IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZERO

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Datex
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » mercoledì 18 luglio 2018, 20:18

Dora ha scritto:A me preme che si capisca che una cosa sono gli studi epidemiologici, che devono ispirare le campagne di informazione perché l'opinione pubblica cessi di stigmatizzare le persone con HIV, altra cosa le decisioni che i singoli devono prendere per vivere la loro vita sessuale nel modo più sereno e consapevole possibile.
dora, le due cose sono strettamente collegate e una è la conseguenza diretta dell'altra. sono proprio gli studi epidemiologici che dovrebbero suggerire alle persone di prendere una decisione. per questa ragione è stato emesso il consenso.



celafaccio
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da celafaccio » mercoledì 18 luglio 2018, 20:53

Volevo scriverlo IO leggendo la risposta .. Penso che, gli studi servano a far capire al mondo non siamo mostri infettivi o untori e , quindi.. In cuor loro possono star tranquilli davvero.. Proprio su rischi pari a zero degli studi epidemiologici... Succederà prima o poi.. È logorante l'attesa.. Non si può fermare una freccia ormai lanciata... Per chiudere.. La massa ci vede come quelli di "amore tossico" il film oppure i libertini spesso non etero.. Questo porta a non informare.. Nelle scuole nessuno ne parla abbastanza e con gli aggiornamenti u=u .. Ma che vogliamo se ancora ci vedono con l'alone viola? Penso sempre che questo stigma deve finire anche per il rispetto verso chi ci ha preceduti.. Hanno compiuto azioni che ci han donato la malattia cronica e non mortale che oggi è hiv. Godo a passare per rompicoglion pignolo.. Quante cause mi ha fatto vincere esser così..quando si pensa di esser nel giusto e si pensa di aver ragione, bisogna insistere ed andare in fondo senza pietà...banale dire che bisogna scusarsi perché nella vita si sbaglia.. Ho sbagkiato sbaglio e sbaglierò però godo a guardarmi perché ho fatto una vita a modo mio.. Migliorabilissima come tutti ma quasi zero rimpianti.. La cultura, l'informazione rimane il supremo potere, bypassabile solo dal cuore puro che vince sempre comunque prima o poi. Vinceremo sotto l'aspetto"mondo informato su u=u .. Vedrete.



Datex
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » mercoledì 18 luglio 2018, 21:29

fra l'altro non capisco come puoi combattere lo stigma se non informi le persone che di fatto la persona hiv positiva non è contagiosa. di questo si sta parlando ed è il punto cruciale di questi studi e del consenso rilasciato. lo stigma è proprio basato su questo. se non erano sicuri dei risultati potevano anche evitare di rilasciarli. i diversi studi effettuati e il tempo per farli sono finalizzati per avere dati solidi e rassicuranti.

oltretutto rileggendo bene i dettagli degli studi effettuati si puntualizza che un aspetto fondamentale è l'accuratezza degli esami, del pieno accesso alle terapie e il monitoraggio della carica virale. si specifica che questo non succede ovunque e che spesso in alcune parti del mondo la misurazione avviene in modo poco accurato e il paziente non è costantemente seguito. in questa ottica è ovvio che lo studio tiene conto solo di un contesto clinico esemplare.

di seguito vorrei riportare il paragrafo pubblicato dal cdc di atlanta relativo alla terapia come prevenzione e di come viene esplicitamente dichiarato "no risk".

Scientific advances have shown that antiretroviral therapy (ART) preserves the health of people living with HIV. We also have strong evidence of the prevention effectiveness of ART. When ART results in viral suppression, defined as less than 200 copies/ml or undetectable levels, it prevents sexual HIV transmission. Across three different studies, including thousands of couples and many thousand acts of sex without a condom or pre-exposure prophylaxis (PrEP), no HIV transmissions to an HIV-negative partner were observed when the HIV-positive person was virally suppressed. This means that people who take ART daily as prescribed and achieve and maintain an undetectable viral load have effectively no risk of sexually transmitting the virus to an HIV-negative partner.

pagina sito: https://www.cdc.gov/hiv/library/dcl/dcl/092717.html

ricordo anche che il cdc è il piedistallo di tutte le linee guida e che tutti le istituzioni mondiali si basano sulle informazioni da esso rilasciate.



Gabriel81
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Gabriel81 » mercoledì 18 luglio 2018, 22:46

Ragazzi ma non è che dovete convincere Dora che oltretutto in queste cose ci crede e battaglia per tutti noi eh? Io credo che lei stia semplicemente cercando di dirci che da un lato esistono le affermazioni derivanti dalla ricerca (U=U) dimostrate con una probabilità molto alta nella maggior parte dei casi e fondamentali nella lotta contro lo stigma legato a questa malattia, e dall’altro va mantenuta la professionalità nonché la sensibilità del medico nel valutare i singoli casi che si possono discostare dal “modello teorico” per vari motivi (storie di sifilide e gonorree ricorrenti, oppure viremia ballerina o storie di resistenze pregresse anche se irrilevabili o altro ad esempio) Che potrebbero non “sconfessare” ma semplicemente essere situazioni da gestire diversamente.

Nulla è certo al 100%, neanche il condom o altre cose che diamo per scontate, semplicemente perché la concomitanza di alcuni eventi può portare a dei risultati non sempre uguali, ma sulle statistiche dei grandi numeri la legge U=U è dimostrata e funziona, tutto qua.


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Datex
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » mercoledì 18 luglio 2018, 23:01

Gabriel81 ha scritto:Ragazzi ma non è che dovete convincere Dora che oltretutto in queste cose ci crede e battaglia per tutti noi eh? Io credo che lei stia semplicemente cercando di dirci che da un lato esistono le affermazioni derivanti dalla ricerca (U=U) dimostrate con una probabilità molto alta nella maggior parte dei casi e fondamentali nella lotta contro lo stigma legato a questa malattia, e dall’altro va mantenuta la professionalità nonché la sensibilità del medico nel valutare i singoli casi che si possono discostare dal “modello teorico” per vari motivi (storie di sifilide e gonorree ricorrenti, oppure viremia ballerina o storie di resistenze pregresse anche se irrilevabili o altro ad esempio) Che potrebbero non “sconfessare” ma semplicemente essere situazioni da gestire diversamente.
guarda che non scrivo mica per convincere dora. dico semplicemente che è stato rilasciato un consenso, dopo anni di studi e ricerche e condiviso da fonti scientifiche di rilievo, una su tutte la più autorevole, il cdc di atlanta il quale non si esprime mai senza avere una base più che solida, il quale dice che secondo determinati criteri, e questo va messo in evidenza, le persone sieropositive in terapia non trasmettono il virus. i criteri sono: viremia sotto la soglia di rilevabilità (<200 copie) da almeno 6 mesi, costante controllo della carica virale, nessuna mts attiva e con vesciche esposte ( tra l'altro il cdc non ne parla proprio), aderenza pari al 93-97%. tutto il resto non rientra nei criteri ed è ovvio che in questo caso il medico abbia un'opinione diversa.



Gabriel81
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Gabriel81 » mercoledì 18 luglio 2018, 23:07

E infatti lei questo sta dicendo, e non bisogna sconvolgersi che U=U può avere degli scostamenti nei casi reali e pratici ed i medici hanno il dovere di valutarlo. Questo non significa ne affermare che ci siano delle contraddizioni ne mettere in discussione tutto. Significa solo avere un approccio critico e pragmatico alle cose.


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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » giovedì 19 luglio 2018, 0:31

le mts tra l'altro non vengono menzionate nel paragrafo del cdc. nello studio partner si specificava che alcune coppie avevano volutamente ammesso di averne e che sono state trattate. immagino si siano riferite all'herpes. in questo caso, dato che il virus rimane latente, è importante che venga trattato per evitare la presenza di ulcere. credo che valga per il partner negativo.

probabili dubbi permangono probabilmente per il sesso anale. per questo motivo si attende l'esito dello studio partner 2. tuttavia anche per gli omosessuali i dati finora raccolti sono molto rassicuranti. da non sottovalutare poi l'epatite che pare sia in aumento nelle coppie gay.



marte82

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da marte82 » martedì 4 settembre 2018, 23:01

Da quello che si legge nelle linee guida del ministero della salute in tema di terapia antiretrovirale aggiornate a fine 2017 la PEP viene data solo in caso di fonte accertata HIV+ con viremia rilevabile per quanto riguarda i rapporti vaginali e anali (sia ricettivi che insertivi); al contrario in base a tutti gli studi finora fatti non la si raccomanda se la fonte HIV+ ha viremia stabilmente soppressa negli ultimi mesi (e qui non dice quanto però, anche se tutti noi abbiamo analisi vecchie di massimo 6 mesi); inoltre la soglia di non rilevabilità viene innalzata a 200 copie/ml...ed è una manica mooooolto larga rispetto al solito limite di 50 copie/ml (un blip viremico è molto più piccolo di 200 copie). Ovviamente il tutto deve essere documentabile (immagino che vogliano vedere il referto della persona HIV+). Ciò significa che il medico di un ipotetico pronto soccorso non è tenuto a dare la PEP. E questo deve valere per tutti coloro che soddisfano a queste condizioni senza se e senza ma, senza dubbi per chi torna a casa e per il medico di turno al PS! Questa mi sembra quindi una chiara accettazione del U=U o sbaglio?



rospino
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da rospino » mercoledì 5 settembre 2018, 7:44

marte82 ha scritto:Da quello che si legge nelle linee guida del ministero della salute in tema di terapia antiretrovirale aggiornate a fine 2017 la PEP viene data solo in caso di fonte accertata HIV+ con viremia rilevabile per quanto riguarda i rapporti vaginali e anali (sia ricettivi che insertivi); al contrario in base a tutti gli studi finora fatti non la si raccomanda se la fonte HIV+ ha viremia stabilmente soppressa negli ultimi mesi (e qui non dice quanto però, anche se tutti noi abbiamo analisi vecchie di massimo 6 mesi); inoltre la soglia di non rilevabilità viene innalzata a 200 copie/ml...ed è una manica mooooolto larga rispetto al solito limite di 50 copie/ml (un blip viremico è molto più piccolo di 200 copie). Ovviamente il tutto deve essere documentabile (immagino che vogliano vedere il referto della persona HIV+). Ciò significa che il medico di un ipotetico pronto soccorso non è tenuto a dare la PEP. E questo deve valere per tutti coloro che soddisfano a queste condizioni senza se e senza ma, senza dubbi per chi torna a casa e per il medico di turno al PS! Questa mi sembra quindi una chiara accettazione del U=U o sbaglio?
Se non ricordo male, le Linee guida italiane lo indicavano già a fine 2016, ma ciò non è una chiara accettazione del U=U, bensì - a mio modestissimo giudizio - un semplice suggerimento relativo alla trascurabilità del rischio.


 
La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

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