Terapia intermittente, si può fare?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
GigioPV
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Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da GigioPV » giovedì 13 maggio 2021, 17:40

In un altro gruppo, ho trovato linkata questa notizia. E' vera?

https://www.corrierenazionale.it/2021/0 ... PBB5qv4Vs4



skydrake
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Re: Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da skydrake » giovedì 13 maggio 2021, 19:09

GigioPV ha scritto:
giovedì 13 maggio 2021, 17:40
In un altro gruppo, ho trovato linkata questa notizia. E' vera?

https://www.corrierenazionale.it/2021/0 ... PBB5qv4Vs4
Stanno parlando di terapie con Efavirenz (emivita: 52 ore) o con combinazioni includenti la Rilpivirina (emivita: 45 ore) e/o con antiretrovirali alta barriera genetica (come il Dolutegravir come tutti gli inibitori della proteasi).

Non ho capito se, oltre a diradare l'assunzione, occorre aumentare la dose.

In ogni caso, si era già parlato di tale studio in qualche discussione in questo forum. A me e ad altri utenti era parsa questa posologia (quattro giorni su sette, alternando i giorni Si e i giorni No con due Si di seguito uno all'altro) più che altro un ottimo metodo per SCORDARSI DI PRENDERE LA PILLOLA.



rita
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Re: Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da rita » venerdì 14 maggio 2021, 12:32

"Nonostante queste promettenti scoperte ci sono alcuni interrogativi sulla durata dell'approccio di quattro giorni, dato dal fatto che la resistenza al farmaco può emergere in ogni momento."
(citazione da
https://www.aidsmap.com/news/mar-2021/f ... -two-years)

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NB: Diversamente dal titolo trionfalistico emergono pur se in piccole percentuali "farmaco resistenze".



giovane888
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Re: Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da giovane888 » sabato 15 maggio 2021, 20:57

Tre post sono stati fatti recentemente, è in studio anche per capire se i marker infiammatori aumentino e in che modo. Non ci sono abbastanza studi per documentare una sicurezza per molti altri valori che solo ricercatori possono analizzare e confrontare. la resistenza ai farmaci aumenta, ma stiamo parlando che invece di 88% sia 89%.

In Francia c'è un gruppo di studio e qui uno che vive in Francia rispose che si trovava bene. Ma fin quando non entra nelle linee guida, bisogna al momento rinviare. Altro che dimenticare! Metterei 10 sveglie! E pagherei oro per scordarmi anche 3 giorni alla settimana di prendermi quella pillola e di sentirmi costantemente ripetere nella testa quando lo prendo "TU SEI MALATO".



rita
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Re: Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da rita » martedì 25 maggio 2021, 19:17

La notizia di corriere nazionale è parziale rispetto quella apparsa su aidsmap; aidsmap non è citato (ad es. poloinformativohiv citava aidsmap quando traduceva pezzi di articoli) né l'autore, tagliati pezzi di informazione importanti come quello riportato su farmaco resistenze... meglio leggere articolo integrale sull'ottimo aidsmap che spiega bene dettagli tecnici dello studio per evitare equivoci.

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0- Sullo stesso tema in precedenza sono intervenuta dicendo che impulsivamente l'esperimento era una sciocchezza.
1 - non ero informata sullo studio che EFFETTIVAMENTE esiste. Ma il motivo per cui ho detto che era sciocchezza è che al tempo della triplice pesante (4 paste al dì grosse) gli infettivologi mi hanno fatto una capa tanta sulle interruzione e sulle resistenze.

2 - per sette anni della terapia triplice - con quattro pasticconi al dì, di una cui il famigerato tenofovir TDF, sono stata sgridata minacciata infamata da vari infettivologi per le interruzioni fatte causa intossicazioni e/o per auto riduzioni di dose di un settimo su quattro pasticcione, e per le mie continue richieste di "aggiustamento della dose" mai ascoltate... ma questa è un altra storia.

3 - la motivazione che mi veniva data dagli infettibovogi come mantra era che non potevano uscire dalle linee guida cambiando dosaggio e che l'interruzione era la cosa peggiore che potessi fare, scongiurando farmaco resistenza.

4 - la farmaco resistenza non la conosco personalmente (ma ho bruciato varie molecole a causa di allergie purtroppo quindi ho una possibilità di combinazioni limitata di partenza) ma so cos'è perchè ho conosciuto varie persone sieropositive che prendono molti farmaci per azzerare viremia a causa di ste resistenze.
5 - mi sono letta e tradotta l'articolo di aidsmap e ho capito... alla fine da dieci anni ci sono questi studi ma il limite dell’efficacia è proprio le farmaco resistenze. ok tutto torna. sono curiosa di sentire l'opinione degli infettivologi che mi hanno sempre detto il contrario su interruzioni.


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tornando sulla provocazione “ci sarebbe meno gente in dialisi se ci fossero state più studi sui farmaci come questo” eh si - dolente tema, lacrime e sangue - (ma questione “passata” oggi vista quantità delle monopillole tre in uno o la terapia a due principi attivi)…

rispondo, detto fuori dai denti, “non è che i pazienti hanno sperimentato poco sui farmaci antiretrovirali. è che infettivologi non sono mai stati interessati a registrare (prendere nota)assunzioni id farmaci diverse dal protocollo.".

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Ultima modifica di rita il mercoledì 26 maggio 2021, 11:10, modificato 8 volte in totale.



Silente1982
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Re: Terapia intermittente, si può fare?

Messaggio da Silente1982 » martedì 25 maggio 2021, 22:06

Francamente, leggendo i commenti, le persone si preoccupano più della pillola come status di malattia che non di tossicità.

In questo caso quale sarebbe l’utilità quando al momento siamo vicini alle iniezioni a 2-3 mesi per poi arrivare a 6?

Meglio 2 punture l’anno che pillole alternate con rischi di resistenze



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