relazioni dopo la diagnosi

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
punto

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da punto » sabato 27 aprile 2019, 11:22

Ancora che vi fate prendere per il culllo ? Tutti fanno fibta di accettare la nostra malattia... Ognuno per suoi sacrosanti motivi dice ok accetto... Poi 9su10 ci lasciano adducendo altri motivi... A ruoli invertiti forse faremmo lo stesso se non peggio... Posso però dire che 1su10rimane e quello è amore vero...tipo il marito oggi di un mio amico, coppia gay eccezionale... La stessa mia moglie non mi conobbe positivo ma rimase e oggi abbiamo figli e tutti son negativi con rapporti scoperti... L'amore vero non guarda hiv...anche se lo fa' rimane ... Se non lo fa' però mi sento di non giudicare...hiv è morte per la gente, ste campagniuccie u=u le conosciamo in pochi... Se un giorno , nella tv del popolo passeranno la nostra non infettivita' , la vita sociale cambierà... Sino ad allora, non è un bene dirlo, sarà usato come arma di ricatto verso noi e i nostri cari... Pensate a ME che sono padre, avrei figli di un padre coll'aidddiessee direbbe la gggente... Mi dispiace passare per discutibile <edit automatico> rovina sogni ma dopo anni vedo e credo in questo che ho scritto... Hiv fa' paura ed è giusto se è seguito da comportamenti protettivi per chi cumshotta in giro... Molti di voi sono saggi e lo dicono dopo un periodo di frequentazione, quando diviene più seria la cosa... Per come son fatto lo direi subito anch'io ma coscienza a parte, c'è vita mia e della famiglia da tutelare... Ah... Altro amico da anni sposato con una trans lavorante...lei negativa lui invece positivo...si amano alla follia e sono meravigliosi... Amore vero che mai ha guardato il lavoro di lei e la malattia di lui... Vi abbraccio tanto tanto augurandovi un amore vero , esiste .



Hylden
Messaggi: 20
Iscritto il: sabato 27 aprile 2019, 19:14

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Hylden » mercoledì 1 maggio 2019, 14:53

Ciao, io sono siero negativo(per quel che ne so) ma sto attendendo che passano altri 36 giorni per fare il test per un rapporto purtroppo ahime a rischio(non per colpa mia si è sfilato il preservativo )

Comunque mi sento molto empatico verso di voi infatti anche nel mio topic di info ho cercato di mantenere la calma.Comunque leggo con ammirazione questo topic ,la vostra voglia di vivere normale, di amare e di essere amati

al tempo stesso è chiaro che è estremamente difficile trovare persone che possano convivere con il rischio di Hiv anche se a carica virale bassa e non infettante

Detto questo ripeto vi ammiro e mi fa piacere parlare con voi , forza ragazzi!



Mangaaa
Messaggi: 337
Iscritto il: domenica 1 novembre 2015, 21:16

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Mangaaa » mercoledì 1 maggio 2019, 15:32

Estremamente difficile non è assolutamente vero.
Se lo dici a chi credi che ti ami realmente già fai una enorme scrematura. Certo potrebbe non rimanere ma il punto è che già è difficile trovare persone che ci amano realmente , a ciò aggiungi anche l’hiv...
Ma se prendi 4-5 persone che ti amano davvero la maggior parte rimane, questa è la mia idea almeno
Inoltre volevo dire che io rischio di hiv non è basso ma praticamente NULLO se il partner + prende terapia, e non lo dico io



punto

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da punto » mercoledì 1 maggio 2019, 15:46

4 persone che già amano non hanno bisogno di pensare se lasciarti o restare.. Il punto è..arrivar a far innamorare o no , se positivi ... Questione etica e non più di sicurezza sanitaria come un tempo... Quindi... Se lo dici a 9su10 prima che si innamorino, scappano... Chi vuoke uno con l'alone viola? Tanto a quello pensa la gggente..ad un male mortale pericoloso infettante facilmente... Non è così ma che lo sappiamo solo noi lo stigma mai cancellerà..cmq a ruoli invertiti vorrei vedere se eravate così comprensivi coi nostri simili...eh su'.. Onestà !!!



Bestrongtogether
Messaggi: 224
Iscritto il: venerdì 1 marzo 2019, 22:24
Località: Milano

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Bestrongtogether » mercoledì 1 maggio 2019, 17:43

Quando avevo 22 anni ho avuto un ragazzo S+ lui ne aveva 35 (parliamo di 18 anni fa) e la cosa non mi sconvolse particolarmente.
Ci lasciammo dopo qualche mese perché voleva che mi trasferissi a casa sua (che chiamava nostra) a Roma e mi diede una copia delle chiavi di casa e per me era tutto troppo affrettato... visto che avevo da poco terminato una relazione di 4 anni.
Ho “amici” che mi raccontano dei loro festini che durano giorni... ma se parli di hiv sbiancano... per questo non dirò mai nulla del mio essere S+ Perché sarebbero terrorizzati da me quando in realtà giocano alla roulette russa quasi tutti i weekend.



punto

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da punto » mercoledì 1 maggio 2019, 17:59

...della serie...l'importante È sborrare .... 😂



Hotboy28
Messaggi: 166
Iscritto il: lunedì 22 aprile 2019, 17:11

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Hotboy28 » mercoledì 1 maggio 2019, 18:00

Sacrosante parole, io cmq ho scoperto di avere hiv+ da due mesi e non ho più fatto sesso da allora , voglio aspettare prima di fare sesso anche se con precauzioni, a voi e' capitato? Ho davvero paura a relazionarmi adesso e le occasioni per far sesso non sono mancate ..



Hylden
Messaggi: 20
Iscritto il: sabato 27 aprile 2019, 19:14

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Hylden » mercoledì 1 maggio 2019, 18:34

Hotboy28 ha scritto:
mercoledì 1 maggio 2019, 18:00
Sacrosante parole, io cmq ho scoperto di avere hiv+ da due mesi e non ho più fatto sesso da allora , voglio aspettare prima di fare sesso anche se con precauzioni, a voi e' capitato? Ho davvero paura a relazionarmi adesso e le occasioni per far sesso non sono mancate ..
Credo sia normale ,



Mangaaa
Messaggi: 337
Iscritto il: domenica 1 novembre 2015, 21:16

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da Mangaaa » mercoledì 1 maggio 2019, 19:37

punto ha scritto:
mercoledì 1 maggio 2019, 15:46
4 persone che già amano non hanno bisogno di pensare se lasciarti o restare.. Il punto è..arrivar a far innamorare o no , se positivi ... Questione etica e non più di sicurezza sanitaria come un tempo... Quindi... Se lo dici a 9su10 prima che si innamorino, scappano... Chi vuoke uno con l'alone viola? Tanto a quello pensa la gggente..ad un male mortale pericoloso infettante facilmente... Non è così ma che lo sappiamo solo noi lo stigma mai cancellerà..cmq a ruoli invertiti vorrei vedere se eravate così comprensivi coi nostri simili...eh su'.. Onestà !!!
Infatti io non lo dico prima di capire che io sia innamorato e pure l’altro



fandoc8
Messaggi: 175
Iscritto il: mercoledì 1 marzo 2017, 13:02

Re: relazioni dopo la diagnosi

Messaggio da fandoc8 » venerdì 3 maggio 2019, 23:12

Da quanto tempo che non scrivo, ma eccomi qui!

Intervengo qui perchè è un tema molto caldo e su cui ho da poco una bella esperienza da raccontare.

Dopo esser stato contagiato inconsapevolmente dal mio ex fidanzato, quando la nostra storia è naufragata ero convinto che nonostante la giovanissima età non avrei avuto la possibilità di amare ed essere amato . Mai nulla di più sbagliato. Le relazioni non sono mai facili, ci sono sempre dei compromessi da dover accettare in qualunque caso ed è un pò vero: HIV può essere un piccolo ostacolo , soprattutto all'inizio. Tuttavia ci sono alcune cose che su cui ho lavorato e che hanno migliorato decisamente il mio modo di vedere le cose.

1) Ho lavorato , aiutato da un percorso di psicoterapia, su me stesso. Su cosa avesse significato per me il virus, cercando di abbandonare quel senso di colpa ,quel vittimismo ,quel "perchè proprio a me che bla bla bla _____ inserire motivi a caso" La risposta più vera è.. perchè a me no?
2) Cerco di vedere il lato positivo della cosa : sono fortunato a vivere nel 2019 , devo ringraziare la scienza per avermi donato tanti tanti anni di vita insieme ad una qualità di vita altissima, sono fortunato a vivere in uno stato che mi passa le costose medicine che mi servono per vivere , e sono fortunato che i più terribili effetti collaterali dei farmaci sono un vecchio ricordo.
3) E se c'è una cosa che il virus mi ha regalato , oltre ad una patologia cronica, è a non dare nulla per scontato, è non stare in situazioni in cui non voglio stare, capire che devo costruirmi una strada per il mio benessere e la mia felicità lottando per essa, perchè ogni volta che prendo le pillole ( non TUTTE le volte per fortuna) mi ricordo che la vita ha un inizio e una fine e che non ha senso fare cose che non voglio fare ( sempre nei limiti della decenza).

In generale quando mi approccio ad una persona cerco di fargli capire chi ha davanti, può sembrare banalissimo ma è proprio un "sii te stesso", e fino ad adesso devo dire che ho notato tanta comprensione , nessun pietismo ne eroismo negli atteggiamenti delle persone a cui dicevo di me. Da un paio di mesi sono fidanzatocon un ragazzo che amo come non mi era mai capitato prima e lui mi ama per quello che sono, e sì io sono ANCHE il virus MA non solo il virus. In genere credo che ci siano più persone di quelle che crediamo che possano amarci, se facciamo capire che non siamo un pericolo ,che non siamo morenti ma neanche degli eroi. Siamo persone con una patologia cronica, è capitato e cercando di ricavarne il meglio da questa situazione potremo far avvicinare chi ha la sensibilità tale per farlo ( non tutti naturalmente, ma voi stareste con qualcuni che questa sensibilità non la ha?)

Un grosso bacio a tutti una menzione particolare va agli utenti storici Sky, Rospino , Dora ( tanto amore per te) e Gabriel ( bomba atomica di amore per te <3)



Rispondi