Hiv: Le buone ragioni per essere ottimisti

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Soul78
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Hiv: Le buone ragioni per essere ottimisti

Messaggio da Soul78 » giovedì 12 aprile 2018, 16:21

citazione: http://www.today.it/partner/hiv-le-buon ... misti.html

Hiv: Le buone ragioni per essere ottimisti.

Hiv, Aids… Oggi sono parole che fanno meno paura di ieri: ci stiamo lasciando alle spalle le immagini devastanti dell’epidemia negli anni 80 e 90, ma le 3444 infezioni contratte in Italia nel 2015 (ultimi dati rilasciati a dicembre dall’Istituto Superiore di Sanità) ci confermano che la guardia non può ancora essere abbassata.
Hiv: Le buone ragioni per essere ottimisti.

Di buone notizie ce ne sono abbastanza: innanzi tutto le terapie, che permettono di tenere l’infezione da Hiv sotto controllo e che consentono alle persone sieropositive di sperare in una qualità della vita quasi analoga a quella di chi sieropositivo non è. La seconda buona notizia è che una persona Hiv positiva in terapia, con carica virale (in buona sostanza, la potenza del virus) non rilevabile, praticamente non trasmette il virus.

Ancora una buona notizia è che esiste un farmaco, normalmente usato per curare le persone Hiv positive, che, se assunto da chi è sieronegativo, consente di non contrarre il virus dell’Hiv, infatti si parla di profilassi Pre Esposizione (meglio nota come PrEP), anche se in Italia non esistono ancora protocolli di distribuzione.

Hiv: Le buone ragioni per essere ottimisti.

A queste buone notizie, fanno però da contraltare alcune news meno buone: ad esempio, molte persone scoprono di essere Hiv positive tardi, troppo tardi, quando l’infezione ha già debilitato il loro sistema immunitario e quando, magari hanno, se pure inconsapevolmente, trasmesso ad altri il virus. Inoltre, la “normalizzazione” della vita delle persone sieropositive, sta facendo sì che molti, specialmente tra i più giovani, non sappiano più neanche cosa sia l’Hiv. Ignoranza favorita dalla pressione di alcuni media che pur di cercare la sensazione ad ogni costo, amplificano notizie non sempre corrette con toni da giudizio universale, alimentando solamente la paura (tra l’altro, di fare il test).


Per questo l’impegno di Anlaids Onlus in questo particolare momento, oltre che nella continua lotta allo stigma, è principalmente centrato sulla prevenzione e sulla corretta informazione. Sapere vuol dire scegliere. Scegliere comportamenti che non mettono a rischio la propria e l’altrui salute; farsi il test senza paura, poiché conoscere in tempo la propria eventuale positività all’Hiv non vuol dire oggi essere condannati, ma evitare di ammalarsi e di trasmettere ad altri l’infezione.

“I nostri progetti in cantiere: innanzi tutto il progetto scuola, che da più di 20 anni ci permette di contattare migliaia di giovani (ma anche insegnanti e genitori), in continua evoluzione, perché i tempi e i mezzi di comunicazione evolvono continuamente. Il sostegno alla ricerca, da sempre “cavallo di battaglia” della nostra Associazione. L’informazione, con il counselling telefonico, online, e tramite applicazioni per smartphone. L’accoglienza, il sostegno psicologico e personalizzato a persone Hiv positive e loro congiunti.

Il nostro impegno, inoltre, è nell’incentivazione al Test: nella nostra sede di Roma è possibile due volte al mese eseguire gratuitamente e in riservatezza il test rapido su fluido salivare, progetto da estendere anche ad altre sedi.” afferma Bruno Marchini, Presidente di Anlaids Onlus