RIFIUTO terapie

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Soletto80
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RIFIUTO terapie

Messaggio da Soletto80 » domenica 12 febbraio 2017, 15:24

Sapevo che esistono teorie negazioniste
So di persone che non assumono terapie per scelta
Ho letto su un altro forum di un ragazzo che sta andando verso la " fine" rifiutando le cure
La cosa mi ha molto colpito interiormente . Penso avendo vissuto il trauma e so che la mente " traballa".
Però mi chiedo è' corretto dire e' un suo diritto lasciarsi morire? lo sarebbe sicuramente per una persona nel pieno delle sue facoltà mentali ... ma per una persona la cui psiche( come lo è stata quella di ognuno di noi) e' evidentemente turbata e magari accarezzata da teorie quasi criminali?
In alcuni casi e' legittimo , come lo è già in altre situazioni, aggirare anche legalmente le scelte di una persona che non è in piena coscienza per il suo bene e anche degli altri ( visto che e infettivo )?



pipotto
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da pipotto » domenica 12 febbraio 2017, 16:05

bellissimo 3d

mi ha turbato un pochino ma riflettendo ho pensato come si fa a far prendere una terapia x tutta la vita ed una persona cosi turbata?? non e una terapia di 10 gg ricoverandolo lo "obblighi" a prendere le pillole ho se esistono gli fai una punturina.



Soletto80
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Soletto80 » domenica 12 febbraio 2017, 16:21

Certo ... obiezione più che corretta ... quando ci sarà anno le somministrazioni mensili o simili
;)



uffa2
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da uffa2 » domenica 12 febbraio 2017, 17:14

Soletto, al di là delle difficoltà tecniche, ce n’è una etica: la storia naturale di questa malattia è bella lunga, e con tutta la sofferenza di questa terra, la non accettazione eccetera, come si può escludere che la scelta sia lucida?
Essere sofferenti non significa essere incapaci di intendere e di volere e, alla fine, il diritto di decidere di non soffrire, nel corpo o nell’anima, è un diritto umano fondamentale.
C’è gente che rifiuta la chemioterapia per non dover affrontare gli effetti collaterali (bubboni, capelli eccetera), una roba folle perché magari si era nel gruppo dei fortunati che ce l’avrebbero fatta, e una scelta fatta per evitare di mostrarsi sofferenti e imbruttiti, quindi per motivi “futili” di fronte al dolore, ma non si tratta di matti, solo di persone che decidono sulla scorta delle convinzioni e dei criteri di giudizio maturati dopo una vita, così è per le nostre terapie: a volte questa è solo l’ultima goccia, forse addirittura una via d’uscita per fare qualcosa che in qualche modo si sarebbe voluto fare comunque…


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Triumeq85
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Triumeq85 » domenica 12 febbraio 2017, 17:32

Esattamente come dice uffa.
Proprio per questi motivi, neppure gli ospedali possono curare forzatamente una persona, a meno che non intervenga un TSO, infatti la persona firmando un documento, può scegliere di lasciare immediatamente l'ospedale.
Per quanto attiene i TSO, ad oggi sono utilizzati solo nei casi di infermità mentali, negli altri casi sono esclusi, anche se, ora non ricordo bene, per le malattie trasmissibili in teoria potrebbero essere applicati con l'ordine dell'autorità locale sanitaria convalidata da un giudice.



Blast
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Blast » domenica 12 febbraio 2017, 18:10

Triumeq85 ha scritto: Per quanto attiene i TSO, ad oggi sono utilizzati solo nei casi di infermità mentali, negli altri casi sono esclusi, anche se, ora non ricordo bene, per le malattie trasmissibili in teoria potrebbero essere applicati con l'ordine dell'autorità locale sanitaria convalidata da un giudice.
Ma cosa c'entra il TSO che riguarda i casi psichiatrici? Il fatto che una delle condizioni per un TSO sia il rifiuto del paziente di essere sottoposto a terapia psichiatrica non c'entra nulla con il rifiuto a ricevere qualsiasi terapia. A sto punto mettiamoci in mezzo pure la quarantena, non lo so. State facendo un calderone su un discorso che è più filosofico che altro.


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Soletto80
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Soletto80 » domenica 12 febbraio 2017, 18:13

Triumeq85 ha scritto:Esattamente come dice uffa.
Proprio per questi motivi, neppure gli ospedali possono curare forzatamente una persona, a meno che non intervenga un TSO, infatti la persona firmando un documento, può scegliere di lasciare immediatamente l'ospedale.
Per quanto attiene i TSO, ad oggi sono utilizzati solo nei casi di infermità mentali, negli altri casi sono esclusi, anche se, ora non ricordo bene, per le malattie trasmissibili in teoria potrebbero essere applicati con l'ordine dell'autorità locale sanitaria convalidata da un giudice.
Credo che L intervento del tribunale è previsto per tutele curatele ed interdizioni ... cioè limitazioni conclamate delle facoltà di decidere su di se e sul proprio patrimonio ... il tso su richiesta sanitaria e firmato dal sindaco è' un evento occasionale e non valido per cure costanti ... usato per motivi di igiene o sicurezza pubblica ... cioè se sbarelli ti mettono per un tempo limitato in un reparto no psichiatrico

Concordo con uffa e il suo post ... qualora come dice lui le decisioni siano frutto di valutazioni personali maturate lucidamente ... la questione è. Proprio se sono scelte lucide o venute in una mente sconvolta non lucida ... anche le normative danno spunti sulla non validità di scelte non libere , obbligate o poste in essere in momenti di non fermezza mentale



Soletto80
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Soletto80 » domenica 12 febbraio 2017, 18:17

Blast ha scritto:
Triumeq85 ha scritto: Per quanto attiene i TSO, ad oggi sono utilizzati solo nei casi di infermità mentali, negli altri casi sono esclusi, anche se, ora non ricordo bene, per le malattie trasmissibili in teoria potrebbero essere applicati con l'ordine dell'autorità locale sanitaria convalidata da un giudice.
Ma cosa c'entra il TSO che riguarda i casi psichiatrici? Il fatto che una delle condizioni per un TSO sia il rifiuto del paziente di essere sottoposto a terapia psichiatrica non c'entra nulla con il rifiuto a ricevere qualsiasi terapia. A sto punto mettiamoci in mezzo pure la quarantena, non lo so. State facendo un calderone su un discorso che è più filosofico che altro.

Esatto L idea era filosofica ... cioè se una persona sconvolta dalla diagnosi e da teorie non scientifiche ma con sfondi confortanti magari ... faccia realmente una scelta lucida è maturata nel non curarsi ... de questa scelta sia comunque legittima o se invece sia necessario non tanto imporgli una terapia ma almeno una verifica sulla sua lucidità mentale



Blast
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da Blast » domenica 12 febbraio 2017, 19:53

Una persona con diagnosi di HIV che decide di morire non è nel pieno delle sue facoltà, non essendo l'HIV una malattia mortale ma curabile. è un istinto al suicidio e va contro la natura umana di autoconservazione


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nuovo giorno
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Re: RIFUTO terapie

Messaggio da nuovo giorno » domenica 12 febbraio 2017, 19:55

Soletto80 ha scritto:
Triumeq85 ha scritto:Esattamente come dice uffa.
Proprio per questi motivi, neppure gli ospedali possono curare forzatamente una persona, a meno che non intervenga un TSO, infatti la persona firmando un documento, può scegliere di lasciare immediatamente l'ospedale.
Per quanto attiene i TSO, ad oggi sono utilizzati solo nei casi di infermità mentali, negli altri casi sono esclusi, anche se, ora non ricordo bene, per le malattie trasmissibili in teoria potrebbero essere applicati con l'ordine dell'autorità locale sanitaria convalidata da un giudice.
Credo che L intervento del tribunale è previsto per tutele curatele ed interdizioni ... cioè limitazioni conclamate delle facoltà di decidere su di se e sul proprio patrimonio ... il tso su richiesta sanitaria e firmato dal sindaco è' un evento occasionale e non valido per cure costanti ... usato per motivi di igiene o sicurezza pubblica ... cioè se sbarelli ti mettono per un tempo limitato in un reparto no psichiatrico

Concordo con uffa e il suo post ... qualora come dice lui le decisioni siano frutto di valutazioni personali maturate lucidamente ... la questione è. Proprio se sono scelte lucide o venute in una mente sconvolta non lucida ... anche le normative danno spunti sulla non validità di scelte non libere , obbligate o poste in essere in momenti di non fermezza mentale
Stavo pensando che anche io quando ho ricevuto la notizia ho passato un qualche giorno con in testa strani pensieri, confusione totale e senza neppure la speranza di uno spiraglio di luce. Dopo il terzo giorno però ho iniziato la trafila terapeutica come più o meno tutti qui. Penso si tratti proprio dell'istinto alla sopravvivenza che abbiamo tutti noi animali :lol: .
Secondo me la mancanza di lucidità nel ponderare le scelte può essere invocata a scusante di una scelta criticabile giusto la prima settimana dalla scoperta, se persiste non si tratta più di raptus o momenti o periodi di mancanza di lucidità che, per essere tali, devono essere necessariamente limitati nel tempo, altrimenti sono o patologie psichiatriche o comunque forti disturbi psicologici (quindi preesistenti alla diagnosi) o veri e propri convincimenti personali su cui la coercizione farebbe poco secondo me



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