Nuovo anticorpo attacca il 99% dei ceppi virali dell'HIV

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rospino
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Re: Nuovo anticorpo attacca il 99% dei ceppi virali dell'HIV

Messaggio da rospino » mercoledì 21 febbraio 2018, 8:37

Gabriel81 ha scritto:Tesoro se ti informi un pochino più nel dettaglio (hai anche l’opportunità Di farlo su questo forum) ti rendi conto di come le risposte sono di tipo scientifico e non negazionistico...questo virus è solo una brutta gatta da pelare (da eradicare più correttamente)
Visto un altro intervento di analogo tenore da parte di questo utente (a cui ho risposto nella stessa maniera) temo proprio che sia l’ennesimo troll negazionista... o sostenitore della teoria del GOMBLODDO :D


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uffa2
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Re: Nuovo anticorpo attacca il 99% dei ceppi virali dell'HIV

Messaggio da uffa2 » mercoledì 21 febbraio 2018, 10:35

Awakeness ha scritto:Si e tanto tra 20 anni staremo ancora con gli antiretrovirali di 10 anni fa e con i visini lipodistrofici
Non sai cosa dici, sei per caso tra quelli che giudicano gli aeroplani su cui volano dal grado di usura dei braccioli?

I farmaci non sono tailleur: si usano finché sono efficaci e finché la loro efficacia supera gli eventuali effetti avversi.
Nella nostra patologia (mia e degli altri iscritti, a giudicare dalle sciocchezze che posti dubito tu sia sieropositivo) il metro di scelta delle terapie è chiarissimo:
• il farmaco non incontra resistenze nel paziente ed è quindi adatto rispetto al virus del paziente
• il farmaco è tollerabile per il paziente
A queste condizioni, qualunque farmaco, anche di trent’anni fa, va bene, e non a caso alcuni farmaci “antichi” sono ancora in uso perché adeguati in talune specifiche condizioni.
Poi, “il caso” vuole che la media dei nostri farmaci sia molto giovane: dieci anni è l’orizzonte di maturità commerciale di qualunque farmaco, al di là del quale arrivano i generici, anno più, anno meno, e grazie al fatto che Gilead e i sette nani fanno bene il loro lavoro, i nostri farmaci funzionano alla grande e le autorità sanitarie non hanno motivi per lamentarsi, il ritmo di sostituzione nell’area dell’HIV è più veloce della media, ma se anche non fosse così non cambierebbe molto: lo scopo dei farmaci non è essere “nuovi” ma funzionare, e i nostri funzionano.

Quanto alla lipodistrofia, è un’altra prova della superficialità delle tue osservazioni: ti invito a leggere questo thread aperto nell’autunno del 2015 in cui si annuncia che EMA ha fatto piazza pulita degli alert sulla lipodistrofia in gran parte dei farmaci, perché quello che si riteneva un “effetto classe” in realtà non c’era.

Il tuo nick vuol dire “stato di veglia”: ecco, svegliati.


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skydrake
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Re: Nuovo anticorpo attacca il 99% dei ceppi virali dell'HIV

Messaggio da skydrake » mercoledì 21 febbraio 2018, 14:34

rospino ha scritto:
Gabriel81 ha scritto:Tesoro se ti informi un pochino più nel dettaglio (hai anche l’opportunità Di farlo su questo forum) ti rendi conto di come le risposte sono di tipo scientifico e non negazionistico...questo virus è solo una brutta gatta da pelare (da eradicare più correttamente)
Visto un altro intervento di analogo tenore da parte di questo utente (a cui ho risposto nella stessa maniera) temo proprio che sia l’ennesimo troll negazionista... o sostenitore della teoria del GOMBLODDO :D


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A giudicare dai suoi messaggi non mi pare né un negazionista dell'esistenza dell'HIV e dell'AIDS, né un negazionista della correlazione HIV<-->AIDS, né dell'efficacia degli antiretrovirali.
Mi pare che sia un sostenitore di un'altra teoria del complotto: che l'HIV provoca l'AIDS, che gli antiretrovirali sono efficaci, ma che le big Pharma stiano nascondendo nel frigorifero il vaccino o qualche altra cura eradicante perché a loro conviene continuare vedere i costosissimi antiretrovirali.

Tuttavia, questo tipo di teoria del complotto comporta che ad essere coinvolte debbano essere non solo tutte le Big Pharma del pianeta, ma tutti gli istituti di ricerca, accademici o no, del pianeta.
Mi chiedo come si riesca a fermare migliaia e migliaia di ricercatori di istituti accademici e/o indipendenti nell'indagare in un campo destinato a fornire fama, Nobel e grandi onori a chi riesce a produrre una cura definitiva.

Ci sono professori universitari che ucciderebbero per riuscire anche solo pubblicare un articolo su Nature, figuriamoci fermarli per ciò che promette l'eterna gratitudine dell'intera umanità e la memoria imperitura nelle generazioni future.



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