genvoya ok e adesso?
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- Iscritto il: martedì 13 ottobre 2015, 18:16
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genvoya ok e adesso?
Ciao a tutti, come saprete lo assumo da 2mesi, prima alle8 adesso alle22... Non credo sia per me migliore si altri.. Premesso sia eccezionale su carta.. Parlo di come sto..debole stanco quasi sempre, duro3ore a dir tanto.. Non posso e voglio creder debba continuar cosi un'esistenza... Vivere e' altra cosa.. Dite alimentazione possa esser la chiave del successo??? Mi alimento si, pasta e carne in prevalenza con latticini non molti ma frutta e verdura pochissimi.si dice manca la mia energia perché non assumo alimenti vivi..IO credo ho allergie intolleranze. Qualche cosa..anni fa' ero negativo a tutto..boh... Perdonate lo sfogo ma dopo 7cd4 e quasi morte e quasi460cd4 viremia da anni irrilevabile..brucia.che posso fare?grazie per l'ascolto.
Re: genvoya ok e adesso?
premetto che qualcosa mi sfugge ho non lo capita ma ne hai parlato con l'infettivologo? visto che sono anni che sei inrilevabile potrebbe cambiare terapia io con isentress e descovy non ho problemi ho non me ne accorgo di averli
Re: genvoya ok e adesso?
Frutta e verdure cruda sono la base di una sana alimentazione. Riduci il consumo di carne inserendo pesce, uova, legumi e carni bianche, preferisci pasta e riso integrale, usa meno sale e zucchero. Abolisci le bevande gassate e zuccherate. Bevi molta acqua durante il giorno. Riduci il più possibile il consumo di salumi e affettati.
Questa è in sintesi la mia alimentazione.
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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.
Re: genvoya ok e adesso?
Ma prima che terapia facevi? e soprattutto stavi meglio o peggio di ora? e perche' l'hai cambiata?
sono un uomo tutto casa e chiesa..........quello che mi frega è il percorso
Re: genvoya ok e adesso?
Celafaccio purtroppo non esiste la terapia "perfetta", adattabile a tutti... Purtroppo a qualcuno l'eviplera (un componente del tuo genvoya) causa estremo affaticamento (cosa che peraltro può capitare anche con il dolutegravir, probabilmente è un effetto collaterale che accomuna un po' tutta la classe dei farmaci definiti inibitori dell'integrasi), se l'effetto collaterale dovesse persistere in maniera così pesante fallo presente all'infettivologo, vedrai che ti cambierà la terapia e alla fine troverai quella a te più adatta.
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Re: genvoya ok e adesso?
l'eviplera è un farmaco diverso,col genvoya condivide esclusivamente la emtricitabina,parente 2.0 dell'eviplera è l'odefsey,non so neanche se sia gia distribuito in italia. Torniamo pero a noi.Triumeq85 ha scritto:Celafaccio purtroppo non esiste la terapia "perfetta", adattabile a tutti... Purtroppo a qualcuno l'eviplera (un componente del tuo genvoya) causa estremo affaticamento (cosa che peraltro può capitare anche con il dolutegravir, probabilmente è un effetto collaterale che accomuna un po' tutta la classe dei farmaci definiti inibitori dell'integrasi), se l'effetto collaterale dovesse persistere in maniera così pesante fallo presente all'infettivologo, vedrai che ti cambierà la terapia e alla fine troverai quella a te più adatta.
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Un anno fa ho fatto a seguito di un incidente una profilassi post esposizione con lo stribild,che differenziava dal genvoya solo perchè conteneva ancora il vecchia tdf al posto del nuovo taf,Ti posso dire ero sempre stanco,pero la mia esperienza è limitata all'arco di un mese ,ma se te dici che la hai ancora a sto punto penso che duri fintanto che si continui a prendere sto farmaco .Purtroppo non potendolo sospendere devi lavorare su tutto quello che è il contorno.Alimentazione impeccabile,bassi contenuti di tutte le proteine animali,predigiligi a mani basse quelle vegetali(evita la carne rossa come la peste),pochi grassi e introdotti dalla frutta secca ,molta frutta,mangia molte fibre da verdura e cereali integrali (questi ultimi non abusarne),bevi tre litri al giorno di acqua e fai attività fisica ,di breve durata ma intensa e con costanza (ottimo sarebbe il nuoto,anche perchè a me per lo meno lo stribild provocava un sudore particolamente appiccicoso e di odore sgradevole,era estate),e infine spalma i pasti in molte volte durante la giornata ,infine fatti forza e usa la stanchezza per caricarti psicologicamente e darti ancora + forza (si è vero non è facilissimo),in bocca al lupo,vedrai che migliorerai parecchio
Re: genvoya ok e adesso?
p.s. evita tutti gli alimenti trasformati o lavorati meccanicamente e la verdura mangiala preribilmente cruda (come ha gia detto giustamente rospino),in bocca al lupo
genvoya ok e adesso?
Ho cominciato nel 2013 con Kivexa Reyataz e Norvir, poi passato Kivexa e Edurant e da quasi un anno Edurant e Tivicay. Mai avuti effetti collaterali di alcun genere. Negli anni la terapia è stata semplificata e sono sempre rimasto irrilevabile._andrea_ ha scritto:Ma prima che terapia facevi? e soprattutto stavi meglio o peggio di ora? e perche' l'hai cambiata?
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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.
Re: genvoya ok e adesso?
Però non esageriamo.snipman ha scritto:Alimentazione impeccabile,bassi contenuti di tutte le proteine animali,predigiligi a mani basse quelle vegetali(evita la carne rossa come la peste)
Siamo onnivori, non erbivori, ci servono anche le vitamine del complesso B, soprattutto la B12, quasi impossibile da assumere a sufficienza solo con i vegetali. Come evidenziato da uno studio retrospettivo del 2013 pubblicato su Nature, che analizzava i dati di ulteriori 18 studi scientifici, la carenza di vitamina B12 tra i vegani è alquanto diffusa in ogni fascia di età, gruppo sociale e luogo di residenza:
https://www.nature.com/ejcn/journal/v68 ... 1446a.html
Fino ai tempi dei nostri nonni si consigliava di mangiare carne a sufficienza (il non plus ultra era la carne di cavallo, rossissima) e come ricostituente si dava l'ovetto sbattuto.
Inoltre, cosa che sfugge alla maggioranza dei vegani, una dieta completamente vegetariana porta ad un alto livello basale di acido arachidonico, i cui metaboliti sono dotati di attività proinfiammatoria a causa principalmente dell'intensificazione della produzione delle prostaglandine, ossia i mediatori primari determinanti l’ampiezza e la durata della reazione infiammatoria.
Viceversa, noi HIV+ dovremmo evitare tutto ciò che aumenta la reazione infiammatoria come la peste.