Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Siliciano!)

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Dora » giovedì 1 marzo 2012, 1:35

Leon ha scritto:Secondo me l'importante è che si capisca che siamo ALL'ESATTO OPPOSTO delle seghe mentali, del futuribile e di tutte queste cose qua (pensa che sono stato addirittura in dubbio se postare questa roba in "Scoperte...", come ho poi fatto, o addirittura in "Forum HIV e AIDS", per intenderci!).
Ricordami domani mattina di andare a cercare una cosa in archivio, perché mi sa tanto che hai proprio definito "seghe mentali" gli inizi di questo lavoro presentati a qualche CROI da Bob (ma domani mi sveglierò MISERICORDIOSA). ;)



Dora
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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Dora » giovedì 1 marzo 2012, 7:43

Leon ha scritto:
Dora ha scritto:Ehmmm ... pur con tutta l'adorazione che ho per Jules, direi che l'abbiamo battuto sul tempo di una decina di giorni (sempre se non vogliamo contare il fatto che è da mesi che parliamo di questo filone di lavoro dell'inesauribile Bob): http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 099#p14099. :P
(...) proporrei di:
- spostare in testa al thread che ho aperto, mantenendone il titolo, il tuo messaggio del 20 febbraio, ore 9.33 e successivi
- aggiungere al thread così troncato, sempre mantenendone il titolo, un rimando al "nuovo" thread.
Allora, il consiglio che mi ha portato la solita notte agitata è il seguente: non mi va di "mutilare" il thread in Verso una Cura, per la semplice ragione che questo filone di lavoro seguito da Siliciano mi ha fatto sorgere una domanda che con Verso una Cura c'entra invece moltissimo e che - ho notato - è sorta anche in te ["come mi sa tanto che vari allievi di Siliciano ribadiranno al prossimo CROI: con la sola HAART non si guarirà mai nessuno!"]:
Dora ha scritto:Domandina mia: basta con le speranze di intensificazione della HAART in funzione eradicante?
Ho quindi deciso di riportare qui di seguito il mio post del 20 febbraio scorso, di modo che questo thread risulti più completo. Parimenti, vorrei chiederti di riportare nell'altro thread almeno una parte delle considerazioni con cui hai aperto questo, perché aiutano a capire molto bene l'importanza di questo ultimo lavoro di Siliciano. Immagine

Dora ha scritto:Ieri sera è uscito su Nature Medicine un articolo che Skydrake ed io stavamo aspettando da tutto il giorno. Si tratta di un lavoro che si inserisce in quell’ambito di studi di Siliciano e del suo team della Johns Hopkins (segnalo in particolare Lin Shen, perché è lui il solito geniaccio dietro lavori di questo genere) che ha per obiettivo la comprensione dei meccanismi attraverso i quali lavora (o non lavora, e dove lavora) la HAART e i cui risultati erano stati anticipati da Siliciano l’autunno scorso a un congresso a Baltimora.

Questa nuova puntata esce fra le “Letters” di Nature Medicine, la sezione della rivista dedicata ai lavori più densi, difficili e sovente importanti (credo sia puro understatement WASP): A quantitative basis for antiretroviral therapy for HIV-1 infection, una continuazione di quell’A Critical Subset Model Provides a Conceptual Basis for the High Antiviral Activity of Major HIV Drugs, che ha dato inizio a questo thread e in cui, basandosi sull’inclinazione della curva dose-risposta dei farmaci, Siliciano e Shen avevano capito che, dal momento che il virus si replica in modo esponenziale e non lineare, “IN CERTI MOMENTI DEL CICLO VITALE DELL’HIV, C’È COSÌ TANTO VIRUS O COSÌ TANTI APPARATI VIRALI DA ATTACCARE CHE I FARMACI CREANO UN LEGAME COOPERATIVO, MA PER COLPIRE MOLTISSIMI OBIETTIVI PIUTTOSTO CHE MOLTI SITI IN UN UNICO OBIETTIVO”.
Questa sorta di “inibizione cooperativa” creata dai farmaci viene spiegata attraverso un modello in cui l’infettività richiede la partecipazione di molteplici copie del target del farmaco in un determinato stadio del ciclo vitale del virus e, in accordo con le osservazioni fatte per via sperimentale, si fanno predizioni sulla base delle differenti combinazioni di ARV.


Visto il nuovo articolo, a me ha preso un attacco di panico. A quel punto è sorta fra me e Skydrake una discussione, perché io lo ritenevo troppo difficile anche solo per menzionarlo nel forum, lui – che l’ha capito molto meglio di me – lo ritiene invece abbastanza importante per meritarsi almeno una citazione in questo thread.

Quello che segue, è il compromesso che abbiamo raggiunto (liberamente basato sull’articolo e sul comunicato stampa della Johns Hopkins).

Mediante una formula matematica che misura il grado in cui la capacità del virus di infettare le cellule è bloccata dalla HAART, Siliciano e i suoi collaboratori hanno potuto calcolare con precisione quanto bene riescono a lavorare nel sopprimere la replicazione virale i singoli antiretrovirali, da soli e in ben 857 combinazioni.
Studiando la forma delle curve dose-risposta dei farmaci quando questi entrano nelle cellule infettate dal virus, avevano in passato creato uno strumento matematico che avevano chiamato “potenziale inibitorio istantaneo “ (IIP).
Grazie a questo, avevano scoperto – come raccontato sopra – che la ripidità della curva riflette l’ampiezza in cui piccoli aumenti nel dosaggio del farmaco possono meglio sopprimere i tentativi del virus di rialzare la testa, riprodursi e diffondersi.

Il nuovo lavoro pubblicato ieri è importante perché, sulla base del modello costruito da Siliciano e Shen, fornisce informazioni sulla forza potenziale delle differenti combinazioni terapeutiche e potrebbe, se l’algoritmo venisse implementato al punto da costruire un software, aiutare i medici a impostare terapie su misura per ciascun paziente, utilizzando le minori quantità possibili di farmaci per ottenere l’effetto della soppressione della replicazione virale con i minori costi possibili in termini di tossicità.

Come già aveva anticipato in un congresso di virologia dello scorso ottobre (cfr. http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 5025#p5025), Siliciano ha dimostrato che le combinazioni di farmaci più potenti includono efavirenz (un NNRTI) e darunavir (un IP). Secondo i suoi calcoli, questa combinazione riesce a sopprimere la replicazione virale più di 3 triliardi di volte, una soppressione sufficiente a evitare l’infezione di ogni singolo linfocita, dal momento che ne abbiamo in corpo giustappunto 3 triliardi.

Il farmaco più debole, invece, è la stavudina , il vecchio d4T, che è riuscita – se usata da sola – a sopprimere la replicazione meno di 10 volte.

Atripla ha ridotto la replicazione virale a meno di una cellula su 1 miliardo.

C’è comunque da dire che ogni combinazione di ARV che sopprime la replicazione dell’HIV in modo che, su ogni 100.000 linfociti esposti ai farmaci, è probabile che ne venga infettato soltanto uno, è sufficiente a mantenere sotto controllo la progressione dell’infezione, purché davvero le persone assumano i farmaci in base alle prescrizioni ricevute.

L’idea alla base della terapia combinata è sempre stata quella di attaccare insieme enzimi diversi, che hanno funzioni differenti nel ciclo vitale del virus, in modo da porre più ostacoli nella catena della replicazione virale. Quello che però, fino ad ora, mancava era una teoria che spiegasse perché alcune combinazioni di farmaci funzionano meglio di altre.

In base a quanto detto sopra, sappiamo che la curva dose-risposta è più ripida quando il farmaco va a colpire uno stadio del ciclo vitale del virus in cui servono molte copie degli enzimi virali. Per esempio, servono molte copie di proteasi per separare il virus in centinaia di parti funzionanti, prima che l’HIV riesca a infettare una nuova cellula.
A ciascuna fase della replicazione del virus corrisponde uno specifico livello di “cooperazione inter-enzimatica”.
Così, la ricerca di Siliciano ci spiega che gli inibitori della proteasi funzionano come un interruttore “on-off”: quando si supera una determinata concentrazione, gli IP “spengono” completamente la replicazione virale.
Quando serve un’unica copia di enzima virale in ciscuna fase chiave del ciclo vitale dell’HIV, dare un po’ di più di un farmaco non comporterà molta più soppressione del virus. Ma quando per la replicazione serve più di una copia dell’enzima, allora la curva dose-risposta del farmaco è molto più ripida e basta dare appena un po’ di più del farmaco per spegnere completamente la replicazione.



P.S. Chiunque desiderasse ricevere dei dettagli sul modello matematico sviluppato da Siliciano e su come viene determinato il potenziale inibitorio a partire dalle curve dose-risposta dei singoli antiretrovirali e delle loro combinazioni, è pregato di rivolgersi a Skydrake. :mrgreen:



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da thelondonsuede » giovedì 1 marzo 2012, 8:00

Leon ha scritto:
thelondonsuede ha scritto:IO NON CIO CAPITO NA MAZZA MAH VABBE ORMAI SONO COSTITUITO DAL 90% DI SUSTIVA INDI CAPITEMI :lol: :lol: :lol:
Insieme al Sustiva (= EFV, come ho scritto sopra), quali altri farmaci prendi?
ATRIPLA PRENDO :mrgreen:



Leon
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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Leon » giovedì 1 marzo 2012, 10:23

thelondonsuede ha scritto:
Leon ha scritto:
thelondonsuede ha scritto:IO NON CIO CAPITO NA MAZZA MAH VABBE ORMAI SONO COSTITUITO DAL 90% DI SUSTIVA INDI CAPITEMI :lol: :lol: :lol:
Insieme al Sustiva (= EFV, come ho scritto sopra), quali altri farmaci prendi?
ATRIPLA PRENDO :mrgreen:
Oh, che originale! ;)

...E allora, dato che, come ho scritto in fondo al messaggio iniziale, l'Atripla è una combinazione di emtricitabina, tenofovir e efavirenz (sigle: FTC, TDF, EFV), lo trovi alla pagina 51 della tabella (14ª riga, per l'esattezza). Nell'ultima cella a destra di questa riga (bordata anche lei in rosso), c'è l'"Indice DI" corrispondente, che è 9,33 e che conferma, per l'ennesima volta, che l'Atripla è un ottimo farmaco (per chi non ha resistenze a qualche suo componente, tollera l'efavirenz/"Sustiva", non patisce particolari danni, tipicamente a reni e/o ossa, a causa del tenofovir, ecc. ecc., ma questi sono tutti elementi individuali, o di natura non virologica, dei quali questo modello, che guarda unicamente alla potenza di inibizione della replicazione del virus, non tiene conto).



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da thelondonsuede » giovedì 1 marzo 2012, 11:00

INFATTI SONO ANTICHISSIMO....QUINDI VOGLIO FARMI PASSARE AL COMPLERA PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATO ALLA MODA PERCHE ANTIVIRALE FA MONACO :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Leon » giovedì 1 marzo 2012, 11:24

Fai pure come credi, ma ti avverto che la Westwood ha definito l'aspetto della pillola del Complera "HORRENDOUS"!!! ;)



Leon
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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Leon » giovedì 1 marzo 2012, 12:21

Dora ha scritto:non mi va di "mutilare" il thread in Verso una Cura, per la semplice ragione che questo filone di lavoro seguito da Siliciano mi ha fatto sorgere una domanda che con Verso una Cura c'entra invece moltissimo e che - ho notato - è sorta anche in te ["come mi sa tanto che vari allievi di Siliciano ribadiranno al prossimo CROI: con la sola HAART non si guarirà mai nessuno!"]:
Dora ha scritto:Domandina mia: basta con le speranze di intensificazione della HAART in funzione eradicante?
Ma sì, anche senza stare a cercare tanti motivi, un doppione non ha mai ammazzato nessuno! Quel che mi interessava era che venisse riportata, insieme al mio volgare "prontuario", tutta la parte teorica così ben divulgata da te e Skydrake, ed è quello che hai fatto.
Parimenti, vorrei chiederti di riportare nell'altro thread almeno una parte delle considerazioni con cui hai aperto questo, perché aiutano a capire molto bene l'importanza di questo ultimo lavoro di Siliciano. Immagine
Ecco, questo non so se è il caso di farlo, nel senso che io ho dato, di proposito, un taglio molto "pronto all'uso" a questo lavoro di Siliciano. E del resto, riprendendo la tua domanda "basta con le speranze di intensificazione della HAART in funzione eradicante?", Siliciano, già ai tempi della "storica" relazione poi adattata da Uffa, e quindi ben prima che si infilassero dita nell'acqua per farci buchi con le "intensificazioni", aveva detto chiaro e tondo che, ai fini dell'eradicazione, l'intensificazione della HAART non sarebbe servita assolutamente a nulla (come si è puntualmente visto)!

Poi sì, è possibile, in base ai titoli di certe relazioni del team di Siliciano che verranno presentate al prossimo CROI, che il concetto venga incidentalmente ribadito, ma sarebbe comunque un far piovere sul bagnato.

Piuttosto, anche se non hanno nulla a che vedere con la faccenda della potenza delle HAART e della soppressione completa della replicazione virale attiva, ho trovato altri due titoli "silicianici" che mi incuriosiscono, e precisamente:
- "Correlation between Infectious HIV-1 Recovery from Resting CD4+ Memory Cells and Residual Plasma Viremia in Patients on ART: Results from ACTG A5173", da cui mi aspetterei una parolina chiarificatrice su 'sta maledetta frazione della viremia residua (i "predominant plasma clones") che, secondo Siliciano, non proveniva dai CD4 memory, bensì... adesso che ha aggiunto che le staminali/progenitrici ematopoietiche non c'entrano, DA DOVE???
- "Elimination of the Latent Reservoir for HIV-1 Requires Induction of CTL Responses", che va d'accordo col bellissimo studio sulle scimmiacce infettate con il SIV di un'altra specie e guarite spontaneamente senza che intervenisse nessuno dei meccanismi coi quali ci si trastulla da tempi ormai immemorabili, FUORCHE', appunto, una risposta CTL.
Ultima modifica di Leon il giovedì 1 marzo 2012, 20:11, modificato 1 volta in totale.



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Dora » giovedì 1 marzo 2012, 12:42

Leon ha scritto:Piuttosto, anche se non hanno nulla a che vedere con la faccenda della potenza delle HAART e della soppressione completa della replicazione virale attiva, ho trovato altri due titoli "silicianici" che mi incuriosiscono, e precisamente:
- "Correlation between Infectious HIV-1 Recovery from Resting CD4+ Memory Cells and Residual Plasma Viremia in Patients on ART: Results from ACTG A5173", da cui mi aspetterei una parolina chiarificatrice su 'sta maledetta viremia residua che, secondo Siliciano, non proveniva dai CD4 memory, bensì... adesso che ha aggiunto che le staminali/progenitrici ematopoietiche non c'entrano, DA DOVE???
- "Elimination of the Latent Reservoir for HIV-1 Requires Induction of CTL Responses", che va d'accordo sul famoso, bellissimo studio sulle scimmiacce infettate con il SIV di un'altra specie e guarite spontaneamente senza che intervenisse nessuno dei meccanismi coi quali ci si trastulla da tempi ormai immemorabili, FUORCHE', appunto, una risposta CTL.
Tre ideine su cui vorrei un tuo parere:
  • - Siliciano quest'anno ha prodotto come un matto, in tanti di quei campi diversi e con una creatività che mi ha lasciato strabiliata. Concordi?

    - Il CROI di quest'anno, a differenza di quello dell'anno scorso tutto volto alle sangamate, è centrato tantissimo su reservoir, latenza, viremia residua, strategie per eradicare. (Sì, poi ci sono le solite 10.000 relazioni sull'infiammazione, la PrEP che ancora spadroneggia, anche tanta fuffa ... ma rispetto al CROI 2011 si sono ri-concentrati sull'eradicazione). Hai notato?

    - Con l'intensificazione pare che non ci sia mai fine. Sembra anche a te che rifiutino di arrendersi all'evidenza? Oppure c'è qualcosa che sfugge a noi?



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Leon » giovedì 1 marzo 2012, 20:33

Dora ha scritto:Tre ideine su cui vorrei un tuo parere:
  • - Siliciano quest'anno ha prodotto come un matto, in tanti di quei campi diversi e con una creatività che mi ha lasciato strabiliata. Concordi?
Calcolando che "quest'anno" ho seguito poco più di niente (non so come mi sia venuto in mente, l'altro giorno, di dare un'occhiata al sito del Jules), direi che già la storia delle staminali/progenitrici "pulite" e questo trionfale arrivo in porto delle ricerche sul potenziale inibitorio istantaneo sono robette mica da ridere (ancorché di natura diversissima, come notavi).
  • - Il CROI di quest'anno, a differenza di quello dell'anno scorso tutto volto alle sangamate, è centrato tantissimo su reservoir, latenza, viremia residua, strategie per eradicare. (Sì, poi ci sono le solite 10.000 relazioni sull'infiammazione, la PrEP che ancora spadroneggia, anche tanta fuffa ... ma rispetto al CROI 2011 si sono ri-concentrati sull'eradicazione). Hai notato?
Ehm... no, ma calcola che il programma del CROI l'ho proprio scorso a razzo. In più, l'assenza di novità sulla "sangamata" della Cannon (io, almeno, il suo nome non l'ho trovato) non mi rallegra proprio per niente.
  • - Con l'intensificazione pare che non ci sia mai fine. Sembra anche a te che rifiutino di arrendersi all'evidenza? Oppure c'è qualcosa che sfugge a noi?
Valla a indovinare! Pur rimanendo io convinto che con la sola HAART non si eradicherà mai nulla, poi però saltano fuori cose strane - tipo quella del tizio che, a livello intracellulare, trovava concentrazioni subottimali degli antiretrovirali un po' da tutte le parti (l'avevate riportata qui, anche se non ricordo chi l'avesse fatto) - a cui non so che valore dare e che tuttavia una pulce nell'orecchio me la mettono.



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Re: Azione anti-HIV QUANTITATIVA di TUTTE le HAART (Silician

Messaggio da Dora » giovedì 1 marzo 2012, 21:22

Leon ha scritto:
Dora ha scritto:- Siliciano quest'anno ha prodotto come un matto, in tanti di quei campi diversi e con una creatività che mi ha lasciato strabiliata. Concordi?
Calcolando che "quest'anno" ho seguito poco più di niente (non so come mi sia venuto in mente, l'altro giorno, di dare un'occhiata al sito del Jules), direi che già la storia delle staminali/progenitrici "pulite" e questo trionfale arrivo in porto delle ricerche sul potenziale inibitorio istantaneo sono robette mica da ridere (ancorché di natura diversissima, come notavi).
Beh, non è finita qui! Tralasciando i lavori sugli elite, che non ho seguito, c'è il lavoro sulle chinoline anti-latenza, di cui ci parlerà credo anche la settimana prossima.
- Il CROI di quest'anno, a differenza di quello dell'anno scorso tutto volto alle sangamate, è centrato tantissimo su reservoir, latenza, viremia residua, strategie per eradicare. (Sì, poi ci sono le solite 10.000 relazioni sull'infiammazione, la PrEP che ancora spadroneggia, anche tanta fuffa ... ma rispetto al CROI 2011 si sono ri-concentrati sull'eradicazione). Hai notato?
Ehm... no, ma calcola che il programma del CROI l'ho proprio scorso a razzo. In più, l'assenza di novità sulla "sangamata" della Cannon (io, almeno, il suo nome non l'ho trovato) non mi rallegra proprio per niente.
Ho segnalato le cose che mi interessano del CROI qui e la mia impressione è che quest'anno i ruoli fra immunoterapia e strategie anti-latenza con tutto quel che gli si connette siano nettamente invertiti rispetto all'anno scorso.
Che dalla Cannon non ci si possa aspettare niente ancora per un bel po', si era purtroppo capito a St Martin 3 mesi fa.



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