[SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » martedì 31 luglio 2012, 5:24

Leon ha scritto:
skydrake ha scritto:A memoria mi ricordo che sono andati a cercare il DNA virale. Quindi le hanno fatte. Non so dove esattamente
Il DNA provirale l'hanno cercato solo nelle cellule del sangue periferico, mentre Nordsud, se non ho capito male, chiedeva di biopsie di roba tipo linfonodi, intestino, cervello.
Ma infatti. Fin dalle conclusioni del loro intervento a Washington, Henrich, Kuritzkes e colleghi dicono che il lavoro fatto è preliminare e che c'è ancora da andare a cercare il virus nei tessuti, nei linfonodi etc. Cosa che hanno ribadito in tutte le interviste, insieme all'ammissione che il prossimo passo da fare prima di poter dichiarare *guariti* i due "pazienti bostoniani" è sospendere la ART.

L'aspetto che questi ricercatori definiscono importante è che ritengono di avere dimostrato (cito dal transcript della conferenza stampa riportato su The Body, per l'intero intervento di Kuritzkes vedere http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 575#p20575):

  • "that continual administration of effective ART protected the donor cells from becoming HIV infected as those donor cells eliminated and replaced the patients' own immune cells, effectively clearing the virus from the patients' blood lymphocytes (...). The importance of our findings is that we have evidence now that we can protect uninfected cells from becoming infected when they're transplanted into an HIV-infected patient, a form of PrEP at the cellular level, if you will".


Immagine



Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » mercoledì 22 agosto 2012, 18:20

TENETE TIMOTHY LONTANO DAL TEXAS!! :?

Da giorni si sa che c'è un'epidemia di West Nile virus negli Stati Uniti, con epicentro nella contea di Dallas, ma ora sembra che la situazione sia davvero allarmante.

Immagine

Da http://www.medpagetoday.com/


Un post molto bello di Carl Zimmer di pochi giorni fa: West Nile Virus: The Stranger That Came To Stay



Mr. Blue
Messaggi: 16
Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2012, 12:54

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Mr. Blue » domenica 16 settembre 2012, 15:14

Ciao a tutti!
Mi viene in mente questa considerazione, non sarà l'uovo di Colombo ma non ne ho sentito parlare.
Se dovesse essere confermato definitivamente che la guarigione è merito in sostanza della mutazione delta32 del ccr5 'inoculata' al ricevente, ciò non spazzerebbe per sempre tutte le teorie negazioniste sull'origine dell'aids?

Voi mi direte, ma quelle sono fesserie, negli ambienti scientifici seri si sa che per es. che la teoria ossidativa del perth group non è valida ecc.

Ma per certi versi il dibattito è ancora aperto, c'è ancora parecchio materiale sul web, avvalorato dalla firma di insigni scienziati e temo che tante persone ritardino, anche grazie alla lettura di tale materiale, l'inizio della haart mettendo seriamente a repentaglio la propria salute.

Che ne pensate?



Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » domenica 16 settembre 2012, 15:27

Mr. Blue ha scritto:Se dovesse essere confermato definitivamente che la guarigione è merito in sostanza della mutazione delta32 del ccr5 'inoculata' al ricevente, ciò non spazzerebbe per sempre tutte le teorie negazioniste sull'origine dell'aids?

Voi mi direte, ma quelle sono fesserie, negli ambienti scientifici seri si sa che per es. che la teoria ossidativa del perth group non è valida ecc.

Ma per certi versi il dibattito è ancora aperto, c'è ancora parecchio materiale sul web, avvalorato dalla firma di insigni scienziati e temo che tante persone ritardino, anche grazie alla lettura di tale materiale, l'inizio della haart mettendo seriamente a repentaglio la propria salute.

Che ne pensate?
Che non è affatto vero che "per certi versi il dibattito è ancora aperto": il dibattito è chiusissimo da molti anni e sono i negazionisti a sostenere che è ancora aperto, in una battaglia che ormai hanno perduto, ma che si ostinano a combattere rovinando - da criminali - la vita di tante persone.

Che poi in rete giri tanto materiale, spammato da un sito all'altro, in cui si sostiene che il virus non esiste, o non è mai stato isolato, o se esiste è comunque un retrovirus passeggero ed innocuo, è vero. Così come è vero che girano volantini in cui si incitano le persone a non fare i test e le donne sieropositive incinte a non fare la profilassi, o materiale vario in cui si descrive la ART come la vera responsabile delle morti per AIDS. Ed è purtroppo vero che molte persone, dopo aver letto questo materiale, gli danno credito e rimandano o sospendono le terapie antiretrovirali. Ma questo con il "dibattito scientifico" non ha proprio nulla a che vedere.



cesar78
Messaggi: 360
Iscritto il: mercoledì 11 luglio 2012, 9:14

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da cesar78 » domenica 16 settembre 2012, 20:38

Aggiungo inoltre che il materiale in questione che c'è online, così come tutte le tesi sostenute dai negazionisti, è ormai molto datato, e non più valido perchè ci sono centinaia di studi dell'ultimo decennio che smantellano ogni assurda teoria negazionista.



skydrake
Messaggi: 9926
Iscritto il: sabato 19 marzo 2011, 1:18

[SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da skydrake » lunedì 17 settembre 2012, 8:06

Off-topic negazionista: il test delle resistente genotipico, che si fa di routine ad ogni sieropositivo da anni, implica l'isolamento del virus? Se non lo si isola come fanno a vedere le sue resistenze? E la conta della carica virale? Oppure per quest'ultimo si limitano a cercare qualche sua proteina?



marcus
Messaggi: 218
Iscritto il: domenica 29 aprile 2012, 2:47

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da marcus » lunedì 17 settembre 2012, 11:39

skydrake ha scritto:Off-topic negazionista: il test delle resistente genotipico, che si fa di routine ad ogni sieropositivo da anni, implica l'isolamento del virus? Se non lo si isola come fanno a vedere le sue resistenze? E la conta della carica virale? Oppure per quest'ultimo si limitano a cercare qualche sua proteina?
No! E' una domanda che mi sono posto pure io. Non è come per le resistenze battriche in cui si fa una coltura e si testa la concentrazione minima inibente di antibiotico versandolo sulla piastra petri! Innanzitutto la differenza sta nel fatto che una coltura virale pura non esiste, ovvero bisogna creare una 'coltura cellulare', cioè di cellule infettate dal virus . In ogni caso la resistenza del virus si fonda su mutazioni puntiformi che causano proteine leggermente alterate e sequenze nucleotidiche meno sensibili ai farmaci (gli inibitori nucleosidici per esempio sono ''falsi nucleotidi'' che incorporati durante il processo di retro-trascrizione causano un blocco nel processo replicativo virale...Questo perchè :considerando che una tripletta di nucleotidi (ribosio + base azotata + gruppo fosfato = nucleoside + gruppo fosfato) codifica per uno specifico amminoacido, avremo degli amminoacidi errati e l'intero sistema proteico del virus salta (perchè una proteina, polimero di più amminoacidi, per funzionare deve avere una determinata conformazione tridimensionale che solo UNA ESATTA successione di amminoacidi le può garantire) e verranno prodotte proteine non funzionanti e non adeguatamente ripiegate. Inoltre una sequenza di DNA virale che include NRTI potrebbe fare fatica a integrarsi bloccando il processo replicativo ancora più a monte.

Detto questo, si può concludere che per verificare una resistenza basta verificare il patrimonio genetico del virus

ci sono 3 metodi:

TEST GENOTIPICI--->sequenziano i geni del virus

TEST FENOTIPICI----> inseriscono il genoma del virus in un altro virus, creano una chimera e testano i farmaci su di esso (non è un isolamento vero e proprio)

TEST FENOTIPO VIRTUALE (un mix dei 2 precedenti)

è spiegato qui per chi fosse interessato:

http://www.nadironlus.org/download/resistenzeweb.pdf



Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » domenica 25 novembre 2012, 8:44

Immagine

Giovedì scorso, la tv tedesca ARTE ha trasmesso un film documentario di quasi un'ora di Mira Thiel e Benjamin Cantu dedicato a Timothy Brown e alla sua storia: Der Berliner Patient - Geheilt von AIDS.
Ora il film è su YouTube. Per adesso, solo in tedesco.


https://www.youtube.com/watch?v=hAIih6mG50E


P.S. Per chi gira fra forum in altre lingue, ho scoperto che si parla di questo film in un forum tedesco simile al nostro: lhiving.com -Positives Leben mit HIV.
Il thread è questo: Im TV arte (Der Berliner Patient).



Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » giovedì 14 febbraio 2013, 8:28




Dora
Messaggi: 7500
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » martedì 5 marzo 2013, 19:42

Nel giugno scorso abbiamo parlato del trapianto di staminali tratte dal cordone ombelicale a due pazienti olandesi con HIV e malattie oncoematologiche.
Ecco l'aggiornamento, presentato oggi al CROI: l'idea era di fare una specie di pasticcio di staminali tratte dal cordone CCR5negative + staminali di un altro donatore solo parzialmente compatibile, pensando che una compatibilità meno stretta sarebbe stata una procedura più leggera.
Uno dei due pazienti ha ricevuto staminali CCR5 negative tratte dal cordone di un donatore compatibile, l'altro ha ricevuto staminali normali. Entrambi hanno sempre continuato la ART. Il primo è morto, il secondo non è stato eradicato.
Mah ...



Early Viral Dynamics after Cord Blood Stem Cell Transplantation (with and without CCR5d32) Combined with HLA Mismatched Donor in 2 HIV+ Patients

M Nijhuis1, M Kwon2, J Kuball1, P Ellerbroek1, J Berenguer2, A Stam1, J Symons1, D Richman3, JL Diez-Martin2, Annemarie Wensing*1, and European HIV Cure and Transplant Consortium
1Univ Med Ctr Utrecht, The Netherlands; 2Gregorio Maranon G U Hosp, Madrid, Spain; and 3Univ of California, San Diego, US


Background: The "Berlin Patient" provides proof of principle for HIV cure. However, allogeneic transplantation with homozygous CCR5∆32 co-receptor stem cells is not applicable on a large scale due to the rare possibility of a matching transplant with this infrequent allele. Use of homozygous CCR5∆32 cord blood (CB) combined with an HLA-mismatched 3rd party donor (TPD), allowing for less stringent matching, could be a more feasible procedure in HIV+ patients with high-risk hematological disorders (dual stem cell transplantation [SCT]). To guide this approach a European HIV Cure and Transplant Consortium (EHCTC) has been founded. We investigated early viral dynamics in the first 2 HIV+ patients with high-risk hematological malignancies who underwent dual SCT in 2 European centers participating in EHCTC.

Methods: A 53-year-old male with progressive myelodysplastic sydrome (MDS) and a 34-year-old male with Burkitt lymphoma received after myeloablative conditioning a single CB with co-infusion of selected CD34+ cells from a TPD. Patient 1 received CB with the homozygous CCR5∆32 allele; patient 2 received CCR5 wild type CB. Both patients continued antiviral therapy. Co-receptor usage was determined genotypically in both patients and phenotypically in patient 1. Plasma viral RNA was determined using an ultra-sensitive diagnostic assay (Roche Taqman2). Proviral DNA load was determined with droplet digital polymerase chain reaction (PCR) and hemi-nested quantitative PCR.

Results: The patients were infected with CCR5 tropic virus (patient 1, FPR 89.3%; patient 2 FPR 15.0 %). In patient 1 plasma viral RNA became undetectable after 2 weeks; in patient 2 this took 5 months. Pre-SCT proviral DNA levels were 324 copies/million peripheral blood mononuclear cells (PBMC) in patient 1 and rapidly decayed in 2 months to 4 copies/million PBMC. In patient 2, pre-SCT proviral DNA levels were much lower (18 copies /million PBMC) and remained detectable after 6 months (8 copies/million PBMC). Unfortunately, patient 1 developed a severe pneumonia and a relapse of the underlying malignancy 2 months after SCT and subsequently died. Patient 2 experienced an episode of bacterial sepsis and cytomegalovirus (CMV) reactivation but with good response to therapy. Currently, 6 months after SCT, this patient is in remission.

Conclusions: A more rapid decay of viral RNA and DNA was seen after dual SCT with homozygous CCR5∆32 CB as compared to dual SCT with wild type CCR5 CB. Rapid viral decay was also observed in the Berlin patient, suggesting an important role of the CCR5∆32 mutation even in the presence of ART.



Rispondi