Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming out?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
flavioxx
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da flavioxx » venerdì 30 settembre 2016, 15:27

Col termine Prevenzione si indica anche prevenire atteggiamenti o prese di posizione non simpatiche

( Il tuo compagno di squadra può fare sesso con me!)



rospino
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da rospino » venerdì 30 settembre 2016, 16:50

thunder82 ha scritto:alla fine......se ti tieni tutto dentro sei tu il responsabile di tutto. Non è un modo per punirsi, dico solo che ho coscienza di essere io a saperlo e basta e doverlo gestire.

Se lo dici, automaticamente lo fai perchè ne hai un bisogno. Perchè lo dici? Per te stesso no? Che sarà (se lo sarà) come nel mio caso perchè mi sento in dovere di dirlo, perché provo affetto per la persona a cui lo sto dicendo, o perchè sono debole, instabile e distrutto da un periodo no o da effetti collaterali, alla fine l'avrò fatto perchè IO ne ho il bisogno. In tal senso è egoista come cosa, è anche egoista.

Senza considerare che poi, dall'altra parte si spera, ci sia comprensione se non addirittura aiuto e sostegno ....se è così l'egoismo, o meglio , l'opportunismo deriva dal riceverne aiuto, psicologico anche, ma alla fine non era quello che andavamo cercando?

E infine egoistico perchè la persona dall'altra parte....prendi esempio il mio compagno di squadra, potrebbe benissimo dire tra sè e sè :"non mi diceva niente, io vivevo sereno, nulla cambiava , perchè dirmelo e farmi parte, più o meno grossa, di questo peso, di questa possibile ombra o di sforzi miei per superarla, quando bastava vivere nella beata ignoranza"?.

Da un lato dirlo è comunque consegnare un "peso" un "impegno a qualcuno" non solo un'arma . Dall'altro non dirlo è un nostro diritto ma implicitamente la decisione che chi non lo sa non è "degno " (per rapporto poco intimo o perchè persona non fidata SECONDO NOI) di saperlo.
Naturalmente non condivido assolutamente ciò che dici, ma posso capire il tuo punto di vista, perché hai avuto la diagnosi relativamente di recente. Anche a me capitò sotto le vacanze di Natale, anche per me i primi mesi furono davvero difficili. Ma dopo quasi tre anni la realtà cambia.
Condividere con gli altri la notizia della propria sieropositività non la vedo assolutamente come un'azione egoistica. Prima di tutto perché siamo nel 2016 e le campagne di prevenzione (penso che sia questo ciò a cui si riferisce Flavio, col quale sono ovviamente d'accordo) messe in campo dalle varie istituzioni che dovrebbero concretamente fare qualcosa, sono quasi del tutto inefficaci (e a dirlo sono i dati delle nuove infezioni, non io). Far sapere al proprio gruppo di amici, o anche a un numero ristretto di essi, come si vive da sieropositivi oggi, significa quindi, più di ogni altra cosa, sensibilizzare le persone sull'argomento e far comprendere loro tutta una serie di cose che oggi stentano ad emergere.
Se tu però consideri ogni condivisione dei propri stati d'animo negativi (mi riferisco a problemi sentimentali, familiari, lavorativi, altri problemi di salute, etc.) come un "dare un peso" ad altre persone, beh è naturale che tu la viva nei termini di cui parli. Ma sappi che non è così. Condivisione è apertura, apertura è anche apertura mentale e informazione. Nessuno dei miei amici (al momento sono sicuro che almeno una decina di persone sanno di me) mi ha mai discriminato, mi ha mai fatto pesare la condivisione; al contrario, sono sempre stato ringraziato ed ammirato. Ovviamente non ho iniziato a condividere da subito (c'è voluto un po' di tempo per assestarmi e scoprirmi una persona più robusta di quanto non pensassi) e non lo faccio certo con chiunque. Ma oggi posso dire di vivere la mia condizione serenamente e con grande orgoglio.



thunder82
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Re: Quando dirlo, perché... effetti positivi di un coming ou

Messaggio da thunder82 » venerdì 30 settembre 2016, 22:52

rospino


vero, come non potrei essere d'accordo. Ma è anche vero che non si torna indietro, se l'outing va male si può solo accettare le conseguenze, quindi capisci perché ho una sommatoria di remore
Flavioxx


Dio solo sa quanto ci farei sesso io volentieri,poi, da quando mi ha mostrato come sia sotto sotto, quando la situazione lo richiede e non ê in gruppo..... Ci farei volentieri anche l'amore. Anche perché mi fa'proprio sesso pur non essendo un bello con la B!


There's nothing as queer as folk

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