ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reservoir?

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Hope!
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Hope! » giovedì 20 luglio 2017, 14:11

Grazie uffa e grazie dora per tutti gli sforzi che fate. Avete e continuate a alimentare il mio credo, sono convinto che noi saremo i sopravvisuti all'hiv. A il tempo contato.



Semola
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Semola » venerdì 21 luglio 2017, 18:34

Hope! ha scritto:Grazie uffa e grazie dora per tutti gli sforzi che fate. Avete e continuate a alimentare il mio credo, sono convinto che noi saremo i sopravvisuti all'hiv. A il tempo contato.
Hai sbagliato verbo... noi SIAMO già i sopravvissuti dell'HIV e lo saremo ancora per un bel pò di tempo!
Ogni tanto vale la pena ricordare e RICORDARCI che fino a 20 anni fa la mortalità era del 100%, o che fino a 10 anni fa ti lasciavano in balia del virus finchè non arrivavi ad una soglia limite e le terapie erano molto meno gestibili di adesso...
Certo, può essere scocciante prendere una pastiglia al giorno ma come può esserlo per qualsiasi altra malattia: dai problemi di tiroide, alla pressione alta al diabete...
Non so se una cura per noi arriverà mai o se semplicemente il virus dell'HIV riusciremo a farlo saperire con tanta prevenzione e limtazione della sua diffusione...
Però so di certo che, a memoria d'uomo, non c'è mai stata nessuna mobilitazione così amia per nessuna altra malatia come per l'HIV e i progressi in questi ultimi 10 anni sono stati immensi...



nordsud
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da nordsud » lunedì 24 luglio 2017, 8:13

Semola ha scritto:
Hope! ha scritto:Grazie uffa e grazie dora per tutti gli sforzi che fate. Avete e continuate a alimentare il mio credo, sono convinto che noi saremo i sopravvisuti all'hiv. A il tempo contato.
Hai sbagliato verbo... noi SIAMO già i sopravvissuti dell'HIV e lo saremo ancora per un bel pò di tempo!
Ogni tanto vale la pena ricordare e RICORDARCI che fino a 20 anni fa la mortalità era del 100%, o che fino a 10 anni fa ti lasciavano in balia del virus finchè non arrivavi ad una soglia limite e le terapie erano molto meno gestibili di adesso...
Certo, può essere scocciante prendere una pastiglia al giorno ma come può esserlo per qualsiasi altra malattia: dai problemi di tiroide, alla pressione alta al diabete...
Non so se una cura per noi arriverà mai o se semplicemente il virus dell'HIV riusciremo a farlo saperire con tanta prevenzione e limtazione della sua diffusione...
Però so di certo che, a memoria d'uomo, non c'è mai stata nessuna mobilitazione così amia per nessuna altra malatia come per l'HIV e i progressi in questi ultimi 10 anni sono stati immensi...
Non c'è dubbio che la terapia del 2017 sia radicalmente diversa rispetto alle prime terapie con gli inibitori proteasi ( il saquinavir faceva schifo.. e lo dovevi prendere ogni 8 ore ).
Però non dobbiamo "cullarci" ( non fraintendere ) sulle magagne che possono affliggere le persone hiv - perché molti di noi hiv+ non sono mica esenti dal diabete pressione alta colesterolo. ( Io ad esempio ho la pressione alta da un paio di anni e devo prendere il ramipril )
Rispetto alle persone hiv- noi abbiamo il virus maledetto in più.



Dora
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Dora » lunedì 24 luglio 2017, 13:55

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IAS 2017 - LA ART INIZIATA IN FASE IPERACUTA RITARDA SOLTANTO IL REBOUND DELLA VIREMIA IN UNA PERSONA CHE HA INIZIATO LA TERAPIA A 10 GIORNI DALL'INFEZIONE

Un abstract presentato da Timothy Henrich questa mattina a IAS 2017 racconta di un caso di persona che voleva iniziare la PrEP, ma non sapeva di essersi infettata, quindi ha di fatto iniziato la ART in fase iperacuta (a 10 giorni dal momento presunto dell'infezione) e con una viremia molto bassa (220 copie/mL). Quando, dopo 8 giorni, ci si è accorti che aveva l'infezione, dal solo Truvada si è passati a una terapia completa e intensificata (TDF/FTC/r/DRV/RAL)
Dopo 34 mesi di terapia, è stata concordata un'interruzione ed è rimasto aviremico per 7,4 mesi. Poi il rebound con un virus che veniva chiaramente dal reservoir formatosi prima della soppressione virale, a dimostrazione del fatto che la ART da sola, anche se iniziata nel momento più precoce possibile e anche se può permettere un controllo senza farmaci più lungo di quello che si ha quando la terapia è iniziata in fase cronica, non basta da sola a curare l'infezione.

Ecco perché una strategia come quella raccontata l'altro giorno nel post ANDARE OLTRE LA ART IN FASE ACUTA - POSSIBILI INTERVENTI PER INSTAURARE UN CONTROLLO DURATURO DELLA REPLICAZIONE VIRALE IN ASSENZA DI FARMACI ha ottime ragioni a sostegno.

  • Prolonged HIV-1 remission and viral rebound in an individual treated during hyperacute infection

    Background: It is unknown if extremely early initiation of ART may be curative. We describe an individual who started ART an estimated 10 days after infection with plasma HIV RNA of 220 copies/ml. After extensive blood and tissue sampling, he underwent an analytical treatment interruption (ATI) following 34 months of ART.
    Methods: Colorectal and lymph node tissues, bone marrow, cerebral spinal fluid (CSF), plasma and large numbers of PBMC obtained longitudinally were studied for HIV persistence in several laboratories using molecular and culture-based detection methods including a humanized mouse outgrowth assay.
    Results: The individual initiated PrEP (TDF/FTC) during very early Fiebig stage I (HIV-1 RNA+ EIA-) followed by ART intensification (TDF/FTC/r/DRV/RAL) 8 days later. HIV RNA levels were 120 and < 40 copies/mL, 7 and 22 days after PrEP initiation, respectively, followed by no detectable level. Low-level cell-associated HIV RNA (3.2 copies/million CD4+ T cells) was detected 32 days after infection. Over the following 2 years, no further HIV could be detected, despite massive sampling from ileum, rectum, lymph nodes, bone marrow, CSF, CD4+ T cell subsets and plasma. 530 million CD4+ T cells were also assayed in a humanized mouse outgrowth assay. One mouse (53 million input cells) experienced very low level viremia (201 copies/mL) after 5.5 weeks, but sequence confirmation was unsuccessful. The participant stopped ART and remained aviremic for 7.4 months, rebounding with HIV RNA of 36 copies/mL that rose to 59,805 copies/mL 6 days later. ART was restarted promptly. Rebound plasma HIV sequences were identical to those obtained during acute infection by single-genome sequencing. Mathematical modeling predicted that the latent reservoir size was approximately 200 cells prior to ATI, and that only around 1% of individuals with a similar HIV burden may achieve lifelong ART-free remission.
    Conclusions: We report HIV relapse despite initiation of ART at one of the earliest stages of acute HIV infection possible. Near complete or complete loss of detectable HIV in blood and tissues did not lead to indefinite ART-free HIV remission. However, the small numbers of latently infected cells in individuals treated during hyperacute infection may be associated with prolonged ART-free remission.



miki
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da miki » lunedì 24 luglio 2017, 14:34

Caso quasi analogo.
Il mio aloncino viola. Iniziò la prima haart a conversione non ancora terminata (febbrona, sindrome LAV in corso, diagnosticata per esame istologico su un linfonodo sospetto asportato, in cui rilevarono attività transcriptasica in corso).
Dopo diversi anni di terapia la dottoressa gli ha proposto una sospensione. Viremia non rilevabile per circa 6 mesi dalla sospensione. Poi lentamente si è rialzata.
Sospensione Circa maggio 2007. Ripresa circa novembre 2010. Violenta reazione allergica da nuovo schema terapeutico (Simil Stevens johnson) per tornate a schema terapeutico simile ma reyataz anziché azt



Dora
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Dora » lunedì 24 luglio 2017, 14:46

miki ha scritto:Caso quasi analogo.
Il mio aloncino viola. Iniziò la prima haart a conversione non ancora terminata (febbrona, sindrome LAV in corso, diagnosticata per esame istologico su un linfonodo sospetto asportato, in cui rilevarono attività transcriptasica in corso).
Dopo diversi anni di terapia la dottoressa gli ha proposto una sospensione. Viremia non rilevabile per circa 6 mesi dalla sospensione. Poi lentamente si è rialzata.
Sospensione Circa maggio 2007. Ripresa circa novembre 2010. Violenta reazione allergica da nuovo schema terapeutico (Simil Stevens johnson) per tornate a schema terapeutico simile ma reyataz anziché azt
Ma sì, di "esperimenti" nel corso degli anni ne sono stati fatti tanti, più o meno sotto controllo medico. E fino appunto al 2010 circa si lasciava che la viremia, una volta tornata rilevabile, se ne andasse per conto suo e si ricominciava la ART solo quando i CD4 scendevano sotto una soglia critica. Poi si è capito che non si faceva un gran favore al paziente e adesso interruzioni come quelle fatte allora sarebbero considerate quasi criminali.
Meno male che il tuo partner ha trovato un regime terapeutico adatto nonostante le reazioni allergiche alla ripresa.

Comunque il caso raccontato da Tim Henrich mi ha messo addosso una gran rabbia. Pensare che neanche a prendere la ART quasi nel momento stesso del contagio e con una viremia ridicolmente bassa si riesce a controllare poi la viremia è - non so come dirlo - avvilente.
Magari si arriverà nei prossimi tempi a dare gli antiretrovirali insieme a un ciclo di sostanze anti-latenza e forse anche a un vaccino o a qualche altra forma di immunoterapia. Magari così poi si potranno sospendere tutti i farmaci per tempi molto più lunghi.



miki
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da miki » lunedì 24 luglio 2017, 17:59

Concordo in ogni tua parola Dora!
La cosa che mi fa più pensare è che siamo probabilmente ancora un pò indietro su determinati meccanismi. Ad esempio, infondo hiv non fa nulla di nuovo. I santuari non sono di sua esclusiva. Il semplice herpes (simplex labiale ma anche lo zoster) si rifugia nei santuari. Per riattivarsi appena trova terreno fertile. E anche con loro i nostri cd8 non riescono ad annusare il DNA provirale incastonato nelle cellule infette e quindi a distruggerle prima della ripresa della replicazione.

Quanto al resto. Hai una ragione sublime. Anche se aggiungerei che le sospensioni, oltre al taglio economico, servivano anche per far disintossicare il paziente. Che presumibilmente aveva iniziato ai tempi con azt e altro TOSSICI. Come appunto il mio aloncino.

Non che reyataz e ritonavir siano passeggiate. Ci ho giusto litigato settimana scorsa perché DEVE parlare con l'uncina (così chiamiamo la sua infettivologa per via del bellissimo naso) perché il reyataz sta diventando tossico. Troppi globuli rossi morti non smaltiti (bilirubina) troppo alti trigliceridi e colesterolo.
Che mi muoia di infarto solo per non lamentarsi, credo non sia buona idea. Ma ha la testa di legno. E hiv non c'entra !!!!!!!!
:lol:



Dora
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Dora » lunedì 24 luglio 2017, 18:14

miki ha scritto:Hai una ragione sublime. [...]
Ci ho giusto litigato settimana scorsa perché DEVE parlare con l'uncina (così chiamiamo la sua infettivologa per via del bellissimo naso) perché il reyataz sta diventando tossico. Troppi globuli rossi morti non smaltiti (bilirubina) troppo alti trigliceridi e colesterolo.
Che mi muoia di infarto solo per non lamentarsi, credo non sia buona idea.
A parte che mi diverte un mondo la leggerezza con cui mi prendi in giro ( :lol: ), ho il piacere (davvero) di segnalarti che il reyataz non solo non ha l'effetto tossico che temi (la bilirubina alta sarà brutta a vedersi, ma è innocua dal punto di vista clinico e torna normale quando si cessa il farmaco), ma ha anche effetti di protezione cardiovascolare. Adesso mi è venuto sotto mano solo questo lavoro portato al CROI di quest'anno, ma un paio di settimane fa deve essere uscito anche l'articolo e se mi lasci del tempo te lo trovo: HYPERBILIRUBINEMIA PREVENTS CARDIOVASCULAR DISEASE FOR HIV+ AND HIV- INDIVIDUALS.



miki
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da miki » lunedì 24 luglio 2017, 18:24

Dora è vero. I valori di bilirubina tornano ok alla sospensione e non sembra abbiano effetti non reversibili. Lo ricordavo (quando uscì reyataz ero un grande fanatico di questo ip). Resto comunque perplesso sul QUANTO possa proteggere, quando i valori diventano due o tre volte il limite superiore...
Dubiti ti prendo in giro solo perché sai che mi piacciono i maschioni machi maturi (e passivi) e non le belle donzelle come te? Eheheh no dai. Con le ragazze (le donne in generale) ci vado d'amore e d'accordo !!! :lol:



Gabriel81
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Re: ARV in fase acuta: cura funzionale? diminuisce il reserv

Messaggio da Gabriel81 » lunedì 24 luglio 2017, 21:25

Come dici tu...è avvilente pensare che neanche con una Art presa praticamente subito infetti, in realtà non cambi niente da un punto di vista dei rebound delle viremie...e dimostra tutto il limite delle seppure fantastiche terapie attuali (e dei grossi passi che si devono fare ancora proprio sulla scoperta dei meccanismi sottesi).
Comunque magari queste "docce fredde" servono per concentrare definitivamente la ricerca (vedi anche le mannaiate di Siciliano e il post che hai messo sullo stress ossidativo e le altre strategie anti latenza).

Certo che a volte vedere la luce è davvero difficile...


Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!

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