunitario. Somministrando i vaccini in sequenza per via intramuscolare, i ricercatori hanno dimostrato che alcuni cocktail sono in grado di proteggere le scimmie dall'infezione di un ceppo del virus Siv (SIVmac251) particolarmente difficile da neutralizzare. La vaccinazione ha ridotto dell'80% la probabilità che le scimmie hanno di infettarsi ogni volta che vengono esposte al virus.
L’altra ricerca è stata pubblicata sempre su Nature a novembre scorso e consiste nell’usare la terapia genica per prevenire l’infezione. I ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena hanno iniettato in alcuni topi (con un sistema immunitario umanizzato) un adenovirus geneticamente modificato in grado di infettare le cellule dei muscoli e rilasciare in queste cellule del Dna che contiene le istruzioni per produrre anticorpi contro l’Hiv. Questo Dna, incorporato nel genoma delle cellule dei muscoli, programma le cellule per far loro produrre gli anticorpi che poi vengono rilasciati nel sangue. I topi che hanno ricevuto una sola iniezione di questo virus modificato sembrano completamente protetti dall’infezione, anche quando sono esposti a dosi di Hiv 100 volte più alte di quelle dell’infezione naturale.


Fonte: L'Unità.it