IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZERO

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Sam
Messaggi: 68
Iscritto il: venerdì 13 aprile 2012, 17:58

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Sam » mercoledì 16 agosto 2017, 17:35

Buonasera, in riferimento agli studi citati e in particolare all'avvenuto contagio in quelle coppie in cui il partner positivo, non avendo ancora completato i 6 mesi di soppressione di viremia, ha passato il virus al partner negativo, ci sono dati più specifici ?
E cioè :
- tutte i siero- di questo tipo di coppie si sono infettati?
- anche in caso di carica azzerata immediatamente nei primissimi giorni?
- La viremia non era stata soppressa del tutto/ si verificavano oscillazioni sopra le 200 copie?



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » mercoledì 16 agosto 2017, 20:31

per pura curiosità mi sono imbattuto nel sito salute.gov nella pagina dedicata alla prevenzione. è triste constatare che un'ente governativo ignori ancora i progressi recenti in tema di prevenzione riproponendo informazioni datate di 20 anni fa. l'ultimo aggiornamento risale a maggio di quest'anno. quale aggiornamento? lascio a voi il piacere di scoprirlo.

http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?id=164



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » mercoledì 16 agosto 2017, 20:32

Sam ha scritto:Buonasera, in riferimento agli studi citati e in particolare all'avvenuto contagio in quelle coppie in cui il partner positivo, non avendo ancora completato i 6 mesi di soppressione di viremia, ha passato il virus al partner negativo, ci sono dati più specifici ?
E cioè :
- tutte i siero- di questo tipo di coppie si sono infettati?
- anche in caso di carica azzerata immediatamente nei primissimi giorni?
- La viremia non era stata soppressa del tutto/ si verificavano oscillazioni sopra le 200 copie?
non comprendo le tue domande.



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » giovedì 17 agosto 2017, 18:23

ho inviato 2 mail al ministero della salute, ovvero gli uffici responsabili (in basso trovate gli indirizzi) per richiedere un aggiornamento delle informazioni contenuto nel loro sito, le quali tristemente omettono una serie di importanti avanzamenti scientifici come appunto la therapy as prevention (tasp).

aggiungo che ho allegato proprio quello che è stato definito allo scorso ias2017 tenutosi a parigi nel mese di luglio e che la cnn (si proprio lei) ha pubblicato un servizio.

https://www.preventionaccess.org/so/cLs ... 08a4#/main

http://edition.cnn.com/2017/07/25/healt ... index.html

in italia purtroppo le istituzioni continuano a dormire e a non interessarsi del problema. è ora di agire. inviate anche voi delle mail per scuotere l'ente responsabile pagato dalle nostre tasse.

mail: f.maraglino@sanita.it ; segr.dgprev@sanita.it ; dgpob@postacert.sanita.it



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » giovedì 24 agosto 2017, 18:08

Non so quanti di voi ricordano il caso del bresciano sieropositivo che aveva rapporti non protetti con minori e poi denunciato alla polizia. Premesso che questi individui gettano purtroppo fango sulla nostra condizione e meritano la massima pena per l'abuso su minorenni e per pedofilia va segnalato che, stando al seguente articolo, la corte istituzionale ha riconosciuto, per la prima volta in Italia, che la condizione di sieropositività del soggetto accusato non comporta alcun rischio di trasmissione dal momento che si trova in cura antiretrovirale e con carica virale azzerata.

Questo grazie ad una consulenza medica esterna, ovvero da parte del primario di reparto delle malattie infettive dell'ospedale di Mantova che ha presentato la documentazione del giudice.

Avevo letto, ma purtroppo non ricordo dove, che poi questa persona è stata assolta dal reato di tentate lesioni con conseguenze gravi proprio per il fatto che fosse in cura e quindi incapace di trasmettere il virus.

Di seguito l'articolo che menziona i dettagli sopra citati.

http://www.giornaledibrescia.it/brescia ... -1.3122450



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » giovedì 24 agosto 2017, 18:13

Aggiungo che il Partito Democratico ha pubblicato un articolo in cui menziona i vantaggi in tema di prevenzione della terapia. Pare ci sia qualcosa in movimento anche da noi finalmente, tuttavia ancora troppo poco.

http://www.gruppopdemiliaromagna.it/aid ... -fermarci/



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6752
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da uffa2 » giovedì 24 agosto 2017, 18:29

Al di là dello schifo per la condotta, questa è una notizia importante perché è la prima volta che #uequalsu #iugualei approda davanti a un giudice italiano.


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Dora
Messaggi: 7488
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Dora » martedì 17 luglio 2018, 5:54

Immagine


PUBBLICATI SUL LANCET I RISULTATI DELLO STUDIO "OPPOSITES ATTRACT" SU COPPIE OMOSESSUALI SIERODISCORDANTI - ANCORA UNA CONFERMA DELLA VALIDITÀ DEL "TREATMENT AS PREVENTION (TasP)"

Sono stati già resi noti un anno fa allo IAS di Parigi, ma sono usciti sul Lancet soltanto ieri i risultati di "Opposites Attract", lo studio osservazionale di coorte, che si è svolto fra maggio 2012 e marzo 2016 in Australia, e fra marzo 2014 e marzo 2016 in Brasile e Thailandia, su 358 coppie sierodiscordanti per calcolare i tassi di trasmissione nelle coppie che riferivano di avere rapporti anali senza condom e in cui, mentre il partner positivo aveva viremia stabilmente soppressa (sotto le 200 copie), il partner negativo NON prendeva la PrEP.

258 (75%) dei 343 partner positivi hanno mantenuto la viremia soppressa molto al di sotto delle 200 copie, mentre 115 (34%) dei 343 partner negativi hanno iniziato a usare la PrEP quotidianamente durante il follow up.
253 (74%) delle 343 coppie hanno riferito di avere avuto rapporti anali senza condom (per un totale di 16.800 atti).

Si sono avute tre infezioni da HIV, ma nessuna filogeneticamente riconducibile al virus del partner.
Tutto calcolato (numero delle coppie-anno, numero di rapporti anali senza condom, numero di partner HIV+ con viremia soppressa, numero di partner HIV- che non usavano la PrEP), il tasso di trasmissione è stato di 1,59 per 100 coppie-anno.

  • Table 5 - Linked HIV transmissions and incidence during periods when CLAI was reported, viral load less than 200 copies per mL and PrEP not used
    Immagine
    Data are according to sexual behaviour, diagnosis of sexually transmitted infection (STI), and antiretroviral therapy (ART). No linked transmissions occurred. CLAI=condomless anal intercourse.

    *STIs included were active syphilis, rectal and urethral gonorrhoea, and rectal and urethral chlamydia.
    †Urethral STIs included were urethral gonorrhoea and urethral chlamydia.
    ‡Rectal STIs included were rectal gonorrhoea and rectal chlamydia.
  • [...] Several potential caveats to the effectiveness of treatment as prevention in serodiscordant couples have been raised in medical literature. First, STIs have the potential to increase HIV transmission risk,16, 17 but evidence for the context of viral suppression is scarce.18 Despite a baseline STI prevalence of more than 10%, and an incidence of about 15–20 per 100 person-years within Opposites Attract, no linked transmissions were observed. PARTNER also showed no transmissions in the presence of self-reported STIs.3 However, the conclusions that can be drawn from both studies are limited given the small number of couple-years of follow-up under observation (21·7 couple-years of follow-up in our study). Second, early relationships have been identified as a time of potential high risk for HIV-negative partners in male serodiscordant partnerships.3 In an Australian cohort that did not do phylogenetic analysis, we previously reported HIV incidence of about 6 per 100 person-years in the first year of the partnership, decreasing to about 1 per 100 person-years thereafter.19 More than 40% of couples in the Opposites Attract study were in their first year of having sex together when enrolled. Third, in HPTN 052, four transmissions occurred in heterosexual couples who were not virally suppressed because of being in the first 6 months of ART initiation.20 Opposites Attract found no such transmissions, despite a quarter of the HIV-positive partners initiating ART during study follow-up. However, the small number of couple-years of follow-up (6·1 couple-years of follow-up) observed in periods after recent ART initiation limit the conclusions that can be drawn. Given the findings from the Partners PrEP Study showing residual risk in the first 6 months of ART,21 the most appropriate policy and community education response might be to suggest use of condoms or PrEP in the first 6 months and until viral suppression is certain. After this period, viral suppression alone is likely to be sufficient, as articulated in some PrEP guidelines.22 However, HIV-negative men in non-monogamous serodiscordant couples should be considered for PrEP initiation, given the high HIV incidence among these men and that CLAI with outside partners was not uncommon.

    Condom use remained a key prevention strategy against HIV for some couples, especially in Thailand. During most couple-years of follow-up HIV-negative participants were protected by their partners' viral suppression, and the uptake of daily PrEP in HIV-negative partners increased during the study. Few CLAI acts and couple-years of follow-up were not protected by condoms, daily PrEP, or viral suppression; the upper CI limit of the transmission rate was 0·63 per 100 couple-years of follow-up for the 582·5 couple-years of follow-up where one or more strategies were used.

    This study has several limitations. Our sample might not be representative of male serodiscordant couples in the three participating countries: couples were drawn from urban locations and were recruited through clinics and as such were connected to care. Recall bias might have occurred in the self-reported survey data, especially for periods between study visits of longer than a few months. The number of CLAI acts was estimated as the midpoint of a range, whereas, for some participants having more than 50 acts, the number is likely to have been underestimated. 41 couples were lost to follow-up. If these couples continued having anal sex with each other, the initially HIV-negative partner might have acquired HIV from his study partner, thus risk of transmission might be underestimated. However, testing confirmed that HIV-negative partners were HIV-negative for all couple-years of follow-up included in this analysis. The median follow-up time of 1·7 years per couple was short and the total number of 588·4 couple-years of follow-up accrued was lower than the projected 640 couple-years of follow-up. Recruitment was slower and more challenging than expected, thus, follow-up was extended for 1 year. Study funds were exhausted, precluding the possibility of further follow-up. However, as only one published study exists in this population,3 our study adds substantially to the available couple-years of follow-up globally. The small number of couple-years of follow-up for periods before diagnosed STIs and after ART initiation resulted in large CIs and limited the conclusions that can be drawn in these scenarios.

    16. Jin, F, Prestage, GP, Imrie, J et al. Anal sexually transmitted infections and risk of HIV infection in homosexual men. J Acquir Immune Defic Syndr. 2010; 53: 144–149
    17. Wasserheit, JN. Epidemiological synergy: interrelationships between human immunodeficiency virus infection and other sexually transmitted diseases. Sex Transm Dis. 1992; 19: 61–77
    18. Vernazza, P, Hirschel, B, Bernasconi, E, and Flepp, M. Les personnes séropositives ne souffrant d'aucune autre MST et suivant un traitement antirétroviral efficace ne transmettent pas le VIH par voie sexuelle. Schweiz Ärzte. 2008; 89: 165–169
    19. Bavinton, BR, Jin, F, Mao, L, Zablotska, I, Prestage, GP, and Grulich, AE. Homosexual men in HIV serodiscordant relationships: Implications for HIV treatment as prevention research. J Int AIDS Soc. 2015; 18: 19884–19890
    20. Cohen, MS, Chen, YQ, McCauley, M et al. Antiretroviral therapy for the prevention of HIV-1 transmission. N Engl J Med. 2016; 375: 830–839
    21. Mujugira, A, Celum, C, Coombs, RW et al. HIV transmission risk persists during the first 6 months of antiretroviral therapy. J Acquir Immune Defic Syndr. 2016; 72: 579
    22. Wright, E, Grulich, A, Roy, K et al. Australasian Society for HIV, Viral Hepatitis and Sexual Health Medicine HIV pre-exposure prophylaxis clinical guidelines. J Virus Erad. 2017; 3: 168
L'articolo è accessibile per chiunque si registri: [divbox]Viral suppression and HIV transmission in serodiscordant male couples: an international, prospective, observational, cohort study.[/divbox]



Nell'attesa di vedere ad Amsterdam la settimana prossima i risultati dello studio PARTNER 2 (anch'esso su coppie sierodiscordanti omosessuali), a chi ritiene che spetti agli infettivologi di dare alle coppie sierodiscordanti il permesso di fare sesso senza condom suggerisco la rilettura del post: Perché nessun medico dirà *liberi tutti!* - almeno per adesso. I limiti dello studio PARTNER.



Datex
Messaggi: 347
Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Datex » martedì 17 luglio 2018, 17:52

Dora ha scritto: Nell'attesa di vedere ad Amsterdam la settimana prossima i risultati dello studio PARTNER 2 (anch'esso su coppie sierodiscordanti omosessuali), a chi ritiene che spetti agli infettivologi di dare alle coppie sierodiscordanti il permesso di fare sesso senza condom suggerisco la rilettura del post: Perché nessun medico dirà *liberi tutti!* - almeno per adesso. I limiti dello studio PARTNER.[/size]
il mio dottore presso la villa turro a milano è stato chiaro: alla mia domanda se ritenesse necessario che un mio partner assuma la prep ha semplicemente risposto che la cosa fondamentale era di mantenere una viremia negativa e che non avrei potuto trasmettere l'hiv. probabilmente anche in considerazione del mio livello di aderenza. tuttavia ha aggiunto che la terapia (tasp e prep) non protegge dalle altre mts.

io credo che i casi qui menzionati si riferiscano ad una certa ignoranza di fondo e alcuni medici non si sono aggiornati o hanno un approccio conservatore. non saprei. da parte mia posso solo dire che non poteva essere più chiaro.

infine credo che se stiamo a vedere il rischio anche quello infinitesimale tanto vale dire che non esiste cosa più sicura dell'astinenza. il condom per la cronaca ha un livello di sicurezza pari al 91%.



Dora
Messaggi: 7488
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Dora » mercoledì 18 luglio 2018, 6:27

Datex ha scritto:
Dora ha scritto:Nell'attesa di vedere ad Amsterdam la settimana prossima i risultati dello studio PARTNER 2 (anch'esso su coppie sierodiscordanti omosessuali), a chi ritiene che spetti agli infettivologi di dare alle coppie sierodiscordanti il permesso di fare sesso senza condom suggerisco la rilettura del post: Perché nessun medico dirà *liberi tutti!* - almeno per adesso. I limiti dello studio PARTNER.[/size]
il mio dottore presso la villa turro a milano è stato chiaro: alla mia domanda se ritenesse necessario che un mio partner assuma la prep ha semplicemente risposto che la cosa fondamentale era di mantenere una viremia negativa e che non avrei potuto trasmettere l'hiv. probabilmente anche in considerazione del mio livello di aderenza. tuttavia ha aggiunto che la terapia (tasp e prep) non protegge dalle altre mts.

io credo che i casi qui menzionati si riferiscano ad una certa ignoranza di fondo e alcuni medici non si sono aggiornati o hanno un approccio conservatore. non saprei. da parte mia posso solo dire che non poteva essere più chiaro.

infine credo che se stiamo a vedere il rischio anche quello infinitesimale tanto vale dire che non esiste cosa più sicura dell'astinenza. il condom per la cronaca ha un livello di sicurezza pari al 91%.
Io noto in te, così come in molti altri utenti, la tendenza a confondere il piano dell'esperienza personale con quello della ricerca epidemiologica. È una tendenza molto umana, lo capisco bene, quella di mettere sé stessi al centro del mondo, ma porta a valutare certi fenomeni in modo scorretto, perché porta ad assolutizzare i casi singoli e a non comprendere che l'epidemiologia si basa sulla statistica, mentre il singolo dalle statistiche molto spesso sta fuori, soprattutto quando sono formate su campioni non proprio enormi.
Questo vi porta anche a ritenere i medici più disinformati e meno aggiornati di quanto non siano. Per carità, molti sono delle cariatidi piene di boria e di supponenza, ma la maggior parte proprio per niente. Inoltre, hanno a disposizione le Linee Guida che, nel caso della gestione delle persone con HIV, sono fatte in modo piuttosto accurato e, sia pure con qualche anno di ritardo rispetto alla ricerca più avanzata, recepiscono sempre le novità.

Dovreste invece sempre tenere conto, nelle vostre valutazioni, che una cosa sono gli studi epidemiologici, altra e molto diversa cosa sono le parole che un medico dice al suo paziente nella confidenzialità del suo studio. Se il tuo medico ti dice: stai tranquillo, fai pure sesso senza condom ché non passi l'infezione a nessuno, si sta prendendo la responsabilità di ritenere la tua situazione virologica stabile, la tua aderenza perfetta e l'assenza di concomitanti STI assodata sul lungo periodo anche per il futuro, sia per te, sia per il tuo partner.
Non è detto che un altro medico, con un paziente completamente diverso da te, possa permettersi di fare la stessa cosa.
Ecco dunque la disparità di trattamento che sul sesso senza condom in condizioni di viremia irrilevabile notate fra i diversi medici. Non è che siano automaticamente delle carogne che vogliono impedirvi una vita sessuale serena o degli ignoranti che non conoscono il Nuovo Verbo. Sono per lo più specialisti con anni di esperienza, che fanno le loro valutazioni sul singolo paziente.

Poi le carogne ignoranti ci sono sempre, eh? Ma forse prima di giudicare così tutti quelli che vedono il singolo come singolo essere umano e non come un punto in una curva lontano dagli estremi e sono restii ad esprimersi con lo slogan U=U, che appiattisce tutte le differenze individuali, è meglio sospendere il giudizio e discuterne con loro.



Rispondi