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gibboland ha scritto:Quel che mi devo studiare è su cosa si basano i calcoli. Cioè, su quali parametri si basano visto che non
c e nulla di empirico. Sarebbe interessante saperlo.

Questo studio si basa su modelli statistici (Distribuzione di Poisson) rapportati a tabelle esistenti di tassi di mortalità generali divisi per sesso e tassi di mortalità specifici di coorti HIV. I modelli creati prendono in esame i follow up divisi in un fascio di anni (da 0 a 5) dall'inizio ART e creano nuove tabelle statistiche che descrivono l'aspettativa di vita come il numero medio di anni restanti tra gli individui sopravvissuti all'età specificata, in base ai tassi di mortalità per qualsiasi causa durante il periodo di studio.
I tassi di mortalità utilizzati, specifici per sesso, sono quelli della popolazione del Regno Unito per gli anni 2000-2009 raggruppati in fasce di età di 5 anni.
I criteri di differenziazione nei pazienti HIV sono esclusivamente conta dei CD4 e carica virale (dai grafici possiamo vedere la riduzione di vita nel caso di CD4 sotto i 200). La ricerca non discrimina in base agli effetti a lungo termine dei farmaci, ma prende in considerazione "tutti i sieropositivi che hanno iniziato la ART", ad esclusione degli infetti per uso iniettivo di droghe, che come abbiamo già detto hanno una prognosi decisamente peggiore.

gibboland ha scritto:Ciao Sky
quindi a seconda dei componenti ci sono effetti differenti..
Esistono studi, articoli su questo?

Parecchi. Dovrei mettermi a raccoglierli

Per l eviplera capisco, se è recente è dura fare previsioni.. Per gli altri 2 componenti
di più lunga data contenuti nel eviplera è possibile però vero?

L'eviplera contiene rilpivirina, tenofovir disoproxil fumarato e emtricitabina.
La prima è stata immessa sul mercato da tre anni, è difficile fare previsioni, ma da quel poco che si vede, sembra che non abbia effetti collaterali a lungo termine evidenti. E' ritenuto un ottimo antiretrovirale. Gli altri due sono esattamente gli stessi due componenti del Truvada, quindi basta andare a veder egli effetti collaterali a lungo termine del Truvada.

Io ho smesso di fumare e non penso nemmeno lontanamente a riprendere (nn ero un gran fumatore cmq) mangio sano e vita sana. Attività solo w-end, durante settimana no tempo causa lavoro...

Ottimo, perchè il fumare sarebbe incompatibile con l'effetto collaterale a lungo termine n.3 del Truvada (che sarebbe contenuto nell'Eviplera).
Tali effetti sono:
1) Impegna i reni. Gli ultimi studi minimizzano l'impatto. Se uno ha i reni a posto, dovrebbe smaltire il tutto, ma se uno ha già dei problemi, il Truvada li aggravia. In ogni caso, i parametri più importanti dei reni sono monitorati ogni volta con gli esami del sangue delle visite di controllo.
2) Rischio calo della densità ossea. Si rende necessario controllare periodicamente la vitamina D ed eventualmente integrarla. Ogni 2-3 anni sarebbe anche auspicabile fare una MOC di controllo, specie se la vitamina D è già un po' bassina.
3) Producono tanti radicali liberi. Fai finta che assumendo il Truvada è come se già fumassi. L'organismo ha un certo potenziale biologico antiossidante e riesce già da solo a smaltire un po' di radicali da solo. Ma quelli che produce il Truvada sono tanti. Se fumavi anche, il tuo organismo non sarebbe riuscito assolutamente a far fronte a tale sovraccarico. Nel corso degli ani si sarebbero accumulati danni al tuo DNA mitocondriale, accorciandone i telomeri. Il fenomeno è simile ad una sorta di invecchiamento veloce dei muscoli.
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... 63&p=29013
Prevedo che verso il 2018 arriverà una nuova versone dle Tenofovir con meno effetti collaterali. Sopratutto, non impegnerà affatto i reni:
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... 73&p=42452

Fino ad allora, prendendo l'Eviplera o il Truvada, meglio non fumare e controllare la vitamina D. Eventualmente, bere latte e andare ogni tanto al mare (senza esagerare nel tempo di esposizione).

Aggiunte alle tre condizioni di prima (e in più mi pare non aver mai raggiunto un nadir troppo basso, ma su questo ho qualche dubbio), allora l'aspettativa di vita media si fa superiore alla media.

cesar78 ha scritto: DONNE E ASPETTATIVA
Nei pazienti europei l'aspettativa sembra essere più lunga, soprattutto nelle donne. Questo può essere ricondotto a una migliore assistenza sanitaria e miglior accesso ai farmaci, rispetto alla popolazione americana.

Già le donne campano in media molto di più degli uomini (8 anni?). Ovvio che anche le donne sieropositive tendano a campare un po' di più, ma mi pareva che lo studio dell'anno scorso evidenziasse una minore differenza tra uomini e donne e ponesse come condizioni di vantaggio l'essere un maschio caucasico.

La grossa differenza tra uomini e donne sta nel rischio infarto.

L'HIV aumenterebbe di media le probabilità di infarto del 50%:
http://www.thebodypro.com/content/73882 ... in-hi.html
http://www.catie.ca/en/catienews/2013-0 ... 50-percent

Ma non se i CD4 sono alti:
http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 102152.htm
http://www.eurekalert.org/pub_releases/ ... 102413.php

ciao ragazzi!

grazie Cesar delle delucidazioni sul calcolo!

E grazie Sky per le tue! Paradossalmente, avendo smesso col fumo mi sento meglio di prima...

Cari saluti
gib

Ciao ragazzi, gli élite controller che aspettative di vita hanno?

Fiore79 ha scritto:Ciao ragazzi, gli élite controller che aspettative di vita hanno?

Parlo liberamente a memoria, senza link. L'aspettativa di vita di un élite controller sieropositivo dovrebbe essere praticamente uguale a quella di un élite controller sieronegativo.
Tuttavia, gli élite controller dovrebbero avere una aspettativa di vita inferiore alla media assoluta. Tempo addietro avevo letto piu articoli che correlavano questa maggiore reattività ad una iperattivazione immunitaria (una sorta di semi-infiammazione perenne) ed a una maggiore incidenza statistica di alcune malattie autoimmuni.
Per andare a fondo alla faccenda occorre prima stabilire perché uno è un élite controller (cosa ben difficile da capire). Ad esempio, capita a chi è affetto dell'allele HLA-B*27 nel complesso maggiore di istocompatibilità. Avere tale mutazione genetica non significa affatto essere anche élite controller o long progressor controller, ma statisticamente è più probabile che lo sia. Con tale mutazione il timo, deputato a selezionare I linfociti T nello stadio finale di maturazione, non funziona adeguatamente e permette che maturino linfociti T troppo reattivi, che non distinguono bene il self dal non self, cioè può attaccare molecole prodotte anche dall'essere umano oltre a quelle aliene.
Le malattie autoimmuni e immunitarie piu frequenti tra i portatori di tale genoma sono la spondilite anchilosante con circa un 20% di probabilità (è una questione prettamente statistica, un soggetto puo essere affetto dalla spondilite anche senza avere l'HLA-B27) seguita con via sempre meno incidenza, dalla dermatite seborroica, sindrome di Behçet, psoriasi, celiachia e le invalidanti lupus erimatoso, colite ulcerosa e sindrome di Chron.
Quest'ultima abbassa drasticamente l'aspettativa media di vita dell'intero gruppo.

ah quindi noi élite controller alla fine rischiamo di più rispetto a chi sta in terapia per anni non élite, abbiamo una predisposizione più alta verso le malattie autoimmuni, se ho ben capito, venerdì vado a vedere se mi danno lo stesso la terapia, grazie

Long term non progressor!
Mi sono morti 10 cd4 per apoptosi

Blast ha scritto:Long term non progressor!
Mi sono morti 10 cd4 per apoptosi

Non fare la maestrina con questi termini, visto che i madrelingua inglesi sono i primi a confonderli e intercambiarli.
Inoltre, anche te a volte hai confuso termini come "chiamami", con "chiavami".

[emoji1]

è più forte di me, quando vedo errori grammaticali o parole non scritte correttamente mi viene un senso di vuoto, seguito da una vampata di calore e un'irrefrenabile voglia di lanciare il computer in aria, urlare come un'ossessa e lanciare gatti addosso alla gente.