HIVforum.info

Buongiorno
vorrei sapere se ci fosse la possibilità di essere seguito da un reparto di malattie infettive e se necessario fare esami e soprattutto la cura in modo anonimo in Romagna/ Marche . Grazie

Eh? cioè dici vado in ospedale con un nick e una tessera sanitaria fake, bah, c'è solo da provare
Emilia Romagna-Marche, dunque dunque dunque, prova magari a San Marino che è uno stato a se
A San Leo? anche loro vogliono diventarlo
Segui anche la storia di quel gruppo di paesini del Montefeltro che son passati dalle Marche all'Emilia Romagna per referendum qualche anno fa
insomma mi sei uno tutto geopolitica e servizi segreti, tutto un risiko di roba

Lavie3583 ha scritto:vorrei sapere se ci fosse la possibilità di essere seguito da un reparto di malattie infettive e se necessario fare esami e soprattutto la cura in modo anonimo in Romagna/ Marche .

Come si può rispondere a un quesito del genere? BHA

diciamo cosi quanto meno idea molto bizzarra x non dire altro

Il fine di tutto questo anonimato ? Se hai hiv ti cureresti o no? Se si altrimenti muore come è quasi accaduto a me, non puoi in anonimato..sai..costi migliaia di e al ssn... Se non vuoi curarti o far saper di hiv comprendo solo perché poni questa domanda ma non condivido... In ogni caso non esiste anonimato se si intraprende la cura per hiv.. Il resto..il test assolutamente si.. Pure la ricetta te la fanno in ospedale senza andar dal medico di base.

Vedi, il problema è che, anche se ai pazienti non fanno pagare nulla, i farmaci hanno pur sempre un costo.
Per i test c'è una legge che consente di farli in modalità anonima e gratuita, ma per acquistare i kit di laboratorio necessari negli uffici amministrativi dell'AUSL c'è un capitolo su cui scaricarne il costo (in una contabilità di un ente pubblico non poi spendere migliaia di euro in "spese varie", ci deve essere la voce apposita).
Tuttavia, non esiste una legge sull'anonimato per i nostri farmaci, i quali hanno un costo rilevante e non vengono mai, ma proprio mai scaricati su dei capitoli "semplici" come per le garze, siringhe ecc. (semplici nel senso non legati al paziente) ma sono previsti dei cosiddetti centri di costo e li vengono scaricati. Questi centri di costo sono regionali e ogni regione si fa pagare ciò che eroga ai pazienti residenti in altre regioni. È tipico dei pazienti al sud venire al nord per farsi fare operazioni chirurgiche importanti, ma poi le regioni del nord si fanno rimborsare. Anche con i nostri farmaci, visto il costo, tengono una contabilità rigorosa.

vabbè però non trovo coerente l'anonimato al test e se poi risulti siero positivo non serve l'anonimato...si dovrebbe a mio avviso trovare una soluzione a questo, magari associare una serie numerica al nome e cognome.. non tanto per il medico che ci tiene in cura, ma per tutto l'altro personale esempio amministrativi, infermieri e personali di altri reparti, vaccinazioni ecc

mmmm... capisco le preoccupazioni, considera però che, pur non essendo anonimo, il trattamento è protetto, così protetto che, per esempio, qui in Lombardia neppure io riesco a vedere on line i miei documenti del fascicolo sanitario elettronico relativi all'infezione e, se non lo avessi autorizzato io a vedere il codice di esenzione, il mio medico di famiglia non avrebbe potuto utilizzarlo nelle ricette

ma poi penso anche se?? fossi positivo a cosa servirebbe tutto questo anonimato dovresti andare dal infettivologo la notte quando non c'e' nessuno?? e come? con il passamontagna???? ma dai anche se si mette un anonimo sui documenti quando vai dai medici ci stanno gli altri pazienti che come te stanno li e se conosci qualcuno 2+2 fa quatto "di solito"

escitene al più presto da questa storia, te lo dico per esperienza personale. i primi due anni ho pagato esami di tasca mia perchè non ho chiesto l'esenzione per mantenere l'anonimato anche se i farmaci in qualche modo l'infettivologo riusciva a farmeli avere, una situazione assurda che ha messo in difficoltà il reparto e il mio portafoglio. bisogna curarsi, punto, l'anonimato è garantito dalla legge, ma la salute prima di tutto.