Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I/IIa

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Dora
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Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I/IIa

Messaggio da Dora » sabato 4 luglio 2015, 7:26

Era dai tempi del fallimento del vaccino Merck (2007) che nessuna grande pharma si avventurava a sponsorizzare un vaccino preventivo contro HIV. Ora ci prova Johnson & Johnson con un vaccino concepito da ricercatori di Harvard guidati da Dan Barouch e impostato in due fasi (“prime-boost”):
  • 1. il “prime”, in cui l’adenovirus 26 (Ad26) responsabile del comune raffreddore è stato usato come vettore per portare un “mosaico” di antigeni virali nelle cellule e così stimolare il sistema immunitario a montare una risposta anticorpale, e
    2. il “boost”, in cui la proteina di superficie Env (gp140) dell’HIV purificata ha continuato a stimolare nel tempo la risposta immune.
    Il vaccino usa diverse sequenze virali, che cercano di riassumere la diversità dei virus presenti in persone diverse, al fine di stimolare una risposta anticorpale particolarmente ampia e funzionale.


La fase preclinica si è svolta su 72 macachi e i suoi risultati, dopo essere stati presentati a diversi congressi, sono stati pubblicati l’altro ieri su Science.
Sono stati immunizzati con l’Ad/Env o solo con l’Ad26, senza il “boosting” con la Env, 32 macachi, scelti in modo da non avere un profilo genetico “favorevole”, che cioè li predisponesse a non essere infettati o a diventare degli elite controller. Le scimmie del gruppo di controllo hanno ricevuto un vaccino falso.
A tutte le scimmie sono poi state somministrate per via rettale, per ben 6 volte, alte quantità di SIVmac251 e in seguito, per ulteriori controlli, anche un virus chimera SHIV, entrambi altamente patogenici.

  • ● Tutte le scimmie non vaccinate si sono infettate e hanno avuto livelli di viremia altissimi durante la fase cronica.

    ● Nelle scimmie che hanno ricevuto solo il “prime” con l’Ad26 si è vista solo una diminuzione del rischio di acquisire l’infezione e soltanto 2 scimmie su 12 sono rimaste SIV-negative.

    Invece il 50% dei macachi vaccinati con l’Ad/Env (6 su 12) è stato completamente protetto dal vaccino.

    ● Si è visto inoltre che l’efficacia protettiva era in correlazione con la funzionalità delle risposte anticorpali Env-specifiche.

    ● Nelle 6 scimmie completamente protette dal vaccino Ad/Env le viremie plasmatiche sono state “persistentemente negative per 400 giorni dopo il tentativo di infettarle”. E quando il loro sangue è stato usato per provare ad infettare altre scimmie non si è sviluppata nessuna infezione. Nessuna delle infinite biopsie fatte a queste scimmie dopo l’eutanasia ha rivelato traccia di virus nei tessuti.

    ● Nei 6 animali che invece si sono infettati, 4 hanno sviluppato un’infezione cronica con set point della viremia misurabile, mentre 2 hanno avuto una viremia misurabile durante la fase acuta e poi si sono trasformate in elite controller, con viremia plasmatica sempre irrilevabile, ma RNA e DNA rilevabili nei tessuti.


Immagine

Questi risultati preclinici sono ottimi, perché – come ricordano Barouch e colleghi nelle conclusioni dell’articolo – un 50% di protezione è analogo a quello ottenuto da Picker con le sue scimmie vaccinate usando come vettore il CMV. Ma non dobbiamo dimenticare che prima le scimmie di Picker si sono infettate tutte e solo nel tempo la metà di loro è riuscita ad eradicare l’infezione (sempre a voler prender per corretto quanto pubblicato da Picker e Lifson e a trascurare la devastante critica che hanno ricevuto su PubPeer e cui non hanno ancora dato risposta).
Invece le scimmie di Barouch che sono state protette dal vaccino lo sono state fin dall’inizio.

C’è poi da dire che la protezione si è ottenuta contro un virus estremamente aggressivo e dopo sfide ripetute, quindi ci si può ragionevolmente attendere che negli esseri umani le cose vadano meglio.

Ricordo inoltre che quasi si è gridato al miracolo quando il vaccino Thai ha raggiunto una protezione di circa il 30% su una popolazione umana a bassissima prevalenza di infezione.

In base a questi risultati, Johnson & Johnson (che sta sperimentando lo stesso vettore Ad26 in un vaccino contro Ebola) ha dunque deciso di iniziare una grande sperimentazione clinica di fase I/IIa, su 400 volontari HIV negativi, in diversi Paesi, dagli Stati Uniti all’Africa (Ruanda, Uganda e Sud Africa), all’Asia (Tailandia).
Il trial – interventistico, randomizzato, in doppio cieco, con placebo più 7 diversi gruppi che riceveranno formulazioni differenti del vaccino - è già iniziato e si propone di valutare, oltre alla sicurezza e alla tollerabilità dell’Ad/Env, anche la sua immunogenicità.
E, sempre per non perdere tempo, tutti i gruppi verranno vaccinati in parallelo: 4 settimane per lo screening dei volontari, vaccinazioni alle settimane 0, 12, 24, 48, altre 48 settimane di follow-up.

Se non ci sono intoppi, fra due anni la fase I/IIa sarà conclusa.




FONTI:



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da uffa2 » sabato 4 luglio 2015, 10:04

incrociamo tutti le dita: il 50% può sembrare poco, ma è la percentuale più elevata di protezione mai raggiunta; se continuasse ad andare così avremmo una prima barriera che, assieme alla PrEP e alla terapia antiretrovirale, potrebbe chiudere le nuove infezioni in un recinto sempre più stretto, senza contare che, se il primo vaccino funzionasse, su quella strada si metterebbero migliaia di ricercatori per cercare di renderlo migliore, proprio come già accaduto con le nostre terapie...


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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Dora » sabato 4 luglio 2015, 13:34

uffa2 ha scritto:incrociamo tutti le dita
Sì, speriamo che nell'uomo la protezione si riveli ancora più efficace che nelle scimmie e speriamo soprattutto che l'Adenovirus 26 non dia gli stessi, pesantissimi, problemi dell'Adenovirus 5, che hanno portato al fallimento del vaccino Merck (Studio STEP, HVTN 502) e dell'HVTN 505 del NIAID (un problema che Barouch ha molto ben presente, fin dal 2008).
Meno male che l'Ad26 non è fra i vettori segnalati come problematici da Silvestri. ;)



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Puzzle » domenica 5 luglio 2015, 10:46

uffa2 ha scritto:il 50% può sembrare poco, ma è la percentuale più elevata di protezione mai raggiunta
E' una protezione alta a prescindere, essendo ancora in fase sperimentale, se pensi che l'anticolerica, che è in commercio da decenni, dà una protezione attorno all'70-80% e per un periodo limitato a 6 mesi.



Dora
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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Dora » giovedì 23 giugno 2016, 7:34

Dopo aver visto che gli NIH hanno stanziato un finanziamento di 42 milioni di dollari in 5 anni perché Louis Picker e Dan Barouch capiscano insieme i meccanismi grazie ai quali i loro vaccini hanno fornito protezione alle scimmie, oggi mi sono imbattuta in un articolo molto bello sul lavoro di Barouch nell'ultimo numero dello IAVI Report. Lo linko qui, perché i risultati dello studio APPROACH sono attesi per la fine di quest'anno.
L'articolo THE CONFIDENCE BOOSTER è alle pp. 17-23 del PDF:




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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Curioso » lunedì 12 settembre 2016, 23:18

Baruch?

ricordi di liceo: Baruch Spinoza. Mi è sempre stato simpatico: Deus sive Natura.


beh come procede il vaccino del suo pronipote?



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Dora » martedì 13 settembre 2016, 6:45

Curioso ha scritto:come procede il vaccino
Il trial clinico è aperto ma non ha ancora iniziato a reclutare partecipanti (ultimo aggiornamento: 25 agosto). I risultati finali sono attesi per il 2019.



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Curioso » martedì 13 settembre 2016, 14:29

A tuo avviso questo è dovuto alla classica meticolosità nel rispetto dei protocolli
o a mancanza di fondi?



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Dora » martedì 13 settembre 2016, 14:55

Curioso ha scritto:A tuo avviso questo è dovuto alla classica meticolosità nel rispetto dei protocolli
o a mancanza di fondi?
No, credo che il trial sia finanziato molto bene, principalmente dal governo degli Stati Uniti. I protocolli devono essere rispettati ed è la ragione per cui è bene che siano resi pubblici attraverso l'iscrizione nel sito ClinicalTrials.gov (ogni volta che questo non accade, c'è sempre il sospetto che chi fa la sperimentazione voglia tenersi le mani un po' troppo libere). Io credo che i tempi siano lunghi perché si studia sia l'immunogenicità, sia la sicurezza/tollerabilità di un vaccino e su un numero abbastanza consistente di persone (circa 400). Questo non è come dare un farmaco per una settimana a una decina di persone tutte insieme e poi studiare parametri semplici, come la farmacocinetica o la capacità di abbattere la carica virale: i partecipanti verranno vaccinati a scaglioni (penso), si dovrà vedere se tollerano bene la vaccinazione nell'immediato (i primi 8 giorni) e nel lungo periodo (96 settimane), se sviluppano anticorpi e questi restano a livelli tali da fornire protezione contro il virus, e per quanto tempo mantengono tali livelli. Insomma, quelle sui vaccini sono sperimentazioni estremamente complesse.
La mia speranza è che, trattandosi di un candidato che promette bene e di ricercatori molto seri, non tirino la cosa più in lungo del 2019.



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Re: Vaccino preventivo J&J Ad/Env (Ad26+MVA+gp140) in fase I

Messaggio da Curioso » martedì 13 settembre 2016, 19:25

Bene. Adelante, cum judicio.

Ad ogni modo leggo "preventivo", dunque servirà esclusivamente per i nostri amichetti sieronegativi? (per me è ottimo anche così)



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