Trasferimento estero

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
andry81
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Trasferimento estero

Messaggio da andry81 » lunedì 27 novembre 2017, 21:09

Ciao ragazzi,
La mia azienda mi ha proposto un trasferimento a Parigi con contratto francese...panico da farmaci. Qualcuno che ci è gia passato sa darmi qualche dritta? Potrò continuare a prendere farmaci in Italia o mi conviene usufruire del Servizio sanitario francese? Se si funziona come in Italia?
Grazie per un aiuto



skydrake
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Re: Trasferimento estero

Messaggio da skydrake » lunedì 27 novembre 2017, 21:33

Se ne è già parlato in passato più volte riguardo a migrare in un altro paese europeo, ma non mi ricordo in Francia.
Ci sarebbe una direttiva europea sulla libera circolazione che include un pezzo sul mutuo riconoscimento dell'assistenza sanitaria:
http://www.piemonteimmigrazione.it/site ... Itemid=160
ma ogni paese la ha recepita in maniera un po' differente e soprattutto molti paesi hanno introdotto la "assicurazione sanitaria", per cui , sotto i 90 giorni (esempio i turisti) l'assistenza sanitaria è immediata, oltre i 90 giorni (es. lavoratori, studenti), occorre una assicurazione sanitaria per accedere liberamente al loro sistema sanitario senza passare ogni volta dal Pronto Soccorso (quello non è mai negato a nessuno).
Adesso non mi ricordo se la Francia è uno di questi, ma temo di sì:
http://www.italiansonline.net/forum3.ph ... sione=7185

Per alcuni paesi, quelli con la assicurazione sanitaria, è bene prima instaurare un rapporto di lavoro, poi iscriversi al loro sistema sanitario, anche tacendo riguardo al proprio stato di salute (non sono come assicurazioni americane, non ti esaminano prima con esami specifici, ci sarà al più un medico del lavoro come in Italia) e solo dopo qualche mese presentarsi ai loro centri di infettivologia (se invece è come in Italia, anche se non hai ancora la residenza il giorno stesso che parte la comunicazione all'INPS che si è instaurato un rapporto di lavoro puoi chiedere l'iscrizione ad una AUSL e subito presentarti ad un centro di infettivologia).
Se invece devi attendere qualche mese, saresti costretto per un po' a fare spola con l'Italia per i rifornimenti. Tieni conto che, instaurando un rapporto di lavoro, non potrai chiedere l'assistenza sanitaria diretta dei loro centri di infettivologia nemmeno per motivi di indigenza (come fanno qui per i senza fissa dimora), saresti sempre costretto a passare prima attraverso il Pronto Soccorso.

Nei centri di infettivologia italiani puoi delegare anche una persona a ritirare le tue scorte di farmaci.
Infine, solo all'ultimo, potresti chiedere l'iscrizione all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero). Iscrivendoti potrai votare dalla Francia attraverso un consolato, MA perderesti l'assistenza sanitaria in Italia. Quindi, l'iscrizione all'AIRE DEVE ESSERE L'ULTIMA COSA CHE FARAI, sempre se la vorrai fare (non tutti ci tengono a votare dall'estero e a ricevere le multe direttamente dove stai).
Ti informo che qualcuno qui in questo forum ha fatto il furbo e non si è mai iscritto all'AIRE e, facendo spesso spola, viene seguito in contemporanea sia in Italia che all'estero (finendo con con avere scorte di antiretrovirali esagerate).

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Prova ad informarti su qualche sito come quello che ho indicato prima su come funziona questa un'assicurazione sanitaria francese (in particolare la Mutuelle complémentaire) per i lavoratori e soprattutto quando tempo ci vuole per stipularla (mi pare che sia contemporanea all'instaurazione del rapporto di lavoro) e dopo quanto tempo si può/conviene "utilizzarla" dopo averla stipulata.

Il primo messaggio nel forum indicato sopra è abbastanza rassicurante:

"In Francia tra la Sécurité Sociale e la Mutuelle complémentaire del datore di lavoro sei coperto integralmente e pure meglio che in Italia. 
La Complémentaire copre tutto e secondo tariffe anche doppie rispetto al plafond secu (io non pago nulla dal dentista). 
Dunque tranquillo, con il tuo numéro de sécurité sociale e l'assicurazione offerta dal datore di lavoro stai in una botte di ferro per qualsiasi cura. 
Qui in Francia (secondo un'inchiesta dell'OMS) c'è il miglior sistema sanitario del mondo e soprattutto quello che garantisce a tutti il miglior livello di cure mediche. 
Ricordo che per coloro che non hanno risorse o sono disoccuppati in cerca di lavoro c'è la CMU, couverture maladie universelle, ovvero rimborso di tutte le spese mediche al 100% senza alcun aggravio supplementare. 
Naturalmente, la carta medica europea rilasciata in Italia ti permette un rimborso al 70%, pronto soccorso escluso, ragion per cui chiedi subito al tuo datore di lavoro il numero su Secu. "



andry81
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Re: Trasferimento estero

Messaggio da andry81 » lunedì 27 novembre 2017, 23:21

Grazie mille per le preziose info mi informo meglio



Fabrizio74
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Re: Trasferimento estero

Messaggio da Fabrizio74 » martedì 28 novembre 2017, 21:23

Io ti so dire la mia esperienza. Ho vissuto sei mesi a Malta che era da pochi anni nell'unione europea.
Il test HIV è stato gratuito e l'hanno anche ripetuto per conferma dato che risultavo positivo.
L'esame per il controllo della viremia invece era a pagamento perché non riconoscevano bilateralità. 340 euro. Scritto all'ambasciata e mi hanno fatto sapere che avrei potuto detrarli dal 730, cosa che non ho fatto per motivi di privacy e imbarazzo al CAF



Agosto013
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Re: Trasferimento estero

Messaggio da Agosto013 » mercoledì 29 novembre 2017, 21:26

andry81 ha scritto:Ciao ragazzi,
La mia azienda mi ha proposto un trasferimento a Parigi con contratto francese...panico da farmaci. Qualcuno che ci è gia passato sa darmi qualche dritta? Potrò continuare a prendere farmaci in Italia o mi conviene usufruire del Servizio sanitario francese? Se si funziona come in Italia?
Grazie per un aiuto
per esperienza personale, ti sconsiglio vivamente di fare avanti indietro dall'italia per ritirare la terapia.
Il sistema sanitario francese funziona benissimo, per esserne a carico devi dimostrare di resiedere in Francia per almeno 3 mesi, dimostrabile con un contratto di lavoro o di locazione.
Una volta arrivato, prendi appuntamento in un qualsiasi reparto di malattie infettive e ti farano loro il foglio dell'esenzione che poi dovrai inviare alla sanità nazionale insieme ad altre mille scartoffie. L'accettazione e la "carte vitale" ti arrivera' dopo mesi ma avrà valore retroattivo, il che significa che puoi ritirare la terapia sin dal momento dell'invio della richiesta ;)

Per di più, in Francia non é come in Italia che sei legato all'ospedale in cui sei seguito finché morte non ci separi, ma sarai libero di ritirare la terapia in qualunque ospedale del territorio francese presentando la ricetta che l'infettivologo ti avrà già fornito (di solito la si rinnova ogni sei mesi quindi non sarai costretto a vedere il tuo infettivologo ogni mese per la ricetta).

E infine, dimentica le lunghe attese in ospedale per il prelievo di routine, in Francia il prelievo lo fai in uno dei centinaia di laboratori medici che a Parigi troverai ovunque, molti dei quali aperti anche il sabato mattina. Anche le analisi ovviamente prese a carico al 100%.

Per altre info non esitare a scrivere anche se mi connetto poco nel forum, nel frattempo benvenuto a Parigi! :D



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