EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Messaggio da Dora » venerdì 18 ottobre 2019, 15:00

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EHVA T02: ritenta, sarai più fortunato!

Dopo la fine assai misera fatta da EHVA T01, La European HIV Vaccine Alliance ci riprova e iscrive in ClinicalTrials.gov EHVA T02 -

A HIV Vaccine Trial in Individuals Who Started Antiretrovirals During Primary or Chronic Infection.


Sponsorizzato dall'equivalente francese dell'ISS e degli NIH e dall'Agenzia Francese per la ricerca su AIDS e epatiti (Inserm-ANRS) e in collaborazione con un lungo elenco di istituzioni e centri di ricerca europei, parte uno studio multicentrico di fase II in doppio cieco e con placebo per valutare l'efficacia di vedolizumab con e senza vaccino terapeutico MVA HIV-B. Insomma, è lo stesso razionale di EHVA T01, solo che ha lasciato per strada la parte di vaccino GTU-MultiHIV-B, che è stata trascinata in discarica dal fallimento di FIT Biotech.
EHVA aveva detto che avrebbero modificato il protocollo e sarebbero ripartiti. E così è stato. Resta l'interrogativo se la parte GTU-MultiHIV-B non potesse essere esclusa fin dall'inizio.

Quindi: 69 partecipanti con infezione da HIV stabilmente controllata e nadir dei CD4 > 300, metà dei quali hanno iniziato la cART durante l'infezione primaria, l'altra metà che sono entrati in terapia in fase cronica, saranno randomizzati in modo da ricevere

1) vaccino + vedolizumab
2) vaccino placebo + vedolizumab
3) vaccino placebo + vedolizumab placebo

Dopo 18 settimane interromperanno ogni trattamento e si starà a vedere se e quando avranno un rebound delle viremie a ≥100.000 copie/ml, oppure un crollo dei CD4 sotto 350 cellule/mm3, oppure una qualsiasi prova di progressione della malattia. In quei casi, o comunque al termine di 24 settimane di sospensione, riprenderanno la cART.

Obiettivi dello studio sono:
1. il tempo di rebound delle viremie

e in subordine:
2. i livelli di HIV RNA totale e associato ai CD4
3. gli eventi avversi correlabili ai trattamenti
4. i valori dei CD4 e di diversi marker immunologici

Il direttore del trial è sempre Yves Levy, che è il papà del vaccino MVA HIV-B.
Il centro italiano in cui si svolgerà la sperimentazione continua ad essere lo Spallanzani.

Conclusione prevista: giugno e dicembre 2021.

Resta sempre quel piccolissimo problemuccio dell'inefficacia del vedolizumab, che anche unito a un vaccino così-così è ben difficile faccia miracoli. Ma che sarà mai, a fronte dei molti soldi stanziati per EHVA T01, che non possono certo andare dispersi?

****************

EDIT gennaio 2020:

Su Frontiers in Immunology (e dove, sennò?) è uscita a dicembre la certificazione del fallimento anche scientifico del vaccino di FIT Biotech: The Safety and Immunogenicity of GTU®MultiHIV DNA Vaccine Delivered by Transcutaneous and Intramuscular Injection With or Without Electroporation in HIV-1 Positive Subjects on Suppressive ART.



Dora
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Re: EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Messaggio da Dora » venerdì 1 luglio 2022, 5:52

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Chi ha seguito questo thread, conosce la storia travagliatissima delle sperimentazioni di questo candidato vaccino terapeutico.
Nel 2019 una nuova versione pareva dare nuovo slancio all'MVA HIV-B, ma nel 2020, quando il trial EHVA T02 del vaccino + il vedolizumab o un placebo sembrava finalmente pronto a partire, è arrivato il Covid e tutto si è fermato e, ora di luglio, nessun paziente era stato reclutato.

Passato il peggio della pandemia, pare che EHVA T02 sia in grado di ripartire.

Un comunicato emesso ieri dalla European HIV Vaccine Alliance (EHVA) segnala infatti che la sperimentazione EHVA T02 / ANRS VRI07 sta riprendendo e un tweet precisa che il primo paziente è già stato arruolato a Losanna, mentre Londra e Parigi seguiranno a breve.
Nel frattempo, però, è stata esclusa l'Italia e i Paesi in cui si svolgerà il trial sono Francia, Germania, Svizzera e UK. È lo Spallanzani che si è tirato indietro o sono stati i partner europei ad escluderlo? Quanto potrebbe aver pesato, in questa esclusione, la gestione - ad essere benevoli - opaca del vaccino russo Sputnik V da parte dei vertici dell'ospedale romano? O magari si tratta solo di un ritardo e anche la sperimentazione italiana, prima o poi, partirà?

L'EATG (European AIDS Treatment Group collabora con l'Inserm-ANRS nel dare adeguata informazione ai partecipanti.



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Re: EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Messaggio da Dora » mercoledì 23 novembre 2022, 9:03

Una sperimentazione nata male e finita peggio.


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Re: EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Messaggio da Dora » mercoledì 17 maggio 2023, 6:18

Dora ha scritto:
venerdì 1 luglio 2022, 5:52
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Chi ha seguito questo thread, conosce la storia travagliatissima delle sperimentazioni di questo candidato vaccino terapeutico.
Nel 2019 una nuova versione pareva dare nuovo slancio all'MVA HIV-B, ma nel 2020, quando il trial EHVA T02 del vaccino + il vedolizumab o un placebo sembrava finalmente pronto a partire, è arrivato il Covid e tutto si è fermato e, ora di luglio, nessun paziente era stato reclutato.

Passato il peggio della pandemia, pare che EHVA T02 sia in grado di ripartire.

Un comunicato emesso ieri dalla European HIV Vaccine Alliance (EHVA) segnala infatti che la sperimentazione EHVA T02 / ANRS VRI07 sta riprendendo e un tweet precisa che il primo paziente è già stato arruolato a Losanna, mentre Londra e Parigi seguiranno a breve.
Nel frattempo, però, è stata esclusa l'Italia e i Paesi in cui si svolgerà il trial sono Francia, Germania, Svizzera e UK. È lo Spallanzani che si è tirato indietro o sono stati i partner europei ad escluderlo? Quanto potrebbe aver pesato, in questa esclusione, la gestione - ad essere benevoli - opaca del vaccino russo Sputnik V da parte dei vertici dell'ospedale romano? O magari si tratta solo di un ritardo e anche la sperimentazione italiana, prima o poi, partirà?

L'EATG (European AIDS Treatment Group collabora con l'Inserm-ANRS nel dare adeguata informazione ai partecipanti.



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Ho appena letto un abstract, che è cristallino nel rivelare le nudità dell'imperatore - nella fattispecie i problemi dei trial per una cura di HIV:

Refusing to join a HIV cure clinical trial so as not to “break the carefree mindset about the disease”. Insights from a French qualitative study

Allora ... da quanto capisco, questo lavoro sarà presentato il mese prossimo a un congresso che si terrà in Svezia, The 15th AIDSImpact Conference Stockholm, ed è dedicato a uno studio sulle aspettative, motivazioni ed esperienze dei pazienti con HIV relativamente alla partecipazione a un trial clinico sulla cura (AMEP-EHVA T02).

Questo studio è finora stato fatto su 6 delle 13 persone che hanno rifiutato di partecipare al trial AMEP-EHVA T02, che è una delle sperimentazioni di cui parliamo in questo thread, che è stato interrotto tempo fa e di cui non c'è traccia in ClinicalTrials.gov. Ma forse EHVA T02/ANRS VRI07, che nella pagina della sperimentazione cui l'abstract fa riferimento è detto essere stato interrotto (EHVA T02/ANRS VRI07 clinical trial had been discontinued), in realtà è proprio EHVA T02, che risulta ancora attivo? Questi ricercatori sono sciatti e la loro sciatteria induce chi li segue a una indicibile confusione - lo abbiamo visto negli anni e temo continueremo a vederlo, a partire da questo post.

Evidentemente, in ogni caso, anche il nuovo trial EHVA T02 sta incontrando enormi difficoltà a trovare persone disposte a partecipare, perché ad oggi risulta attivo, ma non ancora in fase di reclutamento (ultimo aggiornamento della pagina lo scorso 5 aprile):

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Tra settembre 2022 e gennaio scorso, gli autori hanno fatto interviste semi-strutturate a 5 su 6 persone, tra 26 e 58 anni e con diagnosi che risalivano a tra 2 e 22 anni prima dell'intervista, fra coloro che prima avevano aderito con entusiasmo e poi si sono tirati indietro.
I ricercatori volevano capire il processo decisionale e le ragioni che li avevano portati a rifiutare e i risultati che presenteranno al congresso sono ancora provvisori e parziali.
La motivazione iniziale a partecipare a EHVA-T02 era dettata da altruismo e da curiosità, ma poi tutti si sono tirati indietro senza esitazioni.
Il loro rifiuto non è stato dettato da paura della sospensione della cART o dal contesto della pandemia di Covid in cui la sperimentazione sarebbe dovuta iniziare: tutti sembravano disponibili ad accettare qualche rischio per la salute, compresi quelli derivanti dal rebound delle viremie, purché fosse assicurato dai ricercatori un monitoraggio adeguato.
La ragione principale offerta per il rifiuto è stata la difficoltà ad aderire ai vincoli del trial, in particolare le visite pianificate. Nonostante fosse compresa come essenziale, l'intensità del follow up era percepita come incompatibile con la loro vita professionale o accademica, perché le visite erano programmate solo nelle ore di lavoro. Tre degli intervistati hanno detto che questo si sarebbe potuto superare con una maggiore disponibilità da parte del personale che gestisce il trial.
Altre barriere alla partecipazione, più sottili e più difficili da aggirare: le visite regolari in ospedale potrebbero rivelare ad altri il loro status HIV, visite regolari potrebbero spingerli a percepire sé stessi di nuovo come malati, la sospensione della cART potrebbe obbligarli di nuovo a stare attenti nei rapporti sessuali.
4 intervistati hanno dichiarato che non sentono di avere bisogno di una cura perché vivono una vita normale: prendere gli antiretrovirali non è per loro una routine faticosa, si sentono bene e sono sollevati a sapere che non mettono a rischio di trasmissione del virus i loro partner. Quindi, partecipare a EHVA-T02 sarebbe un peso psicologico, perché li costringerebbe a perdere la spensieratezza nei confronti della malattia.

Le conclusioni (provvisorie) dei ricercatori sono che questi risultati preliminari suggeriscono che bisognerebbe migliorare l'agenda degli appuntamenti per il follow up nei trial sulla cura in modo da renderli compatibili con uno stile di vita attivo, ma che sarebbe anche bene tenere in considerazione il livello del coinvolgimento richiesto ai partecipanti e l'impatto emotivo che partecipare a questo genere di trial può avere sulla vita delle persone.


Questo è tutto molto interessante e servirà senz'altro a chi organizza i futuri trial sulla cura per impostare meglio il lavoro. Ma solleva anche dei problemi enormi proprio nel cuore dei trial sulla cura di HIV, perché se la cART funziona bene e le persone hanno una qualità e delle prospettive di vita più che accettabili, la necessità di una cura si fa molto meno pressante e la disponibilità altruistica a partecipare a sperimentazioni che sono inutili per chi partecipa, ma non esenti da rischi clinici, fastidi organizzativi e problemi psicologici importanti ... beh, questa disponibilità tende a svanire.
E infatti stiamo osservando una difficoltà crescente (e ormai certo non più imputabile al Covid) ad arruolare volontari, con tempi delle sperimentazioni che si allungano a dismisura e sponsor e finanziatori che si tirano indietro.

Resta poi il fatto che gli organizzatori di EHVA-T02 non hanno adeguatamente preparato chi si era detto disposto a partecipare, perché l'agenda delle visite era nota fin dall'inizio, e anche i rischi e i fastidi non è che siano caduti improvvisamente dal cielo insieme alla pandemia di Covid.

C'è però da dire che questo vaccino ha avuto una storia così travagliata (quasi tutti i vaccini contro HIV, è vero, ma questo, quanto a sventure, ne supera la maggior parte), che forse chi ha avuto tempo per riflettere sulla propria partecipazione al trial ha anche avuto tempo per studiare meglio gli specifici interventi cui si sarebbe dovuto sottoporre e ha pensato che no, per EHVA-T02 non valeva proprio la pena.



P.S. Tra le bizzarrie di questa sperimentazione, c'è anche il fatto che il 30 giugno 22 viene caricato sul sito dell'EATG un documento di FAQ in italiano:

Studio Clinico EHVA T02/ANRS VRI07 FAQ (Italiano)

evidentemente pensato per i partecipanti italiani al trial. Ma in quello stesso 30 giugno il comunicato stampa escludeva l'Italia dai siti in cui era prevista la sperimentazione, che infatti non compare nella pagina di ClinicalTrials.gov, né tra le Locations, né tra gli Sponsors and Collaborators. E vabbè.

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Re: EHVAT01: vaccino GTU-MultiHIV-B+MVA HIV-B HIV + vedolizumab

Messaggio da Dora » mercoledì 17 maggio 2023, 7:49

Dora ha scritto:
mercoledì 17 maggio 2023, 6:18
Allora ... da quanto capisco, questo lavoro sarà presentato il mese prossimo a un congresso che si terrà in Svezia, The 15th AIDSImpact Conference Stockholm, ed è dedicato a uno studio sulle aspettative, motivazioni ed esperienze dei pazienti con HIV relativamente alla partecipazione a un trial clinico sulla cura (AMEP-EHVA T02).

Questo studio è finora stato fatto su 6 delle 13 persone che hanno rifiutato di partecipare al trial AMEP-EHVA T02, che è una delle sperimentazioni di cui parliamo in questo thread, che è stato interrotto tempo fa e di cui non c'è traccia in ClinicalTrials.gov. Ma forse EHVA T02/ANRS VRI07, che nella pagina della sperimentazione cui l'abstract fa riferimento è detto essere stato interrotto (EHVA T02/ANRS VRI07 clinical trial had been discontinued), in realtà è proprio EHVA T02, che risulta ancora attivo? Questi ricercatori sono sciatti e la loro sciatteria induce chi li segue a una indicibile confusione - lo abbiamo visto negli anni e temo continueremo a vederlo, a partire da questo post.

Evidentemente, in ogni caso, anche il nuovo trial EHVA T02 sta incontrando enormi difficoltà a trovare persone disposte a partecipare, perché ad oggi risulta attivo, ma non ancora in fase di reclutamento (ultimo aggiornamento della pagina lo scorso 5 aprile):

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Sono così sciatti, questi ricercatori, che il trial terminated pare proprio che sia EHVA T02 e loro aggiornano prima la pagina del trial meno importante, quello sulle aspettative dei partecipanti, mentre in quello del trial del vaccino non scrivono nulla.

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Questo comunicato, riportato nel post del 23 novembre ed effettivamente abbastanza ambiguo, perché non parla di vero e definitivo abbandono della sperimentazione, è datato:

Paris, 22 November, 2022

E nessuno si è dato la briga di farlo sapere a ClinicalTrials.gov, anche se qualcuno è entrato a modificare la pagina il 5 aprile 2023 proprio per segnalare il recruitment status.

Complimenti! Che fine ingloriosa ha fatto questo vaccino, tanto pubblicizzato come la grande alternativa europea alle sperimentazioni sulla cura americane ...



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