Vaccino Ensoli

[Dora]

Sempre grazie per rendere tutto molto chiaro a un povero ignorante come me.
Ma poiché per validare e togliere di mezzo ciò che non funziona serve l’interruzione perché allora non la sI permette alla signora Ensoli così almeno la licenziamo in caso di palese insuccesso
Almeno così si toglie dalla scena ciò che non funziona

Mah ... forse si è già tolto di scena da solo.
Ci sono ricerche bellissime in corso, fatte da persone competenti, serie e oneste, basate su razionali brillanti. Io punterei su quelle.

[crash777c]

.

[skydrake]

Perdonate l'ignoranza, ma qualcuno può spiegarmi in breve perché c'è un topic di 750 post per un fantomatico vaccino che non è citato da nessuna parte cercando su Google al di fuori della lingua italiana?

Perché 21 anni fa l'ISS decise di puntare su questo "cavallo":
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... o/4971431/

Solo che non sempre si riesce a puntare sul "cavallo" giusto. Il vero guaio però è cosa si è fatto dopo per edulcorarne i risultati e continuare a ricevere i finanziamenti per continuare la ricerca, quando invece il "cavallo" sembrava via via sempre più perdente.
Ci sono 21 anni di polemiche, denunce ecc., nonché decine di milioni di euro (sprecati, secondo Fatto Quotidiano 28 milioni aggiornati al 2018).
Per la prima parte, ante 2012, ti consiglio di leggere questo libro riassuntivo:



Che può costituire un buon punto di partenza per gli sviluppi, considerevoli, avvenuti nei successivi 8 anni.

Guaio forse ancora maggiore e che, puntando tutto sul "vaccino pontino", sono stati drenati tutti i finanziamenti per filoni di ricerca molto promettenti (es. l'auranofin di Savarino).
Ogni tanto si leggono sui giornali delle proposte per impedire la fuga dei cervelli all'estero. Invece, per il bene dell'umanità, devono fuggire il prima possibile. In pratica in Italia, anche se vi sono validi ricercatori, è impossibile fare ricerca scientifica se non si è ben ammanicati.

[Dora]

Post di servizio (utilità sociale)

Ho terminato le scorte di Plasil, così ho chiesto a Uffa se poteva pensarci lui a raccontare della svolta onirica che la dottoressa Ensoli ha impresso al vaccino Tat nell'ultima fatica letteraria sua e della sua ampia famiglia.
Mi ha però risposto con una tale sequela di improperi che, pur ammirando la creatività linguistica, non ho avuto il coraggio di insistere.
Quindi, quel che posso dire della review sui vaccini terapeutici uscita un mese fa su Expert Review of Vaccines è: ricordate la review uscita due anni fa sulla stessa rivista indegnamente raccontata nel post ARTICOLO SCIENTIFICO O DEPLIANT TURISTICO? La nuova vita del vaccino anti-Tat in Sud Africa?
Ecco, in questa si ripropongono le medesime speranze di poter salvare l'Africa grazie al mirabolante preparato Tat. Solo che ora la fantasia corre sfrenata e porta la dottoressa Ensoli e colleghi a immaginare un uso del preparato Tat ancor più ampio, ad aprirgli le sterminate praterie della PrEP, che di questi tempi si porta bene, meglio ancora che due anni fa. C'è poi la fantasia previsione, basata sugli eccellenti risultati pubblicati di recente su Frontiers in Immunology, di poter usare la magica pozione come parte di qualche ricetta per la cura. Ma di questa parte dell'elaborato sogno parlammo già quando uscì il capolavoro (qui, qui e qui).

E su questo basta, perché non ce la faccio a rileggere l'articolo letto un mese fa. E poi è soltanto una review, non un articolo di ricerca con nuovi, eccitanti risultati.

Questo post, in realtà, serve per annunciare un nuovo trial clinico. No, aspettate! Che cosa andate pensando?! Non si tratta della fase III in Sud Africa tanto a lungo agognata, né del trial in Italia, con sospensione della cART (un sospiro di sollievo, qui, vi chiedo di consentirmelo).
Per quelli, a quanto pare, soldi non ce ne sono.
Si tratta invece dell'ennesimo (con n →+∞) trial osservazionale che dovrebbe servire a

valutare il ruolo della proteina Tat e della risposta immune anti-Tat nelle dinamiche del reservoir di HIV nel sangue periferico (ISS OBS T-005)

Sulla base, appunto, dei dati pubblicati giusto un anno fa, l'idea è quella di indagare il meccanismo di azione del preparato Tat sul reservoir latente di HIV (nel sangue).



Dal momento, però, che di soldi non sembrano essercene molti, la second best solution è quella di usare quanto già c'è, quindi si utilizzeranno i campioni di sangue di persone con HIV e in cART, nei quali si cercheranno gli anticorpi anti-Tat. Poi su quei campioni, su quelli risultati positivi agli anticorpi e su quelli risultati negativi, si misureranno i livelli di DNA provirale, di RNA virale, di CD4 e CD8. E in secondo luogo l'inducibilità del reservoir capace di replicazione, i marker di attivazione ... insomma, tutto un lavoro di laboratorio che immagino dovrebbe servire da premessa ai Grandi Trial Clinici di fase III, quelli sognati da tempo e per i quali Ensoli e colleghi chiedono 3 + 15 milioni di euro.



Data di completamento dello studio: fine 2023.


Cara, quanto manca ancora alla pensione?
Zitto e cammina, qualcosa ci inventeremo!

[uffa2]

Dora, ti odio.
Non solo hai risvegliato il volgarone che è in me, ma, dopo la lettura del titolo dello studio, ho deciso di dar fondo a tutte le riserve di benzodiazepine che ho in casa...

Uno studio dal titolo così deprimente non lo vedevo da tempo... "le dinamiche dei reservoir" e lo studio lo fai sui campioni che avevi già in casa... praticamente una tesina di specializzazione fatta in reparto a costo zero...
Com'è che usa dire Roberto d'Agostino? "meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine", ecco, basta con questa tragedia che si trascina da più tempo di "un posto al sole"...

Che noia che barba, che barba che noia...

[Dora]

una tesina di specializzazione fatta in reparto a costo zero...

Per il costo zero mi permetto di dissentire. E comunque poco, è sempre troppo.

[Dora]

Post di servizio (utilità sociale)

Ho terminato le scorte di Plasil, così ho chiesto a Uffa se poteva pensarci lui a raccontare della svolta onirica che la dottoressa Ensoli ha impresso al vaccino Tat nell'ultima fatica letteraria sua e della sua ampia famiglia.
Mi ha però risposto con una tale sequela di improperi che, pur ammirando la creatività linguistica, non ho avuto il coraggio di insistere.
Quindi, quel che posso dire della review sui vaccini terapeutici uscita un mese fa su Expert Review of Vaccines è: ricordate la review uscita due anni fa sulla stessa rivista indegnamente raccontata nel post ARTICOLO SCIENTIFICO O DEPLIANT TURISTICO? La nuova vita del vaccino anti-Tat in Sud Africa?
Ecco, in questa si ripropongono le medesime speranze di poter salvare l'Africa grazie al mirabolante preparato Tat. Solo che ora la fantasia corre sfrenata e porta la dottoressa Ensoli e colleghi a immaginare un uso del preparato Tat ancor più ampio, ad aprirgli le sterminate praterie della PrEP, che di questi tempi si porta bene, meglio ancora che due anni fa. C'è poi la fantasia previsione, basata sugli eccellenti risultati pubblicati di recente su Frontiers in Immunology, di poter usare la magica pozione come parte di qualche ricetta per la cura. Ma di questa parte dell'elaborato sogno parlammo già quando uscì il capolavoro (qui, qui e qui).

E su questo basta, perché non ce la faccio a rileggere l'articolo letto un mese fa. E poi è soltanto una review, non un articolo di ricerca con nuovi, eccitanti risultati.

Questo post, in realtà, serve per annunciare un nuovo trial clinico. No, aspettate! Che cosa andate pensando?! Non si tratta della fase III in Sud Africa tanto a lungo agognata, né del trial in Italia, con sospensione della cART (un sospiro di sollievo, qui, vi chiedo di consentirmelo).
Per quelli, a quanto pare, soldi non ce ne sono.
Si tratta invece dell'ennesimo (con n →+∞) trial osservazionale che dovrebbe servire a

valutare il ruolo della proteina Tat e della risposta immune anti-Tat nelle dinamiche del reservoir di HIV nel sangue periferico (ISS OBS T-005)

Sulla base, appunto, dei dati pubblicati giusto un anno fa, l'idea è quella di indagare il meccanismo di azione del preparato Tat sul reservoir latente di HIV (nel sangue).



Dal momento, però, che di soldi non sembrano essercene molti, la second best solution è quella di usare quanto già c'è, quindi si utilizzeranno i campioni di sangue di persone con HIV e in cART, nei quali si cercheranno gli anticorpi anti-Tat. Poi su quei campioni, su quelli risultati positivi agli anticorpi e su quelli risultati negativi, si misureranno i livelli di DNA provirale, di RNA virale, di CD4 e CD8. E in secondo luogo l'inducibilità del reservoir capace di replicazione, i marker di attivazione ... insomma, tutto un lavoro di laboratorio che immagino dovrebbe servire da premessa ai Grandi Trial Clinici di fase III, quelli sognati da tempo e per i quali Ensoli e colleghi chiedono 3 + 15 milioni di euro.



Data di completamento dello studio: fine 2023.


Cara, quanto manca ancora alla pensione?
Zitto e cammina, qualcosa ci inventeremo!

L'eterno ritorno dell'uguale.
Che dico, uguale? Identico! Identico! Un appuntamento fisso ad anni alterni.

A distanza di due anni, stessa review su Expert Review of Vaccines, solo con un numero ancora minore di coautori (ma sempre in famiglia):

HIV-1 therapeutic vaccines in clinical development to intensify or replace antiretroviral therapy: the promising results of the Tat vaccine

Mi pare che ormai siamo alla terza, ma forse, andando indietro di due anni in due anni, se ne troveranno altre. E l'appuntamento con la prossima è immagino già fissato: inizio 2024. Solo che, a forza di perdere coautori per strada, alla fine di autore ne resterà soltanto uno.



Per qualche storiella in più, fare riferimento al post quotato qui sopra e a quello di due anni prima, ARTICOLO SCIENTIFICO O DEPLIANT TURISTICO? La nuova vita del vaccino anti-Tat in Sud Africa.

E ora, ancora un anno dopo, ennesima estensione del trial di fase II, questa volta il ramo sudafricano (pare che per la fase III i fondi continuino a mancare):

Extended Follow-Up of the ISS T-003 Trial Volunteers (ISS T-003 EF-UP2020) (T003EFUP2020)

Insomma: un passetto dopo l'altro, verso la pensione.

Che malinconia.

[uffa2]

ci hanno messo solo un anno per accettare l'articolo? dovevano essere proprio ansiosi di pubblicare questa ultima pietra miliare della ricerca!

La cosa che più trovo significativa nella noiosa ripetizione di roba già scritta e già letta innumerevoli volte è questo passaggio:

The unprecedented response to the SARS-CoV-2 pandemic, including governments support, public funding, and sharing of risks and benefits, has led to the parallel conduction of phase I, II, and III trials, accelerating incredibly the evaluation of new vaccine strategies, a strategy which has been pivotal for the development of successful SARS-CoV-2 vaccines. This represents a valuable model to adopt in the HIV field, where the pathogen to fight is much tougher than SARS-CoV-2, and therefore requires more aggressive initiatives

nella mia traduzione cercano soldi, per fortuna che i soldi sono finiti

Quanto allo studio ISS T-003, un follow-up esteso non si nega a nessuno, però di solito lo si fa con i farmaci che funzionano e per le patologie in cui le recidive o gli effetti collaterali possono arrivare anni dopo, qui l'efficacia o c'è o non c'è subito, e visti i prodigiosi risultati precedenti...

E' nata nel 60, lavora dall'82, dai che se tutto va bene fra poco...

[Dora]

La cosa che più trovo significativa nella noiosa ripetizione di roba già scritta e già letta innumerevoli volte è questo passaggio:

The unprecedented response to the SARS-CoV-2 pandemic, including governments support, public funding, and sharing of risks and benefits, has led to the parallel conduction of phase I, II, and III trials, accelerating incredibly the evaluation of new vaccine strategies, a strategy which has been pivotal for the development of successful SARS-CoV-2 vaccines. This represents a valuable model to adopt in the HIV field, where the pathogen to fight is much tougher than SARS-CoV-2, and therefore requires more aggressive initiatives

nella mia traduzione cercano soldi, per fortuna che i soldi sono finiti

Sai che invece a me quello che ha fatto più ridere è il confronto tra i tempi accelerati dei trial per i vaccini Covid e la dilatazione biblica dei tempi dei trial della Ensoli? Sta forse cercando di dire che ci ha messo una vita a concludere le fasi I e II perché ai suoi tempi non c'era la semplificazione burocratica introdotta dal Covid? Tutta colpa della burocrazia, insomma?
La sfacciataggine fatta vaccinara.

[uffa2]

da un lato ci sono prodotti che proteggono da un virus con efficacia, dall'altro ci si balocca con l'immunogenicità: sarà mica per quello che le due storie hanno avuto percorsi diversi?