Mark86 ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2019, 12:20
Ribadisco il concetto che un qualsiasi vaccino è da considerarsi “immunizzante” quando mantiene una copertura minima di almeno il 75%, qualsiasi altra percentuale inferiore è da considerarsi un fallimento. Le problematiche che rendendo ostica la creazione di un vaccino efficace le ho riportate ( seppur in maniera molto semplicistica) sopra.
Guarda, "Mark86", tu puoi
ribadire il concetto finché lo desideri. Però è un concetto - come dire? - un po' troppo
teorico e male si adatta al caso concreto di HIV. Se vuoi ascoltare una persona che di vaccini contro HIV ha sicuramente più esperienza di me e forse anche di te,
ascolta Antony Fauci, che si accontenterebbe di una protezione del 50%:
- modeling studies have suggested that if current treatment and prevention efforts are continued and an HIV vaccine that is about 50% effective is developed and deployed, millions of additional new HIV infections could be averted,and the pandemic could slow substantially
In caso tu non abbia accesso all'editoriale su
JAMA,
in questa intervista a Katherine Bortz su
Healio si
ribadisce il concetto:
- Fauci noted that although other vaccines intended to control or stop outbreaks have been significantly more effective, a 100% efficacy would not be probable because a protective response against HIV is difficult. This result, according to the author, warrants licensure of the vaccine. Additionally, modeling studies have indicated that the pandemic spread of HIV and millions of new infections could be prevented with a vaccine that demonstrates even 50% efficacy.
“I think that we are making progress. If this were any other infection, we would be aiming for 96%-98% efficacy,” Fauci said. “I do not think we are going to reach that goal, but a vaccine with 50%-55% efficacy plus the implementation of existing interventions could turn around the epidemic and end it.”
L’attuale ricerca si sta indirizzando, grazie anche agli ultimi successi avuti contro alcune forme tumorali , verso i Linfociti T , e cioè la possibilità ( anche qui sarò molto semplicistico) di specializzare questi ultimi al riconoscimento del virus HIV nei suoi serbatoi, praticamente dove le attuali molecole non arrivano. Ciò ovviamente rappresenterebbe una svolta non solo verso questa infezione ma anche per virus come l’epatite C ( la cui cura funzionale oggi è estremamente costosa) e per il virus Ebola.
Beh, quella sui CAR-T è soltanto una fra le decine e forse centinaia di ricerche nel campo della cura di HIV. Ti suggerisco di nuovo di dare un'occhiata alla sezione dell'HIVforum intitolata "Verso una cura". Fra molti altri thread, in cui si descrivono moltissime strategie diverse, troverai anche il thread: