INCONGRUENZE

[Plinio]

A me e' capitato che mi arrivasse un prestampato dell'INPS in cui c'era scritto che dovevo esser sottoposto a revisione per l'invalidità civile che,al contrario della tua,e' irrivedibile salvo quelle revisioni che fanno a caso.Mi sono spaventato e,convinto che me la volevano togliere,ho contattato un infettivologo,che,detto fra noi,non e' che fosse molto preparato sull'argomento. Però ho pensato che servisse ugualmente.Mi ha chiesto 200€.Quando sono andato a visita mi hanno detto che non era una visita per la revisione dell'invalidità, come temevo,ma era quella per la 104 che,in effetti,scadeva quei giorni e che loro mi hanno mandato col prestampato sbagliato.L'avessi saputo ci sarei andato solo.Comunque la visita si e' svolta cosi' . Mi hanno fatto una e una sola domanda e poi mi han fatto uscire,hanno parlato con l'infettivologo dieci minuti.Poi mi e' arrivata la conferma della 104 per la miseria di un anno.Ora ,a gennaio scadrà' di nuovo,ma ci andro' da solo.Comunque ti consiglio,visto che si tratta di revisione invalidità, che e' cosa più ostica e se hai 200€ ,di portartelo l'infettivologo e di spiegargli il tuo problema.Il problema sara' trovarne uno preparato.Provaci comunque

[skydrake]

Qualcuno di voi ha spiegato, sa' come spiegare ai medici inps che cd4 nn sono unico valore da tener sotto controllo cone metro di giudizio hiv? Io c3 ero e sono un morto che cammina ma da c
A.10 a 500 sembro tornato molto sano per inps ... Come faccio a farglielo capire? Dite medico legale infettivologo se esiste è unico che può compiere miracolo? Dite che una relazione di un ematologo potrebbe tecnicamente affermar ciò???

È giusto così perché siamo in Italia.
il Ministero della Sanità si è sempre battuto per uniformare i criteri delle commissioni per invalidità, in in quanto una loro maggiore discrezionalità e autonomia ha sempre comportato maggiori abusi. Ad esempio in Puglia ci sono un numero di abitanti di poco inferiore all'Emilia-Romagna, eppure il numero degli invalidi oltre l'85% (con assegno di invalidità) è tuttora in percentuale il doppio dell'Emilia-Romagna (figuriamoci in passato).
Sicché il Ministero della Sanità con decreto del 5 febbraio 1992 ha cercato di porre un rimedio imponendo delle tabelle con le percentuali di invalidità a seconda della patologia:

http://www.raggiungere.it/attachments/a ... Civile.pdf

Per quanto possano essere lunghe, queste tabelle sono in realtà più semplificate possibile, in quanto le patologie esistenti sono migliaia.
Ogni tanto vengono riviste, ma per l'HIV si basano ancora sulla classificazione della CDC di Atlanta del 1993 che allora utilizzava la misura dei CD4 e basta. Del resto la stessa misura dei CD4 è diventata comune pratica di laboratorio solo a partire dal 1990, prima era roba da istituti di ricerca sperimentale. Sempre negli anni '90 non esistevano altri parametri. La stessa importanza del rapporto CD4/CD8 era stata teorizzata la prima volta nel 1988, ma la prova sperimentale definitiva è arrivata solo nel 2015:
http://www.anlaidsonlus.it/rapporto-cd4 ... gressione/

Quindi la misura dei CD4 e vincolare le percentuali di invalidità era ed è tuttora un sistema semplice, pratico e che si propone di porre un freno al fenomeno per cui due pazienti con la stessa identica patologia e gravità a Treviso gli riconoscevano il 50% di invalidità e a Messina il 90%. Certo, è un sistema pratico e semplice, sebbene non tenga conto delle peculiarità del paziente...

[punto]

GRAZIE delle vostre risposte... Il medico legale ci vuole soko facendo ricorso... Tanto ae te la danno direttamente va bene altrimenti sempre un medico legale deve accompagbarti per aver più possibilità..di me è sempre il100% per altre patologie gravi tipo cuore, mi rode troppo la revisionabilita' di hiv e cuore impossibili cambino in normalità, specie cuore perché è difetto dalla nascita.

[rospino]

Qua ad esempio viene definito come “recupero adeguato” dopo 8 mesi di terapia un numero di cd4 maggiore o uguale a 50 cellule

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articl ... po=1.06383

Questo è un articolo del 1999, pubblicato appena 3 anni dopo l’introduzione della HAART. Venti anni fa le prospettive di recupero immunologico erano molto molto diverse da quelle che abbiamo oggi.