Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Dora
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Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » giovedì 9 febbraio 2012, 7:05

L'appello che segue è stato inviato a singole persone, ad enti, associazioni e ad altri forum.
Se lo condividete, lo trovate in calce in formato PDF in modo da poterlo inviare ad altri, diffondendolo quanto è più possibile.


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  • Immagine

8 febbraio 2012


I malati di HIV e la grave preoccupazione per lo yoghurt del professor Marco Ruggiero


Siamo un gruppo di cittadini e malati riuniti nel forum HIVforum.info, dedicato all’aiuto di chi è stato contagiato dal virus HIV, e desideriamo portare all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica italiani e internazionali la nostra estrema preoccupazione per la disattenzione con cui l’Università di Firenze appare affrontare le teorie insegnate e le attività poste in essere dal professor Marco Ruggiero, ordinario presso il Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentali, su un tema per noi di vitale interesse quale quello dell’HIV quale causa dell’AIDS.

Il professor Ruggiero è da tempo internazionalmente noto per il suo contributo alle tesi “negazioniste” (1), supportando in congressi, pubblicazioni e interventi pubblici la teoria –smentita da trent’anni di evidenze scientifiche- che nega che il virus dell’immunodeficienza umana sia l’agente causale della sindrome da immunodeficienza acquisita; lo stesso è relatore presso tale Università di tesi di laurea negazioniste (2) ed è oggi cofirmatario di un articolo negazionista pubblicato dalla rivista “Italian Journal of Anatomy and Embryology” (3) -della stessa Università- in cui, con un procedimento che riteniamo scientificamente scorretto dal punto epidemiologico e respinto dalle più prestigiose riviste scientifiche (4), si nega ancora una volta il legame, da tempo definitivamente accertato sia in studi di laboratorio sia nella pratica clinica, tra l’infezione da HIV e l’AIDS.
Tale infondata teoria è insegnata anche all’interno dell’Università di Firenze (laurea in Scienze Biologiche) nel corso “La rivoluzione dell’immunoterapia: le prospettive per la cura del cancro e dell’AIDS”, nel cui programma è possibile leggere tra l’altro che s’insegnerà sul “ruolo del virus HIV nella patogenesi dell’AIDS; associazione ma non causalità” e che sperimentazioni cliniche avrebbero condotto “all’eradicazione… dell’infezione da HIV”, notizia non casualmente ignota a tutta la comunità scientifica: si tratta, infatti, di una gravissima falsificazione della realtà dei fatti. (5)

Noi chiediamo: quali effetti devastanti possono avere tali falsi insegnamenti sui futuri medici e sui loro pazienti?

Con gravissimi rischi per la salute pubblica e la vita dei malati, il professor Ruggiero sostiene che i farmaci antiretrovirali (gli unici che abbiano finora dimostrato, su milioni di pazienti, la capacità di impedire l’evoluzione della malattia e il suo decorso in AIDS, salvando così milioni di vite) siano la reale causa della morte per AIDS. (6)

Così, a seguito dei suoi lavori sulla proteina Gc-MAF, il professor Ruggiero contatta in Rete pazienti (7), cui propone uno yoghurt addizionato di Gc-MAF, che definisce “MAF 3 14”, sul quale ha portato osservazioni limitate nel campione e nella durata e aneddotiche nei risultati (8), presentandolo come “rafforzatore del sistema immunitario” (9), che dovrebbe essere in grado di consentire all’organismo di avere ragione del virus senza l’uso dei farmaci antiretrovirali.

È ben noto da anni che l’uso di pro- e prebiotici può avere effetti benefici sulla permeabilità della mucosa gastrointestinale danneggiata dall’HIV, ma gli studi presentati da Ruggiero non sono in grado di discriminare –nell’unico paziente sieropositivo, per di più in terapia antiretrovirale, che ha assunto lo yoghurt addizionato di Gc-MAF- se il modestissimo miglioramento della funzione immunitaria (un aumento di soli 32 linfociti T CD4+) dopo due mesi di questo “trattamento” sia dovuto alla proteina Gc-MAF, al semplice yoghurt, oppure –come sovente accade- si tratti di una fluttuazione casuale dei valori. Egli comunque nega che questo sia un beneficio apportato dagli antiretrovirali presi dal paziente.
La pericolosità di quest’ultima iniziativa, non è sfuggita alla professoressa Claudia Balotta, notissimo clinico dell’Ospedale Sacco di Milano il cui contributo alla lotta contro l’HIV è testimoniato da decenni di attività specifica, che sulla newsletter dell’associazione Anlaids dello scorso ottobre10 ha lanciato l’allarme, scrivendo tra l’altro che il “GcMAF è una sostanza… le cui proprietà sono state solo in parte identificate, non abbiamo alcuna evidenza provata che abbia un effetto terapeutico né per la cura dei tumori né nell’infezione da HIV. È legittimo, di conseguenza, che i ricercatori la valutino in studi controllati ma è molto pericoloso che se ne incoraggi l’acquisto e l’uso personale incontrollato”. La stessa professoressa rileva il rischio che “un certo numero di pazienti interrompano la terapia antiretrovirale e acquistino ad alto prezzo (€ 100 per dose, più spedizione) un composto la cui attività non è dimostrata, che consiste in uno yogurt putativamente contenente GcMAF (da loro definito probiotic preparation putatively containing GcMAF)”.

Altre fonti consentono addirittura di determinare come questo illusorio “trattamento” possa costare fino a 5.000 US$ (quindi quasi 4.000 €) a paziente. (11)

Nella convinzione del ruolo fondamentale della libertà di ricerca e di insegnamento, che trova addirittura protezione nell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica, crediamo che, proprio per non svilire l’importanza della libertà accademica, sia necessario che il metodo scientifico trovi sempre rigorosa applicazione e che, a maggior ragione, l’Istituzione universitaria protegga il proprio prestigio e la qualità della formazione offerta contro teorie prive di fondamento scientifico e che minacciano la vita e la salute dei pazienti.

Abbiamo pertanto scritto al Rettore dell’Università di Firenze, chiedendogli di dissociare pubblicamente e nella maniera più netta l’Istituzione da lui guidata da questa cattiva scienza e da condotte che ci paiono anche deontologicamente criticabili E gli abbiamo rivolto lo stesso appello che ora Vi rivolgiamo, a difendere in ogni modo possibile i malati dalle teorie e dalle pratiche del professor Ruggiero, a molti docenti della medesima università, ai medici infettivologi, all’Istituto Superiore di Sanità, ai membri della Commissione Nazionale AIDS, ai politici della Commissione Igiene e Sanità e della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale del Senato della Repubblica e della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, alle associazioni dedicate all’HIV/AIDS, agli organi di stampa e ai principali siti italiani ed esteri dedicati all’infezione da HIV.

Certi che la nostra preoccupazione troverà in Voi risonanza, Vi preghiamo di dare la massima diffusione possibile al nostro appello, affinché più nessun paziente rischi di cadere vittima delle false speranze propagandate dal professor Ruggiero e decida di sospendere le terapie antiretrovirali che -sole- ci tengono in vita.

Grazie per l’attenzione,


il “gruppo HIVforum”



Riferimenti:




Il PDF di questa lettera è scaricabile qui: http://www.hivforum.info/forum/images/d ... o_2012.pdf



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » giovedì 9 febbraio 2012, 7:11

Questa mattina presto è già arrivata la risposta di Simone Marcotullio, che rappresenta Nadir Onlus presso la Commissione Nazionale AIDS.
Poiché ci ha autorizzati a diffondere la sua mail, eccola pubblicata:



From: Simone Marcotullio
Date: 09/feb/2012 05:45
To: "staff di www.HIVforum.info" <staff@HIVforum.info>
CC:

Gentilissimi,

grazie per avermi scritto.

La questione ci è ben nota e, mi rendo conto, con scarso successo, stiamo tentando di gestirla.

Abbiamo, io e i miei colleghi, portato più volte la situazione all'attenzione della Commissione Nazionale AIDS e del Ministro, il quale non ritiene di intervenire.

Siamo molto preoccupati.

Vi prego di fare sentire la vostra voce, se vi è possibile, tramite i mezzi che avete. Quanto sopra detto è divulgabile.

Un caro Saluto

Simone Marcotullio



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » giovedì 9 febbraio 2012, 9:18

Un aggiornamento da parte del Poloinformativo.
Il nostro appello è stato inserito in un articolo in homepage, firmato dalla redazione, ed è stato inviato come newsletter a tutti gli iscritti (GRAZIE!!).
Ve lo riporto:


Appello: L'università di Firenze e le teorie negazioniste su hiv/aids
  • Come sapete sono ormai tanti anni che il poloinformativo hiv si batte contro le teorie negazioniste, non tanto per i concetti espressi ma per i danni che ne derivano ai pazienti i quali già in fatica a dover assumere una terapia impegnativa come la haart, vengono incoraggiati ad abbandonarla spaventati dalle famose teorie tipo: l'aids non esiste...e l'uomo non è mai andato sulla luna.

    Pubblichiamo con piacere questo appello di forum HIVforum.info che denuncia come in una prestigiosa Università come quella di Firenze, la controinformazione è quasi materia di insegnamento ed anche il fatto che oltre a scoraggiare i pazienti ad assumere le terapie spaventandoli , approfittando del momento di fragilità dato dalla loro condizione dove molti non accettano di sentirsi "malati" e quindi discriminati dalla società, oltre a questo viene proposta una "cura" a base di, guarda il caso, uno costoso yogurt su cui non sono stati analizzati tutti gli effetti. Vedi sotto!

    La stessa professoressa rileva il rischio che “un certo numero di pazienti interrompano la terapia antiretrovirale e acquistino ad alto prezzo (€ 100 per dose, più spedizione) un composto la cui attività non è dimostrata, che consiste in uno yogurt putativamente contenente GcMAF (da loro definito probiotic preparation putatively containing GcMAF)”.
    Altre fonti consentono addirittura di determinare come questo illusorio “trattamento” possa costare fino a 5.000 US$ (quindi quasi 4.000 €) a paziente. (11)


    Per i dettagli vi lascio al comunicato di forum HIVforum.info a cui va tutta la nostra stima per avere la forza di continuare a contrastare tutto questo male che viene fatto a tanti per la gloria ...ed il portafoglio di pochi [segue il nostro appello].



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » giovedì 9 febbraio 2012, 15:51

Mi fa piacere dirvi che stanno già arrivando delle risposte al nostro appello, e si tratta di adesioni e impegni a diffonderlo.
In particolare, ci hanno risposto il professor Adriano Lazzarin e la professoressa Antonella d'Arminio Monforte, che abbiamo contattato sia perché importanti infettivologi, sia perché membri della Commissione Nazionale AIDS. E ci ha risposto Giulio Maria Corbelli, da parte dell'ufficio stampa di ANLAIDS.
Tutti e tre condividono quanto da noi scritto e ritengono pericolosa la delegittimazione della HAART fatta dal professor Ruggiero.



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » giovedì 9 febbraio 2012, 23:37

Questa sera è arrivata una risposta che ritengo particolarmente importante, perché è la prima reazione da parte di un collega di Ruggiero dell'Università di Firenze.
Si tratta del Professor Fabio Marra, del Dipartimento di Medicina Interna, che si impegna a contattare i colleghi della Facoltà, e anzitutto gli infettivologi, perché afferma che, per quanto "ognuno debba avere libertà di pensiero e di ricerca, è senz'altro obbligo del Docente di aderire alle tesi che hanno il maggiore supporto sperimentale nel suo insegnamento".



HLAB5701
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da HLAB5701 » giovedì 9 febbraio 2012, 23:41

Dora ha scritto:Questa sera è arrivata una risposta che ritengo particolarmente importante, perché è la prima reazione da parte di un collega di Ruggiero dell'Università di Firenze.
Si tratta del Professor Fabio Marra, del Dipartimento di Medicina Interna, che si impegna a contattare i colleghi della Facoltà, e anzitutto gli infettivologi, perché afferma che, per quanto "ognuno debba avere libertà di pensiero e di ricerca, è senz'altro obbligo del Docente di aderire alle tesi che hanno il maggiore supporto sperimentale nel suo insegnamento".
Condivido perfettamente il virgolettato del docente. Rimango ansioso di conoscere il contenuto della risposta.

hla



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » venerdì 10 febbraio 2012, 0:18

Pure il nostro amico Sandro Mattioli del Cassero ci ha scritto, complimentandosi per l'iniziativa.



Eilan
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Eilan » venerdì 10 febbraio 2012, 12:14

Dora ha scritto:Questa sera è arrivata una risposta che ritengo particolarmente importante, perché è la prima reazione da parte di un collega di Ruggiero dell'Università di Firenze.
Si tratta del Professor Fabio Marra, del Dipartimento di Medicina Interna, che si impegna a contattare i colleghi della Facoltà, e anzitutto gli infettivologi, perché afferma che, per quanto "ognuno debba avere libertà di pensiero e di ricerca, è senz'altro obbligo del Docente di aderire alle tesi che hanno il maggiore supporto sperimentale nel suo insegnamento".
Non solo, ma anche di correggere certe affermazioni, insomma questa del corso e dell'eradicazione del virus è grossa, io mi chiedo come possa essere sfuggita fino ad ora. Mah



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » venerdì 10 febbraio 2012, 12:55

Qualche aggiornamento:

1. Una professoressa dell'Università di Firenze, Emanuela Barletta, che afferisce al medesimo Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentale del professor Ruggiero, ci risponde che "esiste nell'Università italiana libertà di insegnamento, [pertanto] ogni docente è responsabile di ciò che divulga durante la priopria attività didattica". Ciò nonostante, si dissocia "completamente sia come medico, sia come Specialista in Igiene e Medicina preventiva, sia come Dottore di ricerca in Patologia Sperimentale, sia come docente di Patologia Generale settore scientifico-disciplinare MED/04 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze, dalle teorie sostenute dal Prof. Marco Ruggiero".
Per concludere, ci consiglia di rivolgerci direttamente a Ruggiero.

2. Il professor Giuseppe Remuzzi, che abbiamo contattato anche se non è un infettivologo perché scrive moltissimo sul Corriere ed è un medico molto impegnato anche nel campo della divulgazione, al momento è all'estero e ci risponderà al suo ritorno. Tramite una sua assistente, tuttavia, ci fa sapere che condivide le nostre preoccupazioni.

3. Last but not least, la presidente di Lila, Alessandra Cerioli, ci dà una risposta che io reputo importantissima, perché impegna la sua associazione a fianco di Anlaids, Nadir e Cassero-Arcigay, che già ci avevano risposto ieri. Ve la riporto per intero:
  • "all'attenzione di HIV Forum

    Avete fatto bene a scrivere al Rettore. Daremo visibilità al vs appello attraverso i nostri canali. Girerò il vs appello al Ministero della Salute al quale avevamo chiesto un mese fa di esprimersi pubblicamente sul caso Ruggero. Il Ministero non ha ritenuto opportuno esprimersi per paura di dare troppa visibilità al "prof" Ruggiero. Torneremo alla carica con il Ministero chiedendo di supportare il vs appello e di scrivere al rettore rafforzando le vs ragioni.

    La Lila l'anno scorso in occasione del loro convegno insieme ad altre associazioni ha lanciato il 16 maggio 2011 un comunicato stampa contro i negazionisti lo avevate visto ?

    "HIV/AIDS - IL RITORNO DEI NEGAZIONISTI LE ASSOCIAZIONI DI LOTTA ALL'AIDS METTONO IN GUARDIA ISTITUZIONI E MEDIA" visibile qui
    http://www.lila.it/archivio_comstampa2011.htm. A seguito del ns comunicato l'ANSA è andata al convegno e abbiamo saputo che erano poschissimi per fortuna :-)
    ANSA/ AIDS: ASSOCIAZIONI TEMONO RITORNO 'NEGAZIONISTI'

    (ANSA) - BARI, 16 MAG - C'erano appena 20 persone ad ascoltare le teorie revisioniste dei cosiddetti 'negazionisti' che oggi a Bari, tra le critiche sollevate dalle principali associazioni impegnate nella lotta all'Aids, si sono incontrati per ''mettere in discussione il rapporto causa-effetto tra Hiv e Aids'' e ''affrontare il problema da un altro punto di vista''. Tra i relatori, il professore Marco Ruggiero, ordinario di Biologia molecolare all'universita' di Firenze. La Lila, l'Anlaids, l'Arcigay e Nadir, tutte associazioni in prima linea nella lotta al virus, con una nota congiunta avevano messo in guardia media e istituzione dal ritorno dei 'negazionisti', cioé di quanti sostengono che l'Hiv è un'invenzione e non una patologia virale che può condurre all'Aids, che le terapie sono una truffa e la prevenzione è inutile. "Sollecitiamo - scrivono le associazioni - le istituzioni sanitarie, l'università e la comunità scientifica italiana a vigilare e se necessario controbattere le tesi negazioniste. Non possiamo più accettare che la strategia di lotta all'Aids, globale e condivisa, efficace e trasparente, supportata da evidenze scientifiche acquisite da tempo, possa essere messa in discussione da fantasiose teorie complottiste". ''Non neghiamo l'esistenza di una sindrome da immunodeficienza acquisita - ha detto Ruggiero - e neppure quella di un retrovirus definito Hiv''. Il messaggio che vogliono lanciare i 'dissidenti' (come preferiscono definirsi), e' che esistono studi molto recenti che mettono ''fortemente in discussione il ruolo dell'Hiv nella patogenesi dell'Aids''. In pratica, i 'negazionisti' credono che l'Hiv non porti ''necessariamente e in tutti i casi all'Aids''. Ma non solo. Per Ruggiero, ''i test usati per scoprire la presenza dell'Hiv nel corpo umano'' non sarebbero ''adeguati a definire una persona sieropositiva, poiche' la loro validita''' sarebbe stata messa in discussione ''anche dalle stesse case produttrici''. I 'dissidenti' si spingono anche a porre il dubbio che l'Hiv esista davvero. ''Nel 2006 - spiega il professore - era stato scoperto un virus, l'Hmrv, sul quale la comunita' scientifica stava puntando molto anche per le ricerche sul cancro alla prostata. Salvo poi scoprire che il virus era solo un artefatto da laboratorio''. Ma chi potrebbe avere interesse a fare lo stesso con l'Hiv? Per Ruggiero ci sarebbe un interesse a mantenere lo status quo ''con tutto il contorno emozionale costruito su questo retrovirus''. (ANSA).

    Purtroppo Ruggiero e la sua cricca sono riusciti a presentare 2 abstract anche all'ICAR 2011 ( Italian Conference on Aids e Retrovirus). A seguito di ciò la Lila ha tentato di responsabilizzare la comunità scientifica italiana sull'argomento della GC MAF proprio per evitare che pazienti in buona fede cascassero nella trappola. Un poco ci siamo riusciti vedi articolo di ANLAIDS. Adesso stiamo allertando i referee di ICAR 2012 per fare in modo che evitino di approvare, (probabilmente per errore) lavori negazionisti.

    Fateci sapere la risposta del Rettore, io vi farò sapere se il Ministero o la CNA prenderà una posizione


    buon lavoro

    Alessandra Cerioli
    Presidente Nazionale LILA"



Dora
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Re: Il "Gruppo HIVforum" e lo yoghurt del professor Ruggiero

Messaggio da Dora » venerdì 10 febbraio 2012, 14:43

Ammetto di essere una sentimentale, ma la risposta che ci ha mandato il professor Massimo Galli mi ha commosso più di altre, forse perché mi è facile capire i sentimenti che possono muoversi nell'anima di un infettivologo, che dedica la sua vita professionale ai malati di HIV, quando vede i suoi pazienti messi in pericolo dalle teorie e dalle lusinghe dei negazionisti.

Il professor Galli ci scrive che "questa vergognosa vicenda [gli] è causa di profonda indignazione" e che condivide la nostra preoccupazione "in merito alle indicazioni fuorvianti date ai pazienti e su questo [sta] attentamente vigilando". E conclude ringraziandoci per quanto stiamo facendo.



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