HIV: il calendario dei generici

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » lunedì 12 novembre 2012, 12:27

Questo articolo è per Uffa, ma forse anche ad altri può interessare, quindi lo segnalo qui:

Secondary Patenting Of Branded Pharmaceuticals: A Case Study Of How Patents On Two HIV Drugs Could Be Extended For Decades

In sostanza, la tendenza da parte delle industrie farmaceutiche ad estendere la durata dei brevetti dei farmaci, inventandosi nuovi brevetti o nuove destinazioni dei vecchi, può portare a ritardi di molti anni prima che un farmaco entri nella competizione dei generici.
In questo articolo, si studia il caso di ritonavir (Norvir) e lopinavir/ritonavir (Kaletra), che rischiano di veder scadere i brevetti solo nel 2028, cioè ben 12 anni dopo la scadenza del brevetto per i farmaci-base e 39 anni dopo che fu pubblicato il brevetto del ritonavir.


(Uffa, se vuoi il full text, fammi sapere)



uffa2
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » lunedì 12 novembre 2012, 18:13

Ho letto :(
Quella della copertura brevettuale di aspetti marginali è, oggettivamente, una pratica non caratteristica della sola industria farmaceutica ma in questa particolarmente indecente.
Se la pretesa di Apple di brevettare gli smartphone senza spigoli appare chiaramente un modo per rendere difficile il lavoro dei concorrenti, quella di rinnovare artatamente il brevetto di un farmaco aggiungendo qualcosa e cercando di far valere il nuovo brevetto non sull’aggiunta ma sull’intero è un tentativo di mantenere i prezzi della privativa industriale vergognosamente alti per un tempo che supera ingiustificatamente quello necessario per remunerare gli investimenti.
È anche probabilmente la dimostrazione dell’esaurimento della “fantasia” delle farmaceutiche: se non si trovano più vere innovazioni si cerca di proteggere il passato.

Lontane letture, di cui non sarei in grado di trovare il riferimento, mi ricordano però che, almeno in Europa, dovrebbe essere stato stabilito il principio che il brevetto di una molecola medicinale non può essere allargato: nuove associazioni o indicazioni non costituiscono base per la brevettabilità.
Resta la possibilità di cambiare la molecola e di ribrevettarla, come ha fatto per esempio AstraZeneca con l’omeprazolo (Losec/Antra) affiancato alla scadenza del brevetto da una molecola che è la sua “evoluzione”, l’esomeprazolo (Nexium): tutto legittimo ma non ha impedito all’omeprazolo di diventare generico.

Credo che su queste cose servirebbe l’attività di lobbying delle associazioni dei pazienti anche se, in Europa, la caratteristica del fatto che il cliente delle farmaceutiche è uno per mercato nazionale fa sì che il coltello dalla parte del manico sia dalla parte degli Stati, che voglia di pagare più del dovuto non ne hanno più molta…


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skydrake
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da skydrake » lunedì 12 novembre 2012, 19:36

uffa2 ha scritto: Lontane letture, di cui non sarei in grado di trovare il riferimento, mi ricordano però che, almeno in Europa, dovrebbe essere stato stabilito il principio che il brevetto di una molecola medicinale non può essere allargato: nuove associazioni o indicazioni non costituiscono base per la brevettabilità.
Viceversa in USA, in caso di dubbio, fanno partire comunque il brevetto richiesto, salvo poi riprendere in mano la faccenda alla prima causa.

Mi sfuggono però alcuni aspetti dei rapporti dei brevetti USA <--> Europa, regolati dal Patent Cooperation Treaty. So che i brevetti possono essere nazionali, europei, nazionali estero o internazionali, ma il problema è che certi brevetti americani vengono comunque presentati per la loro registrazione come internazionali, compresi i più indecenti secondo le nostre normative, vedi il copyright sulla Walt Disney anche se il fondatore è morto nel lontano 1966, grazie a una legge ad hoc ("Mickey Mouse Protection Act") che riconoce Topolino come patrimonio nazionale.

In generale la norma USA tende a imporsi su quella di altri paesi, ad esempio, riprendendo la Apple, questa ancora non si è arresa che in Europa la garanzia vale 2 anni e non 1 e sta resistendo da una vita rifiutando di riconoscerla ai suoi clienti:
http://www.primaonline.it/2012/10/01/10 ... le-2-anni/

Peggio ancora è che gli USA non riconoscono l'autorità della Corte Penale Internazionale e non permette che vengano processati cittadini americani:
http://archiviostorico.corriere.it/2012 ... 6099.shtml

Riprendendo una norma italiana sui brevetti (poi frutto di una direttiva europea), i comma 2, 3, 4 e 5 dell'art. 45 DL 30/2005 descrivono ciò che non può essere brevettato:

a) Le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici (comma 2);
b) I piani, i principi e i metodi per attività intellettuali, per giochi o per attività commerciali ed i programmi per elaboratore (comma 2);
c) Le presentazioni di informazioni in quanto tali (comma 2 e 3);
d) I metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale. Questa disposizione non si applica ai prodotti, in particolare alle sostanze o alle miscele di sostanze (farmaci), per l'attuazione di uno dei metodi nominati (comma 4);
e) Le razze animali ed i procedimenti essenzialmente biologici per l'ottenimento delle stesse. Questa disposizione non si applica ai procedimenti microbiologici ed ai prodotti ottenuti mediante questi procedimenti (comma 5).
f) tutto ciò che non è prodotto dell'invenzione umana ed è esistente in natura, come il genoma umano o le vitamine.


fonte:
http://www.ufficiobrevettimarchi.it/servizi/brevetti

Come la mettiamo per il punto f) per sostanze sostanze come la cortistatina?



Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » lunedì 12 novembre 2012, 22:47

skydrake ha scritto:Riprendendo una norma italiana sui brevetti (poi frutto di una direttiva europea), i comma 2, 3, 4 e 5 dell'art. 45 DL 30/2005 descrivono ciò che non può essere brevettato:

(...) f) tutto ciò che non è prodotto dell'invenzione umana ed è esistente in natura, come il genoma umano o le vitamine.

fonte:
http://www.ufficiobrevettimarchi.it/servizi/brevetti

Come la mettiamo per il punto f) per sostanze sostanze come la cortistatina?
La cortistatina naturale non può essere brevettata, ma il metodo per produrre lei e i suoi analoghi per sintesi sì (vedi qui e qui).



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da skydrake » lunedì 12 novembre 2012, 23:14

Dora ha scritto:
skydrake ha scritto:Riprendendo una norma italiana sui brevetti (poi frutto di una direttiva europea), i comma 2, 3, 4 e 5 dell'art. 45 DL 30/2005 descrivono ciò che non può essere brevettato:

(...) f) tutto ciò che non è prodotto dell'invenzione umana ed è esistente in natura, come il genoma umano o le vitamine.

fonte:
http://www.ufficiobrevettimarchi.it/servizi/brevetti

Come la mettiamo per il punto f) per sostanze sostanze come la cortistatina?
La cortistatina naturale non può essere brevettata, ma il metodo per produrre lei e i suoi analoghi per sintesi sì (vedi qui e qui).
Mi sa che mi faccio un maxi-acquario e mi metterò a coltivare le spugne.....

8-) 8-) 8-) 8-) 8-) 8-)



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » martedì 13 novembre 2012, 8:04

skydrake ha scritto:Mi sa che mi faccio un maxi-acquario e mi metterò a coltivare le spugne.....

8-) 8-) 8-) 8-) 8-) 8-)
Un'idea FANTASTICA!
Ho scritto al Department of Sustainability, Environment, Water, Population and Communities del governo australiano perché ti mandino qualche esemplare di Corticium simplex, meglio se proveniente dall'arcipelago di Dampier, dove si trovano gli esemplari migliori.
Coltivare le Plakinidae in cattività non è semplicissimo, ma se vuoi l'aiuto di un biologo marino, fammi sapere. 8-)



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » martedì 13 novembre 2012, 11:23

Non perdere tempo con quelle bestiacce che non danno alcun affetto, e procurati un gatto: i principi attivi dalle spugne sono solitamente sintetizzati, quindi non c'è bisogno di allevare 'ste inutili...


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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » lunedì 10 dicembre 2012, 12:35

Giusto per tornare sull’argomento con una case history non HIV ma legata al mondo dei farmaci:

Corte giustizia Ue conferma sanzione ad AstraZeneca per abuso di posizione dominante su farmaci generici antiulcera
La Corte di Giustizia dell’Unione europea respinge l’impugnazione del gruppo AstraZeneca contro l’accusa di abuso di posizione dominante relativa alla commercializzazione delle versioni ‘non griffate’ del farmaco antiulcera Losec (omeprazolo).
Come risultato, viene confermata una multa di 40,25 milioni di dollari.
AstraZeneca AB e Astra- Zeneca plc - ricostruisce la Corte - appartengono a un gruppo farmaceutico operante, su scala mondiale, nel settore dell’ideazione, dello sviluppo e della commercializzazione di prodotti farmaceutici. Uno dei prodotti più venduti da AZ è noto con il nome di Losec.
Con decisione del 15 giugno 2005 la Commissione ha irrogato a tali società un’ammenda di importo complessivo pari a 60 milioni di euro, per aver commesso due abusi di posizione dominante.
Da un lato
- prosegue - la Commissione ha constatato che AstraZeneca aveva reso dichiarazioni deliberatamente ingannevoli dinanzi agli uffici dei brevetti di taluni Stati membri.
Tali dichiarazioni erano volte a ottenere o mantenere, per il Losec, certificati protettivi complementari, che prolungavano la protezione conferita dal brevetto, cui AstraZeneca non aveva diritto, o cui aveva diritto per una durata più limitata, e ciò al fine di escludere dal mercato i fabbricanti di prodotti generici
”.


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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » sabato 9 febbraio 2013, 8:52

Da HIV Treatment Bulletin - Vol 14 No 1/2 January/February 2013



Un report recente della BBC che ha espresso commenti non accurati sulla questione della sicurezza dei trattamenti generici contro l'HIV era così scorretto e ha avuto una così ampia diffusione da spingere l'OMS a rispondere con inusuale rapidità. Questa la sua presa di posizione:


WHO Department of HIV/AIDS and Department of Essential Medicines and Health Products

On 16 January 2013, an article entitled “Study questions generic HIV drug use” appeared on BBC News Health (note this article has since been modified) [1]. The article was based on original research by Rochelle Walensky et al that was published in the Annals of Internal Medicine on 15 January 2013, and describes a mathematical simulation of HIV disease. [2]

Unfortunately, the BBC News Health article presented the findings of the modelling study as indicative of the need to make an ethical trade-off between cost savings and efficacy. The response below from WHO’s Department of HIV/AIDS and Department of Essential Medicines and Health Products points out that such an interpretation is misleading and not supported by the extensive global evidence of the efficacy of quality-assured generic antiretroviral therapy. [3]

Generic antiretroviral therapy is safe and effective

Rochelle Walensky and colleagues provide important estimates of the potential cost savings associated with the introduction of generic-based antiretroviral therapy (ART) in the United States. Using conservative assumptions, they estimate first-year savings of up to US$ 920 million and lifetime average savings of US$ 42,500 per eligible patient. However, the authors of the study caution that this may require a tradeoff between drug efficacy and cost savings, as the regimens proposed in the model are not available fixed-dose combinations and may have inferior efficacy and could lead to poor adherence.

We would like to highlight three points related to this analysis.

First, the assumption of inferior efficacy is based on the suggesting that lamivudine (3TC) has poorer efficacy than emtricitabine (FTC). This assumption is in contrast to a recent systematic review that found no evidence of any difference between the two drugs in terms of efficacy and safety [4].

Second, the assumption of poorer adherence is based on the fact that generic formulations are not available as fixed-dose combinations. This may be the case in the United States, but quality-assured generic fixed-dose combinations of tenofovir, emtricitabine and efavirenz (TDF+FTC+EFV) do exist and are used in other parts of the world. [5].

Third, each of the scenarios includes the originator TDF product because TDF is patented in the US, and the estimated cost of this regimen is US$ 9,200 per patient/year. However, a fixed-dose combination of TDF+FTC+EFV including generic TDF is currently available internationally and costs less than US$ 200 per patient/year [6]. Taken together, these points suggest that potential cost savings in the United States of using generic regimens could be even greater than concluded by this analysis, with no negative consequences in terms of efficacy or adherence. It is important to also highlight that in this analysis, presumed differences between generic and originator regimens are associated with the use of different drugs (3TC versus FTC), and formulations (separate tablets rather than fixed-dose combinations), and not the use of generic drugs per se:

Walensky et al rightly consider quality-assured generic and originator drugs to be equivalent in terms of safety and efficacy. Despite ongoing doubts and controversies about the use of generic antiretrovirals over the last decade [7], comparative studies have found no differences in safety or efficacy between originator and quality-assured generic antiretrovirals [5]. Ensuring access to affordable antiretroviral therapy has been an essential precondition of the global scale up of antiretroviral therapy, and both generic and originator companies have an important role to play in ensuring that current and future antiretroviral regimens are accessible and affordable for all who need them.

The study by Walensky et al opens an important discussion about the extent to which patients in the United States are able to access more affordable, fixed-dose antiretroviral regimens that are already available in many other countries. Unfortunately, the findings of the modeling study are being portrayed as indicative of the need to make an ethical trade-off between cost savings and efficacy. Such an interpretation is misleading and is not supported by the extensive global evidence of the efficacy of quality-assured generic ART.


comment

Generic, off-patent medicines account for 65-85% of all NHS prescriptions.
Maintaining clarity on these issues will become increasingly important for confidence in HIV care in the UK, as patents are due to end for several of the most widely prescribed ARVs.



References:
  • 1. BBC News: Study questions generic HIV drug use.
    http://bbc.co.uk/news/health-21012160

    2. Walensky RP et al. Economic savings versus health losses: the cost-effectiveness of generic antiretroviral therapy in the United States. Annals of Internal Medicine, 15 January 2013, 158(2):84-92.
    http://annals.org/article.aspx?articleid=1556848
    http://www.natap.org/2013/HIV/000060520130115000002.pdf (full PDF)

    3. Hirnschall G and de Joncheere C. Prequalification update. Generic antiretroviral therapy is safe and effective. World Health Organisation, Geneva, Switzerland. 24 January 2013.
    http://apps.who.int/prequal/info_press/ ... rticle.htm

    4. Pharmacological equivalence and clinical interchangeability of lamivudine and emtricitabine: a review of current literature:
 technical update on treatment optimization. World Health Organization, Geneva, July 2012.

    5. Untangling the web of antiretroviral price reductions. Medecins Sans Frontieres, Geneva, July 2012.
    http://utw.msfaccess.org

    6. Ford N, ‘t Hoen E. Generic medicines are not substandard medicines. Lancet. 2002 Apr 13;359(9314):1351;

    7. Stringer J et al. Effectiveness of generic and proprietary first-line antiretroviral regimens in a primary
health care setting in Lusaka, Zambia: a cohort study
    http://bbc.co.uk/news/health-21012160. Int J Epidemiol 2012;41:448-59.



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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » martedì 9 aprile 2013, 8:27

Generici e biosimilari: le questioni ancora aperte.
6 aprile 2013 - Intervista al Professor Francesco Rossi, Presidente Eletto SIF; Professore Ordinario di Farmacologia, II Università di Napoli



Da http://www.pharmastar.it/index.html?pgnav=12&id=879



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