Boyz84 ha scritto:che cosa ne pensate?
Cose confuse, per adesso.
Ieri volevo leggere l'articolo, ma non sono riuscita ad averlo e forse dovrò aspettare un po'.
Da quello che ho capito dall'abstract, Giacca, Lusic e colleghi hanno scoperto che il virus va in latenza quando nelle vicinanze c'è una certa proteina chiamata PML, che è implicata anche nello scatenare la leucemia promielocitica.
Poiché certi composti dell'arsenico che inibiscono questa proteina si stanno dimostrando
utili nel trattamento di questa particolare leucemia, hanno provato ad utilizzarli per risvegliare l'HIV latente in un modello di cellule J-Lat e sono riusciti a riattivare la trascrizione del virus.
Ora, di sostanze che riescono a riattivare l'HIV latente - come sai - ce ne sono molte. Non tutte però, anzi una piccolissima minoranza, riescono a farlo senza attivare tutte le cellule insieme, che è un fenomeno molto pericoloso, perché scatena quella che viene chiamata una "tempesta di citochine", che possono intossicare l'organismo fino al punto di avvelenarlo.
Quindi bisognerà che vadano avanti a fare tanti, tanti test di laboratorio e poi passino agli animali e poi, se questa loro idea reggerà ancora, provino a passare a sperimentarla sugli esseri umani.
Hanno davanti una lunga strada piena di insidie, perché sulle J-Lat funziona quasi tutto, sui topi quasi niente di quel che andava bene sulle cellule e sugli uomini ... ancor meno di quel quasi niente che sembrava una meraviglia per i topi.
Dall'abstract, inoltre, non mi è ben chiaro se davvero questo meccanismo l'abbiano scoperto loro o se l'abbiano soltanto definito meglio, perché se cerchi in Google "arsenic HIV latency" trovi che di lavori ce ne sono parecchi.
Un paio di citazioni (che possono essere del tutto a sproposito, ma finché non riusciamo a leggere il lavoro dell'ICGEB restiamo a brancolare nel buio di un comunicato stampa). La prima, da un articolo di ben 10 anni fa dedicato alla
regolazione della trascrizione dei geni dell'HIV-1:
- Arsenic activates HIV-1 replication by enhancing reverse transcription and disrupting PML cellular localization. The PML protein regulates Tat transactivation by modulating CycT1 availability to the transcriptional machinery.
La seconda, da un articolo molto più recente ed espressamente dedicato a questi
aspetti "topologici" della latenza dell'HIV-1, che sono alla base della ricerca triestina:
- The involvement of the BAF complex in repressing basal HIV transcription raises a number of novel questions. Intriguingly, HIV-1 integrase interacts with the SWI/SNF protein INI-1 in vitro and in vivo. During HIV infection, incoming retroviral pre-integration complexes trigger the cytoplasmic export of the SWI/SNF component INI1 and of the nuclear body constituent PML. The HIV genome associates with these proteins before nuclear migration. In the presence of arsenic, PML is sequestered in the nucleus and the INI-1/preintegration complex interaction is disrupted. Under these conditions, the efficiency of HIV-mediated transduction is markedly increased. This observation could be explained in part by our observations that the BAF complex represses basal HIV transcription by positioning the repressive nuc-1.
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Riporto qui abstract e commento usciti su
Cell Host & Microbe e che avevo segnalato nella sezione "Scoperte" (
Nuovo Shock & Kill: riattivare l'HIV latente con l'arsenico):
L'abstract:
Proximity to PML Nuclear Bodies Regulates HIV-1 Latency in CD4+ T Cells
Commento di Melanie Ott ed Eric Verdin (che è uno degli autori dell'articolo del 2011 da cui ho tratto la seconda citazione):
Three Rules for HIV Latency: Location, Location, and Location
- HIV latency is a major barrier to viral eradication from infected individuals. Lusic et al., 2013 show that HIV latency is established by spatially positioning the proviral chromatin in close proximity to promyelocytic leukemia (PML) nuclear bodies, a reversible process that recruits the methyltransferase enzyme G9a to the latent viral promoter.