sconfitto HIV nei topi? No, non ancora

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

sconfitto HIV nei topi? No, non ancora

Messaggio da Dora » martedì 31 maggio 2016, 8:21

Questo thread nasce per concentrare tutto l’argomento di attualità in un solo posto, ricordate che lo studio di questa nuova tecnologia si trova nel thread: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integrato


Striblind78 ha scritto:http://sieropositivo.it/area-medica-369 ... -topi.html

qualcuno ha altre info ? grazie
Ho visto che stai continuando a fare domande sulla stessa ricerca, quindi forse la risposta che ti ha dato Rospino l'altro giorno non ti ha chiarito le idee.
Prova a leggere questo post, che è proprio relativo alla ricerca della Temple University. Se qualcosa continua a non esserti chiaro, non esitare a chiedere.
Dora ha scritto:Immagine

KAMEL KHALILI: DISTRUZIONE DEL DNA DELL'HIV-1 NELLA PRIMA FASE DELLE SPERIMENTAZIONI IN VIVO IN TOPI E RATTI


L'altro ieri Kamel Khalili e colleghi della Temple University hanno pubblicato su Gene Therapy (Nature) un articolo che segna l'inizio della sperimentazione delle CRISPR/Cas9 in vivo per distruggere l'HIV integrato nel genoma delle cellule.
  • 1. Hanno lavorato su topi e ratti transgenici, i quali erano stati progettati in modo da incorporare i geni di HIV in ogni cellula del loro corpo.
    2. Hanno unito una versione corta della endonucleasi Cas9 (saCas9) a molteplici RNA guida (gRNAs) costruendo il complesso saCas9/gRNA in modo da colpire le sequenze del DNA virale comprese fra il 5'-LTR e il gene Gag, così da distruggere parti del DNA di cui HIV non può fare a meno per replicarsi.
    3. Hanno fatto esprimere il complesso saCas9/gRNA da un Adeno-associato virus 9 ricombinante (rAAV9), utilizzato come vettore.
    4. Hanno iniettato il rAAV:saCas9/gRNA nella coda dei topi perché si diffondesse attraverso il circolo sanguigno e hanno aspettato due settimane.
    5. Dopo due settimane, hanno raccolto campioni di diversi tessuti e ne hanno analizzato il DNA.
    6. Hanno potuto osservare che i segmenti di HIV DNA contro cui si dovevano dirigere le CRISPR erano stati distrutti in ogni tessuto, compresi cervello, cuore, reni, fegato, polmoni, milza, linfonodi e cellule del sangue.
    7. Le analisi dell'RNA virale nei ratti hanno mostrato una significativa diminuzione dell'HIV RNA nei linfociti circolanti nel sangue e nei linfonodi, a indicare che la distruzione del genoma virale aveva avuto un impatto sull'espressione dei geni di HIV nelle cellule che ospitavano il DNA provirale integrato.


Questo naturalmente fa ipotizzare a Khalili che il sistema di trasporto delle CRISPR utilizzato per la prima volta per distruggere in vivo il DNA di HIV, il rAAV, possa permettere di distruggere ampi frammenti di DNA virale e quindi diminuire di molto, o addirittura rendere nulla, la possibilità che si sviluppi del virus capace di replicazione o che si verifichino mutazioni di escape.

Il prossimo passo sarà quello di

  • - sperimentare su gruppi di animali più ampi;
    - monitorare per periodi più lunghi gli effetti e la sicurezza del trattamento;
    - capire il dosaggio ideale di saCas9/gRNA da somministrare.


Le reazioni di due esperti che conosciamo bene - uno di modificazione genica, l'altro di latenza - non coinvolti nel lavoro di Khalili:

Keith Jerome (Vaccine and Infectious Disease Division, Fred Hutchinson Cancer Research Center, Virology Division, Department of Laboratory Medicine, University of Washington)
  • “This is an important study that marks the next step toward using HIV DNA excision from the host genome as part of a curative strategy.

    “While this is an important and elegant advance, it’s important to remember that these were transgenic animals in which the HIV sequence was artificially introduced into every cell in the body. The next step may be more difficult – showing that this approach can work against an actual infection with HIV. It will be difficult because we know HIV is expert at finding hiding places within the body.

    The real issue going forward is delivery – this paper is yet another demonstration of the tremendous promise of CRISPR-Cas9, but can the AAV (Adeno Associated Virus) used in this study or other delivery methods get it to the memory T cells where latent HIV hides? And if so, can Cas9 be delivered to almost every latently infected T cell, which will be required if we are to achieve a cure?”
Warner C. Greene (Gladstone Institute of Virology and Immunology, University of California, San Francisco)
  • “This is an interesting paper that provides data on the utility of CRISPR-Cas9 system delivered by adeno-associated virus (AAV) to cleave HIV DNA in an HIV-1 transgenic mouse (in this animal, the HIV transgene is present in every cell). They see evidence of cleavage of HIV DNA in vitro and more importantly in vivo. Perhaps not surprisingly, the effect is only partial. A concern that surrounds this approach is whether there will be any off-target effects of CRISPR-Cas9 payload; obviously deletion of an important cellular gene could be devastating. They suggest that off target effects have not been observed thus far, but this issue of safety plagues all of these types of approaches.

    “Evidence of in vivo cleavage is encouraging but the real issue is whether this approach can be used to eliminate the one infectious latent provirus that is present at a frequency of 1 cell in a 1 million in infected individuals. Presumably, without being able to selectively target the latently infected cell, the AAV-CRISPR-Cas9 will infect all of the cells. We can only hope it will only act in the cell containing its target, which is a big if.

    “While interesting, this is the first baby step on a long journey to the clinic. There is considerable interest in gene editing for a number of clinical applications with CRISPR-Cas9 the current darling of the field. That said, HIV latency is a tough target for the gene editing approach because we have no current method to target the therapeutic to the latently infected cell. In the final analysis, a truly effective anti-latency treatment must be safe, simple, effective, and scalable to the developing world where HIV is hitting the hardest.”



FONTI:



Edit: ho modificato il titolo del thread per evitare di perpetuare i vaneggiamenti di certa stampa.
Ultima modifica di Dora il lunedì 6 giugno 2016, 19:22, modificato 1 volta in totale.



Striblind78
Messaggi: 182
Iscritto il: domenica 25 ottobre 2015, 22:28

Re: sconfitto hiv nei topi

Messaggio da Striblind78 » martedì 31 maggio 2016, 23:03

grazie a tutti !



alfaa
Messaggi: 1465
Iscritto il: giovedì 24 ottobre 2013, 17:41

Re: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integr

Messaggio da alfaa » martedì 31 maggio 2016, 23:18

Ma questa potrebbe essere davvero la soluzione per la distruzione/ eradicazione dell'hiv quindi :o

Non ho capito però una cosa. Nel dna è stato distrutto, nell'rna no giusto? Io ora in ambito scientifico so pochissimo e non so neanche che significa ques'ultima affermazione. L'hiv in definitiva circola ancora ( seppur fortemente diminuito)o no in questi topi? Se fosse la seconda a me sembra proprio la strada verso l'eradicazione...



Mr_T
Messaggi: 261
Iscritto il: martedì 16 febbraio 2016, 16:54

Re: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integr

Messaggio da Mr_T » mercoledì 1 giugno 2016, 9:54

Se posso dire la mia nella più assoluta ignoranza: io penso che tra non moltissimo tempo, se va come è giusto, l'eradicazione sarà raggiunta.
Non so se si può fare un'analogia o meno con la cura genica approvata dall'EMA per i "bimbi in bolla"
(vedi articolo di seguito: http://www.ansa.it/saluteebenessere/not ... ba079.html)
ma penso che, se una strada è stata trovata per questi tipi di cura, applicati a malattie come quella di cui sopra, relative ad una grave compromissione del sistema immunitario, anche per hiv, quindi, dovremmo essere nella giusta direzione.
Logicamente ogni patologia ha delle sue peculiarità ma, secondo me, c'è da essere ottimisti.



rosso80
Messaggi: 2352
Iscritto il: mercoledì 28 ottobre 2015, 15:37

Re: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integr

Messaggio da rosso80 » mercoledì 1 giugno 2016, 15:13

Sinceramente anche io sono rimasto sbalordito da quest'ultimo post di Dora.
Solo, da profano, non ho capito una cosa: ma in pratica ora sti topi non hanno più Hiv?


---------------
Don't give up!


Don't give up!

Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integr

Messaggio da Dora » mercoledì 1 giugno 2016, 15:33

rosso80 ha scritto:Sinceramente anche io sono rimasto sbalordito da quest'ultimo post di Dora.
Solo, da profano, non ho capito una cosa: ma in pratica ora sti topi non hanno più Hiv?
L'HIV nei topi c'è ancora: è diminuito, perché in molte cellule il suo genoma è stato distrutto, ma c'è ancora, perché in altre cellule è rimasto del provirus capace di replicarsi:
Dora ha scritto:7. Le analisi dell'RNA virale nei ratti hanno mostrato una significativa diminuzione dell'HIV RNA nei linfociti circolanti nel sangue e nei linfonodi, a indicare che la distruzione del genoma virale aveva avuto un impatto sull'espressione dei geni di HIV nelle cellule che ospitavano il DNA provirale integrato.
Il senso del lavoro di cui ho parlato in quel post è solo quello di avere mostrato come sia possibile far arrivare gli enzimi che devono tagliare segmenti specifici del DNA fino alle cellule IN UN CORPO VIVO e non in cellule messe a coltura su una piastra di laboratorio.
È un passo avanti importante, perché quello di trasportare le CRISPR/Cas9 fino a dove devono operare è un problema di non facile soluzione. Khalili e colleghi hanno mostrato che una soluzione può essere trovata.
Ci sono ancora tanti problemi da affrontare prima non dico di provare questa tecnologia sugli uomini, ma di riuscire a eradicare l'HIV dai topi umanizzati (che a volte lo eradicano addirittura da soli, essendo topi con un sistema immunitario sì umano, ma incompleto).

Purtroppo, attorno a questa tecnologia, e specificamente attorno ai lavori del gruppo di Khalili, c'è un clamore mediatico che spesso fa perdere di vista i risultati effettivi che sono stati raggiunti.
Ci si mettono poi anche le associazioni, gestite da persone che si lasciano facilmente influenzare da quello che leggono nella stampa generalista, e questo complica ulteriormente le cose.



rosso80
Messaggi: 2352
Iscritto il: mercoledì 28 ottobre 2015, 15:37

Re: CRISPR/Cas9: distruggere il gene CCR5 o l’HIV DNA integr

Messaggio da rosso80 » mercoledì 1 giugno 2016, 17:08

Dora ha scritto:
rosso80 ha scritto:Sinceramente anche io sono rimasto sbalordito da quest'ultimo post di Dora.
Solo, da profano, non ho capito una cosa: ma in pratica ora sti topi non hanno più Hiv?
L'HIV nei topi c'è ancora: è diminuito, perché in molte cellule il suo genoma è stato distrutto, ma c'è ancora, perché in altre cellule è rimasto del provirus capace di replicarsi:
Ah ma allora è proprio duro a morire sto virus!
Comunque grazie Dora. Come mi smonti tu nessuno mai. :-*


---------------
Don't give up!


Don't give up!

daniele70
Messaggi: 77
Iscritto il: sabato 12 settembre 2015, 21:22

E' davvero una speranza? Scusate se se n'è già parlato.

Messaggio da daniele70 » lunedì 6 giugno 2016, 14:36

Dal fatto quotidiano.it di oggi.

Aids, dagli Usa nuova arma contro l’Hiv: “Possibile in futuro sradicare il Dna del virus dai
pazienti”


Aids, dagli Usa nuova arma contro l’Hiv: “Possibile in futuro sradicare il Dna del virus dai pazienti”


Come illustrato in uno studio pubblicato su Gene Therapy i ricercatori hanno adoperato una tecnologia di editing genetico per tagliare via il Dna del comune ceppo da organi di topi infettati. Nei mesi scorsi è andato a buon fine il tentativo di eliminarlo da cellule umane fatte crescere in laboratorio. In Italia maggioranza delle nuove diagnosi è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che rappresentano l’84.1% di tutte le segnalazioni



di Davide Patitucci | 6 giugno 2016



Arriva dall’ingegneria genetica una nuova promettente arma nella lotta contro l’Aids. Un team di scienziati della Temple University Usa è riuscito per la prima volta a rimuovere il Dna del virus dell’Hiv da un tessuto vivente. Come illustrato in uno studio pubblicato su Gene Therapy, rivista del gruppo Nature, i ricercatori americani hanno adoperato una tecnologia di editing genetico per tagliare via il Dna del comune ceppo Hiv-1 da organi di topi infettati. Nei mesi scorsi la stessa equipe aveva dichiarato di aver eliminato con successo il virus da cellule umane fatte crescere in laboratorio. Adesso, il nuovo studio dimostra che un risultato analogo è possibile anche con un organismo vivente.

“Abbiamo dimostrato che la nostra tecnologia di gene editing può efficacemente raggiungere molti organi di un paio di piccoli animali, e asportare grandi frammenti di Dna virale dal genoma della cellula ospite”, sottolinea Kamel Khalili, a capo del gruppo di ricerca Usa. Per ottenere questo risultato, gli studiosi hanno utilizzato l’innovativa tecnica denominata “Crispr/Cas9” (Clustered regularly interspaced short palindromic repeats). Una sorta di taglia e cuci molecolare della doppia elica di Dna, che permette di spezzarlo in punti specifici e di riscriverne le sequenze geniche. Una metodica che, per le sue enormi potenzialità, è stata inserita dalla rivista Science in cima alla speciale classifica degli eventi scientifici del 2015.


Secondo gli ultimi dati rilasciati dagli specialisti alla vigilia dell’Icar2016 (Italian conference of Aids and antiviral research) – che si svolge in questi primi giorni di giugno a Milano – in Italia oltre il 25% dei sieropositivi non sa di esserlo. Nel nostro Paese sono circa 120mila le persone che convivono con l’Hiv, e ogni anno si registrano 4mila nuovi casi, soprattutto giovani tra i 25 e i 29 anni. Di questi, il 60% viene scoperto in una fase tardiva dell’infezione. Se, infatti, da un lato negli ultimi anni si è verificato un calo della mortalità, dovuto ai progressi della ricerca e alle nuove terapie, dall’altro si assiste sempre più a una drastica riduzione dell’informazione sulla malattia. Secondo il Bollettino del Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità (Iss), la maggioranza delle nuove diagnosi è, infatti, attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che rappresentano l’84.1% di tutte le segnalazioni. Inoltre, il 37% degli italiani non si è mai sottoposto al test Hiv e il 5% delle persone che vivono con Hiv non lo ha mai detto al proprio partner. Il 40% delle persone sieropositive, secondo il rapporto dell’Iss, non rivela ad esempio ai familiari di aver contratto il virus, e il 74% non lo dichiara nel contesto lavorativo.

Uno dei principali problemi legati all’infezione da Hiv è che il virus rimane nascosto nell’organismo, nei cosiddetti tessuti santuari, lasciando nel sistema immunitario tracce indelebili, come quando si cammina sul cemento ancora fresco. Per poi riemergere quando il paziente sembra essersi ripreso. Le comuni strategie di contrasto, basate sull’utilizzo di cocktail di farmaci antitetrovirali, sono infatti in grado di sopprimere la duplicazione del virus, ma non di eliminarlo dalle cellule infettate. “La nostra sperimentazione – spiega Khalili – potrebbe essere in grado di sradicare il Dna dell’Hiv-1 dai pazienti. Al tempo stesso, è estremamente flessibile, e si presta ad essere utilizzata in combinazione con farmaci antiretrovirali. Potrebbe, ad esempio – conclude lo scienziato -, essere adattata per contrastare ceppi mutati di Hiv-1”.




http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06 ... i/2802543/



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6761
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: E' davvero una speranza? Scusate se se n'è già parlato.

Messaggio da uffa2 » lunedì 6 giugno 2016, 14:57

Il fatto quotidiano è specializzato in manette, quindi arriva un po' in ritardo sulla scienza :-) di questa tecnica s'è ampiamente parlato nel forum, purtroppo sono in giro con Tapatalk quindi non riesco a mettere il link né a unire questo thread a quello già esistente

inviato utilizzando Tapatalk


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

maggio2014
Messaggi: 26
Iscritto il: lunedì 14 marzo 2016, 1:45

buone nuove???

Messaggio da maggio2014 » lunedì 6 giugno 2016, 15:05




Rispondi