Oggi mi sento davvero triste e discriminato

[Marcobor]

Oggi ho effettuato una visita dermatologica prenotata da tempo per una macchia al viso, la specialista mi ha diagnosticato un baselioma un tumore benigno della cute che andrà asportato con una piccola incisione chirurgica. Mi ha chiesto che farmaci assumo è preso in contropiede visto che in ambulatorio c’ erano anche due medici in scuola di specialità mi sono vergognato a dire delle mie condizioni di S+ E dei relativi farmaci. Ma quando la dottoressa ha aperto il programma per prenotarmi il piccolo intervento ha scoperto della mia condizione e mi ha richiamato perché non la avevo informata. Dicendomi che lei avrebbe dovuto informare il chirurgo e che essendo io un paziente infetto sarei stato ultimo paziente della giornata nella seduta operatoria. Anche se avendo viremia zero sono potenzialmente non infetto. Ho chiesto alla dottoressa se per asportare una piccola quantità di cute tutti i pazienti vengono sottoposti a tutti gli esami del sangue,e alla sue risposta negativa, gli ho detto che il chirurgo si dovrebbe comportare con tutti i pazienti allo stesso modo, trattandoli da potenzialmente infetti e che quindi, non era giusto che io informassi lei se in quel momento non me la sentivo. Per voi sarà una cosa da niente ma purtroppo io in quell’ospedale ci lavoro. Ho chiesto e spero che mantenga il riserbo sulle mie condizioni di salute e le ho chiesto di non prenotarmi nulla e che mi sarei fatto curare nel centro dove sono seguito per Hiv ovvero in una città vicino alla mia. Vi ho raccontato questa cosa perché mi sono sentito male nel sapere che tutti possano accedere ad informazioni così private. Essendo sieropositivo da poco, ho pagato lo scotto del mio noviziato e del sentirmi un appestato. Ho capito che a sto punto il dire o non dire non ha importanza perché chiunque ha accesso ai nostri dati. Quindi unica cosa curarmi per qualsiasi cosa in una città diversa dalla mia. Scusate lo sfogo e se volete datemi qualche consiglio.

[Gabriel81]

Marco mi dispiace molto per quanto ti è successo non so se da un punto di vista legale sia lecito come la dottoressa ti abbia gestito (mettendoti per ultimo) visto che teoricamente le attività mediche ed in particolare operatorie dovrebbero essere sempre fatte con modalità protettive per gli operatori ed i medici a prescindere dalla condizione del paziente, proprio perché vanno salvaguardate contaminazioni di ogni tipo (non solo hiv) per chi opera e per chi è assistito. Sul tema privacy poi andiamo su un mare ancora più oscuro...

Detto questo adesso pensa ad affrontare l’intervento (pensi possa essere correlato ad hiv? Meglio sempre avvisare l’infettivologo) con serenità e troverò la forza per gestire anche questa.

Ti abbraccio
Gabriel

[gandalf]

Ciao
Una tale offesa merita denuncia in Procura della Repubblica ed al Garante per la Privacy è un dovere e diritto del cittadino. La tua è stata un esperienza discriminatoria in qualche modo non prevista dal protocollo medico ospedaliero, denuncia e denuncia.
Considera che usando l'esenzione 020 tutti i computer delle aziende ospedaliere sono in linea, perciò con le loro passwords i medici se hai usato l'esenzione in precedenza, invece di riservarla alle sole cure hiv , possono vedere la tua situazione ma non possono rivelarla a nessuno pena la sospensione dal servizio o addirittura procedimento di annullamento licenza di medico dall'Ordine dei medici in seguito a dovuta denuncia.
Un abbraccio

[Ehi]

Ma davvero tutte le aziende ospedaliere possono vederlo??? Ma non é violazione della privacy anche questa?? A me questa cosa sembra assurda

[gandalf]

Si in genere usano tutte lo stesso programma e se hai dato l'esenzione in una ospedale tipo per una radiografia etc viene inserito permanentemente lo 020 e chi ha accesso con la password apposita in genere i medici e non gli infermieri che hanno vista parziale, vedono tutto di tutti quelli che si sono fatti visitare o fatto rx o eco etc. Vedono anche i tuoi numeri di cell numeri fissi tutto.

[doctorsmile]

è vero, hai subito una evidente discriminazione, la cosa più deprecabile è l'affermazione che devi essere operato per ultimo perche' siero+, come se normalmente tra un intervento e un altro non vengono applicate le normali misure protettive e la sala operatoria rimanesse sporca di sangue o di altri liquidi biologici....da non credere!
L'evidente ignoranza dell'operatore sanitario che hai avuto di fronte non deve però scoraggiarti, il punto fermo è che devi pensare alla tua salute e quindi devi eseguire l'intervento chirurgico, cerca di vedere il bicchiere mezzo vuoto..hai avuto la possibilità di dartela a gambe.
Io comunque l'avrei detto, perchè in ambito ospedaliero il fascicolo sanitario può essere consultato da qualsiasi medico che ha necessità di farlo, per la propria sicurezza e anche per capire con chi hai a che fare.
Ma perchè non ti lasciavi indirizzare dal tuo infettivologo? normalmente ci evitano simili nefandezze se possono.

[skydrake]

Anche se a fine giornata, ti volevano operare comunque (ignorano il piccolo particolare che i pazienti con viremia azzerata hanno una probabilità di contagio di molto inferiore dei pazienti sierosconosciuti).

Può capitare di peggio:
http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=12&t=5930

[pipotto]

siamo tutti con te ma io lo avevo detto mesi e mesi fa che tutti vedono tutto xche mi è capitato e mi anno dato del bugiardo qui sul forum, ma credi che l'altro ospedale non possa fare la stessa cosa??? dico sempre che il codice 020 è on line nella sanita e a meno di piccole differenze che possono esserci tra regione e regione tutta l'italia "medici" può accedere a quei dati ecco xche io non mi nascondo + di tanto, difatti il mio farmacista lo sa ad esempio il mio medico del centro analisi privato lo sa ecc.
e lo sapete che cosa disse il medico del centro privato per le analisi "xche stava per fare il prelievo senza guanti ed io lo bloccai forzatamente", grazie anche se posso farlo lo stesso senza xche non c'e' rischio ma grazie lo stesso questa e serietà da parte tua questa fu la sua risposta

[Marcobor]

Grazie a tutti per la vostra vicinanza, il mio problema principale è che essendo un sanitario non vorrei che la notizia si diffondesse nell’ospedale dove lavoro e di conseguenza a tutti i miei colleghi. Dirlo ad altri sanitari, in altre aziende, non mi crea disagio. Ma quello che maggiormente mi ha scosso ieri è stata la poca sensibilità della professionista ed il farmi sentire discriminato dicendomi che per una banalissima incisione chirurgica sarei comunque stato trattato da infetto e come ultimo paziente della giornata. Ma non devo fare un intervento a cuore aperto, perché dirmi una cosa del genere ? Perché ci trattano da appestati ? Oggi ho deciso che scriverò una breve mail alla dottoressa, non credo che abbia agito in malafede, ma le chiederò maggiore sensibilità verso chi vive la nostra condizione. Non so come la prenderà e se mi risponderà. Ma probabilmente in futuro, si rivolgerà in modo più consono a pazienti come noi.

[celafaremo]

credo che tu stia enfatizzando troppo lo stigma o la fase della discriminazione. vissuto personalmente un intervento, ho detto subito della mia condizione e il medico non ha fatto una piega, sono stato posizionato ultimo della giornata senza per questo avere subito discriminazioni o sguardi strani o altro. se ritengono che tale precauzione sia utile, che male c'è??? dovresti sentirti discriminato se avessero rifiutato di operarti.