Pagina 2 di 2

Re: cura anonima

Inviato: venerdì 31 agosto 2018, 14:28
da DueOpposti
Moz72 ha scritto:Eh? cioè dici vado in ospedale con un nick e una tessera sanitaria fake, bah
:lol: :lol: :lol:

Re: cura anonima

Inviato: venerdì 31 agosto 2018, 15:15
da Benson
Ci vuole tempo. Per un bel po' quando ero in fila ad aspettare il prelievo mi cacavo addosso ogni volta che vedevo arrivare qualcuno di nuovo, perché poteva essere una persona che conoscevo. Poi, tra l'altro, è anche accaduto e naturalmente era in cura come me, quindi ci siamo sorrisi e capiti.
A volte non ho usato l'esenzione, poi invece ho imparato a convivere con questa cosa, che per tutti, c'è poco da fare, è associata a "o sei finocchio, o ti droghi, o vai a trans, o tua moglie..." (beh... in effetti...). E allora anche se andavo da un dermatologo per una cazzatissima, appena mi doveva mettere le mani addosso lo informavo. Ho trovato tutti professionisti che mi hanno detto "E allora? Dov'è il problema?", tranne uno in questi dieci anni.
Nel reparto malattie infettive - almeno per la mia esperienza - sono tutti seri, gentili e comprensivi. Affidabili. Di conseguenza fidati: avrai aiuto, medicinali e consulenze per qualunque altro problema.

Re: cura anonima

Inviato: sabato 1 settembre 2018, 21:41
da Lavie3583
grazie alle vostre risposte.
non capisco quelli che mi hanno risposto in modo arrabbiato.
se cercate su internet, esiste tutto un progetto sanitario (che pare non abbia preso piede) sul follow up e trattamento anonimo dove viene lasciato al paziente una tessera con codice e viene seguito con questo codice piuttosto che con il suo nome permettendogli la massima privacy.
ovvio il medico di per se non è un problema ma sono infermieri e amministrativi che non sempre rispettano la privacy. tutto qui.
cmq grazie di nuovo a tutti.
buona serata

Re: cura anonima

Inviato: domenica 2 settembre 2018, 8:46
da cicero
Sinceramente, ricercare in modo ossessivo l’anonimato (pensiero diffuso, leggendo i post paranoici sull’esenzione 020) credo sia una auto-stigmatizzazione. Come possiamo modificare la percezione e il conseguente stigma delle persone intorno a noi se ci nascondiamo e ci vergogniamo? Non dico di esporlo ai 4 venti, anche io ci tengo alla mia privacy, ma è controproducente per la nostra serenità e quella degli altri viverla così. Poi con i tuoi soldi e la tua salute fa ciò che vuoi, eh

Re: cura anonima

Inviato: giovedì 6 settembre 2018, 18:19
da gandalf
Beh ovviamente va capita e rispettata la preoccupazione sul problema anonimato, ma va detto che la terapia viene erogata gratuitamente solo se si è registrati come pazienti hiv con esenzione 020, pertanto l'anonimato lo si può mantenere solo se si è disposti a pagarsi un infettivologo privatamente le terapie privatamente che mensilmente possono arrivare a costare anche 3000 euro, a seconda dei farmaci etc. e delle analisi di controllo. Tutto si può fare ma bisogna pagare.
Sull'anonimato vorrei dire che nella Regione in cui vivo non esiste più e che al momento del test viene chiesto tessera sanitaria nome e cognome, in ospedale.
Personalmente ho fatto stampare i risultati delle analisi di controllo hiv in altro ospedale e altro reparto e dal computer di altro medico, non infettivologo, soltanto dando la tessera sanitaria e non ho mai autorizzato la possibilità di visualizzazione sul pc. Mi hanno semplicemente detto che nella mia regione il sistema informatico accessibile con tessera di un medico e non di un infermiere, da accesso a tutti i dati del paziente anche ai dati sensibili, sta al medico farne buon uso a termini di Legge.
Quindi dipende dai sistemi informatici e programmi correlati.
Quindi caro amico credo che la convenienza della gratuità della terapia compensi largamente la mancanza di un anonimato.

Re: cura anonima

Inviato: sabato 8 settembre 2018, 12:00
da Lavie3583
grazie della tua risposta..e della comprensione

Re: cura anonima

Inviato: lunedì 10 settembre 2018, 0:01
da tonio
Ciao .Per esperienza personale posso dirti che per i noti problemi di privacy che raramente viene rispettata in Italia nonostante le leggi severe ,ho ottenuto dal direttore , umano e comprensivo del reparto di un ospedale fuori dalla regione in cui risiedo , la possibilita’ di essere ricoverato in day hospital di anno in anno e,quindi, di evitare l’attivazione del codice di esenzione che mi avrebbe causato non pochi problemi vivendo e lavorando in un piccolo centro. Per i farmaci pero’ non c’e’ nulla da fare : prescritti e ritirati in ospedale e , dunque, contabilizzati presso l ‘amministrazione della regione di residenza. Il vero problema e’ il codice di esenzione che e’ univoco e facilmente identificabile. Sia l’Ufficio legale del Ministero della Salute che il Garante della privacy che ho interpellato mi hanno assicurato di impegnarsi a risolvere il problema in tempi brevi , ma non ci credo. Saluti

Re: cura anonima

Inviato: mercoledì 12 settembre 2018, 10:04
da Moz72
ragazzi e poche ragazze, allora volete dire che se diventassi una STAR, potrei buttare via la tessera Disneyworld che mi ha disegnato la nipotina che ho cercato di usare per la cavalla pazza della mia ASL, ma tengo sempre per affetto, mi scelgo un infettivologo che mi viene in casa a fare tutto, in tal caso lo gradirei selezionare in base a criteri puramente estetici, mi ci vedo snodato e ammiccante tipo il nuovo Prince italiano, sign o' the times, pace all'anima sua..