ANTONIO

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rospino
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Re: ANTONIO

Messaggio da rospino » martedì 18 aprile 2017, 20:50

Rob_Rob ha scritto:
rospino ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:Povero :(

E' morto perché era troppo tardi.
Si è vista gente che in due anni è passata da pochissimi CD4 alla normalità. Probabilmente il povero ragazzo era un non responder. Non credo sia morto perché era troppo tardi...


Cioe'? Non ho capito. E' Morro assai velocemente .
Credo che il concetto di non responder sia applicabile a quelli con cd4 bassissimi e compromessi.

Esistono non responders con cd4 alti che hanno tanto tempo per gestire differenti terapie?
Rob tesoro ma se non leggi l'articolo originale non puoi capire a cosa mi riferivo, cioè in particolare alla frase: "Me lo presentò due anni fa un collega dell’ASL dove presto servizio sapendo che collaboro con l’Arcigay. Aveva bisogno di essere inquadrato clinicamente." Quello che volevo dire è che in due anni si può tranquillamente recuperare pienamente. Lui invece è morto (pace all'anima sua). Non capisco però cosa significhi "Aveva bisogno di essere inquadrato clinicamente." Forse era un non responder (mi chiedevo appunto)?


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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

Jak
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Re: ANTONIO

Messaggio da Jak » martedì 18 aprile 2017, 21:32

Spero che la sua morte sia di aiuto a tutti

Scusate non responder? Cosa vuol dire ?
Viremia alta? Senza malattie/infezioni in atto ? Con cd4 molto bassi..

Vi ringrazio sempre .....
Buona notte



Soletto80
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Re: ANTONIO

Messaggio da Soletto80 » martedì 18 aprile 2017, 21:58

[quote="flavioxx"]E perché no Soletto su una famiglia che magari ne aveva le palle piene del figlio? Mica solo i figli si trovano certi genitori, anche i genitori si trovano certi figli! Dunque non imbastiamo un discorso su niente poiché niente sappiamo. Se ti senti male per una morte guardati attorno che ce ne sono altrettante, e ciò non significa niente poiché comparare o sottovalutare le situazioni non giustifica il parlarne. Meglio tacere, no?[/quote


Spero di non aver inteso "un giustificare " la famiglia che ha lasciato da solo questo povero disgraziato in fondo di vita ? Ho capito male vero



skydrake
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Re: ANTONIO

Messaggio da skydrake » martedì 18 aprile 2017, 22:47

Rob_Rob ha scritto:
rospino ha scritto:
Rob_Rob ha scritto:Povero :(

E' morto perché era troppo tardi.
Si è vista gente che in due anni è passata da pochissimi CD4 alla normalità. Probabilmente il povero ragazzo era un non responder. Non credo sia morto perché era troppo tardi...


Cioe'? Non ho capito. E' Morro assai velocemente .
Credo che il concetto di non responder sia applicabile a quelli con cd4 bassissimi e compromessi.

Esistono non responders con cd4 alti che hanno tanto tempo per gestire differenti terapie?
Oppure semplicemente aveva una comodità maggiore.
Quando i CD4 sono bassi, possono venire malattie opportunistiche terribili.
Alcuni pazienti riescono a durare per mesi con CD4 a meno di 50 copie, ma altri incontrano il patogeno sbagliato e fanno una brutta fine.

Esempio, il JCV.
Delle persone che ho saputo che lo hanno avuto, solo una, qui su questo forum, è sopravvissuta e tutto sommato si è ripresa bene. Di altre 5-6 che ho saputo che lo hanno preso, la metà è morta, l'altra metà è rimasta gravemente invalida.

Anche il CMV, quando intacca il cervello o qualche organo interno, porta a mortalità molto elevate.

Tra i tumori HIV correlati più frequenti c'è il linfoma di non-Hogdkin. Tra questi, uno dei più aggressivi è quello di Burkitt.
Il rischio relativo di sviluppare un linfoma entro
3 anni da una diagnosi di AIDS è di 165 volte superiore rispetto alle persone senza AIDS.
http://www.jhamagazine.net/upload/JHA20161(4)78-82.pdf



pml.survivor
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Re: ANTONIO

Messaggio da pml.survivor » mercoledì 19 aprile 2017, 15:09

Che vicenda allucinante.. :|

Io sono tra quelli che si è imbattuto in un virus "cattivissimo", di quelli che l'hiv gli fa tanto di cappello, il JC. E' bastadissimo e raramente ne esci vivo.

Non se ne sa molto, se non che aggredisce le persone immunocompromesse, di cui i sieropositivi sono solo una piccola parte. Perchè si attivi non si sa.

Siccome pochi medici sanno che nemmeno esista, viene spesso confuso con altre malattie e rischio che una persona muoia senza nemmeno capire perchè. Se non avessi avuto l'hiv, sarei morto di una causa sconosciuta. E' paradossale, ma è così.

Un po' di mesi fa, ho creato un gruppo di fb di "sopravvissuti" sparsi in tutto il mondo. Se qualcuno mi da una mano, si potrebbe fare un minisito in italiano che permetta di alzare la consapevolezza sulla pml. Le info in italiano sono poche e non aggiornate (ad esempio Wikipedia).

Lo so che sono andato off topic, ma spesso si muore d'ignoranza.
Ultima modifica di pml.survivor il mercoledì 19 aprile 2017, 15:38, modificato 1 volta in totale.



rosso80
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Re: ANTONIO

Messaggio da rosso80 » mercoledì 19 aprile 2017, 15:19

In riferimento alla triste storia di Antonio, ragazzo del Benevento e morto di AIDS, lontano dalla sua famiglia che l'ha rinnegato, è stata pubblicata una lettera da parte di Jonathan Bazzi, ragazzo sieropositivo che ha deciso di rendere pubblica la sua storia (la nostra storia) nelle pagine di gay.it.


---------

Questa è la storia di Antonio.
Che ora non c’è più.




Il prossimo giugno io compio 32 anni, Antonio ne avrebbe compiuti 33. Antonio come me aveva contratto il virus dell’HIV. Era di Benevento, in Campania. Quando ha scoperto di avere il virus era già in AIDS. Ovvero il suo sistema immunitario era già compromesso. Troppo. Ma comunque i dottori c’hanno provato. Hanno provato a curarlo.

Coi farmaci che ci sono oggi, gli antiretrovirali, ormai i medici riescono a salvarti la vita anche a quel punto, quando è tardi, molto tardi. Ma non è detto. Possono subentrare delle complicazioni. Ad Antonio sono subentrate.

Antonio non è stato solo sfortunato, Antonio ha subito ciò che nessuno dovrebbe subire mai. Antonio è stato allontanato dalla famiglia. Persino in punto di morte.
Perché gay e malato della malattia dei gay.

Ha cercato fino all’ultimo di parlare con sua madre. Non è servito. Il bisogno di non farsi contagiare dallo scandalo di Antonio ha avuto la meglio. Antonio è morto. Io sono vivo.

E se sono vivo – sia chiaro – è anche perché mia madre ha pianto ma è stata subito pronta a metterci la faccia e le mani e le gambe per rimettere in piedi pure me, che ero crollato come i palloncini sagomati – l’unicorno, la sirena, Peppa Pig – quando passano troppi giorni e i gas leggeri se ne vanno in cielo.

Sono vivo perché il mio ragazzo non ha avuto paura e io ho sentito sempre, mentre strisciavo, che dovevo venirne fuori soprattutto per lui e per noi. Per l’amore che è la mia ragione di vita.

Sono vivo perché ho deciso di rendere la mia vicenda personale e clinica di dominio pubblico e non più un fatto privato, oscuro e vergognoso. Affinché, ad esempio, tutti quelli che si schifano e discriminano e rifiutano persino i figli abbiano perlomeno il vago sentore che i malati e i pervertiti in realtà sono loro.


-------------

Fonte http://www.gay.it/gay-life/news/antonio-aids-stigma


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rosso80
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Re: ANTONIO

Messaggio da rosso80 » mercoledì 19 aprile 2017, 15:28

pml.survivor ha scritto:Se qualcuno mi da una mano, si potrebbe fare un minisito in italiano che permetta di alzare la consapevolezza sulla pml. Le info in italiano sono poche e non aggiornate (ad esempio Wikipedia).

Lo so che sono andato off topic, ma spesso si muore d'ignoranza.
Mi spiace per la tua disavventura.
Ad ogni modo esistono diverse piattaforme che consentono la realizzazione di siti web gratis o comunque a basso prezzo.

Una di queste è http://www.webs.com
Ne parla l'onnipresente Salvatore Aranzulla qui.

In alternativa è possibile creare un blog.


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Gabriel81
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Località: Milano

Re: ANTONIO

Messaggio da Gabriel81 » mercoledì 19 aprile 2017, 15:54

"Affinché, ad esempio, tutti quelli che si schifano e discriminano e rifiutano persino i figli abbiano perlomeno il vago sentore che i malati e i pervertiti in realtà sono loro", parole forti ma assolutamente vere..vorrei avere il coraggio di fare anche questo coming out ma per adesso ho paura (di nuovo, a 10 anni da quello sulla mia omosessualità), soprattutto che possa condizionare in peggio la mia vita è di chi mi vuole bene (non ho avuto il coraggio di dirlo alla mia famiglia...)


Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!

DueOpposti
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Re: ANTONIO

Messaggio da DueOpposti » mercoledì 19 aprile 2017, 17:36

Con tutte le opzioni terapeutiche che ci sono oggigiorno sembra impossibile che qualcuno possa ancora morire di AIDS...Eppure è accaduto!
Spero che questo serva a far rendere conto le persone che fare il test è importante.
Un test Hiv fatto con regolarità può davvero salvarti la vita...



pipotto
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Re: ANTONIO

Messaggio da pipotto » mercoledì 19 aprile 2017, 17:45

gabriele non devi sentirti in colpa se non hai il coraggio di dirlo alla famiglia è umano, questo può farti solo onore essere umano se non riesci non farlo potrebbe essere controproducente come il contrario quindi xche rischiare.
ma spero vivamente che il giorno che lo farai i tuoi ti diano un grosso abbraccio e non un calcio nel culo come ha avuto antonio, xche specie una madre non può comportarsi in quel modo ignobile e skifoso come si è comportata la madre di antonio e spero che mi legga e si senta in colpa fino alla fine della sua vita per quello che ha fatto.
io sono uno di quelli che si è accorto tardi e sono iniziato con pochissimi cd4 e dopo ormai 1 anno dalla terapia migliora il rapporto ma i cd4 sono ancora molto bassi meno di 100, speriamo bene il 31 maggio al prossimo prelievo, intanto una domanda se?? qualcuno saprebbe rispondere la mia dottoressa non sa se e colpa del cortisone xche ho ancora i cd4 bassi c'e' stato un calo da agosto a oggi di 200 circa dopo aver avuto in inverno bronkite/febbre e poi otite con febbre di nuovo, quindi qualcuno sa se possa essere anche il cortisone complice della cosa?



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