Right to try (È giusto provarci): documentario su una sperimentazione per la cura dell'hiv

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
giovane888
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Right to try (È giusto provarci): documentario su una sperimentazione per la cura dell'hiv

Messaggio da giovane888 » venerdì 6 agosto 2021, 22:46

Qualcuno sà di quale trial clinico questo documentario fa riferimento?
Link: https://www.hivplusmag.com/news/2021/7/ ... l-hiv-cure

Uscirà a dicembre e parla di una sperimentazione clinica con cui, utilizzeranno la chemioterapia per resettare il sistema immunitario e probabilmente infondere cellule cd4 resistenti all'hiv in maniera tale da replicare in parte quello accaduto al paziente di berlino e di londra.

Però nei trial clinici non trovo la sperimentazione e ricordo che nel passato sperimentazioni con la chemioterapia hanno dato esiti fallimentari. Ma ovviamente la terapia genica (o qualsiasi cosa facciano) era ancora agli albori.

Il documentario, già nel titolo afferma questo: senza osare di più non ci saranno soluzioni, bisogna provare. Ecco perché, come ai tempi bui in cui non esisteva terapia, alcune persone misero a disposizione il loro corpo per trovare terapia che funzionassero. Con effetti collaterali devastanti, infatti molti di loro morirono.

Oggi, nonostante gli avanzamenti del trattamento il sistema diventa sempre più insostenibile dal punto di vista economico e sanitario. 30 milioni di persone ogni giorno devono prendere una compressa, altre 7-8 non hanno accesso e il costo è altissimo: 27-30 miliardi di euro (senza contare tutte le cure per i frequenti problemi di salute che incorrono le persone nel medio lungo periodo).

Senza osare non si troverà mai una cura. Il trattamento è parte del percorso della cura ma non è "LA CURA" (funzionale o sterilizzante che sia).

Ed è interessante che alcune persone come Tom Perrault (instagram : non solo si espongono mediaticamente e fisicamente (nel suo caso una sperimentazione a base di anticorpi neutralizzanti) ma anche che nonostante i medici gli dicano che SICURAMENTE il virus ritornerà, loro vogliano mettersi a disposizione di tutta la comunità. Servirà "solo" a capire come e quando il virus ricompare e vedere come aggiustare la strategia. È ammirevole.

È giusto provarci (ed aggiungerei io: non abbiamo altra scelta).