Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UCSF?

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Blast
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Blast » sabato 17 dicembre 2016, 20:50

Sarà che con l'elezione di Trump hanno sentito l'esigenza di mantenere un contatto con l'Asia e la medicina tradizionale cinese


CIAO GIOIE

Dora
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Dora » domenica 18 dicembre 2016, 6:59

Blast ha scritto:Sarà che con l'elezione di Trump hanno sentito l'esigenza di mantenere un contatto con l'Asia e la medicina tradizionale cinese
Non pensare che l'infiltrazione delle pseudoscienze nella medicina scientifica sia una prerogativa soltanto nostra, o soltanto di questi ultimissimi anni. La California anche in questo è stata all'avanguardia e alla UCSF esiste da molti anni (1998, per l'esattezza) l'Osher Center for Integrative Medicine, cui anche Orac ha dedicato anni fa un'insolenza delle sue: Quackademic medicine at UCSF: The Osher Center for Integrative Medicine gets a new $37 million building [EDIT: link salvato qui].
E per essere sicuri che le pseudomedicine si integrino proprio bene alla medicina basata sulle prove, alla UCSF esiste anche un Integrative Medicine Network.
UCSF non è la sola ad avere un Osher Center: la Bernard Osher Foundation ne ha creato anche uno a Boston, presso la Harvard Medical School, uno in Svezia, al Karolinska, e altri due alla Northwestern e alla Vanderbilt University.
Ma quasi ogni università ne ha uno, magari finanziato da qualche altro benefattore.
E non dimentichiamo un'intera direzione degli NIH, l'NCCIH (National Center for Complementary and Integrative Health), cui solo 4 giorni fa Edzard Ernst ha dedicato un post di fuoco: The mainstreaming of quackery: the role of the ‘NCCIH’.

Ora vediamo un esempio di quackademic medicine anche nella ricerca di una cura di HIV, sponsorizzato da niente di meno che Steven Deeks e pagato da amFAR e NIH (This work was supported by grants from the amfAR (Foundation for AIDS Research) Institute for HIV Cure Research and by the National Institute of Health through grants U19 AI096113 and R01 AI49104 to BMP and grant P50 GM082250), e dobbiamo aspettarci di vederne altri.
Ultima modifica di Dora il mercoledì 18 ottobre 2017, 10:22, modificato 1 volta in totale.



Rob_Rob
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Rob_Rob » domenica 18 dicembre 2016, 7:18

Ma guarda un po' come ucsf butta via soldi..... anche se sono scelte libere tutte loro. Ucsf e' una struttura privata e se vogliono buttare via soldi in tisane facciano pure, importante che non siano soldi dei contribuenti californiani (anche miei!!!!).

Ma questi centri osher si sovvenzionano spillando i soldi ai poveri cristi in cerca di terapie miracolose, insomma come l'omeopatia?



Dora
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Dora » domenica 18 dicembre 2016, 7:32

Rob_Rob ha scritto:Ma guarda un po' come ucsf butta via soldi..... anche se sono scelte libere tutte loro. Ucsf e' una struttura privata e se vogliono buttare via soldi in tisane facciano pure, importante che non siano soldi dei contribuenti californiani (anche miei!!!!).
UCSF ci mette il personale e le strutture, ma la buffonata del kansui è finanziata dal governo degli Stati Uniti (tramite grant degli NIH), quindi da te, e da amFAR, che sta finanziando con molti milioni di dollari la ricerca di una cura.
Io vorrei che quei soldi venissero usati per studiare gli ingenol, invece che l'estratto della radice di kansui, ma mi rendo conto di essere sempre meno mainstream.
Ma questi centri osher si sovvenzionano spillando i soldi ai poveri cristi in cerca di terapie miracolose, insomma come l'omeopatia?
Non so come si finanzi la Bernard Osher Foundation:
http://www.zoominfo.com/s/#!search/prof ... id=profile
http://companies.bizjournals.com/profil ... n/1178117/
https://datafox.com/the-bernard-osher-foundation



Rob_Rob
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Rob_Rob » domenica 18 dicembre 2016, 7:50

Capisco il tuo rammarico che faccio tutto mio, ma ho letto che sta oscher foundation ha donato un miliardo (1 billion) ai centri universitari sparsi in mezza America. Quindi vorranno qualcosina in cambio.

Insomma, questa foundation (no profit) e' riuscita a convincere milioni di americani , e non solo americani, a dargli $ in "trattamenti" , in charity e in donazioni. Poi che ne facciano spendere 10 , o anche 50, di milioni per le tisane mi sembra secondario.

La tragedia e' che il "popolo" , lo stesso che poi vota, non sa valutare il pensiero scientifico e un chemioterapico ha lo stesso valore di un infuso omeopatico al pelo di suerca.
Che ci vuoi fa'? Mica possiamo inkkaxxarci per tutto :mrgreen: .... Siamo in democrazia, nel bene e nel male ;)



Dora
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Dora » domenica 18 dicembre 2016, 8:00

Rob_Rob ha scritto:La tragedia e' che il "popolo" , lo stesso che poi vota, non sa valutare il pensiero scientifico e un chemioterapico ha lo stesso valore di un infuso omeopatico al pelo di suerca.
Che ci vuoi fa'? Mica possiamo inkkaxxarci per tutto :mrgreen: .... Siamo in democrazia, nel bene e nel male ;)
Sì, ma qui il problema è che a finanziare il kansui sono il governo e la più importante associazione impegnata a dare milioni di dollari in grant per la ricerca di una cura di HIV. Cioè vengono dirottati soldi verso una cosa che è chiaramente scam, togliendoli alla ricerca seria, che ne ha disperatamente bisogno.

Se una persona ha il cancro, è disperata, ha già affrontato diverse terapie e non c'è più nulla che la medicina possa fare per salvarla, allora che si rivolga all'omeopatia, alla Madonna o a qualsiasi cosa diversa dalla medicina io lo capisco, ovvio che lo capisco.
Quello che non capisco è come siano le istituzioni a cedere sulla razionalità, perché sono loro a doverla sostenere e proteggere. Questo non mi fa solo arrabbiare, mi fa molta paura.



P.S. La Osher Foundation finanzia un centro di medicina integrata presso UCSF, non c'entra nulla - per quanto ne so - con il kansui.



Rob_Rob
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Rob_Rob » domenica 18 dicembre 2016, 8:08

Dora ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:La tragedia e' che il "popolo" , lo stesso che poi vota, non sa valutare il pensiero scientifico e un chemioterapico ha lo stesso valore di un infuso omeopatico al pelo di suerca.
Che ci vuoi fa'? Mica possiamo inkkaxxarci per tutto :mrgreen: .... Siamo in democrazia, nel bene e nel male ;)
Sì, ma qui il problema è che a finanziare il kansui sono il governo e la più importante associazione impegnata a dare milioni di dollari in grant per la ricerca di una cura di HIV. Cioè vengono dirottati soldi verso una cosa che è chiaramente scam, togliendoli alla ricerca seria, che ne ha disperatamente bisogno.

Se una persona ha il cancro, è disperata, ha già affrontato diverse terapie e non c'è più nulla che la medicina possa fare per salvarla, allora che si rivolga all'omeopatia, alla Madonna o a qualsiasi cosa diversa dalla medicina io lo capisco, ovvio che lo capisco.
Quello che non capisco è come siano le istituzioni a cedere sulla razionalità, perché sono loro a doverla sostenere e proteggere. Questo non mi fa solo arrabbiare, mi fa molta paura.
Dora , osher ha dato un miliardo di $ in donazioni alla ricerca universitaria , quindi NIH e le varie università' la "amano" sta foundation. Un miliardo ottenuto con americani scemi che la sovvenzionano.
Adesso NIH spende (dico per dire ) 50 milioni per la tisana osher. Insomma , se la tengono cara e stretta sta osher foundation e magari il prossimo anno le universita' americane (sia pubbliche che private) invece di un billion ne avranno 1.5 se la tisana incrementa le sovvenzioni a osher.
Quello che volevo dire e' che tutto e' politica (e qui in usa tutto e' $) quindi credo che dietro alla tisana ci siano giochi politici molto piu' grandi di spostamento dei grants. Ma posso sbagliarmi ( ho iniziato a leggere di osher stasera grazie a te Dora che mi illumini sempre ;). )



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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Dora » domenica 18 dicembre 2016, 8:16

Rob_Rob ha scritto:Dora , osher ha dato un miliardo di $ in donazioni alla ricerca universitaria , quindi NIH e le varie università' la "amano" sta foundation. Un miliardo ottenuto con americani scemi che la sovvenzionano.
Adesso NIH spende (dico per dire ) 50 milioni per la tisana osher. Insomma , se la tengono cara e stretta sta osher foundation e magari il prossimo anno le universita' americane (sia pubbliche che private) invece di un billion ne avranno 1.5 se la tisana incrementa le sovvenzioni a osher.
Quello che volevo dire e' che tutto e' politica (e qui in usa tutto e' $) quindi credo che dietro alla tisana ci siano giochi politici molto piu' grandi di spostamento dei grants. Ma posso sbagliarmi ( ho iniziato a leggere di osher stasera grazie a te Dora che mi illumini sempre ;). )
Credo anch'io che il kansui sia solo una piccolissima tessera in un mosaico molto più grande e che il fatto che c'entri direttamente la Osher Foundation o meno sia in questo caso poco rilevante. Sto seguendo questa "ricerca" sulla tisana perché è la prima volta che la ricerca di una cura di HIV viene toccata dalle baggianate integrate in questi ultimi 7 anni. Almeno in una istituzione importante e da ricercatori che fanno parte dei gruppi di Towards an HIV Cure della IAS.
Adesso vai a dormire, poi studiati bene 'sta storia della Osher Foundation, ché io di soldi capisco meno di niente. Leggiti Orac per capire da dove sono arrivati i 37 milioni per il nuovo edificio alla UCSF, lui è sempre molto informato e informatissimi sono i suoi commentatori.



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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Dora » martedì 29 agosto 2017, 12:30

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FINALMENTE DALL'ESTRATTO DI RADICE DI KANSUI SI PASSA A SPERIMENTARE UNO SPECIFICO INGENOL CONTRO LA LATENZA DI HIV


Dei ricercatori della Fudan University di Shanghai hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare Steven Deeks, Sulggi Lee e colleghi della blasonatissima University of California, San Francisco e che neppure a Daniele Cary, Koh Fujinaga e Matija Peterlin, sempre UCSF, era venuto in mente di fare l'anno scorso: hanno preso della radice di kansui in polvere, fra le decine di composti attivi che essa contiene hanno purificato ben 12 ingenol, hanno visto che alcuni funzionano meglio di altri a forzare in vitro la trascrizione dell'HIV latente, ne hanno isolato uno (molto opportunamente chiamato con un nome che del kansui mantiene solo la k - EK-16A) che ha dimostrato di avere capacità di riattivare HIV dalla latenza meglio degli altri EK-qualcosa e l'hanno studiato sia in un modello di latenza in vitro, sia ex vivo in cellule di persone con HIV e viremia soppressa dalla ART, mettendolo anche a confronto con altre sostanze anti-latenza.

Poi hanno pubblicato un articolo sui Scientific Reports. Questi sono una rivista open access del gruppo Nature in cui talvolta la peer review non funziona molto bene, quindi speriamo che questa volta i revisori abbiano lavorato con serietà: Reactivation of HIV-1 from Latency by an Ingenol Derivative from Euphorbia Kansui.

Cominciamo da una lezioncina ai colleghi di UCSF su come funziona il metodo scientifico in campo biomedico:

  • Natural products derived from traditional Chinese medicine provide rich resources for drug discovery, and have recently received increasing scientific attention. The discovery of artemisinin, an anti-malarial compound extracted from the traditional Chinese medicinal herb Artemisia annua was awarded the 2015 Nobel Prize in Physiology or Medicine (50). Two procyanidin compounds isolated from the traditional medicinal plants Theobroma cacao (51) and Polygonum cuspidatum (52) have also been reported recently to reactivate latent HIV-1 in cell line models.
    Given this context, we attempted to examine active compounds from traditional Chinese medicinal herbs that may display HIV-1 latency-reversing activity. Our screening of a large library of natural compounds led to the identification of an ingenol derivative from the roots of Euphorbia kansui that was able to antagonize HIV-1 latency with high potency. Euphorbia kansui has traditionally been used for the treatment of edema, ascites, and asthma (53). More recently, it was reported that a crude extract from Euphorbia kansui could reactivate latent HIV-154, and a clinical trial using Euphorbia kansui extract powder as tea was designed for the purpose of clearing HIV-1 (clinicaltrials.gov, Identifier NCT02531295 [*]). However, Euphorbia kansui contains 12 ingenols, as well as many other active compounds (54, 55). The active compound(s) among them responsible for reactivating of the virus have not been identified or characterized to date. In this study, we purify the active compounds from this medicinal herb, and demonstrate that one ingenol derivative called EK-16A has the highest potency in reversing HIV-1 latency. Our mechanistic studies indicate that it is a PKC agonist that can promote the transcription of HIV-1 by inducing both NF-κB and P-TEFb.

    ****

    50. Tu, Y. The discovery of artemisinin (qinghaosu) and gifts from Chinese medicine. Nat. Med. 17, 1217–1220 (2011).
    51. Hori, T. et al. Procyanidin trimer C1 derived from Theobroma cacao reactivates latent human immunodeficiency virus type 1 provirus. Biochem. Biophys. Res. Commun. 459, 288–293 (2015).
    52. Wang, C. et al. A Natural Product from Polygonum cuspidatum Sieb. Et Zucc. Promotes Tat-Dependent HIV Latency Reversal through Triggering P-TEFb’s Release from 7SK snRNP. PLoS One 10, e0142739 (2015).
    53. Yan, X. et al. Processing of kansui roots stir-baked with vinegar reduces kansui-induced hepatocyte cytotoxicity by decreasing the contents of toxic terpenoids and regulating the cell apoptosis pathway. Molecules 19, 7237–7254 (2014).
    [*] UNA TISANA DI KANSUI PER ERADICARE L’HIV? A SAN FRANCISCO UN TRIAL CLINICO PILOTA DIRETTO DA STEVEN DEEKS SOLLEVA INQUIETANTI DOMANDE e La misera fine del trial sul kansui.
    54. Cary, D. C., Fujinaga, K. & Peterlin, B. M. Euphorbia Kansui Reactivates Latent HIV. PLoS One 11, e0168027 (2016).
    55. Hou, J. J. et al. A single, multi-faceted, enhanced strategy to quantify the chromatographically diverse constituents in the roots of Euphorbia kansui. J. Pharm. Biomed. Anal. 88, 321–330 (2014).
E quindi, lavorando come si deve, Pengfei Wang e colleghi hanno osservato quanto segue:
  • - che l'Euphorbia Kansui contiene ben 20 composti in grado - quale più, quale meno - di riattivare HIV dalla latenza;
    - che alcuni fra questi, testati su linee cellulari, sono particolarmente potenti;
    - che fra quelli più potenti EK-16A è il più potente di tutti e meritava pertanto di essere selezionato per indagare i meccanismi attraverso i quali induce la riattivazione di HIV e per valutarne la reale potenzialità come composto anti-latenza in un confronto con altre sostanze anti-latenza già note.


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Poiché i derivati ingenol hanno una struttura analoga a quella della prostratina,

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pareva sensato ipotizzare che anche il loro meccanismo d'azione nell'indurre la trascrizione dell'HIV integrato nei CD4 quiescenti fosse simile a quello della prostratina, che si sa che agisce attivando la Protein-chinasi C (PKC).
I ricercatori cinesi hanno dimostrato che, in effetti, è così. E che, oltre all'NF-kB, in più l'EK-16A sovraregola anche il P-TEFb, quindi i suoi meccanismi d'azione sono ben due.

Poi hanno osservato che l'EK-16A è un bel po' più potente della prostratina nel riattivare il virus latente: 200 volte, non esattamente una cosa da nulla, soprattutto se teniamo conto che, fra quelle che conosciamo, la prostratina è una delle sostanze più efficaci nell'indurre la trascrizione di HIV. Purtroppo, però, questa efficacia la si paga con una notevole tossicità, mentre la tossicità dell'EK-16A sui CD4 primari è stata minima, così come l'attivazione indotta nelle cellule (un aspetto che invece preoccupa quando si riattiva la latenza con altri agonisti della PKC).

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L'EK-16A ha funzionato bene anche ex vivo, nella riattivazione del virus latente integrato nei CD4 prelevati da persone con HIV e viremia soppressa dalla ART, che è un passo preclinico fondamentale prima di poter passare a sperimentare qualche sostanza anti-latenza in vivo, prima nei modelli animali e poi nell'uomo.

Ma le meraviglie di questo ingenol non sono finite qui. Infatti, Pengfei Wang e colleghi hanno anche studiato la combinazione dell'EK-16A con altre sostanze anti-latenza e hanno visto che, mentre con la prostratina (che induce, come abbiamo visto, la trascrizione del virus mediante lo stesso meccanismo) l'effetto sinergico era trascurabile, la potenza di riattivazione era notevolmente aumentata combinando questo ingenol con un inibitore della metiltransferasi del DNA (5-azacitidina, 5-Aza), con due BET inibitori (JQ1 e I-Bet151) o con due HDACi (romidepsina e vorinostat).

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Mentre Sulggi Lee sta provando a far bere la tisana di kansui a delle scimmie, Pengfei Wang e colleghi ci anticipano che "altri studi indirizzati all'obiettivo di aggiungere [l'ingenol EK-16A] all'arsenale terapeutico per l'eradicazione dell'HIV-1 sono in corso".


Nell'attesa di avere presto notizie di questi studi, che mi auguro siano fatti direttamente in un modello di scimmie senza perdere altro tempo, ai ricercatori di Shanghai va il mio più caldo ringraziamento per aver ricordato ai loro omologhi di San Francisco come si lavora per trovare una cura dell'infezione da HIV.



Hope!
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Re: Una tisana di kansui contro la latenza di HIV?! sCAM @UC

Messaggio da Hope! » martedì 29 agosto 2017, 21:46

Io una cosa non ho capito... ma le l'obiettivo delle sostanze antilatenza sono quelle di risvegliare virus in modo che la terapia lo riconosca e faccia fuori anche tutt'e le riserve?



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