La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

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_andrea_
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La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da _andrea_ » lunedì 28 marzo 2022, 8:32

Covid, la terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2. Studio francese: «C'è un effetto scudo al 70%».
I pazienti sono in generale a maggior rischio di infezioni ma non sembrano essere a maggior rischio di Covid grave.

Chi ha contratto l'Aids può contrarre anche Sars-Cov 2? C'è uno studio in cui si spiega che chi assume una terapia per l'Hiv potrebbe essere protetto dal virus respiratorio che causa proprio la Sars-Cov 2. Le persone con Hiv convivono a vita con quest'infezione, ma potrebbero essere inaspettatamente protette da un'altra, proprio la protagonista della pandemia che tiene sotto scacco il mondo da due anni: Covid-19.
È lo strano caso delle persone con Hiv sotto trattamento antiretrovirale (Art) con inibitori della proteasi. Secondo uno studio francese la terapia che assumono potrebbe avere un effetto scudo anti Sars-CoV-2. Il lavoro condotto su oltre 500 persone suggerisce che in questi pazienti il rischio di contagio Covid potrebbe essere inferiore del 70%. La terapia antiretrovirale a lungo termine con inibitori della proteasi, è l'ipotesi degli autori, «potrebbe» quindi «prevenire l'infezione» da Sars-CoV-2.
Lo studio sarà presentato al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid), in programma a Lisbona (Portogallo) ad aprile, e viene anticipato oggi in una nota. A firmarlo Steve Nguala, del Centro ospedaliero intercomunale di Villeneuve-Saint-Georges e del General Hospital di Melun in Francia, e colleghi.
Gli scienziati si mantengono cauti e precisano che, nonostante questi importanti risultati, si tratta di un piccolo studio osservazionale e non dovrebbe essere considerato una prova conclusiva del fatto che l'uso a lungo termine di inibitori della proteasi proteggerà da Covid le persone con Hiv. Questi pazienti sono in generale a maggior rischio di infezioni comunitarie o opportunistiche, ma non sembrano essere a maggior rischio di Covid grave.
È lo strano caso delle persone con Hiv sotto trattamento antiretrovirale (Art) con inibitori della proteasi. Secondo uno studio francese la terapia che assumono potrebbe avere un effetto scudo anti Sars-CoV-2. Il lavoro condotto su oltre 500 persone suggerisce che in questi pazienti il rischio di contagio Covid potrebbe essere inferiore del 70%. La terapia antiretrovirale a lungo termine con inibitori della proteasi, è l'ipotesi degli autori, «potrebbe» quindi «prevenire l'infezione» da Sars-CoV-2.
Lo studio sarà presentato al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid), in programma a Lisbona (Portogallo) ad aprile, e viene anticipato oggi in una nota. A firmarlo Steve Nguala, del Centro ospedaliero intercomunale di Villeneuve-Saint-Georges e del General Hospital di Melun in Francia, e colleghi.
Gli scienziati si mantengono cauti e precisano che, nonostante questi importanti risultati, si tratta di un piccolo studio osservazionale e non dovrebbe essere considerato una prova conclusiva del fatto che l'uso a lungo termine di inibitori della proteasi proteggerà da Covid le persone con Hiv. Questi pazienti sono in generale a maggior rischio di infezioni comunitarie o opportunistiche, ma non sembrano essere a maggior rischio di Covid grave.
E probabilmente ciò succede per via della terapia antiretrovirale usata, dicono gli esperti ricordando che il trattamento era stato già proposto nel 2003 come fattore protettivo contro la Sars, ma il piccolo numero di casi non permise di trarre conclusioni. Gli inibitori della proteasi, una classe di farmaci antivirali usati per trattare l' Hiv, agiscono bloccando un enzima critico (chiamato proteasi) di cui i virus hanno bisogno per replicarsi e infettare più cellule. Sebbene non sia stato dimostrato che curino le infezioni da Covid nella popolazione generale, la loro efficacia preventiva è al momento sconosciuta.
Per esplorare questo aspetto, Nguala e colleghi hanno condotto uno studio di coorte multicentrico in 6 ospedali dell'Ile-de-France per valutare l'impatto dell'uso a lungo termine degli inibitori della proteasi nei pazienti con Hiv sull'incidenza di Covid. Nell'arco di un anno, tra maggio 2020 e maggio 2021, hanno arruolato 169 persone con Hiv che sono state trattate con inibitori della proteasi (Ip) e 338 che hanno assunto il trattamento antiretrovirale (Art) senza Ip. A nessuno di loro - età media 50 anni - era stato precedentemente diagnosticato Covid.
Tra i partecipanti in cura con Ip, oltre i tre quarti stavano assumendo darunavir/ritonavir (77%), circa l'8% atazanavir/ritonavir e il resto altri Ip (14%). In media, il trattamento andava avanti da almeno un anno. In un anno di follow-up (con alcuni pazienti persi al follow-up in entrambi i gruppi) il 12% dei partecipanti che assumevano Ip e il 22% dell'altro gruppo hanno contratto Covid-19, accertato da sierologia positiva a Sars-CoV-2 a fine studio; e 4 pazienti nel gruppo non trattato con Ip sono stati ricoverati in ospedale con Covid.
Dopo aggiustamenti per diversi fattori, i ricercatori hanno stimato un 70% di probabilità di contagio in meno per i pazienti in trattamento con inibitori della proteasi, rispetto agli altri. «I farmaci inibitori della proteasi hanno una lunga storia di utilizzo, un buon profilo di sicurezza e sono generalmente ben tollerati - afferma Nguala - Attaccando il virus prima che abbia la possibilità di moltiplicarsi, offrono potenzialmente un'opportunità per prevenire la diffusione di infezioni e future varianti», afferma il dottor Nguala. «La minore incidenza di Covid tra i pazienti trattati con un regime a base di inibitori della proteasi solleva la questione di un effetto preventivo che dovrebbe essere ulteriormente studiato. Per confermare questi risultati preliminari sono necessari ulteriori studi con un numero maggiore di pazienti e in studi randomizzati su persone senza Hiv. La sfida sarà produrre dati solidi in un periodo limitato che possano ispirare nuove strategie di prevenzione o terapeutiche».

fonte "Il Messaggero"


sono un uomo tutto casa e chiesa..........quello che mi frega è il percorso

skydrake
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da skydrake » lunedì 28 marzo 2022, 12:43

Attenzione, questo argomento era stato ampiamente trattato in passato.
Questo studio è nuovo? Quando è stato pubblicato?
Perché c'è un effetto distorsivo e statistiche evidenziato nello studio postato da Uffa: mediamente i sieropositivi sono più giovani rispetto al resto della popolazione e il COVID-19 causa un mortalità molto, molto più elevata nella popolazione anziana, quindi tutti gli studi che non valutano le fasce di età dei pazienti HIV e COVID-19 sono privi di pregio.



Dora
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da Dora » lunedì 28 marzo 2022, 13:58

skydrake ha scritto:
lunedì 28 marzo 2022, 12:43
Questo studio è nuovo? Quando è stato pubblicato?
Da quanto si legge in questo comunicato stampa, è uno studio nuovo: piccolo, osservazionale, preliminare, non solo non ancora pubblicato ma neppure ancora presentato a un congresso. Il comunicato serve appunto per dire che Steve Nguala e colleghi dell'Intercommunal Hospital Center di Villeneuve-Saint-Georges e del General Hospital di Melun parleranno di questo studio allo European Congress of Clinical Microbiology & Infectious Diseases (ECCMID) che si terrà a Lisbona a fine aprile.
mediamente i sieropositivi sono più giovani rispetto al resto della popolazione e il COVID-19 causa un mortalità molto, molto più elevata nella popolazione anziana
Infatti, come dici tu: l'età media dei partecipanti è 50 anni.


Io non ho più parole per inveire contro la quantità immane di cialtronate (soprattutto francesi, come in questo caso, ma indifferentemente da mezzo mondo) che ci è stata rovesciata addosso in questi due anni di pandemia. Non ho più parole e infatti di Covid non scrivo più.



Doremifasol
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da Doremifasol » domenica 3 aprile 2022, 9:29

Invece mi sembra uno studio molto interessante perché, per quanto relativamente piccolo e non pubblicato, è nuovo,mette a confronto pazienti hiv trattati e non trattati con inibitori della proteasi ed evidenzia che solo (ormai una minoranza) i pazienti hiv trattati con inibitori della proteasi e non,ad esempio quelli che assumono inibitori dell'integrasi, hanno una buona protezione dalla malattia e dalle forme gravi di Sars2.
Il discorso età non c'entra assolutamente nulla. Qui non c'è un confronto tra hiv poz e gli altri a prescindere dall'età, ma tra due gruppi omogenei per vari parametri opportunamente corretti di persone hiv positive in cui l'unica cosa che realmente la distingue è l'assunzione o meno di 2 inibitori della proteasi: Atazanavir e darunavir .



Blast
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da Blast » lunedì 4 aprile 2022, 19:49

Io sono stato accerchiato dal covid. L'hanno preso tutti intorno a me. Solo io non l'ho preso. E la mascherina la porto praticamente da 1 anno sotto al mento per non prendere freddo al gargarozzo :lol: :lol:

Peccato che .... non prendo inibitori delle proteasi. Quindi sono semplicemente fortunato.


CIAO GIOIE

Dora
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da Dora » martedì 5 aprile 2022, 5:24

Blast ha scritto:
lunedì 4 aprile 2022, 19:49
Io sono stato accerchiato dal covid. L'hanno preso tutti intorno a me. Solo io non l'ho preso. E la mascherina la porto praticamente da 1 anno sotto al mento per non prendere freddo al gargarozzo :lol: :lol:

Peccato che .... non prendo inibitori delle proteasi.
Dilettante! Vuoi mettere con la STRA-OR-DI-NA-RIA potenza statistica di uno studio osservazionale su ben 169 persone? :lol:
Quindi sono semplicemente fortunato.
Eh già. ;)



Doremifasol
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Re: La terapia contro l'Hiv può prevenire l'infezione da Sars-Cov 2.

Messaggio da Doremifasol » mercoledì 6 aprile 2022, 10:58

Blast ha scritto:
lunedì 4 aprile 2022, 19:49
Io sono stato accerchiato dal covid. L'hanno preso tutti intorno a me. Solo io non l'ho preso. E la mascherina la porto praticamente da 1 anno sotto al mento per non prendere freddo al gargarozzo :lol: :lol:

Peccato che .... non prendo inibitori delle proteasi. Quindi sono semplicemente fortunato.
Ci sono evidentemente anche fattori genetici a determinare la suscettibilità



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