Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming out?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rosso80
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da rosso80 » mercoledì 28 settembre 2016, 15:44

Io non mi sento attaccato. Si sta discutendo di un argomento con toni civili, senza rendere le rispettive posizioni attacchi ad personam. È lecito, giusto e costruttivo.

È ovvio che il coming out è l'unica arma per sconfiggere lo stigma. Come per l'omosessualità, anche per l'HIV lo stigma lo si supera solo con il coming out.
Tu ancora non hai fatto coming out della tua omosessualità.

Io sono gay dichiarato si potrebbe dire. Il coming out, però, ci rende soggetti ad attacchi. Una persona deve fare coming out solo dopo che ha metabolizzato per bene la cosa, sia essa l'omosessualità o l'HIV.

Se qualcuno mi dovesse prendere in giro per la mia omosessualità, non mi toccherebbe più di tanto. Questo perché è una cosa metabolizzata oramai.
Se fossi oggetto di scherno per la mia positività sarebbe come mettere il coltello in una piaga. Non l'ho ancora accettata e metabolizzata.

Io ho deciso di dirlo solo a chi reputavo amico. Ma ti parlo di gente che conosco da più di 10 anni. Che so che non mi avrebbero ferito, bensì aiutato.

Io non so che rapporti hai con quelli della tua squadra. Ma io inizierei a dire che sei gay e solo dopo che sei sieropositivo... Fai un coming out alla volta almeno.

Poi vabbè, se te la senti dì quello che vuoi a chi vuoi.
Io ho ribattuto al tuo post non perché metto in
Discussione il fatto che tu voglia fare coming out, quanto al fatto che tu - in alcuni passaggi - senta l'obbligo di dirlo.

Alla fine tutti e due stiamo dicendo la stessa cosa.
La differenza? Io non condivido la motivazione per la quale esporsi. Se devi esporti fallo perché la cosa ti sia d'aiuto e non perché ti senti obbligato a farla.
È una differenza non da poco.
Ultima modifica di rosso80 il mercoledì 28 settembre 2016, 15:52, modificato 1 volta in totale.


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pipotto
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da pipotto » mercoledì 28 settembre 2016, 15:46

ciao thunder82 argomento a me molto caro e ti ringrazio di averlo sviscerato in questo modo.
e difficilissimo risponderti già rosso ci ha messo del suo e in modo impeccabile secondo le mie tesi e opinioni, posso solo dire quello che penso anche io nell'ambito del lavoro sono in squadra e dove lavoro non mi sognerei mai e poi mai di dirlo xche sarebbe la mia fine sanno che ho 2 malattie grosse oltre ad altre ma fatto credere che siano incomprensibili per loro xche rarissime quindi non gli dico quali sono, non sanno nulla in infermeria e in direzione di me, lo sa solo 2 amici gay e i miei fratelli della siero positività poi avranno fatto 2+2=4 vabbè purtroppo quel gg ero talmente fuori di testa che lo detto e non posso tornare indietro.
ecco qua volevo portarti io lo detto hai fratelli e sorella ma oggi non lo rifarei xche uno sembra allontanato (lo era già anche prima) ora d+ gli altri no allora mi chiedo xche rifarlo se potessi??? tornare indietro non si puo andare avanti si quindi avrai tutto il tempo con grande calma a meditare se dirlo a qualcuno e non buttarti a capofitto.

qualche domanda il tuo compagno di squadra a me sembra strano che porti la discussione direttamente alla sieropositività dell'hiv, saprà qualcosa x vie traverse??? si conoscono x caso con la tua amica che sa? oppure ti sei fatto scappare una qualche informazione che magari neanche ti sei accorto ad averla data?
perdonami se ti ho fatto la domanda e solo una questione di capire la cosa non per altro.

Il discorso chiaramente è che IO PER PRIMO NON ESSENDO DICHIARATO rientro in quelli che :"Tu dovresti star zitto perchè per la causa non hai fatto proprio nulla". Giusto per chiarire che il mio intervento non vuole essere un attacco a Rosso80 o a chiunque altro.

no non e giusto e sbagliato parlare se non hai fatto nulla xche ti sei nascosto e giusto parlare se sei informato e se non lo sei e meglio tacere (riferito alle altre persone che lo verrebbero a sapere), la calma e una grande consigliera poi ovvio che ognuno di noi sa meglio qualsiasi cosa di se stesso e di chi gli gira intorno ma?????? prima di poter fare un errore sviscera x bene la cosa in modo da poter escludere almeno in parte un effetto boomerang che si ritorca contro di te, xche in quel modo staresti ancora + male



thunder82
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da thunder82 » mercoledì 28 settembre 2016, 16:31

rosso80 ha scritto:Io non mi sento attaccato. Si sta discutendo di un argomento con toni civili, senza rendere le rispettive posizioni attacchi ad personam. È lecito, giusto e costruttivo.
Ciao.
No ho voluto chiarire perchè mi piace la discussione, come penso a tutti. Questo forum è un posto "particolare" per molti di noi e per molti aspetti. Volevo solo intendere che , appunto, sto solo discutendo senza alcun intenzione di "URLARE" le mie opinioni , sentirmi attaccato o attaccare, pur mantenendo una reciproca schiettezza disarmante che forse fuori non avremmo.

Tu hai fatto coming out sulla tua omosessualità e mi dici che che "fossi discriminato non ne avresti a male perchè l'hai elaborata". Quindi ritieni che il problema sia solo averla elaborata e non la discriminazione o altro che può comportare essere dichiarato?

Intendo.....per come la vedo io gli effetti negativi se si sapesse che sono GAY o HIV o entrambe potrei comunque avere
DISCRIMINAZIONE AMICI , + + +
DISCRIMINAZIONE LAVORO + + +
PAURA DI ME/ESCLUSIONE + + +
MALELINGUE ALLONTANAMENTi + + +

con + intendo (possibile/probabile). Per questo mi permettevo di paragonare di tre tipi di outing, perchè la "causa" è diversa ma ciò che può comportare alla fine è parimenti probabile. Forse HIV fa' più PAURA mentre l'omosessualità DISCRIMINA maggiormente, ma chiaramente dipende dalle persone su cui si fa' a cozzare.

Detto ciò io non l'ho detto a nessuno quindi, predico bene e razzolo male.

Non è che mi sento in dovere se non come conseguenza della stima e affetto che provo PER ALCUNE persone. Con queste, forse sì, mi sento un filo in dovere. Alla fine le stimo o voglio bene loro e chiedo a loro, come loro a me, di condividere del quotidiano (giocare insieme, vacanze insieme, ridere, scherzare, assaggio il tuo cocktail? Mi dai un morso?) , in qualche modo atteggiamenti che secondo me mi "concedono fiducia" e mi sento un filo ipocrita a sapere che (PUR SENZA CREARGLI DANNI) abuso di questa fiducia.

Non so se ho reso l'idea.


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thunder82
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da thunder82 » mercoledì 28 settembre 2016, 16:49

pipotto ha scritto:ciao thunder82
Ciao,
capisco. Il problema è che come per la dichiarazione sul proprio orientamento, la dichiarazione sul proprio stato non l'avrebbe fatta nessuno se la domanda fosse solo :A: "Può avere effetti collaterali/boomerang?" Q: "Si" CONCLUSIONE :"Finchè non gli escludi non dirlo".

Non l'avrebbe fatta nessuno perchè non potrai mai escludere effetti boomerang. Vale per queste, vale per una qualsiasi informazione personale di carattere succulento per le pettegole del paese, per i giudizi dei perbenisti o della gente.

Alla fine rosso80 ha fatto capire che per la sua omosessualità ha deciso di farlo. Non so se ne ha trovato un beneficio e in cosa e quindi perchè abbia scelto di farlo a differenza dell'HIV. Ho capito che molto dipenda per lui, da quanto la verità è ancora "fresca". Rispetto e comprendo.

Ti spiego, io sto male per la terapia (spero sia quello) e forse anche il morale non è al massimo.
In squadra sono la figura centrale come organizzazione e gestione del gruppo. Sono lento, assente, completamente mal'organizzato rispetto al solito......cacchio si è notato.

Ti riporto il dialogo, un po' infantilmente ma per farti capire il senso:

IO: "Capisci, non mi sembro uno soggetto a depressione dai....ok, il lavoro, altri cazzi miei, il mio modo di essere con tutti, ma ho affrontato di peggio (ndr mi riferivo al momento della notizia di HIV) e non ho ceduto, ora invece ti pare possa essere un depresso?

LUI: "Non lo , alla fine però sai, hai presente sei mesi fa', il lavoro non mi rimandava nella mia sede, uscivo all'alba tornavo la sera, mi sentivo distrutto, non so se era depressione però non me lo sarei aspettato. Ho visto che non eri tu, per questo ti ho invitato più volte a uscire e Sabato a venire con noi"

IO: "Si va bhe ma un periodo".

LUI: "No aspetta ti dico una cosa che non sa nessuno, ad un certo punto ho avuto una macchia sul cazzo, sapevo di non aver avuto particolari rischi però è chiaro che ci pensi. Sono andato dal medico, mi ha detto che non c'erano grossi rischi però si capiva che i test era il caso di farli perchè doveva , per professione, pensare che il paziente mente o non sa o si vergona. Capisci, mi ha detto di provare un sapone particolare e abbiamo cominciato i test".

IO: "Si ok ma poi è passata, cosa vuoi che sia".

LUI: "No aspetta, guarda che non è bello passare i giorni e pensare di avere l'HIV, a volte ci pensi di più a volte meno. Ti rendi conto cosa succederebbe se sai di avere l'HIV"

IO:"Bhe probabilmente sarebbe un duro colpo ma alla fine lo accetteresti, devi accettarlo. "

LUI:"Si però la gente che...bleah salta indietro appena ti tagli, che magari ha paura di te, non ti tocca più , M non è bello"

IO:"C'è tanta ignoranza a riguardo anche, fa' paura lo capisco, però se poi sai che ti curi, che non sei pericoloso e la gente lo capisce, non dico diventa facile ma vivibile no?"

LUI:" Ma non so sai....pensa a come la gente ti guarderebbe tutto il giorno o tutte le volte......"

ect ect

capisci perchè mi sento in colpa? A me sembrato che lui potesse capire però è sembrato (e varrebbe anche per me se fossi siero negativo ma CON LE INFORMAZIONI CHE ORA HO), che potrebbe avere dei freni più o meno inconsci comunque. Alla fine, possiamo raccontarcela soave ma per chi non l'ha, la paura di prendersela c'è....e non possiamo NON capirli. Vale tuttora per l'influenza il cercare di non prendersela stando lontano a chi ce l'ha in ogni modo, figuriamoci per l'hiv no?

Però l'affetto che provo per lui, il fatto che lui si sia aperto con me e che abbia notato il mio stato d'animo, abbia a suo modo cercato di aiutarmi (e per un etero incallito misantropo come lui non è facile fare questo tipo di conversazioni o cercare di aiutare qualcuno) e io per contro abbia mentito su quale sia il mio vero problema.....mi pare di non aver onorato il suo tentativo, la sua fiducia e rispettato il nostro rapporto.

Oltre, appunto al sempre valido dubbio che forse aiuterebbe tanto fare, CON LE PERSONE GIUSTE, il proprio outing (solo che la persona giusta è come lo yeti, ....tutti ne parlano e nessuno l'ha mai vista cit. Raoul Cremona)


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nuovo giorno
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da nuovo giorno » mercoledì 28 settembre 2016, 17:24

Io ho deciso di dirlo a quanta più gente possibile e nel minor tempo possibile e infatti potenzialmente 4000 persone circa sanno che sono sieropositivo...tutti gli iscritti al forum insomma :D :D

Ciao thunder, scusa l'intrusione



Curioso
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da Curioso » mercoledì 28 settembre 2016, 19:02

flavioxx ha scritto:...ribadisco il mio concetto: l' hiv è sempre una malattia, mai dirlo. Io ho fatto un discorso generale

giustissimo

aggiungerei: è una "potenzialità di malattia" ovvero hiv potenzialmente genera malattie se non è trattato con terapia e se il sieropositivo non adotta un giusto stile di vita

per questo la privacy in linea generale è sacrosanta

ciò detto approvo anche quello che è stato detto all'inizio:

dirlo a qualcuno (a qualcuno, non al mondo intero!!) fa un bene tremendo.

penso che ci si debba scegliere una piccola cerchia al quale dire tutto di sé

poi per il resto penso che un sieropositivo che sta bene è come un sieronegativo che sta bene, per cui si parla di altro


mi diverto moltissimo a dicembre quando le colleghe vengono a piangere sulla mia spalla dicendo: ahhh questa bronchite che non va via, ahhhh questo mal di testa... e io : sì, sì, povera cucciola, riguardati!

per cui volendo riproporre la questione in chiave positiva direi:

COME SI FA A INDIVIDUARE LA PICCOLA CERCHIA PREZIOSA A CUI DIRE TUTTO DI SE' ?



pipotto
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da pipotto » mercoledì 28 settembre 2016, 19:58

thunder82

mi riesce difficile rispondere alla tua perdonami e te lo dico con il cuore in mano non e x offese ho altro.
certo anchio non sto tanto bene con la testa e normale che sia cosi dopo la botta ma ripeto mi riesce difficile risponderti xche ho capito molto ma molto poco, ho letto e riletto 5 volte forse e la mia testa che e confusa(molto probabile), forse e la tua.
aspettavo onestamente che rosso ho chissà chi rispondesse x estrapolare qualche cosa che mi faccia capire in + ma nulla ed allora cerco di comprendere insieme a te.
x la questione sollevata da me del discorso con il tuo collega si è chiaro ora è stata una pura casualità portare lo stesso sull'hiv quindi chiudiamo questo, il resto invece vienimi incontro, credo tu abbia uno scrupolo di coscienza che non stai dicendo la verità a chi vuoi e ti vuole bene, questa cosa mi fa piacere sono un estremista della verità non ho mai detto una bugia e spero mai lo faccia anche se mi controbatterai giustamente che non lo detta hai miei e a qualche altro sul fattore essere gay e sieropositivo, ma si certo c'e' un ma a volte bisogna scendere in compromessi e se il compromesso e che la mia vita ne subirebbe delle conseguenza io le definirei catastrofiche se dico qualcosa alla persona sbagliata allora il gioco vale la candela e non parlo.
x fare coming out e importantissimo che noi siamo pronti e se io ho rosso ho chissà chi non lo sono allora xche rovinare tutto gli amici i colleghi ecc.

Alla fine rosso80 ha fatto capire che per la sua omosessualità ha deciso di farlo. Non so se ne ha trovato un beneficio e in cosa e quindi perchè abbia scelto di farlo a differenza dell'HIV. Ho capito che molto dipenda per lui, da quanto la verità è ancora "fresca". Rispetto e comprendo.

credo rosso l'abbia fatto x il fattore omo xche in fin dei conti uno può etichettarti ma mai avere paura di potersi infettare standoti vicino, una persona non addentrata con l'hiv e normale che abbia paura di infettarsi finche sarà ignorante dell'argomento cercherà di stare lontano, forse è x questo che rosso non l'ha fatto.
al prossimo cerchiamo qualche altra risposta un abbraccio



rosso80
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da rosso80 » mercoledì 28 settembre 2016, 20:18

Comunque io ora che mi ci fare pensare l'ho detto a 6 persone e conosco 5 del forum.
Quindi il mio piccolo coming out l'ho fatto.
Però ora si è chiuso il cerchio per me. Il prossimo a cui lo dirò sarà il mio futuro ragazzo.
Per un motivo molto semplice: dopo un po' ti accorgi che non serve a nulla che lo sa tanta gente.
Basta che lo sanno gli amici più stretti di cui ti fidi.

Ad ogni modo, man mano che passa il tempo, la fobia della segretezza a tutti i costi va scemando.
Evidentemente più si accetta la cosa e meno problemi ci si fa ;)


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pipotto
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da pipotto » mercoledì 28 settembre 2016, 20:25

rosso credo tu abbia ragione è in bocca a lupo con il tuo amore che e la cosa che ci tengo di + visto l'impossibilità di trovarlo io ci ho perso le speranza da diversi anni ormai, ora essendo molto stanco da lavoro , poi domani faccio un salto in ospedale x 4 ecografie x controllare i vari linfonodi trovati quando mi sono ricoverato e trovato la sieropositività x vedere se e tutto rientrato ora riposo notte e speriamo di dormire che sono sveglio dalle 3 e mezza della notte scorsa.



thunder82
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da thunder82 » mercoledì 28 settembre 2016, 20:37

rosso80 ha scritto:Comunque io ora che mi ci fare pensare l'ho detto a 6 persone e conosco 5 del forum.
Quindi il mio piccolo coming out l'ho fatto.
Però ora si è chiuso il cerchio per me. Il prossimo a cui lo dirò sarà il mio futuro ragazzo.
Per un motivo molto semplice: dopo un po' ti accorgi che non serve a nulla che lo sa tanta gente.
Basta che lo sanno gli amici più stretti di cui ti fidi.

Ad ogni modo, man mano che passa il tempo, la fobia della segretezza a tutti i costi va scemando.
Evidentemente più si accetta la cosa e meno problemi ci si fa ;)
Non so, di certo vale per l'outing sulla propria sessualità, sul hiv non saprei proprio a questo punto.

In un certo senso dirlo ê anche un azione egoista in effetti e per certi versi


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