ANTONIO

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Raziel

Re: ANTONIO

Messaggio da Raziel » mercoledì 19 aprile 2017, 18:57

skydrake ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:
rospino ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:Povero :(

E' morto perché era troppo tardi.
Si è vista gente che in due anni è passata da pochissimi CD4 alla normalità. Probabilmente il povero ragazzo era un non responder. Non credo sia morto perché era troppo tardi...


Cioe'? Non ho capito. E' Morro assai velocemente .
Credo che il concetto di non responder sia applicabile a quelli con cd4 bassissimi e compromessi.

Esistono non responders con cd4 alti che hanno tanto tempo per gestire differenti terapie?
Oppure semplicemente aveva una comodità maggiore.
Quando i CD4 sono bassi, possono venire malattie opportunistiche terribili.
Alcuni pazienti riescono a durare per mesi con CD4 a meno di 50 copie, ma altri incontrano il patogeno sbagliato e fanno una brutta fine.

Esempio, il JCV.
Delle persone che ho saputo che lo hanno avuto, solo una, qui su questo forum, è sopravvissuta e tutto sommato si è ripresa bene. Di altre 5-6 che ho saputo che lo hanno preso, la metà è morta, l'altra metà è rimasta gravemente invalida.

Anche il CMV, quando intacca il cervello o qualche organo interno, porta a mortalità molto elevate.

Tra i tumori HIV correlati più frequenti c'è il linfoma di non-Hogdkin. Tra questi, uno dei più aggressivi è quello di Burkitt.
Il rischio relativo di sviluppare un linfoma entro
3 anni da una diagnosi di AIDS è di 165 volte superiore rispetto alle persone senza AIDS.
http://www.jhamagazine.net/upload/JHA20161(4)78-82.pdf
E pensare che sul forum lila c'è un tale Achille, che sputa allegramente sulla sua condizione di Aids, nell'ultima analisi pubblicata dichiarava di avere ormai 96 soli cd4 e viremia in progressivo aumento, questo dopo 5 anni di autosospensione dalla terapia, cosa che non gli ha impedito, sono parole sue tuttora pubblicate, di avere rapporti e perfino una ragazza.
Purtroppo devo rilevare che è stato trattato con fin troppo buonismo, perfino da utenti che scrivono anche qui. No, non è una sua scelta non assumere la terapia se poi fa vita normale, si va a far estrarre denti senza nemmeno avvertire il dentista, ha rapporti e tutto il resto, se uno vuole suicidarsi lo faccia pure con una pistola o gettandosi da un burrone, ma senza l'ausilio dello stato e senza mettere a rischio le altre persone.



Soletto80
Messaggi: 407
Iscritto il: lunedì 24 ottobre 2016, 22:10

Re: ANTONIO

Messaggio da Soletto80 » mercoledì 19 aprile 2017, 19:17

Raziel ha scritto:
skydrake ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:
rospino ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:Povero :(

E' morto perché era troppo tardi.
Si è vista gente che in due anni è passata da pochissimi CD4 alla normalità. Probabilmente il povero ragazzo era un non responder. Non credo sia morto perché era troppo tardi...


Cioe'? Non ho capito. E' Morro assai velocemente .
Credo che il concetto di non responder sia applicabile a quelli con cd4 bassissimi e compromessi.

Esistono non responders con cd4 alti che hanno tanto tempo per gestire differenti terapie?
Oppure semplicemente aveva una comodità maggiore.
Quando i CD4 sono bassi, possono venire malattie opportunistiche terribili.
Alcuni pazienti riescono a durare per mesi con CD4 a meno di 50 copie, ma altri incontrano il patogeno sbagliato e fanno una brutta fine.

Esempio, il JCV.
Delle persone che ho saputo che lo hanno avuto, solo una, qui su questo forum, è sopravvissuta e tutto sommato si è ripresa bene. Di altre 5-6 che ho saputo che lo hanno preso, la metà è morta, l'altra metà è rimasta gravemente invalida.

Anche il CMV, quando intacca il cervello o qualche organo interno, porta a mortalità molto elevate.

Tra i tumori HIV correlati più frequenti c'è il linfoma di non-Hogdkin. Tra questi, uno dei più aggressivi è quello di Burkitt.
Il rischio relativo di sviluppare un linfoma entro
3 anni da una diagnosi di AIDS è di 165 volte superiore rispetto alle persone senza AIDS.
http://www.jhamagazine.net/upload/JHA20161(4)78-82.pdf
E pensare che sul forum lila c'è un tale Achille, che sputa allegramente sulla sua condizione di Aids, nell'ultima analisi pubblicata dichiarava di avere ormai 96 soli cd4 e viremia in progressivo aumento, questo dopo 5 anni di autosospensione dalla terapia, cosa che non gli ha impedito, sono parole sue tuttora pubblicate, di avere rapporti e perfino una ragazza.
Purtroppo devo rilevare che è stato trattato con fin troppo buonismo, perfino da utenti che scrivono anche qui. No, non è una sua scelta non assumere la terapia se poi fa vita normale, si va a far estrarre denti senza nemmeno avvertire il dentista, ha rapporti e tutto il resto, se uno vuole suicidarsi lo faccia pure con una pistola o gettandosi da un burrone, ma senza l'ausilio dello stato e senza mettere a rischio le altre persone.

Avevo fatto un argomento su quel caso specifico ... se lo cerchi lo trovi " rifiuto terapie"

Ero stato molto duro ... sostenendo che in vasi simili si dovesse anche fare valutazioni psichiatriche eventuali tso... obblighi terapeutici ... limitazioni alla libertà di rinunciare alle cure a tutela di valutazioni di " salute pubblica".

Devo confessarti che in un certo senso a pensarci ora pur rimanendo molto scettico delle scelte di Achille ...forse va anche valutata la cosiddetta " libertà di cura( o non cura" )



rospino
Messaggi: 3782
Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: ANTONIO

Messaggio da rospino » mercoledì 19 aprile 2017, 21:23

rosso80 ha scritto:In riferimento alla triste storia di Antonio, ragazzo del Benevento e morto di AIDS, lontano dalla sua famiglia che l'ha rinnegato, è stata pubblicata una lettera da parte di Jonathan Bazzi, ragazzo sieropositivo che ha deciso di rendere pubblica la sua storia (la nostra storia) nelle pagine di gay.it.


---------

Questa è la storia di Antonio.
Che ora non c’è più.




Il prossimo giugno io compio 32 anni, Antonio ne avrebbe compiuti 33. Antonio come me aveva contratto il virus dell’HIV. Era di Benevento, in Campania. Quando ha scoperto di avere il virus era già in AIDS. Ovvero il suo sistema immunitario era già compromesso. Troppo. Ma comunque i dottori c’hanno provato. Hanno provato a curarlo.

Coi farmaci che ci sono oggi, gli antiretrovirali, ormai i medici riescono a salvarti la vita anche a quel punto, quando è tardi, molto tardi. Ma non è detto. Possono subentrare delle complicazioni. Ad Antonio sono subentrate.

Antonio non è stato solo sfortunato, Antonio ha subito ciò che nessuno dovrebbe subire mai. Antonio è stato allontanato dalla famiglia. Persino in punto di morte.
Perché gay e malato della malattia dei gay.

Ha cercato fino all’ultimo di parlare con sua madre. Non è servito. Il bisogno di non farsi contagiare dallo scandalo di Antonio ha avuto la meglio. Antonio è morto. Io sono vivo.

E se sono vivo – sia chiaro – è anche perché mia madre ha pianto ma è stata subito pronta a metterci la faccia e le mani e le gambe per rimettere in piedi pure me, che ero crollato come i palloncini sagomati – l’unicorno, la sirena, Peppa Pig – quando passano troppi giorni e i gas leggeri se ne vanno in cielo.

Sono vivo perché il mio ragazzo non ha avuto paura e io ho sentito sempre, mentre strisciavo, che dovevo venirne fuori soprattutto per lui e per noi. Per l’amore che è la mia ragione di vita.

Sono vivo perché ho deciso di rendere la mia vicenda personale e clinica di dominio pubblico e non più un fatto privato, oscuro e vergognoso. Affinché, ad esempio, tutti quelli che si schifano e discriminano e rifiutano persino i figli abbiano perlomeno il vago sentore che i malati e i pervertiti in realtà sono loro.


-------------

Fonte http://www.gay.it/gay-life/news/antonio-aids-stigma
A me il tono melodrammatico e di autocompatimento di Bazzi - al di là dello stile espressivo che ritengo obbrobrioso - fanno un po' pena e credo che non siano molto di aiuto alla "nostra" causa.


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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

rosso80
Messaggi: 2352
Iscritto il: mercoledì 28 ottobre 2015, 15:37

Re: ANTONIO

Messaggio da rosso80 » mercoledì 19 aprile 2017, 21:40

rospino ha scritto:
rosso80 ha scritto:In riferimento alla triste storia di Antonio, ragazzo del Benevento e morto di AIDS, lontano dalla sua famiglia che l'ha rinnegato, è stata pubblicata una lettera da parte di Jonathan Bazzi, ragazzo sieropositivo che ha deciso di rendere pubblica la sua storia (la nostra storia) nelle pagine di gay.it.


---------

Questa è la storia di Antonio.
Che ora non c’è più.




Il prossimo giugno io compio 32 anni, Antonio ne avrebbe compiuti 33. Antonio come me aveva contratto il virus dell’HIV. Era di Benevento, in Campania. Quando ha scoperto di avere il virus era già in AIDS. Ovvero il suo sistema immunitario era già compromesso. Troppo. Ma comunque i dottori c’hanno provato. Hanno provato a curarlo.

Coi farmaci che ci sono oggi, gli antiretrovirali, ormai i medici riescono a salvarti la vita anche a quel punto, quando è tardi, molto tardi. Ma non è detto. Possono subentrare delle complicazioni. Ad Antonio sono subentrate.

Antonio non è stato solo sfortunato, Antonio ha subito ciò che nessuno dovrebbe subire mai. Antonio è stato allontanato dalla famiglia. Persino in punto di morte.
Perché gay e malato della malattia dei gay.

Ha cercato fino all’ultimo di parlare con sua madre. Non è servito. Il bisogno di non farsi contagiare dallo scandalo di Antonio ha avuto la meglio. Antonio è morto. Io sono vivo.

E se sono vivo – sia chiaro – è anche perché mia madre ha pianto ma è stata subito pronta a metterci la faccia e le mani e le gambe per rimettere in piedi pure me, che ero crollato come i palloncini sagomati – l’unicorno, la sirena, Peppa Pig – quando passano troppi giorni e i gas leggeri se ne vanno in cielo.

Sono vivo perché il mio ragazzo non ha avuto paura e io ho sentito sempre, mentre strisciavo, che dovevo venirne fuori soprattutto per lui e per noi. Per l’amore che è la mia ragione di vita.

Sono vivo perché ho deciso di rendere la mia vicenda personale e clinica di dominio pubblico e non più un fatto privato, oscuro e vergognoso. Affinché, ad esempio, tutti quelli che si schifano e discriminano e rifiutano persino i figli abbiano perlomeno il vago sentore che i malati e i pervertiti in realtà sono loro.


-------------

Fonte http://www.gay.it/gay-life/news/antonio-aids-stigma
A me il tono melodrammatico e di autocompatimento di Bazzi - al di là dello stile espressivo che ritengo obbrobrioso - fanno un po' pena e credo che non siano molto di aiuto alla "nostra" causa.


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Non sono d'accordo.
Diciamo che il problema delle persone che si espongono è quello di diventare dei portavoce. O almeno questo ci si aspetta da loro.
Non è giusto.
Bazzi si esprime e racconta le cose dal suo punto di vista. L'unico che conosce.
Ma ci mette la faccia!
Ed è uno dei pochi che ci mettono la faccia in Italia.
Io sostengo una persona che ha il coraggio di metterci la faccia. Io non lo farei. Non ne ho il coraggio. Ma lo ammiro per questo.


Don't give up!

rospino
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Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: ANTONIO

Messaggio da rospino » mercoledì 19 aprile 2017, 21:56

rosso80 ha scritto:Non sono d'accordo.
Diciamo che il problema delle persone che si espongono è quello di diventare dei portavoce. O almeno questo ci si aspetta da loro.
Non è giusto.
Bazzi si esprime e racconta le cose dal suo punto di vista. L'unico che conosce.
Ma ci mette la faccia!
Ed è uno dei pochi che ci mettono la faccia in Italia.
Io sostengo una persona che ha il coraggio di metterci la faccia. Io non lo farei. Non ne ho il coraggio. Ma lo ammiro per questo.
Anche io ammiro chi si espone. Ma bisognerebbe essere portavoce in modo corretto, altrimenti si ottiene l'effetto contrario. Sullo stile espressivo penso ci sia poco da dire, visto che è una questione del tutto soggettiva.


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rosso80
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Iscritto il: mercoledì 28 ottobre 2015, 15:37

Re: ANTONIO

Messaggio da rosso80 » mercoledì 19 aprile 2017, 21:59

rospino ha scritto:
rosso80 ha scritto:Non sono d'accordo.
Diciamo che il problema delle persone che si espongono è quello di diventare dei portavoce. O almeno questo ci si aspetta da loro.
Non è giusto.
Bazzi si esprime e racconta le cose dal suo punto di vista. L'unico che conosce.
Ma ci mette la faccia!
Ed è uno dei pochi che ci mettono la faccia in Italia.
Io sostengo una persona che ha il coraggio di metterci la faccia. Io non lo farei. Non ne ho il coraggio. Ma lo ammiro per questo.
Anche io ammiro chi si espone. Ma bisognerebbe essere portavoce in modo corretto, altrimenti si ottiene l'effetto contrario. Sullo stile espressivo penso ci sia poco da dire, visto che è una questione del tutto soggettiva.


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Beh se è per questo nemmeno a me piace la forma in cui scrive.


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Achille35lilachat
Messaggi: 39
Iscritto il: mercoledì 2 dicembre 2020, 9:27

Re: ANTONIO

Messaggio da Achille35lilachat » mercoledì 2 dicembre 2020, 18:19

Raziel ha scritto:
mercoledì 19 aprile 2017, 18:57
skydrake ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:
rospino ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:Povero :(

E' morto perché era troppo tardi.
Si è vista gente che in due anni è passata da pochissimi CD4 alla normalità. Probabilmente il povero ragazzo era un non responder. Non credo sia morto perché era troppo tardi...


Cioe'? Non ho capito. E' Morro assai velocemente .
Credo che il concetto di non responder sia applicabile a quelli con cd4 bassissimi e compromessi.

Esistono non responders con cd4 alti che hanno tanto tempo per gestire differenti terapie?
Oppure semplicemente aveva una comodità maggiore.
Quando i CD4 sono bassi, possono venire malattie opportunistiche terribili.
Alcuni pazienti riescono a durare per mesi con CD4 a meno di 50 copie, ma altri incontrano il patogeno sbagliato e fanno una brutta fine.

Esempio, il JCV.
Delle persone che ho saputo che lo hanno avuto, solo una, qui su questo forum, è sopravvissuta e tutto sommato si è ripresa bene. Di altre 5-6 che ho saputo che lo hanno preso, la metà è morta, l'altra metà è rimasta gravemente invalida.

Anche il CMV, quando intacca il cervello o qualche organo interno, porta a mortalità molto elevate.

Tra i tumori HIV correlati più frequenti c'è il linfoma di non-Hogdkin. Tra questi, uno dei più aggressivi è quello di Burkitt.
Il rischio relativo di sviluppare un linfoma entro
3 anni da una diagnosi di AIDS è di 165 volte superiore rispetto alle persone senza AIDS.
http://www.jhamagazine.net/upload/JHA20161(4)78-82.pdf
E pensare che sul forum lila c'è un tale Achille, che sputa allegramente sulla sua condizione di Aids, nell'ultima analisi pubblicata dichiarava di avere ormai 96 soli cd4 e viremia in progressivo aumento, questo dopo 5 anni di autosospensione dalla terapia, cosa che non gli ha impedito, sono parole sue tuttora pubblicate, di avere rapporti e perfino una ragazza.
Purtroppo devo rilevare che è stato trattato con fin troppo buonismo, perfino da utenti che scrivono anche qui. No, non è una sua scelta non assumere la terapia se poi fa vita normale, si va a far estrarre denti senza nemmeno avvertire il dentista, ha rapporti e tutto il resto, se uno vuole suicidarsi lo faccia pure con una pistola o gettandosi da un burrone, ma senza l'ausilio dello stato e senza mettere a rischio le altre persone.

La storia che ho narrato in molti trend su lilachat della mia sieropositività e del convivere la terapia e la sospensione di essa, è stata largamente espressa male e non interpretata a dovere......

1)
Io non ho mai avuto rapporti non protetti dopo diagnosi hiv+

2) quando scopri di avere lhiv nell'aprile 2011 ero fidanzato con una ragazza con la quale nel periodo antecedente a questa scoperta facevamo sesso come gran parte delle coppie durative che si amano senza protezione e con eiaculazione completa poiché ella faceva uso di antcongezionali.

3) l'azt mi fu prescritto dopo poco il periodo che intrapresi l'interruzione della terapia antiretrovirale..... prescritto dal medico del Garibaldi nesima di Catania il quale in monoterapia lo consogliava di farmelo assumere perché in studi scientifici del 1990 si era visto facesse aumentare le piastrine di cui ne sono carente (piastrinopenia autoimmune che porto dietro da molti anni prima della nia sieropositività)..... rifiutai l'azt (era fine 2011) mettendo firma ma proseguendo a esser monitorato dopo un periodo di lotta coi medici infettivologi che tra le paure indotte tra le ansie tra gli effetti collaterali conosciuti prima quando feci 5 mesi di truvada norvir reyataz, il tutto aveva creato una situazione di conflitto poi chiarita e seguito in un altro ospedale sempre in città......

4) gli ultimi analisi di routin risalgono ad agosto 2020 ed ho 90 cd4 fatti per via di un intervento chirurgico in vista (che momentaneamente ho rimandato)

5) sono passati 9anni.... e tra qualche mese saranno 10...... come vola il tempo!!!!

Chi vuole sapere altro mi chieda!!!!



chico92
Messaggi: 560
Iscritto il: martedì 7 giugno 2016, 22:48

Re: ANTONIO

Messaggio da chico92 » mercoledì 2 dicembre 2020, 19:25

90 cd4?
Quindi sei tuttora senza terapia?



Achille35lilachat
Messaggi: 39
Iscritto il: mercoledì 2 dicembre 2020, 9:27

Re: ANTONIO

Messaggio da Achille35lilachat » mercoledì 2 dicembre 2020, 20:04

chico92 ha scritto:
mercoledì 2 dicembre 2020, 19:25
90 cd4?
Quindi sei tuttora senza terapia?
Si....<edit dell'ammnistrazione>



agosto21
Messaggi: 476
Iscritto il: sabato 6 giugno 2015, 19:39

Re: ANTONIO

Messaggio da agosto21 » mercoledì 2 dicembre 2020, 21:06

Polmonite jirovency carinii si... Avuta con meno meno di10cd4 ... tosta assieme a candida orale e ciste cerebrale che permane ancora oggi... Ma vivo ed aa grandissima con moglie e figli negativi ... sono fprtunato di aver incontrato un eroe angelo il mio infettivologo...posso garantirvi senza entrar nel dettaglio... Con tutti gli altri sarei morto e non per loro incapacità..a volte certe anime devono incontrarsi ... Questo è avere un angelo custode e vi dico che scrivendovi ho gli occhi lucidi... curatevi bene sempre ...fatelo per chi avrebbe voluto ma non aveva farmaci o oggi ancora non ne ha !!! Vi abbraccio... di Antonio ce ne son troppi troppi...



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