Elvitegravir: dati clinici a due anni

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Elvitegravir: dati clinici a due anni

Messaggio da thelondonsuede » sabato 10 dicembre 2011, 13:35

Gilead Sciences ha annunciato i risultati principali derivati da una sperimentazione clinica di Fase III che dimostrano la non inferiorità di elvitegravir, un inibitore dell’integrasi in corso di studio per il trattamento dell’infezione da HIV-1, rispetto all’inibitore dell’integrasi raltegravir dopo due anni (96 settimane) di terapia in pazienti precedentemente trattati. Gilead intende presentare la domanda di approvazione di elvitegravir presso l’ente statunitense competente nel secondo trimestre del 2012.

“Questi dati positivi raccolti in due anni indicano che elvitegravir potrebbe rivelarsi la nuova importante opzione terapeutica a somministrazione monogiornaliera per le persone con infezione da HIV che hanno sviluppato resistenza ad altre terapie”, ha asserito il dottor Norbert Bischofberger, PhD, vicepresidente esecutivo della divisione Ricerca e Sviluppo, nonché direttore scientifico presso Gilead Sciences. “Inoltre, siamo estremamente entusiasti del ruolo rivestito da elvitegravir nel nostro nuovo regime Quad monocompressa, che si trova al momento in fase di esame da parte dell’ente normativo competente negli Stati Uniti”.

Nella sperimentazione principale di Fase III (Studio 145), elvitegravir (150 o 85 mg) somministrato una volta al giorno, è stato messo a confronto con raltegravir (400 mg) somministrato due volte al giorno, ove entrambi sono stati somministrati in combinazione con una terapia di fondo includente un inibitore della proteasi (IP) potenziato con ritonavir e un secondo agente antiretrovirale. Dopo 96 settimane di trattamento, il 48 per cento dei pazienti che assumevano elvitegravir potenziato con ritonavir ha raggiunto e mantenuto un livello di RNA dell’HIV (carica virale) inferiore a 50 copie/ml, rispetto al 45 per cento registrato nel gruppo di pazienti che assumevano raltegravir, in base all’algoritmo del tempo trascorso fino alla perdita della risposta virologica (Time to Loss of Virologic Response, TLOVR) (Intervallo di confidenza del 95 per cento per la differenza: da -4,6 a 9,9 per cento). I tassi di interruzione a causa di eventi avversi e i profili di sicurezza e di resistenza sono risultati comparabili in entrambi i bracci dello studio. Gilead prevede di presentare tali dati in occasione di una conferenza scientifica prevista per il 2012.

Informazioni sullo studio di Fase III su elvitegravir

Lo Studio 145 è stato uno studio clinico in doppio cieco, multicentrico, randomizzato (1:1), controllato attivamente, della durata di 96 settimane che ha valutato la non inferiorità di elvitegravir (n = 351) rispetto a raltegravir (n = 351), somministrati in combinazione con un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir e altri agenti in pazienti adulti con infezione da HIV precedentemente trattati con un livello di RNA dell’HIV (carica virale) pari o superiore a 1.000 copie/ml. I pazienti iscritti alla sperimentazione dovevano esibire resistenza virale documentata e/o essere stati trattati per almeno sei mesi con due o più classi diverse di agenti antiretrovirali prima dello screening.

I partecipanti alla sperimentazione hanno ricevuto elvitegravir a una dose di 150 o 85 mg somministrato una volta al giorno o raltegravir a una dose di 400 mg somministrato due volte al giorno. Le terapie di fondo dei pazienti sono state basate sui risultati dei test di resistenza e includevano un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir pienamente attivo e un secondo agente che poteva essere un inibitore nucleosidico o nucleotidico della trascrittasi inversa, etravirina, maraviroc o enfuvirtide. A causa di interazioni farmacocinetiche note, ai pazienti trattati con elvitegravir il cui inibitore della proteasi somministrato come terapia di fondo era atazanavir o lopinavir è stata somministrata una dose di 85 mg di elvitegravir.

Nel gennaio del 2011 Gilead aveva annunciato che avrebbe esteso il periodo randomizzato e in cieco dello Studio 145 dalle 48 settimane inizialmente previste a 96 settimane allo scopo di ottenere dati a più lungo termine relativi alla sicurezza e all’efficacia. Essendo stato raggiunto l’endpoint di non inferiorità alla settimana 48, i pazienti hanno continuato a essere sottoposti al regime terapeutico, cui erano stati randomizzati in cieco, fino alla settimana 96. Gli endpoint secondari includono diverse misure aggiuntive dell’efficacia, della sicurezza e della tollerabilità dei due regimi di trattamento.

Informazioni aggiuntive sullo studio sono disponibili sul sito www.clinicaltrials.gov.

Informazioni su elvitegravir

Gli inibitori dell’integrasi interferiscono con la replicazione dell’HIV bloccando la capacità di integrazione del virus nel materiale genetico delle cellule umane. Elvitegravir è stato concesso in licenza a Gilead da Japan Tobacco Inc. (JT) nel marzo del 2005. Nell’ambito dei termini del contratto tra Gilead e JT, Gilead detiene i diritti esclusivi allo sviluppo e alla commercializzazione di elvitegravir a livello globale, a esclusione del Giappone, dove tali diritti sono detenuti da JT.

Informazioni sul regime Quad

Il regime Quad contiene elvitegravir, cobicistat (un agente farmaceutico potenziante o “booster” che consente la somministrazione monogiornaliera di elvitegravir) e Truvada® (emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato). Nell’ottobre del 2011 Gilead ha depositato una domanda di approvazione di un nuovo farmaco presso l’ente statunitense preposto al controllo dei farmaci e degli alimenti (Food and Drug Administration, FDA) per il regime Quad per il trattamento dell’infezione da HIV.

Il regime Quad, elvitegravir e cobicistat sono prodotti sperimentali e non ne sono ancora state determinate la sicurezza e l’efficacia negli esseri umani.



FONTE: ansa