lavorare con hiv

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Utente27
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da Utente27 » martedì 23 ottobre 2018, 17:30

caldosole2 ha scritto:Ciao utente 27
Come hai risolto la situazione a distanza di un po’ di tempo?



Ciao caldosole2,
A distanza di “qualche” mese, posso dirti che sono ancora in una situazione strana al momento.

All’assunzione nel nuovo ospedale hanno dato per “buoni” gli esami ematici freschi fatti nel mio precedente posto di lavoro, dove ovviamente non vi era la ricerca di anticorpi HIV (in accordo con il mio ex medico della medicina preventiva che conosceva la situazione).
E quindi non ho avuto modo di incontrare il medico competente per parlargli, prima di avere l’idoneità che, praticamente, mi è stata rilasciata “a fiducia”.

Prossimo anno, che dovrò (ri)fare gli esami ematici di controllo (tra cui anche HIV), mi toccherà prendere un appuntamento con il medico competente, parlargli a 4 occhi e poi vedere il da farsi.
Questa situazione mi mette sempre a disagio e in difficoltà perché non sai mai come può reagire un collega alla notizia. Da esperienze passate e da confidenze, so che non c’è una comune linea di pensiero, quindi va molto a discrezione del medico competente.

Io comunque parlo sempre per una idoneità a mansioni intra ospedaliere.
Per il resto dei lavori, penso che non ci siano assolutamente problemi di nessun tipo, ci mancherebbe.


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Marcobor
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da Marcobor » martedì 23 ottobre 2018, 20:11

Nell’azenda sanitaria dove lavoro non mi fanno esami del sangue da parecchi anni, e tutte le volte me le facevano su mia richiesta. Per gli esami Hiv da noi è consuetudine che vengano richiesti dagli operatori e consegnati in busta chiusa per tutelare la privacy. Lavoro in ospedale da una vita e non ho mai visto un operatore infilare braccia nude dentro le viscere degli utenti. Probabilmente lo avrete visto in qualche serie americana. Probabilmente è a tutti noto che tutti i pazienti sono potenzialmente infettivi e nessun operatore e così pazzo da rischiare la propria salute. Un quesito ma un Sanitario Hiv+ con viremia azzerata che danni potrebbe creare in un qualsiasi reparto ? Siamo noi che ci pungiamo con aghi infetti dei i pazienti o riceviamo schizzi di materiale biologico e non viceversa.



skydrake
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da skydrake » martedì 23 ottobre 2018, 20:17

Utente27 ha scritto:
caldosole2 ha scritto:Ciao utente 27
Come hai risolto la situazione a distanza di un po’ di tempo?



Ciao caldosole2,
A distanza di “qualche” mese, posso dirti che sono ancora in una situazione strana al momento.

All’assunzione nel nuovo ospedale hanno dato per “buoni” gli esami ematici freschi fatti nel mio precedente posto di lavoro, dove ovviamente non vi era la ricerca di anticorpi HIV
Allora è fatta.
Una volta che ti hanno dato la idoneità al servizio e ti hanno assunto a tempo indeterminato, la tua posizione giuridica cambia.
Una volta entrato in mamma stato, chi ti rimuove più?

Faccio un parallelo: nella mia palestra e nel mio corso di Krav Maga ci sono diversi poliziotti e qualche militare (il Krav Maga è uno sport duro, ne attira parecchi). Per essere dichiarati abili al servizio a suo tempo fecero di tutto. Una volta avuta la divisa e confermati, invece alcuni al contrario si inventano di tutto al medico per avere lunghi periodi di malattia, se non farsi riconoscere qualche disabilità con cause di servizio. Uno di questi, in aviazione, prima dello sparing (= una specie di incontro di box) che tra l'altro me ne ha suonare di brutto, mi raccontava come quella mattina era dal medico del lavoro con le ecografie.
Un'altro, poliziotto, una volta mi ha raccontato che una sua collega aveva persino cercato di far passare il colon irritabile come malattia per causa di servizio.....



Moz72
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da Moz72 » mercoledì 24 ottobre 2018, 8:42

un po' di banalità mie eccole così non parliamo sempre e solo di viremie

chi se n'è approfitta c'è anche nel privato, e solo questione che nel pubblico si fa di +, perché si è + tutelati, vedi solo permessi medici per esami
Nel privato un modo per mandarli via al galoppo si trova sempre

ci sono però anche nel pubblico esempi di lavoratori che per quattro miseri soldi di stipendio non farebbero mai cose sopra descritte e anzi spesso si devono smazzare dei problemi mica da ridere, ne conoscono uno s+ che per parenti isterici di paziente ha rischiato denunce penali perché il paziente pazzo si è trangugiato da solo una intera scatola di tranquillanti, e che cavolo almeno per un po' non rompeva le palle, non è neanche mai andato in pericolo di vita, si è solo fatto un viaggio strano e lungo stando fermo a letto

cmq, forze dell'ordine italiane che vi piace menare in palestra con il colon irritato al posto di lavorare, che poi magari alcuni di voi presi dallo sport si allenano anche in servizio con ragazzi come Cucchi, il debito pubblico che contribuite degnamente a creare io non lo ripago, e non lo ripagherò mai, perché io e il mio tatone abbiamo procapite + debiti privati di ogni medio cittadino italiano, quindi, se bussano da me, gli diciamo ciao ciao teo&giggino, la casa di Milano si vende si ripaga il pendente mutuo e qualche altro creditori (magari non tutti ahaaha) e ci si ristabilisce fuori confine con quel poco che avanza e si ricomincia

potrei invece pagare una vacanza intera al carabiniere che ha avuto il coraggio di rompere il muro di silenzi imbrogli e bugie intorno al caso Cucchi

ma state tutti nel pubblico?

io lavoro nel privato in queste condizioni: amministratore di società, legale rappresentante di un'altra, socio occulto nell'attività commerciale del mio compagno
alla diagnosi HIV, mi feci nominare a capo di un bel progettone si svolgeva in Svezia, fatevi un intero agosto lì, zanzare ok si, salmoni sempre nel piatto che palle, va bene non sarà Ibiza o Formentera, ma io non sono una figa trendy col costumino griffato che fa i balletti in piscina (ora a 46 anni, anni fa, ehm...); non so se avete presente la fauna locale svedese, con tutto il rispetto, che siamo tutti uguali a sto mondo, ma si buttano tutti nei fiordi con nonchalance in grande allegria e nudità, famiglie multicolore e arcobaleno con anche i figli senza problema; si suicidano in tanti in Scandinavia? bevono tanto? Beh, se ad un certo punto gli fa schifo la vita, è una legittima scelta anche quella

Poi sopraggiunse altro collegato ad HIV ed entrai in crisi, ma, quando chiesi mi posso assentare per un po' magari 6 mesi per stare un po' tranquillo visto che agli altri amministratori dissi tutto subito della mia salute, mi fecero, ok ma le aziende intanto devono andare avanti, rinuncia alle deleghe, non ti aspettare di trovare i ruoli che avevi prima: che poi amici sindacalisti mi dissero, non potevano farlo, ma sinceramente dei sindacati, ne ho viste fare di tutte e di più, quando ho dovuto licenziare gente con tanto di regolare procedure sindacale e generose buonuscite, taglieggiavano i buon-uscenti con la % per loro voglio il 5 voglio il 10 facciamo il 7,5? Quindi a parte 3 settimane in ospedale impasticcato di tutto che gli ARV erano le caramelle sono rientrato, ho richiesto le deleghe e son andato avanti, era anche figo prendevo tanti di quelli psicofarmaci, che i colleghi mi portavano da e per lavoro, non potevo guidare, mi sembrava di aver fatto carriera con i tassisti privati, ridevo tutto ridevo sempre, eppure facevo il mio lavoro e non ho preso neanche delle decisioni troppo sbagliate

Quindi pensiamo a lavorare con o senza hiv, pensiamo a tutti i disoccupati e precari di sto paese disgraziato, al disagio mentale e all'immaturità che crea la disoccupazione, pensiamo che tra anni in Italia vi sarà esercito di vecchi senza straccio di un soldo, pensiamo a creare lavori anche lavoretti come in Germania, diamo salute certo ma anche dignità



Utente27
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da Utente27 » mercoledì 24 ottobre 2018, 23:21

Marcobor ha scritto:Nell’azenda sanitaria dove lavoro non mi fanno esami del sangue da parecchi anni, e tutte le volte me le facevano su mia richiesta. Per gli esami Hiv da noi è consuetudine che vengano richiesti dagli operatori e consegnati in busta chiusa per tutelare la privacy. Lavoro in ospedale da una vita e non ho mai visto un operatore infilare braccia nude dentro le viscere degli utenti. Probabilmente lo avrete visto in qualche serie americana. Probabilmente è a tutti noto che tutti i pazienti sono potenzialmente infettivi e nessun operatore e così pazzo da rischiare la propria salute. Un quesito ma un Sanitario Hiv+ con viremia azzerata che danni potrebbe creare in un qualsiasi reparto ? Siamo noi che ci pungiamo con aghi infetti dei i pazienti o riceviamo schizzi di materiale biologico e non viceversa.

Bhe purtroppo non in tutte le aziende sanitarie funziona così. In molti ospedali il personale soprattutto di terapia intensiva, pronto soccorso e blocco operatorio, sono tenuti ad eseguire alcune batterie di test (anche gli anticorpi per morbillo, varicella, ecc se la destinazione è una rianimazione pediatrica-neonatale). Ovviamente il test dell’HIV è SOLO previo consenso, ma potete immaginare cosa succede se non si da l’approvazione.
Io, dopo l’idoneità “a fiducia” (esami perfetti ma mancava quello dell’HIV), mi hanno riconfermato l’indeterminato, certo, ma ai prossimi esami dell’anno prossimo come dovrei comportarmi? Mettere le mani avanti e parlare col medico competente (cosa che forse farò)? Non acconsentire la ricerca di anticorpi per HIV? Non è il massimo come situazione.

Purtroppo dipende dalla professione che fai. Chirurghi, anestesisti (a volte) e infermieri strumentisti mettono quasi quotidianamente le mani dentro cavità addominali, cardiache, pleuriche.
Mi spiegava il mio precedente medico competente che se ci dovessimo tagliare o pungere direttamente “dentro” il campo operatorio, c’è un remotissimo pericolo per il paziente che potrebbe venire a contatto diretto con una o più gocce di sangue nostro. Noi certamente abbiamo una carica virale al di sotto delle 20 copie, ma la probabilità di infettate non è comunque mai pari allo zero, ma tende ad esso sicuramente.
Per questo alcuni medici competenti ahimè rilasciano l’idoneità alla mansione, ma con delle restrizioni terribili, del tipo indossare doppi guanti sterili per i chirurghi S+ che operano dentro le cavità, oppure limitano gli interventi in modalità “open” e possono fare solo interventi in videolaparoscopia, ecc.
Non è una bella cosa questa!

E la cosa peggiore è che non c’è una comune linea di pensiero, quindi ognuno fa come vuole, anche se c’è un protocollo (americano?) che mi face vedere, con degli item e le varie restrizioni in base alle copie del virus riscontrate negli esami di controllo.
No comment!


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caldosole2
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da caldosole2 » giovedì 25 ottobre 2018, 19:16

Ma un dipendente è obbligato a dire al medico competente di essere hiv +



skydrake
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Re: lavorare con hiv

Messaggio da skydrake » giovedì 25 ottobre 2018, 20:25

caldosole2 ha scritto:Ma un dipendente è obbligato a dire al medico competente di essere hiv +
Al proprio medico curante, casomai (cioè l'invettivologo).
Vuoi dirlo anche al medico del lavoro?
Vuoi rischiare di farti dichiarare inabile al lavoro come è capitato a Raven?

http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... 867#p41867



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