Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al CMV

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Datex
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da Datex » mercoledì 21 gennaio 2015, 1:36

Questo approccio della Dadachova sembra promettente ma anche lei ne parla da anni senza aver dimostrato praticamente nulla. Sembra un altro caso Valente. Quando pensa di iniziare un trial? Come sempre le idee e speculazioni sono tante ma poi oltre a questo non si vede niente.



Datex
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da Datex » mercoledì 21 gennaio 2015, 1:51

Sembra incredibile ma la Dadachova ripete la stessa cosa dal 2006 e già allora voleva iniziare un trial con una casa farmaceutica. Al confronto la Valente sembra Speedy Gonzales.

http://www.scientificamerican.com/artic ... body-miss/



Dora
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Dora » mercoledì 21 gennaio 2015, 7:47

skydrake ha scritto:
Datex ha scritto:faccio una domanda azzardata. conoscendo la posizione non sarebbe possibile distruggere queste cellule con una radioterapia mirata come si farebbe con quelle tumorali?
E qualcosa di leggermente più soft, tipo la radioterapia di Dadachova?
http://www.hivforum.info/forum/viewtopic.php?t=2768
Come ha già ricordato Admeto, Picker ritiene che se fosse necessario aggiungere una terza componente allo "shock and kill" si potrebbe distruggere temporaneamente l'integrità dei linfociti B follicolari. E a questo si potrebbe arrivare
  • 1. o con una deplezione transitoria dei linfociti B come si fa in campo oncologico, per esempio mediante un anticorpo contro l'antigene CD20 espresso sulla superficie dei B in ogni fase di sviluppo di questi linfociti - immagino che in molti abbiate sentito parlare del rituximab, che è un anticorpo monoclonale usato da molti anni sia contro leucemie e linfomi (vedere questo post nelle interviste a Lambertenghi), sia nelle malattie autoimmuni, soprattutto l'artrite reumatoide (gira e rigira, ad antiinfiammatori usati contro patologie autoimmuni continuiamo a ritornare - vedere ad esempio l'auranofin di Savarino e i JAK inibitori di Schinazi);

    2. oppure con una strategia immunomodulante, per esempio mediante il blocco del CD40L, una proteina espressa sui CD4 attivati, e specificamente sui CD4 follicolari. Anche contro di essa si può usare un anticorpo monoclonale.
Ho notato che Picker non nomina la PD-1, che è un'altra proteina espressa sulla superficie dei CD4 follicolari, è un indicatore fondamentale di attivazione immunitaria e infiammazione, ed è proprio l'obiettivo da colpire secondo Pantaleo (vedere questo post - era anche un cavallo di battaglia di Steven Deeks, che sulla necessità di aggredire la questione dell'infiammazione se si vuole arrivare a una cura scrive ormai da anni). Quando a dicembre 2012 uscì l'articolo di Pantaleo, parlare di anticorpi anti-PD-1 in una strategia di cura era difficile, perché il trial condotto dalla Hatano era ancora in forse. Ma adesso quel trial è attivo e potrà darci informazioni molto importanti - se tutto va bene, già dalla seconda metà dell'anno.



Keanu
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Keanu » mercoledì 21 gennaio 2015, 20:20

Dora ha scritto:
skydrake ha scritto:
Datex ha scritto:faccio una domanda azzardata. conoscendo la posizione non sarebbe possibile distruggere queste cellule con una radioterapia mirata come si farebbe con quelle tumorali?
E qualcosa di leggermente più soft, tipo la radioterapia di Dadachova?
http://www.hivforum.info/forum/viewtopic.php?t=2768
Come ha già ricordato Admeto, Picker ritiene che se fosse necessario aggiungere una terza componente allo "shock and kill" si potrebbe distruggere temporaneamente l'integrità dei linfociti B follicolari. E a questo si potrebbe arrivare
  • 1. o con una deplezione transitoria dei linfociti B come si fa in campo oncologico, per esempio mediante un anticorpo contro l'antigene CD20 espresso sulla superficie dei B in ogni fase di sviluppo di questi linfociti - immagino che in molti abbiate sentito parlare del rituximab, che è un anticorpo monoclonale usato da molti anni sia contro leucemie e linfomi (vedere questo post nelle interviste a Lambertenghi), sia nelle malattie autoimmuni, soprattutto l'artrite reumatoide (gira e rigira, ad antiinfiammatori usati contro patologie autoimmuni continuiamo a ritornare - vedere ad esempio l'auranofin di Savarino e i JAK inibitori di Schinazi);

    2. oppure con una strategia immunomodulante, per esempio mediante il blocco del CD40L, una proteina espressa sui CD4 attivati, e specificamente sui CD4 follicolari. Anche contro di essa si può usare un anticorpo monoclonale.
Ho notato che Picker non nomina la PD-1, che è un'altra proteina espressa sulla superficie dei CD4 follicolari, è un indicatore fondamentale di attivazione immunitaria e infiammazione, ed è proprio l'obiettivo da colpire secondo Pantaleo (vedere questo post - era anche un cavallo di battaglia di Steven Deeks, che sulla necessità di aggredire la questione dell'infiammazione se si vuole arrivare a una cura scrive ormai da anni). Quando a dicembre 2012 uscì l'articolo di Pantaleo, parlare di anticorpi anti-PD-1 in una strategia di cura era difficile, perché il trial condotto dalla Hatano era ancora in forse. Ma adesso quel trial è attivo e potrà darci informazioni molto importanti - se tutto va bene, già dalla seconda metà dell'anno.

Questi CD4 follicolari sono un sottotipo delle stesse cellule che si ammalano in caso di linfoma follicolare per l'esattezza? Il linfoma follicolare tra l'altro è,nella grande famiglia di leucemie e linfomi,tra quelli meno letali se non erro,perché risponde bene ai trattamenti chemio-radioterapici,a meno che non ci sia trasformazione istologica in una forma ad alto grado di LNH.



Dora
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Dora » mercoledì 21 gennaio 2015, 21:27

Keanu ha scritto:Questi CD4 follicolari sono un sottotipo delle stesse cellule che si ammalano in caso di linfoma follicolare per l'esattezza?
No, i CD4 follicolari sono linfociti T, mentre il linfoma follicolare colpisce i linfociti B nei centri germinativi dei linfonodi (e può essere trattato con gli anticorpi monoclonali anti-CD20 di cui abbiamo parlato).
Condividono solo la localizzazione.



Keanu
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Keanu » venerdì 23 gennaio 2015, 16:22

Dora ha scritto:Come ha già ricordato Admeto, Picker ritiene che se fosse necessario aggiungere una terza componente allo "shock and kill" si potrebbe distruggere temporaneamente l'integrità dei linfociti B follicolari. E a questo si potrebbe arrivare:
  • 1. o con una deplezione transitoria dei linfociti B come si fa in campo oncologico, per esempio mediante un anticorpo contro l'antigene CD20 espresso sulla superficie dei B in ogni fase di sviluppo di questi linfociti - immagino che in molti abbiate sentito parlare del rituximab, che è un anticorpo monoclonale usato da molti anni sia contro leucemie e linfomi (vedere questo post nelle interviste a Lambertenghi), sia nelle malattie autoimmuni, soprattutto l'artrite reumatoide (gira e rigira, ad antiinfiammatori usati contro patologie autoimmuni continuiamo a ritornare - vedere ad esempio l'auranofin di Savarino e i JAK inibitori di Schinazi);

    2. oppure con una strategia immunomodulante, per esempio mediante il blocco del CD40L, una proteina espressa sui CD4 attivati, e specificamente sui CD4 follicolari. Anche contro di essa si può usare un anticorpo monoclonale.
Ho notato che Picker non nomina la PD-1, che è un'altra proteina espressa sulla superficie dei CD4 follicolari, è un indicatore fondamentale di attivazione immunitaria e infiammazione, ed è proprio l'obiettivo da colpire secondo Pantaleo ...
Ok. Te lo chiedevo perché questo post in cui menzionavi i linfociti B mi stava mandando fuori strada. Ma mi sembra di capire che linfociti B e CD4 follicolari sono santuari proprio diversi.



Dora
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Dora » venerdì 23 gennaio 2015, 21:37

Keanu ha scritto:mi sembra di capire che linfociti B e CD4 follicolari sono santuari proprio diversi.
L'HIV non infetta i linfociti B.
Infetta invece i CD4 follicolari, che hanno la caratteristica di risiedere nelle zone follicolari dove si annidano dei linfociti B e di risultare così "protetti" dalla distruzione messa in atto dai CD8. Se si altera la zona follicolare perché con un anticorpo si sono distrutti i linfociti B, si toglie ai CD4 follicolari infetti la protezione e i CD8 possono distruggerli.



Keanu
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Re: Louis Picker, le

Messaggio da Keanu » venerdì 23 gennaio 2015, 23:56

Dora ha scritto:
Keanu ha scritto:mi sembra di capire che linfociti B e CD4 follicolari sono santuari proprio diversi.
L'HIV non infetta i linfociti B.
Infetta invece i CD4 follicolari, che hanno la caratteristica di risiedere nelle zone follicolari dove si annidano dei linfociti B e di risultare così "protetti" dalla distruzione messa in atto dai CD8. Se si altera la zona follicolare perché con un anticorpo si sono distrutti i linfociti B, si toglie ai CD4 follicolari infetti la protezione e i CD8 possono distruggerli.
Grazie Dora,mi è chiaro tutto ora.Se sto imparando a conoscere la mia malattia è solo grazie alle tue spiegazioni,perché molte delle cose che leggo sul web sono spazzatura.Hai tutta la mia stima ;)



bugs
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da bugs » sabato 24 gennaio 2015, 0:34

DOra scusa hai mai pensato di fare la scienziata, potresti aver futuro!

Comunque se non dovessi trovare lavoro ti assumo come mi infettiologa al posto della mia dottoressa
:)



bugs
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Re: Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al C

Messaggio da bugs » sabato 24 gennaio 2015, 0:35

A dimenticavo :

Grazie Dora sei un pozzo di saggezza !



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