Di gatti si torna a parlare in una ricerca della University of Florida e della University of California, San Francisco appena pubblicata sul Journal of Virology.
I ricercatori guidati dalla professoressa Janet Yamamoto stavano lavorando a un vaccino basato sui linfociti T per attivare una risposta dei linfociti T degli uomini contro il virus dell'immunodeficienza felina quando hanno scoperto che certi peptidi (cioè pezzi di proteine) dell'FIV sono sorprendentemente adatti a rafforzare i linfociti T umani nella loro battaglia contro l'HIV.
I ricercatori hanno isolato dei linfociti T da persone con HIV e hanno messo queste cellule a coltura insieme a diversi peptidi che sono cruciali per la sopravvivenza sia dei virus umani, sia di quelli felini.
Confrontando le reazioni che ottenevano con peptidi dell'FIV e con peptidi dell'HIV-1, hanno scoperto che una particolare regione di un peptide dell'FIV attivava i linfociti T, rendendoli capaci di distruggere l'HIV.
Questa particolare regione virale dell'FIV è altamente conservata durante l'evoluzione del virus ed è presente in tanti diversi virus che causano l'AIDS in diverse specie animali. Ciò significa che si tratta di una regione essenziale alla sopravvivenza del virus, che non muta e che può consentire di identificare analoghe regioni dell'HIV che potrebbero essere colpite da un vaccino appositamente indirizzato contro di loro.
Commento di Jay Levy, che ha partecipato allo studio: sia ben chiaro che questa scoperta NON significa che il virus dei gatti può infettare gli uomini. Significa però che l'FIV assomiglia all'HIV abbastanza perché possa essere osservata una reazione crociata.
Adesso bisogna andare a cercare qualcosa di analogo nell'SIV, il virus delle scimmie.
FONTI:
- Articolo: Evolutionarily Conserved Epitopes on Human Immunodeficiency Virus Type 1 (HIV-1) and Feline Immunodeficiency Virus Reverse Transcriptases Detected by HIV-1-Infected Subjects
- Comunicato stampa: UF researchers report cats may be the key to human HIV vaccine
