Dall’AIDS non si guarisce, ci si cura – aggiunge Barbara Ensoli - E ancora non è neanche certo che il vaccino riesca ad eradicare il virus. La terapia costante, inoltre, non è in grado di risolvere tutti i problemi: persiste un difetto nel sistema immune, e c’è una forte immunoattivazione, che è causa di molte malattie legate alla vecchiaia, quali l’infarto cardiaco, i tumori, invecchiamento precoce. Si calcola che i pazienti in cura abbiano sette volte maggior rischio di morte rispetto ai soggetti mai infettati”.
“La promiscuità sessuale, la mancanza di percezione del rischio e la conseguente necessità di proteggersi, al giorno d’oggi, sono i principali fattori che favoriscono il contagio: rimane importante il ruolo delle droghe, soprattutto cocaina, che abbassano i freni inibitori e provocano un cedimento dello stato coscienzioso e dell’autocontrollo, soprattutto tra i giovani. Si può calcolare un aumento di infezioni, negli ultimi anni, del 10-15% nella fascia più giovane, tra i 16 e i 25 anni, soprattutto a causa di rapporti omosessuali”, conclude il Carlo Federico Perno, Professore Ordinario di Virologia Università di Roma Tor Vergata e Direttore Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia.
Citaz http://www.piusanipiubelli.it/aids-vacc ... l-2018.htm
La cura della malattia
Re: La cura della malattia
Mi sembra un po’ triste che la Ensoli si riduca a rilasciare interviste a “Più sani più belli” pur di continuare a cercare un po’ di notorietà.
Tra le simpatiche contraddizioni ensoliane spunta un’altra volta il tema del vaccino-non-vaccino (cioè non eradica il virus: quindi a cosa serve?), certo non una novità...
E ora se ne esce anche fuori con questa storia del rischio di morte addirittura “sette volte maggiore”? Ma per favore... secondo me la Ensoli non ha idea di cosa significhi da un punto di vista statistico “sette volte maggiore”.
Comunque le sue parole sono smentite dagli studi, per fortuna pubblicati non su riviste da edicola, ma su fonti molto più scientifiche: https://www.poz.com/article/mortality-risk-24048-7370
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Tra le simpatiche contraddizioni ensoliane spunta un’altra volta il tema del vaccino-non-vaccino (cioè non eradica il virus: quindi a cosa serve?), certo non una novità...
E ora se ne esce anche fuori con questa storia del rischio di morte addirittura “sette volte maggiore”? Ma per favore... secondo me la Ensoli non ha idea di cosa significhi da un punto di vista statistico “sette volte maggiore”.
Comunque le sue parole sono smentite dagli studi, per fortuna pubblicati non su riviste da edicola, ma su fonti molto più scientifiche: https://www.poz.com/article/mortality-risk-24048-7370
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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.