AZT E VECCHIE PANZANE

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
tomtom
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AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da tomtom » mercoledì 12 luglio 2017, 7:16

Meno male che non c'erano i terribili Negazionisti a rompere le balle allo Stato mentre permetteva alle case farmaceutiche di somministrare AZT ai suoi cittadini malati di hiv al fine di sperimentare e scoprire cosi i nuovi Antiretorvirali di cui noi possiamo usufruire :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
I negazionisti sono come i pregiudizi ossia la parte peggiore dei stereotipi http://www.sapere.it/sapere/strumenti/s ... udizi.html

Meno male che recentemente Hollywood contro certi stereotipi e pregiudizi,da cui nasce il fenomeno social del backlash
https://en.wikipedia.org/wiki/Backlash_(sociology) e dal quale poi è facile scaturiscano anche persecuzioni non solo giudiziarie,
abbia fatto un bel film
https://it.wikipedia.org/wiki/Dallas_Bu ... tribuzione

Dovrebbe essere fatto obbligo ai negazionisti di vederlo.



uffa2
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Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGA

Messaggio da uffa2 » giovedì 13 luglio 2017, 9:57

La vicenda dell’AZT era, temo, un passaggio inevitabile della storia dell’HIV.
L’AZT come si sa è un buon farmaco ed è pure sicuro, tanto che è ancora usato proprio in pazienti critici come le donne in gravidanza, purtroppo per la sua immagine è nato come farmaco oncologico, ed è stato usato all’inizio nello stesso modo: in monosomministrazione, a dosi da cavallo.
Non c’era altro a quei tempi, e tutto era da costruire. Molte persone patirono le tossicità di questo approccio, molte ne morirono, e così è nato il “mito nero” intorno a questo farmaco e intorno alla tossicità delle terapie antiretrovirali.
La nostra “generazione” di malati deve molto a chi ci ha preceduti.


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skydrake
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Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGA

Messaggio da skydrake » giovedì 13 luglio 2017, 11:30

uffa2 ha scritto:L’AZT come si sa è un buon farmaco ed è pure sicuro, tanto che è ancora usato proprio in pazienti critici come le donne in gravidanza...
.... perché è comprovato che non è teratogeno ed inoltre riesce a superare la placenta.
Sebbene anche qui ci sia qualcuno che lo ha usato anni e si è trovato bene (Puzzle), per i suoi frequenti effetti collaterali è uno dei meno difendibili.
Ad inizio anni 90 però c'era solo quello, l'alternativa era morire.

Fra poco (alla fine del 2017 mi pare) dovrebbe finire la sperimentazione del Dolutegravir nelle donne in gravidanza. Se venisse dimostrato che il Dolutegravir non è teratogeno, l'AZT potrà andare definitivamente in pensione.



uffa2
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Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da uffa2 » giovedì 13 luglio 2017, 11:53

Il thread sulla Russia da cui nasce questo mini thread è il frutto di un lungo e difficile lavoro, che purtroppo temo continuerà in futuro, insomma non era il caso di mescolarci una discussione abbastanza marginale anche e importante per la storia dell'HIV, e quindi ho ritenuto di creare un nuovo thread.


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snipman

Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da snipman » giovedì 13 luglio 2017, 12:31

per una volta tomtom mi vedo d'accordo con te,l'azt è stata una pagina aberrante nella storia dell'hiv,le dosi da cavallo unite alla estrema tossicità del farmaco hanno ucciso persone che altrimenti adesso potevano essere vive ,le persone che hai tempi han rifiutato quel veleno oggi sono ancora vive e si curano con farmaci dalla ossicitò finalmente ragionevole,e con rischi superiori ai benefici ,quello che + mi fa schifo e che le case farmaceutiche conscie di tutto cio han continuato a proporre quella <edit automatico> per anni e anni



rospino
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Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da rospino » giovedì 13 luglio 2017, 13:46

snipman ha scritto:per una volta tomtom mi vedo d'accordo con te,l'azt è stata una pagina aberrante nella storia dell'hiv,le dosi da cavallo unite alla estrema tossicità del farmaco hanno ucciso persone che altrimenti adesso potevano essere vive ,le persone che hai tempi han rifiutato quel veleno oggi sono ancora vive e si curano con farmaci dalla ossicitò finalmente ragionevole,e con rischi superiori ai benefici ,quello che + mi fa schifo e che le case farmaceutiche conscie di tutto cio han continuato a proporre quella <edit automatico> per anni e anni
"Le persone che hai tempi han rifiutato quel veleno oggi sono ancora vive"??? Ma per favore, non diciamo idiozie. All'epoca l'AZT era l'unica speranza per chi era sieropositivo e entrava in AIDS. La gente moriva di AIDS, non di AZT: dire il contrario è roba degna del peggior negazionismo. L'AZT ha continuato ad essere utilizzato a dosaggi inferiori per anni e ha contribuito al successo della HAART dal 1996 in poi, per poi essere sostituito, grazie alla ricerca farmacologica, da altre molecole altrettanto efficaci ma con minore tossicità.


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Dora
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Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da Dora » giovedì 13 luglio 2017, 13:55

snipman ha scritto:per una volta tomtom mi vedo d'accordo con te,l'azt è stata una pagina aberrante nella storia dell'hiv,le dosi da cavallo unite alla estrema tossicità del farmaco hanno ucciso persone che altrimenti adesso potevano essere vive ,le persone che hai tempi han rifiutato quel veleno oggi sono ancora vive e si curano con farmaci dalla ossicitò finalmente ragionevole,e con rischi superiori ai benefici ,quello che + mi fa schifo e che le case farmaceutiche conscie di tutto cio han continuato a proporre quella <edit automatico> per anni e anni
Sei proprio ignorante, eh? Nutrito della propaganda negazionista senza neanche rendertene conto.
Ma va a studiare, va.



skydrake
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Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da skydrake » giovedì 13 luglio 2017, 14:35

Prima mi riferivo a certi pesanti effetti collaterali (astenia, lipodistrofia ecc.) che poteva causare.
Ma, come ho scritto, l'alternativa era morire.
L'AZT fu il primo degli antiretrovirali scoperti. All'AZT (zidovudina), si aggiunse nel 1991 la didanosina, nel 1992 la zalcitabina, nel 1995 ben tre, la stavudina, la lamivudina e il saquinavir.
Con l'eccezione della lamivudina, sono tutti antiretrovirali oggi quasi caduti in disuso, ma sempre attorno al 1995 si provò definitivamente che alcuni di essi lavoravano molto bene se presi in contemporanea (così nacquero le duplici e triplici terapie) e sopratutto, poté averne l'accesso la maggioranza dei pazienti USA, anziché pochi fortunati che avevano conoscenze e grandi disponibilità economiche.
Questo fu il risultato:

Immagine

http://www.thebody.com/content/art13838.html



snipman

Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da snipman » giovedì 13 luglio 2017, 14:49

l'azt non è nato come antiretrovirale ma è nato come chemioterapico e successivamente riciclato e usato come antiretrovirale,attività che effettivamente aveva ma con effetti collaterali cosi gravi e insopportabili da spingere molte persone verso il negazionismo o la sospensione della cura,io stesso ho un amica trans che mi ha detto che con l'azt vomitava dopo ogni pastiglia e perdeva i capelli ,tutt'ora è ancora viva seppur con qualche acciacco ma su 15 amici che aveva hiv+ ne sono rimasti vivi 2 (tutti morti prima della haart e tutti curati con azt),ma sta bene e ha una vita normalissima (essi che quando va a ballare si fa anche 5 o 6 pippotti hahahahaha),detto cio finalmente e reputo solo da pochi anni la qualità della vita delle persone hiv+ è molto molto simile alle persone sane e in futuro sarà ancora meglio con cure a soli due principi attivi ,dora sono tutto tranne che negazionista,sono semplicemente oggettivo,se fossi negazionista in 7 anni non avrei fatto ben tre volte la prrofilassi post esposizione (kaletra e truvada lla prima volta,cagavo tutto il giorno e mi sono cagato addosso in discoteca pure/stribild la seconda volta,il fammaco ha mio avviso ch meglio ho sopportato/truvada e dolutegravir la terza volta ,quest'ultimo ha un effetto soporifero decisamente marcato)



Dora
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Re: AZT E VECCHIE PANZANE

Messaggio da Dora » giovedì 13 luglio 2017, 15:09

snipman ha scritto:l'azt non è nato come antiretrovirale ma è nato come chemioterapico e successivamente riciclato e usato come antiretrovirale,attività che effettivamente aveva ma con effetti collaterali cosi gravi e insopportabili da spingere molte persone verso il negazionismo o la sospensione della cura,io stesso ho un amica trans che mi ha detto che con l'azt vomitava dopo ogni pastiglia e perdeva i capelli ,tutt'ora è ancora viva seppur con qualche acciacco ma su 15 amici che aveva hiv+ ne sono rimasti vivi 2 (tutti morti prima della haart e tutti curati con azt),ma sta bene e ha una vita normalissima (essi che quando va a ballare si fa anche 5 o 6 pippotti hahahahaha),detto cio finalmente e reputo solo da pochi anni la qualità della vita delle persone hiv+ è molto molto simile alle persone sane e in futuro sarà ancora meglio con cure a soli due principi attivi ,dora sono tutto tranne che negazionista,sono semplicemente oggettivo,se fossi negazionista in 7 anni non avrei fatto ben tre volte la prrofilassi post esposizione (kaletra e truvada lla prima volta,cagavo tutto il giorno e mi sono cagato addosso in discoteca pure/stribild la seconda volta,il fammaco ha mio avviso ch meglio ho sopportato/truvada e dolutegravir la terza volta ,quest'ultimo ha un effetto soporifero decisamente marcato)
Non sei oggettivo, anche se ti piace pensarlo. Sei ignorante, perché ti basi sui racconti di una amica, che esprime solo la sua personale valutazione di come ha fatto a sopravvivere mentre altri morivano, e non conosci la storia. Non so se tu sia negazionista e onestamente mi importa poco. So però che esprimi come tua verità (oggettiva?! Ti rendi conto di quanto sei arrogante?) i tipici argomenti fallaci della propaganda negazionista. Il fatto che tu non te ne renda conto, poi, è una conferma della tua ignoranza e della diffusione delle menzogne negazioniste. Purtroppo.
Inoltre, dimostri di non saper ragionare, perché prendi per buono l'argomento dei morti a causa dell'AZT, mentre tutte le fonti storiche e la logica scientifica dicono che chi negli anni '80 prese l'AZT e morì, morì a causa del virus, perché la monoterapia era insufficiente a bloccare la replicazione virale e dopo un certo tempo il virus sviluppava mutazioni resistenti all'unico farmaco allora disponibile.
Chi è sopravvissuto a quegli anni terribili è stato solo fortunato, che abbia o meno preso l'AZT.



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