Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al CMV

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
admeto
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da admeto » lunedì 23 settembre 2013, 13:06

Effettivamente, tirando le somme, se ho capito bene questo vaccino si è dimostrato efficace se utilizzato preventivamente all'infezione.
Si spera che possa avere la stessa efficacia anche se viene somministrato in modo successivo.
Ma questo non è stato ancora verificato.
Se anche funzionasse, si pensa che ci vorrebbero 10-20 anni affinché esplichi i suoi effetti.
Pertanto ora sarà somministrato a scimmie in terapia con Viremia non rilevabile assieme ad altre sostanze,
x verificare se funziona e se lo fa in tempi più brevi



Dora
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da Dora » lunedì 23 settembre 2013, 13:43

admeto ha scritto:Effettivamente, tirando le somme, se ho capito bene questo vaccino si è dimostrato efficace se utilizzato preventivamente all'infezione.
Si spera che possa avere la stessa efficacia anche se viene somministrato in modo successivo.
Ma questo non è stato ancora verificato.
Se anche funzionasse, si pensa che ci vorrebbero 10-20 anni affinché esplichi i suoi effetti.
Pertanto ora sarà somministrato a scimmie in terapia con Viremia non rilevabile assieme ad altre sostanze,
x verificare se funziona e se lo fa in tempi più brevi
A questo punto, la ricerca di Picker si sdoppia:

1. da un lato, deve costruire un vettore basato sul CMV umano e su geni dell'HIV per creare un vaccino (preventivo) che possa essere testato su esseri umani - per questo, ha dichiarato che ci vorranno 2 o 3 anni;

2. dall'altro, ritiene che questo tipo di vaccino, oltre a funzionare come profilassi, possa avere anche un uso terapeutico, perché si è dimostrato capace di sollecitare delle reazioni dei linfociti T memoria che, nel giro di un paio d'anni, sono riusciti da soli ad eliminare le cellule infette dei macachi, sia quelle che erano infette in modo produttivo, sia quelle che lo erano in modo latente (cioè il reservoir). Mettere alla prova questa ipotesi richiede meno tempo, perché il vettore è già pronto e si tratta solo di sperimentarlo su delle scimmie con infezione cronica e in trattamento antiretrovirale.

L'aspetto problematico dell'uso di questo vaccino in senso terapeutico (quando sarà pronto quello per gli uomini) è che il reservoir dell'HIV in persone con infezione cronica può essere molto più esteso di quello delle scimmie su cui Picker ha già lavorato (che prima sono state vaccinate e solo in un secondo momento infettate, anche se non dimentichiamo che il virus con cui sono state infettate è particolarmente patogenico). La via obbligata per rendere più rapida l'azione dei linfociti T "scatenati" dal vaccino contro il reservoir, dunque, è quella di risvegliare dalla latenza quanto più virus possibile, in modo che possa intervenire anche la ART a spazzarlo via. Questa, per altro, è l'idea di tutti i gruppi di ricerca che da un anno e mezzo a questa parte hanno capito che riattivare la replicazione dell'HIV non è sufficiente per distruggere il reservoir ed è necessaria una strategia combinata: sostanze antilatenza + rinforzo delle reazioni citolitiche dei CD8, mediante un vaccino o altro.

Al momento, tuttavia, queste strategie antilatenza sono ai balbettii iniziali e non ne esiste nessuna che abbia dato prova di funzionare davvero in una sperimentazione clinica. Quindi Picker ha tutto il tempo per vedere che accade alle scimmie con infezione cronica e per preparare il suo vettore da usare su esseri umani.



admeto
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da admeto » lunedì 23 settembre 2013, 13:53

Grazie Dora



nordsud
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da nordsud » mercoledì 25 settembre 2013, 8:54

Altra notizia sull'eradicazione.

http://www.plosone.org/article/info%3Ad ... ne.0074414
The topical anti-fungal drug Ciclopirox causes HIV-infected cells to commit suicide by jamming up the cells' powerhouse, the mitochondria -- according to a study by researchers at Rutgers New Jersey Medical School. And unlike current anti-HIV drugs, Ciclopirox completely eradicates infectious HIV from cell cultures, with no rebound of virus when the drug is stopped. The study has been published in the journal PLOS ONE.

Sta specie di pomata farmaco o qualunque cosa sia è in circolazione da oltre un decennio..Dopo 10 anni si sono accorti che eradica completamente l'hiv dalle culture ? Sempre meglio tardi che mai anche se per arrivare ai test clinici passeranno altri 5 o 6 anni nella migliore delle ipotesi. La fretta ormai non esiste più, anzi.. meglio andare piano pianissimo ( quasi in retromarcia ) perchè chi va piano va sano e va lontano.



Dora
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da Dora » mercoledì 9 ottobre 2013, 15:18

Louis Picker ha tenuto ieri ad AIDS Vaccine 2013 una lezione - Pre-Clinical Development of Cytomegalovirus Vectors - in cui in sostanza ha raccontato quel che già sappiamo (chi volesse una sintesi, la trova in un post di Gus Cairns su Aidsmap: The monkeys’ tale – how a vaccine might nip HIV in the bud).

Un aspetto della lezione che ho trovato particolarmente interessante, perché per me nuovo, è la risposta che Picker dà a chi esprime timori sulla scelta del CMV come vettore del vaccino: si tratta di un virus vitale, che continua a replicarsi e causa una infezione persistente, che può comportare conseguenze anche serie in persone con un sistema immunitario molto compromesso.
Picker, invece, ritiene che il CMV - forse perché è un virus con cui sia gli esseri umani, sia le scimmie, hanno convissuto per millenni, evolvendo insieme - possa comportarsi in modo da creare un equilibrio, in cui il virus persiste senza fare troppi danni all'ospite. E spiega la sua idea ricorrendo all'"effetto Riccioli d'Oro" ("Goldilocks effect").
Ricordate la favola di Riccioli d'Oro e i tre orsi?
Riccioli d'Oro entra nella casetta nel bosco mentre Papà orso, Mamma orso e il Piccolo orsetto sono fuori a fare una passeggiata, nell'attesa che la zuppa d'orzo si raffreddi. Riccioli d'Oro vede la tavola apparecchiata con tre ciotole, una molto grande, una grande la metà della prima, ed una molto piccola. Assaggia la zuppa nella prima ciotola, ma è troppo calda. Quella della ciotola media è troppo fredda. Quella della ciotola piccola va bene, così Riccioli d'Oro se la mangia tutta. Eccetera, eccetera.
Per farvela breve, Picker ritiene che il CMV solleciti nei vaccinati una risposta immune di tipo "Riccioli d'Oro": non troppo alta, perché porterebbe a un esaurirsi dei linfociti T; non troppo bassa (come fanno i vaccini tradizionali), perché si avrebbe una contrazione della risposta dei linfociti T e un loro ritorno a uno stato di quiescenza (e invece abbiamo visto che sono proprio i T memoria effettori a compiere il miracolo dell'eradicazione, quindi bisogna tenerli svegli - ma non troppo).
E vissero tutti felici e contenti (è proprio il caso di dirlo!! - se al riferimento a Goldilocks aggiungiamo quello ad Alice nel Paese delle Meraviglie, fatto da Picker l'estate scorsa, quando raccontava di essersi stupito lui per primo della strana proprietà dei CD8 che aveva scoperto, sentendosi come Alice che precipita nella tana di Bianconiglio, direi che il nostro Louis è un attento lettore di fiabe filosofiche ).


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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da uffa2 » mercoledì 9 ottobre 2013, 16:16

non è che siamo di fronte a un parroco mancato, con fantasie da corruttore di minorenni? :mrgreen:
comunque. io il CMV l'ho già preso, quindi, riccioli d'oro o castani...


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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da Dora » mercoledì 9 ottobre 2013, 16:26

uffa2 ha scritto:non è che siamo di fronte a un parroco mancato, con fantasie da corruttore di minorenni? :mrgreen:
Se un cognome vuol dire qualcosa (ed è un "se" molto grande), direi che un parroco proprio no.
Sulle fantasie dello zio Louis su sagge bambine dai riccioli d'oro e precipitose cadute in tane di conigli, invece, possiamo discutere.
(A me questa sua vena letteraria piace molto, a fronte della noia assoluta che mi suscitano tanti suoi colleghi. Mi sembra uno con cui si può prendere un drink senza guardare nervosamente l'orologio. )



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Re: R: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino a

Messaggio da admeto » mercoledì 9 ottobre 2013, 20:57

Scusate, non conosco abbastanza bene l'Inglese, non credo di aver capito la battuta sul cognome...



Dora
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Re: R: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino a

Messaggio da Dora » mercoledì 9 ottobre 2013, 21:35

admeto ha scritto:Scusate, non conosco abbastanza bene l'Inglese, non credo di aver capito la battuta sul cognome...
Hai ragione anche tu, scusa.
Picker è una delle possibili varianti di un cognome ebraico abbastanza diffuso, oltre ad avere in inglese il significato di "qualcuno che raccoglie (prodotti dei campi)". È al primo caso che alludevo, escludendo che il nostro scienziato amante di favole filosofiche possa essere un parroco mancato.



admeto
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Re: R: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino a

Messaggio da admeto » mercoledì 9 ottobre 2013, 21:55

Ok ;-)



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