Curcuma o curry

[Achille35lilachat]

Chi ha trovato benefici dall utilizzo quotidiano di queste spezie (curcuma o curry)????

[uffa2]

Io avevo una busta di curcuma mai usata e, per liberarmene, da qualche tempo ne metto un pochettino (una punta di coltello) nel kefir: toglie l'acidità e gli dà un gusto più rotondo... che benefici dovrebbe avere?

[Achille35lilachat]

Io avevo una busta di curcuma mai usata e, per liberarmene, da qualche tempo ne metto un pochettino (una punta di coltello) nel kefir: toglie l'acidità e gli dà un gusto più rotondo... che benefici dovrebbe avere?

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26404185/

[Boymo82]

Io uso curcuma al mattino nel centrifugato di verdure e frutta.
Il mio sistema immunitario si sta ancora riprendendo e quindi non so dirti se sia migliorato anche grazie alla curcuma.
La mia virilemia è da un anno minore di 20. Da quando ho iniziato a mangiarla è andata a - 1. Mi piace pensare che sia anche merito di quello che mangio...

[uffa2]

Io avevo una busta di curcuma mai usata e, per liberarmene, da qualche tempo ne metto un pochettino (una punta di coltello) nel kefir: toglie l'acidità e gli dà un gusto più rotondo... che benefici dovrebbe avere?

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26404185/

ma dai, non lo sapevo mica che avesse questa fama, per me era solo una roba dal gusto strano...

[Taurus]

Io avevo una busta di curcuma mai usata e, per liberarmene, da qualche tempo ne metto un pochettino (una punta di coltello) nel kefir: toglie l'acidità e gli dà un gusto più rotondo... che benefici dovrebbe avere?

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26404185/

ma dai, non lo sapevo mica che avesse questa fama, per me era solo una roba dal gusto strano...

Interessante... Ma quali sarebbero le quantità corrette da assumere? Valgono anche gli integratori o, come sempre, c'è un problema di assimilazione?

[uffa2]

A margine, e per tutti quelli che ci leggono: questa cosa della curcumina (e in generale delle sostanze naturali che si candidano al ruolo di nutraceutici) è divertente, ma ci sono un paio di allerta inevitabili.
Il primo è che la letteratura viene generalmente dai paesi dell’estremo oriente: c’è un incrocio tra tradizioni, necessità economiche e nazionalismo che sostiene questo tipo di ricerche e che le rende generalmente “un po’ meno scientifiche” se non nei metodi, nelle conclusioni, sempre un po’ più generose di quanto i dati permetterebbero.
Il secondo è che dall’affermare che una molecola (la curcumina in questo caso) è attiva su un certo numero di condizioni al dire che la pianta in cui è contenuta può avere efficacia terapeutica c’è una differenza abissale.
Navigando negli articoli che ho scorso dopo il link di Achille, si trova spesso un’osservazione: quella sullo scarso assorbimento e sulla scarsa disponibilità quindi della curcumina assunta per via alimentare. Riporto un passaggio da uno di questi articoli: «»

Despite curcumin’s highly promising features for treatment and prevention of various diseases, clinical uses have been hindered by poor absorption, rapid metabolism, short biological half-life, and low oral bioavailability (only 1% in rats). Very high doses (>3.6 g/day in humans) are required to produce any medicinal effect.
Wahlstrom and Blennow first reported in 1978 that negligible amounts of curcumin were observed in blood plasma after oral administration of 1 g/kg of curcumin in Sprague-Dawley rats due to its poor absorption from the gut. Curcumin bioavailability may also be poor in humans, as either undetectable or extremely low serum levels of curcumin (0.006 ± 0.005 µg/mL at 1 h) were observed in humans after an oral dose of 2 g/kg. It has been found that 10 mg/kg of curcumin given intravenously in rats gave a maximum serum curcumin level of 0.36 µg/mL, whereas a 50-fold higher curcumin dose administered orally gave only 0.06 ± 0.01 µg/mL maximum serum level in rat. Intravenous administration of 2 mg/kg curcumin to rats showed better availability with the concentration was 6.6 µg/mL of blood plasma shown by Sun et al. A number of studies have cited extremely low blood curcumin concentrations, indicating that curcumin bioavailability needs to be improved to exert significant medical effects. (Yan He et al. Molecules. 2015 May; 20(5): 9183–9213.

Se osservate la frase evidenziata, per ottenere un qualche effetto farmaceutico sarebbero necessari almeno 3,6 grammi per chilo di peso: oltre due etti di curcuma al giorno per una persona che pesi sessanta chili.
Direi che non c’è un grande spazio per attendersi chissà quali risultati nell’uso quotidiano, di certo la curcuma non può competere con i nostri antiretrovirali…

E allora, sto demolendo la curcuma per partito preso? Non sia mai.
La quasi totalità delle medicine “chimiche” deriva dalla natura, dall’aspirina (una forma sintetica dell’acido salicilico estratto dalle cortecce del salice) ai taxani, farmaci di sintesi che replicano sostante originariamente estratte dal dall’albero del Tasso.
È possibile che la curcuma e molte altre sostanze possano regalarci ancora tanti farmaci, per farlo però dovranno diventare farmaci, sostanze dall’effetto costante e predicibile, dal meccanismo d’azione chiaro e dagli effetti collaterali (che ci sono sempre se qualcosa è davvero efficace) conosciuti… insomma, auguro alla curcuma di diventare l’aspirina del XXI secolo, per ora però mi tengo i miei farmaci antiretrovirali.

[Achille35lilachat]

A margine, e per tutti quelli che ci leggono: questa cosa della curcumina (e in generale delle sostanze naturali che si candidano al ruolo di nutraceutici) è divertente, ma ci sono un paio di allerta inevitabili.
Il primo è che la letteratura viene generalmente dai paesi dell’estremo oriente: c’è un incrocio tra tradizioni, necessità economiche e nazionalismo che sostiene questo tipo di ricerche e che le rende generalmente “un po’ meno scientifiche” se non nei metodi, nelle conclusioni, sempre un po’ più generose di quanto i dati permetterebbero.
Il secondo è che dall’affermare che una molecola (la curcumina in questo caso) è attiva su un certo numero di condizioni al dire che la pianta in cui è contenuta può avere efficacia terapeutica c’è una differenza abissale.
Navigando negli articoli che ho scorso dopo il link di Achille, si trova spesso un’osservazione: quella sullo scarso assorbimento e sulla scarsa disponibilità quindi della curcumina assunta per via alimentare. Riporto un passaggio da uno di questi articoli: «»

Despite curcumin’s highly promising features for treatment and prevention of various diseases, clinical uses have been hindered by poor absorption, rapid metabolism, short biological half-life, and low oral bioavailability (only 1% in rats). Very high doses (>3.6 g/day in humans) are required to produce any medicinal effect.
Wahlstrom and Blennow first reported in 1978 that negligible amounts of curcumin were observed in blood plasma after oral administration of 1 g/kg of curcumin in Sprague-Dawley rats due to its poor absorption from the gut. Curcumin bioavailability may also be poor in humans, as either undetectable or extremely low serum levels of curcumin (0.006 ± 0.005 µg/mL at 1 h) were observed in humans after an oral dose of 2 g/kg. It has been found that 10 mg/kg of curcumin given intravenously in rats gave a maximum serum curcumin level of 0.36 µg/mL, whereas a 50-fold higher curcumin dose administered orally gave only 0.06 ± 0.01 µg/mL maximum serum level in rat. Intravenous administration of 2 mg/kg curcumin to rats showed better availability with the concentration was 6.6 µg/mL of blood plasma shown by Sun et al. A number of studies have cited extremely low blood curcumin concentrations, indicating that curcumin bioavailability needs to be improved to exert significant medical effects. (Yan He et al. Molecules. 2015 May; 20(5): 9183–9213.

Se osservate la frase evidenziata, per ottenere un qualche effetto farmaceutico sarebbero necessari almeno 3,6 grammi per chilo di peso: oltre due etti di curcuma al giorno per una persona che pesi sessanta chili.
Direi che non c’è un grande spazio per attendersi chissà quali risultati nell’uso quotidiano, di certo la curcuma non può competere con i nostri antiretrovirali…

E allora, sto demolendo la curcuma per partito preso? Non sia mai.
La quasi totalità delle medicine “chimiche” deriva dalla natura, dall’aspirina (una forma sintetica dell’acido salicilico estratto dalle cortecce del salice) ai taxani, farmaci di sintesi che replicano sostante originariamente estratte dal dall’albero del Tasso.
È possibile che la curcuma e molte altre sostanze possano regalarci ancora tanti farmaci, per farlo però dovranno diventare farmaci, sostanze dall’effetto costante e predicibile, dal meccanismo d’azione chiaro e dagli effetti collaterali (che ci sono sempre se qualcosa è davvero efficace) conosciuti… insomma, auguro alla curcuma di diventare l’aspirina del XXI secolo, per ora però mi tengo i miei farmaci antiretrovirali.

Leggevo che per aumentare la biodisponibilità ematica bisogna aggiungere una punta di pepe nero alla curcuma...... e in quest'altro studio janno visto che anche piccole quantità di curcuma ha proprietà protettive verso tumori-virus e compagnia..... guarda https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18384098/

In ogni caso associare alla terapia antiretrovirale anche una sana alimentazione che accompagna questa spezia puo far solo piu che bene.....

Anche sul tè verde giapponese ho letto moltissimi stidi sui benefici antitumorali antivirali dei polifenoli in esso contenuti quali EGCG

[skydrake]

Io avevo una busta di curcuma mai usata e, per liberarmene, da qualche tempo ne metto un pochettino (una punta di coltello) nel kefir: toglie l'acidità e gli dà un gusto più rotondo... che benefici dovrebbe avere?

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26404185/

ma dai, non lo sapevo mica che avesse questa fama, per me era solo una roba dal gusto strano...

Non solo. È un piccolo studio del 2015.
Nel 2017 è uscito questo megastudio retrospettivo che mette seri dubbi sui piccoli studi precedenti:
https://www.lescienze.it/news/2017/01/1 ... a-3385606/

Articolo divulgativo:
https://www.lescienze.it/news/2017/01/1 ... a-3385606/

[palmino92]

Bisogna sempre verificare CHI ha fatto gli studi e se ci sono delle "meta-analisi" per evitare che ci siano dei conflitti di interessi. Quindi bisogna capire nella valutazione se sono stati inclusi tutti gli studi...perché se l'autore è sempre lo stesso..campa cavallo