Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

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Puzzle
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Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da Puzzle » martedì 30 ottobre 2012, 15:42

Gli scienziati hanno sviluppato un sensore prototipo ultra-sensibile che consente ai medici di individuare i primi sintomi di malattie e virus ad occhio nudo. Lo riporta uno studio pubblicato oggi sulla rivista Nature Nanotechnology.

Il team dell’Imperial College di Londra riportano che il sensore visivo è dieci volte più sensibile rispetto ai metodi attuali standard per la misurazione dei biomarcatori. Questi indicano l’insorgenza di malattie come il cancro alla prostata e l’infezione da virus come l’HIV.

I ricercatori dicono che del loro sensore beneficerebbero paesi in cui sofisticate apparecchiature di rilevamento sono scarsamente presenti, consentendo il rilevamento più economico e più semplice e trattamenti adatti per i pazienti.

Nello studio, il gruppo ha testato l’efficacia del sensore rilevando un biomarker chiamato p24 in campioni di sangue, il che indica l’infezione da HIV. La Prof.ssa Molly Stevens, dai Dipartimenti di Materiali e Bioingegneria presso l’Imperial College di Londra, dice:
“E ‘vitale che i pazienti vengano periodicamente testati per valutare il successo delle terapie retrovirali e verificare la presenza di nuovi casi di infezione. Purtroppo, gli attuali metodi di rilevamento possono essere troppo costosi da realizzare in parti del mondo in cui le risorse sono scarse. Il nostro approccio non richiede una strumentazione sofisticata ed è dieci volte meno costoso, il che potrebbe consentire più test da eseguire per un migliore screening di molte malattie. “

http://www.italiaglobale.it/2012/10/30/ ... chio-nudo/



skydrake
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Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da skydrake » martedì 30 ottobre 2012, 19:14

Il titolo é fuorviante. Dal resto dell'articolo si capisce che il giornalista é due braccia rubate a Novella 2000.
Nel titolo ha pure equivocato il "a occhio nudo" dell'abstract dello studio scientifico:

http://www.nature.com/nnano/journal/vao ... 2.186.html

In particolare da:

Prostate specific antigen (PSA) and HIV-1 capsid antigen p24 were detected in whole serum at the ultralow concentration of 1 × 10−18 g ml−1. p24 was also detected with the naked eye in the sera of HIV-infected patients showing viral loads undetectable by a gold standard nucleic acid-based test.

Senza che rimarcasse la sensazionalitá di questo studio: test HIV-1 con periodi finestra a 10-12 giorni.
Ultima modifica di skydrake il martedì 30 ottobre 2012, 19:22, modificato 1 volta in totale.



Dora
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Re: Aids, un test vede il virus

Messaggio da Dora » martedì 30 ottobre 2012, 19:20

skydrake ha scritto:futuri test con un periodo finestra ridottissimi.
... che, se positivi, continueranno a dover essere confermati da WB con periodi finestra di 40 giorni?! :?



skydrake
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Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da skydrake » martedì 30 ottobre 2012, 19:33

Con periodi così ridotti occorre utilizzare casomai il PCR. Comunque faccio notare come il WB già al sesto giorno da alcune informazioni utili:

Immagine

Sebbene proprio grazie al p24.



Puzzle
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Re: Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da Puzzle » martedì 30 ottobre 2012, 20:11

Il titolo lo hanno riportato uguale sia il corriere che il sole e la straordinarietà sembrerebbe nei costi ridotti.
Soprattutto per i milioni di sieropositivi dei paesi poveri.



skydrake
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Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da skydrake » martedì 30 ottobre 2012, 20:32

Il fatto che é "a occhio nudo" é perché il kit del reagente si legge a occhio nudo (cambia colore, un po' come il test di gravidanza) e non c'é la solita costosa macchina a leggere i kit del del reagente.
Io sono rimasto stupito dai livelli di carica virale necessari: sono grossomodo quelli a 8-10 giorni dal contagio (vado ad "occhio nudo" guardando le curve della carica virale).
Per me il giornalista doveva rimarcarlo. Riguardo l'economicitá, già faccio notare che l'ELISA (a parte il costoso macchinario) costa neanche 2 euro a kit (mi ricordo una fattura di un ambulatorio privato, che distingueva il prelievo, operazioni di laboratorio e kit).

Rimane un aspetto fondamentale: l'affidabilitá



Puzzle
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Re: Aids, un test vede il virus

Messaggio da Puzzle » mercoledì 31 ottobre 2012, 0:22

skydrake ha scritto: Riguardo l'economicitá, già faccio notare che l'ELISA (a parte il costoso macchinario) costa neanche 2 euro a kit (mi ricordo una fattura di un ambulatorio privato, che distingueva il prelievo, operazioni di laboratorio e kit).
Posso essere d'accordo su tutto, ma valuti sempre con parametri europei. Il Rwanda ha un pil procapite di 1200 $/anno, il Burundi 400 $/anno, La Repubblica Democratica del Congo 300 $/anno, la Tanzania di 1400 $/anno (cito questi quattro perché ci ho vissuto e li ho conosciuti) e con queste grandezze di valori, in paesi che hanno incidenze di hiv+ attorno al 5% della popolazione, una qualsiasi variazione di costo al ribasso, sia dei farmaci, che delle analisi, anche se a noi sembrano impercettibili, per loro rappresentano delle vere trasformazioni sulle politiche sanitarie. Spesso anche lì si paga un ticket sulle prestazioni sanitarie, costi quasi ridicoli per un occidentale (ricordo di aver pagato pochi centesimi di dollaro) ma per loro sono sempre cifre importanti.



Dora
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Re: Aids, un test vede il virus "a occhio nudo"

Messaggio da Dora » sabato 3 novembre 2012, 9:27

Puzzle ha scritto:Il Rwanda ha un pil procapite di 1200 $/anno, il Burundi 400 $/anno, La Repubblica Democratica del Congo 300 $/anno, la Tanzania di 1400 $/anno (cito questi quattro perché ci ho vissuto e li ho conosciuti) e con queste grandezze di valori, in paesi che hanno incidenze di hiv+ attorno al 5% della popolazione, una qualsiasi variazione di costo al ribasso, sia dei farmaci, che delle analisi, anche se a noi sembrano impercettibili, per loro rappresentano delle vere trasformazioni sulle politiche sanitarie.
Non solo una questione di costi, ma anche di disponibilità di energia elettrica e di know how necessario per fare e comprendere i risultati degli ELISA.

Sarà un caso, ma uno dei firmatari dell'articolo su Nature Nanotechnology - Molly Stevens - è appena stata segnalata fra le "donne che hanno cambiato il mondo attraverso la scienza" per i suoi lavori sulle nanotecnologie:


Immagine


Post su scienceblogs: http://scienceblogs.com/usasciencefesti ... y-stevens/



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