Certo, ma alla luce di quanto dici, e che io in effetti non avevo considerato, mi sembra più che plausibile e adesso il discorso torna di più. Per quanto riguarda invece il motivo per cui l'HAART non raggiunge le lacrime, per ora rimane in piedi l'ipotesi cinese degli enzimi perché, se non ho capito male, Skydrake parlava di pH per quanto riguarda invece l'inattivazione o meno del virus.Dora ha scritto:E' naturalmente soltanto una mia ipotesi.
L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reservoir?
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Mi rendo conto di essere andata troppo di fretta.bluevelvet ha scritto:Per quanto riguarda invece il motivo per cui l'HAART non raggiunge le lacrime, per ora rimane in piedi l'ipotesi cinese degli enzimi perché, se non ho capito male, Skydrake parlava di pH per quanto riguarda invece l'inattivazione o meno del virus.
Il grado di acidità (pH) delle lacrime dipende dalla percentuale di bicarbonato, di proteine, di fosfati etc. e può influenzare l’attività degli enzimi presenti. Questo può creare un ambiente che, come ha ipotizzato Skydrake, in qualche modo interferisce con il ciclo di replicazione dell'HIV, magari rendendo il virus incapace di replicarsi (speriamo!!); ma può anche interferire con l'assorbimento degli antiretrovirali, contribuendo così a spiegare il fallimento della HAART in quel comparto (pensa solo a quello che Melisanda segnalava oggi sul pompelmo e gli inibitori della proteasi: Pompelmo sconsigliato a chi assume IP).
Non sono un (bio)chimico, quindi meglio che mi fermi qui.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
La mia osservazione sul pH voleva solo evidenziare come il pH delle lacrime normalmente dovrebbe essere da solo in grado di inattivare il virus, ma non sempre. In alcuni casi le lacrime possono avere un pH elevato (quindi alcalino), consentendo comunque la replica dell'HIV.Dora ha scritto: [Quello che però hanno visto è che c'è dell'HIV RNA nelle lacrime di persone in HAART con viremia plasmatica irrilevabile. Quindi capire perché la HAART non arriva fin nelle ghiandole lacrimali e nei tessuti circostanti è importante, perché forse c'è qualcosa (Skydrake parlava di pH, i cinesi parlavano di qualche enzima) che neutralizza l'azione degli antiretrovirali.
Facendo un battuta:
Della serie che se piangete lacrime amare, quindi piene di sali, allora potreste stare producendo lacrime alcaline, pertanto pericolose
Sul motivo per cui l'HAART non riesce ad arrivare nelle giandole lacrimali, costituendo un potenziale serbatoio di reservoirs, rimane una questione tutta da indagare.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Dora scusami, nelle mie letture folli prima di andare a dormire mi ha colpito questo articolo sulle lacrime come reservoir con replicazione “forse” attiva. Sai se ci sono stati altri studi o banalmente i nuovi farmaci superano in penetrazione (o sono enzimi/resistenti) ed il problema non è stato approfondito più?
Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Dal momento che dal 2011 non mi ero proprio mai più imbattuta nella questione, ho controllato adesso e non esiste nessun aggiornamento di quella ricerca, né risultano in PubMed altri studi successivi fatti da chicchesia non dico su HIV-1 nelle lacrime in persone in ART, ma su HIV-1 e lacrime in assoluto.Gabriel81 ha scritto:Dora scusami, nelle mie letture folli prima di andare a dormire mi ha colpito questo articolo sulle lacrime come reservoir con replicazione “forse” attiva. Sai se ci sono stati altri studi o banalmente i nuovi farmaci superano in penetrazione (o sono enzimi/resistenti) ed il problema non è stato approfondito più?
E ti dirò di più: Taisheng Li, il principale autore della Letter a AIDS, dopo quella non ha più pubblicato niente. Né l'ha fatto Yang Han, il primo autore.
Sembrerebbe dunque una ricerca finita in un vicolo cieco.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Mi pare nulla.
Lo stesso autore dello studio, pur pubblicando molti altri articoli sull'HIV e sul CMV, non ha pubblicato più sulle lacrime negli ultimi 3 anni.
Gli unici studi negli ultimi anni riguardo all'HIV e alle lacrime non parlavano di trasmissione, ma casomai delle complicazioni (es. sindrome dell'occhio secco, iuvetiti ecc.) in pazienti in AIDS o con comorbilità come la tubercolosi.
Lo stesso autore dello studio, pur pubblicando molti altri articoli sull'HIV e sul CMV, non ha pubblicato più sulle lacrime negli ultimi 3 anni.
Gli unici studi negli ultimi anni riguardo all'HIV e alle lacrime non parlavano di trasmissione, ma casomai delle complicazioni (es. sindrome dell'occhio secco, iuvetiti ecc.) in pazienti in AIDS o con comorbilità come la tubercolosi.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Ciao, quando ho iniziato a rispondere non avevo ancora visto il tuo messaggioDora ha scritto:Dal momento che dal 2011 non mi ero proprio mai più imbattuta nella questione, ho controllato adesso e non esiste nessun aggiornamento di quella ricerca, né risultano in PubMed altri studi successivi fatti da chicchesia non dico su HIV-1 nelle lacrime in persone in ART, ma su HIV-1 e lacrime in assoluto.Gabriel81 ha scritto:Dora scusami, nelle mie letture folli prima di andare a dormire mi ha colpito questo articolo sulle lacrime come reservoir con replicazione “forse” attiva. Sai se ci sono stati altri studi o banalmente i nuovi farmaci superano in penetrazione (o sono enzimi/resistenti) ed il problema non è stato approfondito più?
E ti dirò di più: Taisheng Li, il principale autore della Letter a AIDS, dopo quella non ha più pubblicato niente. Né l'ha fatto Yang Han, il primo autore.
Sembrerebbe dunque una ricerca finita in un vicolo cieco.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Grazie ragazzi!
Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Scusate sono nuovo. Ho letto tutta la discussione ''hiv-lacrime'' e devo dire che è interessante. Però ora mi sorge un dubbio: io ho sempre saputo, anche per averlo letto da varie parti, che le lacrime ( come anche la saliva, il muco nasale, il sudore, le urine e le feci) contengono il virus ma in quantità davvero ridotte affinché questo possa trasmettersi da una persona a un'altra. E' giusto questo o ho capito male? Perché se davvero il virus si replica nelle lacrime grazie a un ph alcalino ( come ho letto anche nell'intervento di skydrake), questo significa che posso essere contagiato se vengo a contatto con le lacrime di una persona sieropositiva...?skydrake ha scritto:La mia osservazione sul pH voleva solo evidenziare come il pH delle lacrime normalmente dovrebbe essere da solo in grado di inattivare il virus, ma non sempre. In alcuni casi le lacrime possono avere un pH elevato (quindi alcalino), consentendo comunque la replica dell'HIV.Dora ha scritto: [Quello che però hanno visto è che c'è dell'HIV RNA nelle lacrime di persone in HAART con viremia plasmatica irrilevabile. Quindi capire perché la HAART non arriva fin nelle ghiandole lacrimali e nei tessuti circostanti è importante, perché forse c'è qualcosa (Skydrake parlava di pH, i cinesi parlavano di qualche enzima) che neutralizza l'azione degli antiretrovirali.
Facendo un battuta:
Della serie che se piangete lacrime amare, quindi piene di sali, allora potreste stare producendo lacrime alcaline, pertanto pericolose
Sul motivo per cui l'HAART non riesce ad arrivare nelle giandole lacrimali, costituendo un potenziale serbatoio di reservoirs, rimane una questione tutta da indagare.
Mi ha fatto paura leggere la frase : Della serie che se piangete lacrime amare, quindi piene di sali, allora potreste stare producendo lacrime alcaline, pertanto pericolose[/i]
''Lacrime alcaline, pertanto pericolose'' : si intende pericolose perché possono veicolare il virus da una persona all'altra?
Scusate la mia paranoia, purtroppo sono anche ipocondriaco e mi dispiacerebbe rimanere con questo dubbio in sospeso.
Re: L’HIV nelle lacrime nonostante la HAART. Un nuovo reserv
Devi esserti fermato troppo presto, nella tua lettura del thread. Ti è sfuggito che il lavoro da cui il thread è partito non è mai stato replicato, quindi non può essere considerato affidabile. Inoltre, già quel lavoro non metteva in discussione quanto si sa da più di 30 anni: che le lacrime non sono veicolo di infezione.Jim0000 ha scritto:Scusate sono nuovo. Ho letto tutta la discussione ''hiv-lacrime'' e devo dire che è interessante. Però ora mi sorge un dubbio: io ho sempre saputo, anche per averlo letto da varie parti, che le lacrime ( come anche la saliva, il muco nasale, il sudore, le urine e le feci) contengono il virus ma in quantità davvero ridotte affinché questo possa trasmettersi da una persona a un'altra. E' giusto questo o ho capito male? Perché se davvero il virus si replica nelle lacrime grazie a un ph alcalino ( come ho letto anche nell'intervento di skydrake), questo significa che posso essere contagiato se vengo a contatto con le lacrime di una persona sieropositiva...?
Mi ha fatto paura leggere la frase : Della serie che se piangete lacrime amare, quindi piene di sali, allora potreste stare producendo lacrime alcaline, pertanto pericolose[/i]
''Lacrime alcaline, pertanto pericolose'' : si intende pericolose perché possono veicolare il virus da una persona all'altra?
Scusate la mia paranoia, purtroppo sono anche ipocondriaco e mi dispiacerebbe rimanere con questo dubbio in sospeso.
E per finire: quella di Skydrake era solo una battuta. Non prenderla troppo sul serio e non temere di poter essere contagiato se qualcuno ti piange addosso. Ma non far piangere nessuno, eh!