[SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » giovedì 20 luglio 2023, 5:49

#IAS2023

Copio da [IAS 2023] Brisbane e virtualmente, 23-26 luglio
Dora ha scritto:
giovedì 20 luglio 2023, 5:45
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Il Geneva Patient - la sesta persona presumibilmente guarita dall'infezione da HIV. E questa volta senza staminali CCR5-Δ32

Durante una conferenza stampa che si è tenuta stanotte, la IAS ha anticipato 7 studi, preesentati come IAS 2023 highlights advances in HIV prevention, treatment and cure research.

Tra questi, segnalo il caso di un uomo svizzero, soprannominato il Paziente di Ginevra, portato al congresso da Asier Sáez-Cirión dell'Institut Pasteur di Parigi e Alexandra Calmy dei Geneva University Hospitals: si tratta di una persona con diagnosi antica di HIV e che è in remissione da 20 mesi dopo un trapianto allogenico di cellule staminali che, a differenza dei casi fortunati di cura precedenti, erano wild type, cioè prive di quella delezione del gene ccr5-Δ32, che rende le cellule incapaci di produrre il recettore CCR5 sulla propria membrana, cui HIV si attacca per invadere la cellula.

Diagnosticato con HIV nel 1990, il Geneva Patient è un uomo caucasico. La sua viremia è irrilevabile dal 2005. Nel 2018 ha ricevuto chemioterapia, radiazioni e poi trapianto di staminali per curare un sarcoma bifenotipico.
Nel novembre 2021 ha interrotto la terapia antiretrovirale e da allora non c'è stato rebound della viremia.

È troppo presto per essere sicuri che sia davvero guarito, perché il virus potrebbe nascondersi in qualche santuario o reservoir e riemergere in futuro - il caso dei Boston Patients, presentati a IAS dieci anni fa da Timothy Henrich e anche loro trapiantati con staminali NON CCR5 negative, deve servire da monito per non cantar vittoria troppo presto.
Tuttavia, una remissione senza cART da 20 mesi (rispetto ai 3 e 8 mesi di Boston Patients), unita alla dichiarazione di Sáez‐Cirión secondo cui all the immunological markers we have analyzed have been unable to detect HIV products, è già un traguardo molto considerevole.

L'abstract
è ancora sotto embargo fino al 24 luglio, ma si può leggere l'articolo che alla conferenza stampa di poche ore fa ha dedicato Liz Highleyman su POZ: Geneva Man May Be Cured of HIV After Wild-Type Stem Cell Transplant.

Da questo report apprendiamo anche che il Paziente di Ginevra ha raggiunto un chimerismo completo - cioè tutte le sue cellule immunitarie sono ormai quelle del donatore; ha avuto episodi di graft-versus-host disease sia acuti, sia cronici (e chissà che non sia la GRAFT alla base della cura) e ha ricevuto molti farmaci immunosoppressori.
Gli unici provirus che i ricercatori sono riusciti a trovare in lui dopo il trapianto sono difettivi, cioè incapaci di dare inizio a nuovi cicli di infezione, e dalla biopsia fatta all'intestino non si è riusciti a recuperare DNA virale.
La conclusione, se confermata nel tempo, potrebbe essere molto incoraggiante:
“These results suggest that HIV remission could be achieved in some cases in the context of [allogeneic stem cell transplant] with wild-type CCR5.”



uffa2
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da uffa2 » venerdì 21 luglio 2023, 9:46

Quella che sia la graft e non il tipo di staminali, è un'idea interessante...


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Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » venerdì 21 luglio 2023, 10:40

uffa2 ha scritto:
venerdì 21 luglio 2023, 9:46
Quella che sia la graft e non il tipo di staminali, è un'idea interessante...
Non so, in altri casi la Graft sembrava non aver giocato tutto questo ruolo. Inoltre, un ruolo decisivo della Graf significa la condanna a morte di tutte le terapie di modificazione genetica delle staminali, che essendo basate sulle cellule del paziente non possono beneficiare del rigetto.
Magari sono stati tutti gli immunosoppressori che ha preso.
Quando pubblicheranno l'abstract, sapremo forse qualcosa di più.



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » giovedì 15 febbraio 2024, 12:27

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"City of Hope Patient" Paul Edmonds with City of Hope's Jana K. Dickter, M.D., and Monzr M. Al Malki, M.D.


Il caso clinico di Paul Edmonds - il City of Hope Patient - pubblicato sul New England Journal of Medicine: rimane in remissione sia da HIV sia dalla leucemia mieloide acuta a 5 anni dal trapianto allogenico di staminali CCR5-Δ32/Δ32. Sta ancora ricevendo trattamento topico per curare la Graft vs Host.
Importante e confortante che una persona più anziana, con una lunghissima storia di HIV alle spalle, che ha ricevuto un condizionamento pre-trapianto di ridotta intensità, sia senza tracce di virus a 5 anni dall'infusione di staminali.




HIV-1 Remission after Allogeneic Hematopoietic-Cell Transplantation
At the time of this report, the patient remains in remission from HIV and AML while receiving topical treatment for oral GVHD. His blood, bone
marrow, and reservoir sites converted to full chimerism with CCR5-Δ32/Δ32 donor cells. This case has shown that older patients who are undergoing
reduced-intensity conditioning HCT for the treatment of cancer may be cured of HIV-1 infection.

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