[STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN II

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » sabato 6 settembre 2014, 7:52

Keanu ha scritto:notizie di Savarino & co?
Ciao "Keanu", ben arrivato.
So che la sperimentazione americana su auranofin è prevista in partenza a inizio anno prossimo. Di quella italiana, dopo i tira e molla dell'Istituto Superiore di Sanità, ho perso le tracce.
Cercherò informazioni e, se troverò qualcosa, aggiornerò il thread [II] A. SAVARINO: dai macachi ai trial clinici sugli uomini.



Dora
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » lunedì 8 settembre 2014, 14:06

SANGAMO A ICAAC 2014: le ultime notizie sui trial SB-728-902 Coorte 5 (eterozigoti Δ32) e SB-728-1101 (Cytoxan®)

Oggi Sangamo ha emesso un comunicato stampa, in cui riassume i dati portati a ICAAC 2014 in diverse presentazioni (di una, quella sui CD4 memoria simil-staminali, ho già raccontato qualcosa venerdì scorso qui, e si conferma il risultato più interessante portato al congresso).

Nella presentazione orale fatta da Dale Ando sono riportati i dati del trial sugli eterozigoti CCR5Δ32 e sui pazienti con CCR5 wild type che sono stati trattati con ciclofosfamide prima di ricevere l'infusione di CD4 modificati con SB-728-T. Ando sostiene che i nuovi dati dimostrano che, dopo una sola infusione, si sono osservati in diversi pazienti una riduzione sostenuta e un controllo delle viremie quando è stata sospesa la ART. Inoltre, si è potuta misurare una diminuzione delle dimensioni del reservoir di DNA provirale nelle PBMC in un periodo di tre anni e in tutti i pazienti (9 su 9) che sono rimasti sempre in ART. In alcuni casi, queste diminuzioni sono arrivate ad essere da 2 a 3 log, mentre il reservoir delle persone trattate semplicemente con ART in genere rimane costante.

Tre eterozigoti Δ32 hanno mantenuto viremia irrilevabile o sotto le 1000 copie quando hanno sospeso la ART; in uno (che è ancora in sospensione terapeutica) la viremia è irrilevabile da più di 59 settimane.
Nello studio del condizionamento con ciclofosfamide, due persone hanno avuto una diminuzione della viremia di 2 log rispetto al set point (uno era del braccio che ha ricevuto 1 gr/m2 di Cytoxan, l'altro nel braccio che ne ha ricevuto 1,5 gr/m2).

Sangamo dice che questi risultati con una sola infusione di SB-728-T sono più duraturi del controllo delle viremie dei due Boston Patients quando hanno sospeso la ART (è vero, anche se parliamo di una minoranza delle persone trattate).

Inoltre, i dati raccolti in questi trial hanno permesso di fare un'ipotesi sul meccanismo immunologico sottostante al controllo delle viremie e alla diminuzione dei reservoir: potrebbe dipendere dalla creazione di un serbatoio di cellule della memoria (i CD memoria simil-staminali di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, appunto), in grado di sostituire le cellule uccise dal virus e di generare una risposta immune efficace contro l'HIV e aumenti duraturi del numero dei CD4.

  • L'ipotesi fatta da Sangamo è che la protezione dei Tscm dall'infezione offra due possibili meccanismi per limitare, e infine controllare, l'HIV nelle persone infette:
    • 1) i CD4 "protetti" (perché CCR5 negativi) generati dai Tscm possono fornire una funzione immune helper sostenuta contro le cellule infette, consentendo il controllo funzionale del virus nel sangue e nel reservoir e
      2) dal momento che i Tscm non possono essere infettati, la loro presenza riesce infine a limitare l'abilità del reservoir di essere riempito e rinnovato - questo, nel tempo, può significare lo sgretolamento del reservoir.


Si sa che gli elite controller hanno tipicamente bassa espressione del CCR5 e buone risposte anti-HIV dei CD8: queste stesse caratteristiche le ritroviamo nei pazienti trattati con SB-728-T che hanno risposto meglio e mantenuto un miglior controllo delle viremie. Questo, secondo Sangamo, confermerebbe che l'approccio immunologico a una cura funzionale dell'HIV è quello che più verosimilmente ha speranze di successo.




P.S. Io ho imparato a leggere i comunicati stampa di Sangamo con una certa diffidenza. Anche se i dati di cui si parla in questo comunicato non mi paiono nuovi rispetto a quanto visto nei mesi scorsi, aspetto di vedere le diapositive con i dettagli dei risultati (spero che J.Levin le mandi in fretta). Quello che a me pare più affascinante in tutte queste presentazioni è la scoperta che l'SB-728-T è riuscito a modificare proprio quei CD4 memoria con caratteristica di staminali che probabilmente costituiscono la parte più difficile da distruggere del reservoir di cellule latentemente infette.





Fonte: Sangamo BioSciences Announces Presentation At ICAAC of New Clinical Data Demonstrating Sustained Functional Control of Viremia in Multiple HIV-Infected Subjects Treated with SB-728-T.



ThunderGuy
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da ThunderGuy » lunedì 8 settembre 2014, 14:11

Dora ha scritto:SANGAMO A ICAAC 2014: le ultime notizie sui trial SB-728-902 Coorte 5 (eterozigoti Δ32) e SB-728-1101 (Cytoxan®)

Oggi Sangamo ha emesso un comunicato stampa, in cui riassume i dati portati a ICAAC 2014
[CUT]




Senza voler fare inutili proclami, mi sembra comunque finalmente una bella notizia, dopo le varie ultime delusioni (Missisippi baby, etc).

Dai dai forza. :) :)



sun
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da sun » lunedì 8 settembre 2014, 19:39

Sembra una bella notizia, quindi la sperimentazione prossima con tutte le modifiche migliorative
che includerà anche coloro che prendono ARV ed hanno avuto l'infusione 3 annni fa' (con diminuzione significativa del DNA provirale) + altri soggetti,
è molto importante.

"Con la recente accettazione di un IND per la consegna mRNA di ZFNs Sangamo sta conducendo una fase 2 studio clinico in corso, SB-728-MR-1401 (1401), progettato per fornire ulteriori prove di controllo funzionale del virus HIV in soggetti aggiuntivi. Il protocollo incorpora una serie di metodi per aumentare l'attecchimento delle cellule T CD4 che hanno subito biallelica modificazione genetica CCR5, compresi alcuni criteri per la selezione dei soggetti, ottimale precondizionamento Cytoxan e una serie di miglioramenti di processo, come la consegna di mRNA dei ZFNs, che sarà consentire la somministrazione di dosi multiple di cellule modificate. Oltre a altri tre soggetti trattati con la dose ottimale di Cytoxan utilizzando consegna adenoviral del ZFNs, la Società prevede di iscrivere tutti i nove soggetti in studio 1401 entro la fine del 2014."

Si può presupporre che i nove soggetti della sperimentazione dopo questo nuovo step dovranno sospendere ARV? Dovrebbe essere così?



Dora
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » martedì 9 settembre 2014, 7:22

sun ha scritto:Si può presupporre che i nove soggetti della sperimentazione dopo questo nuovo step dovranno sospendere ARV? Dovrebbe essere così?
Certamente (se le condizioni dei partecipanti lo consentiranno): dall'interruzione della ART non c'è scampo in questo tipo di trial.
Guarda il protocollo di SB-728-MR-1401 (1401) fra le

Secondary Outcome Measures
  • - Secondary Outcome Measure [ Time Frame: 12 months ] [ Designated as safety issue: No ]
    Effect of repeat doses of SB-728mR-T on engraftment following cyclophosphamide conditioning as measured by pentamer PCR

    - Secondary Outcome Measure [ Time Frame: 12 months ] [ Designated as safety issue: No ]
    Effect of SB-728mR-T on plasma HIV-1 RNA levels following HAART interruption

    - Secondary Outcome Measure [ Time Frame: 12 months ] [ Designated as safety issue: No ]
    Change in CD4+ T-cell counts in peripheral blood after repeat treatments with SB-728mR-T



skydrake
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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da skydrake » martedì 9 settembre 2014, 16:42

Dora ha scritto: dall'interruzione della ART non c'è scampo in questo tipo di trial.
Questa affermazione è densa di significato. In effetti se non si sospende la ART, le eventuali fasi II debbono essere considerate delle fasi I.

C'era un mio amico che la settimana scorsa faceva del complottismo su perché non si decise di interrompere ART nella sperimentazione "in fase II" della Ensoli.
Al che gli servizi su un piatto d'argento questa frase, per bocca del Presidente LILA:

"....sono stata presente, insieme ad altri attivisti e ai principali ricercatori italiani ad un incontro presso ISS organizzato dalla Ensoli che aveva come obiettivo la discussione del disegno clinico che avrebbe dovuto avere il trial del vaccino terapeutico di fase II ( quello che presenterà ad Icar per intenderci) . Se ricordo bene era o il 2008 o il 2009. La decisione unamine tra medici e attivisti fu sulla non sospensione della HAART per logici motivi di sicurezza."

Tratta da:
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... ch#M287318

Il miglior modo per sabotare un gruppo di lavoro è allargarlo all'inverosimile e buttarci dentro anche non esperti (es. il presidente LILA, la Cerioli, è un metalmeccanico). Così fece Thabo Mbeki, ex presidente sudafricano, nel scegliersi i membri del comitato di "esperti" per poter far dire che si poteva fare a meno degli antiretrovirali.

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E come se in un comitato per la sicurezza aerea, su 50 membri, ci mettessero 10 piloti e ingegneri aeronautici, più 40 delegati di agenzie turistiche, associazioni consumatori e viaggiatori, oltre la mitica casalinga di Arcore (così potrà esprimere tutte le sue paure e fobie nel viaggiare in aereo). La mozione che potrebbe passare rischierebbe di avere assurdità tipo che gli aerei devono viaggiare bassi (quando invece tutte le perturbazioni si concentrano sotto i 10.000 metri di quota) e a meno di 300 km/h (cosi avrebbero meno spinta aerodinamica per le manovre d'emergenza)....



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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » mercoledì 10 settembre 2014, 8:16

Allora ... Jules Levin ha diffuso le slides dell'ICAAC (relazione di Dale Ando su HIV protected autologous zinc finger nuclease CCR5 modified CD4 cells (SB-728-T) reduce viral load in HIV subjects during treatment interruption: correlates of effect, and effect of Cytoxan conditioning).
Ho quindi riletto le comunicazioni di Sangamo al CROI dello scorso marzo e direi che le novità riguardo al trial con Cytoxan (SB-728-1101 - soggetti con CCR5 wild type) sono modeste.
Anzitutto, il solito rammarico per la confusione che Sangamo fa regolarmente con le caratteristiche demografiche dei pazienti. Questa è la tabella del CROI:

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Quella che segue è la tabella dell'ICAAC: bastava mettere accanto ai nuovi un numerino identificativo e riconoscerli come presumibilmente diversi dai vecchi sarebbe stato più semplice. E poi mancano le colonne del nadir di CD4 e CD8 e del set point delle viremie, utili per capire meglio la situazione dei nuovi. Quando metteranno tutti i pazienti insieme forse sarà più facile capire a chi è successo che cosa (e magari anche perché).

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A parte questo, l'unica cosa che Sangamo ci dice di rilevante è che hanno capito qual è il dosaggio giusto di ciclofosfamide: il condizionamento con Cytoxan, infatti, è risultato sicuro e ben tollerato a dosaggi fra 0,1 e 1 g/m2 e con aumenti nell'attecchimento dei CD4 modificati che dipendevano dalla dose. Oltre 1 g/m2, però, gli effetti collaterali (nausea, soprattutto) sono aumentati e non si sono viste differenze in termini di "creazione di spazio" per i CD4 modificati. Dal momento, inoltre, che dosaggi superiori al grammo per metro quadro aumentano il rischio di neutropenia e dunque di infezioni, la dose adatta per il condizionamento è stata ritenuta 1 g/m2.

Per i dati dettagliati sul controllo delle viremie durante la sospensione della ART vi rimando al post sul CROI. Quella che segue, invece, è una slide riassuntiva, in cui vengono anche annunciati i programmi a breve di Sangamo riguardo al trial su Cytoxan. Oggi Edward Lanphier parlerà alla Morgan Stanley Global Healthcare Conference e vedremo se fornirà maggiori particolari sui programmi futuri.

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J.Levin ha diffuso anche il poster su Adoptive Transfer of ZFN CCR5 Modified CD4 T-cells (SB-728-T) in HIV Subjects Leads to Generation of T Memory Stem Cells With a Small Reservoir Size.
Ne abbiamo già visto l'abstract la settimana scorsa, quindi le uniche cose che riporto sono

1. la figura in cui Sangamo mostra come l'espansione del gruppo dei CD4 memoria con caratteristiche di staminali (Tscm) in cui il CCR5 è stato distrutto dall'SB-728-T si correli con la ricostituzione del comparto dei CD4:

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2. la figura in cui viene mostrata la riduzione del reservoir virale dopo l'infusione in tutte le persone che sono state trattate con SB-728-T, che - come abbiamo visto - viene spiegata da Sangamo sulla base di due possibili meccanismi: il miglioramento della funzionalità dei CD8 e l'espansione dei Tscm (non infetti e non infettabili):

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I Tscm sono identificati come CD45RAlowROlow:

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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » sabato 22 novembre 2014, 9:57

HOPE, HYPE & REALITY: ZINC FINGER GENE THERAPY TO CONTROL OR CURE HIV

Una lezione molto chiara di Philip Gregory, Chief Scientific Officer di Sangamo, organizzata come webinar da defeatHIV nell'ambito delle iniziative che il Martin Delaney Collaboratory: Towards an HIV-1 Cure, sponsorizzato dagli NIH, sta prendendo per spiegare alla community in che cosa consiste in concreto la ricerca di una cura dell'infezione.
Gregory parte proprio dai fondamentali e arriva alle sperimentazioni cliniche, rispondendo anche alle domande degli ascoltatori.
Per chi ha un'ora e mezza libera, è una lezione che vale tutto il suo tempo.




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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » venerdì 27 febbraio 2015, 9:39

SANGAMO AL CROI 2015: le ultime notizie sul trial SB-728-1101 (Cytoxan®) e l’entrata in gioco dei CD8.

L’abstract portato al CROI da Sangamo offre un aggiornamento sul trial del condizionamento con diversi dosaggi di ciclofosfamide prima dell’infusione dei CD4 modificati, rendendo finalmente pubblici i dati conclusivi.
Ricapitolando, il Cytoxan è stato somministrato per via intravenosa, in dosaggi che variano fra 100 mg/m2 e 2 g/m2, fra 1 e 3 giorni prima dell’infusione dei CD4 (con più del 90% dei CD4 modificati).
Il trattamento è stato ben tollerato, con effetti collaterali modesti nei dosaggi fino a 1 g/m2. In dosaggi superiori, invece, si è sviluppata in alcuni partecipanti una neutropenia abbastanza seria da richiedere somministrazione del fattore di crescita (G-CSF). Già nei mesi scorsi Sangamo ci aveva detto che il dosaggio su cui si orienterà in futuro era 1 g/m2.

Si è osservato un aumento del numero dei CD4 e dell’attecchimento delle cellule modificate nei pazienti che hanno ricevuto fino a 1 g/m2 di Cytoxan e questo aumento si è correlato alla dose del farmaco. In dosaggi superiori, però, l’aumento si è fermato.
Parallelamente, si è visto un declino dei CD8 in corrispondenza all’aumento del farmaco.

I dati nella tabella indicano l’aumento medio dei CD4 7 giorni dopo l’infusione

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Durante l’interruzione della ART iniziata 16 settimane dopo l’infusione, si è vista una riduzione della viremia di 1 log in una persona che aveva ricevuto il condizionamento con 100 mg/m2 di Cytoxan e in una che ne aveva ricevuti 500 mg/m2, mentre due persone che avevano ricevuto il condizionamento rispettivamente con 1 e 1,5 g/m2 hanno avuto un declino della viremia di 2 log.
Di tutti i 18 soggetti delle coorti 1-5 dello studio 1101, 4 stanno proseguendo la sospensione terapeutica e ormai sono senza farmaci da almeno 40 settimane.

Sangamo, che ha negli anni modificato notevolmente il tiro della propria strategia di cura, ritiene adesso che l’obiettivo più razionale da perseguire sia quello di un APPROCCIO IMMUNOLOGICO A UNA “CURA FUNZIONALE”.

La via per perseguire questo approccio immunologico consiste nel tentativo di imitare il fenotipo degli elite controller, capaci di controllare da soli la progressione dell’infezione grazie anche a elevati livelli di CD8 che esprimono bassi livelli di CCR5. In particolare, Sangamo vuole vedere se si riesce a ottenere un miglior controllo delle viremie una volta sospesa la ART aggiungendo dei CD8 ai CD4 modificati con SB-728-T.

Questo, se da un lato fa sperare in un miglior effetto antivirale del trattamento, semplifica anche il processo di preparazione delle cellule da reinfondere nei pazienti, perché consente di saltare la fase in cui si rimuovono i CD8 prima di modificare i CD4 con le ZFN.

Pertanto, alla conclusione dello studio è stata creata la nuova coorte 3* con 3 nuovi partecipanti. Costoro hanno ricevuto 1 g/m2 di Cytoxan come condizionamento e poi sono stati loro infusi, oltre ai CD4 modificati, anche dei CD8 (40,5±5,6% di CD4 e 46,9±6,4% di CD8). A 7 giorni dall’infusione, i CD8 sono aumentati in media di 2590 unità in due persone (i dati della terza persona non sono ancora disponibili).
Dopo 5 settimane di sospensione della ART, la viremia del primo soggetto rimane irrilevabile (mentre il tempo mediano prima del rebound nelle persone che hanno ricevuto solo i CD4 modificati è stato di 15±3 giorni).
Gli effetti della co-somministrazione dei CD8 sul controllo della viremia devono ancora essere studiati.

È anche in corso lo studio SB-728-mR-1401, un trial di fase II che ha lo scopo di testare il controllo funzionale dell’HIV in un maggior numero di persone. Il protocollo comprende diversi metodi per migliorare l’attecchimento dei CD4 resi CCR5-/-; metodi che vanno da diversi criteri di selezione dei partecipanti al precondizionamento con Cytoxan, a miglioramenti tecnici come l’uso dell’mRNA per trasportare le ZFN, alla somministrazione di maggiori quantità di cellule modificate.

Un’ultima notizia conferma quanto anticipato da Paula Cannon poche settimane fa: la FDA ha accettato la richiesta di Investigational New Drug (IND) fatta da Sangamo per la modificazione delle staminali via ZFN e il trial dovrebbe partire a City of Hope entro la prima metà di quest’anno.





Fonti:



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Re: [STUDI] Sangamo: CD4 e staminali resi CCR5- mediante ZFN

Messaggio da Dora » venerdì 6 marzo 2015, 16:37

Dora ha scritto:Sangamo, che ha negli anni modificato notevolmente il tiro della propria strategia di cura, ritiene adesso che l’obiettivo più razionale da perseguire sia quello di un APPROCCIO IMMUNOLOGICO A UNA “CURA FUNZIONALE”.

La via per perseguire questo approccio immunologico consiste nel tentativo di imitare il fenotipo degli elite controller, capaci di controllare da soli la progressione dell’infezione grazie anche a elevati livelli di CD8 che esprimono bassi livelli di CCR5. In particolare, Sangamo vuole vedere se si riesce a ottenere un miglior controllo delle viremie una volta sospesa la ART aggiungendo dei CD8 ai CD4 modificati con SB-728-T.

Questo, se da un lato fa sperare in un miglior effetto antivirale del trattamento, semplifica anche il processo di preparazione delle cellule da reinfondere nei pazienti, perché consente di saltare la fase in cui si rimuovono i CD8 prima di modificare i CD4 con le ZFN.

Pertanto, alla conclusione dello studio è stata creata la nuova coorte 3* con 3 nuovi partecipanti. Costoro hanno ricevuto 1 g/m2 di Cytoxan come condizionamento e poi sono stati loro infusi, oltre ai CD4 modificati, anche dei CD8 (40,5±5,6% di CD4 e 46,9±6,4% di CD8). A 7 giorni dall’infusione, i CD8 sono aumentati in media di 2590 unità in due persone (i dati della terza persona non sono ancora disponibili).
Dopo 5 settimane di sospensione della ART, la viremia del primo soggetto rimane irrilevabile (mentre il tempo mediano prima del rebound nelle persone che hanno ricevuto solo i CD4 modificati è stato di 15±3 giorni).
Gli effetti della co-somministrazione dei CD8 sul controllo della viremia devono ancora essere studiati.
Per tenere insieme tutti i dati di queste sperimentazioni, a quanto detto nel post precedente, aggiungo le figure ricavate dal poster presentato da Sangamo e ora disponibile online.

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