Riflessione studio partner

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alfaa
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Riflessione studio partner

Messaggio da alfaa » lunedì 23 giugno 2014, 2:10

http://www.aidsmap.com/pdf/Mercoled%C3% ... e/2833218/

Questo è l'ormai famoso risultato parziale dello studio partner.Una cosa non mi è chiara .Nello studio c'è scritto che fino ad ora non c'è stata neanche una infezione ,poi però fa una statistica dei comportamenti a rischio con varie percentuali tipo sesso anale la terapia ridurrebbe il rischio de 99% senza eiaculazione e del 96% con eiaculazione. Ma se le infezioni sono state pari a 0 perchè scrivono questi dati/statistiche ,rincuoranti si ma non rispecchianti zero infezioni come dicono? Io non ci capisco nulla di statistica( cd 4 lover vieni!! ) ma il 99 % a rigor di logica non significa che su 100 rapporti uno SICURAMENTE infetta ? oppure significa che su 100 rapporti uno POTREBBE infettare,ma potrebbe anche non avvenire mai anche con 100000 rapporti? Perchè se fosse la prima che ho scritto allora non capirei proprio l'affermazione" per noi la stima piu attendibile è zero" in quanto uno su 100 ,per chi sta in una coppia fissa,è tantissimo,altro che zero....Significa rischio assicurato di infettarsi in pochi anni.



tigrotto
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da tigrotto » lunedì 23 giugno 2014, 13:59

Penso che le percentuali si riferiscano "solo" all'uso della terapia senza altre pre-condizioni. Personalmente credo che se si rispetta lo "swiss statement", ovvero: terapia con aderenza totale, viremia soppressa da almeno sei mesi e assenza di altre malattie a trasmissione sessuale, allora il rischio sia così basso da essere trascurabile.
In medicina purtroppo il rischio zero non esiste mai, come d'altronde è nella vita normale di tutti i giorni. Si tratta di capire se il rischio sia accettabile o meno.
Io posso parlare per me stesso e posso dire (da sieronegativo sposato con una donna sieropositiva) che già nel 2009 mi sono fidato dello "swiss statement" per concepire nostra figlia e che da anni, avendo rapporti solo con mia moglie ed avendo lei carica soppressa da sempre, abbiamo, di comune accordo, deciso di non utilizzare più il profilattico. Sono sieronegativo e mi controllo ogni anno.
Questo comportamento credo però che per essere eticamente corretto possa essere adottato solo da coppie sierodiscordanti stabili e monogame. Un conto è decidere di correre un rischio anche minimo o praticamente quasi nullo solo per se stessi ed un conto è far rischiare persone ignare.
Questa almeno è la mia opinione.



alfaa
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da alfaa » lunedì 23 giugno 2014, 14:48

Bhe certo, io condanno il s+ che forte di questa affermaz va a fare sex nn protetto in giro, piu che altro mi chiedo se sia come dici tu cioè se scrivono 96-99% ecc non tenendo conto delle altre condizioni che hai scritto o se è perchè effettivamente il rischio è ridotto " solo " del 99% che ripeto in una coppia stabile se significa una infezione su 100 rapporti è tantissimo



tigrotto
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da tigrotto » lunedì 23 giugno 2014, 15:31

Mah? Io penso che valga lo swiss statement in ogni caso. D'altronde non mi pare ci sia stato ancora alcun caso certo in cui lo "swiss statement" sia stato smentito. Per me se la carica è soppressa da mesi sotto HAART il rischio di tramissione sessuale è praticamente prossimo allo zero.
Gli svizzeri lo avevano anche stimato e dicevano che era attendibile stimarlo in 1/10.000.000 per singolo rapporto. Il che significa che la HAART con carica virale soppressa protegge al 99,99% (magnitudine 1/10.000).



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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da tigrotto » lunedì 23 giugno 2014, 15:39

In effetti comunque leggendo l'articolo bene il dubbio viene anche a me. Se su migliaia di rapporti non c'è stato alcun caso di trasmissione vuole dire che il rischio è zero. Poi però parla di percentuali di protezione più basse. Mah? A me la cosa puzza di cattiva interpretazione dei dati o di cattiva traduzione.



alfaa
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da alfaa » lunedì 23 giugno 2014, 21:14

Vediamo cosa ne pensano gli esperti del forum :D

Intanto io ancora non ho capito se a livello statistico ridurre le infezioni del 99% significhi che uno su 100 SICURO ci si infetta, xke se fosse cosi sarebbe tantissimo ripeto, altro che prossimo allo zero..



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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da skydrake » lunedì 23 giugno 2014, 22:06

alfaa ha scritto: Intanto io ancora non ho capito se a livello statistico ridurre le infezioni del 99% significhi che uno su 100 SICURO ci si infetta, xke se fosse cosi sarebbe tantissimo ripeto, altro che prossimo allo zero..
Non mi pare.
Se ad esempio tra coppie eterosessuali c'è una probabilità su 900 di rimanere infetti:
http://medicalxpress.com/news/2012-01-v ... ually.html

Ridurre le probabilità del 99% significa che si riduce ad 1 su 90.000. Cioè meno di quella di essere colpito da un fulmine:
http://www.disabiliforum.com/forum/5055 ... iremo.html

Ma se la riduzione di probabilità di rimanere contagiati fosse davvero proporzionale alla riduzione della carica virale (come il primo link suggerisce), allora la riduzione di probabilità sarebbe molto superiore al 99%.



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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da alfaa » martedì 24 giugno 2014, 0:14

A scusate l'ignoranza "scientifica" ma 99% non significa 1 su 100?

Inoltre sky,uno su 900 riguarda comunque una persona NON in terapia ,giusto?



tigrotto
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da tigrotto » martedì 24 giugno 2014, 0:49

Tecnicamente ha ragione skydrake. Se la probabilità P1=1/900 è riferita a coppie sierodiscordanti non in terapia per sngolo rapporto e se la terapia riduce del 99% questa probabilità allora il moltiplicatore di riduzione è P2=1/100. La probabilità risultante risulta il prodotto delle due, quindi P=(1/900)*(1/100)=1/90000.
Io, però ritengo, ma è una mia personale opinione, che soddisfacendo rigorosamente lo "swiss statement" si abbia una probabilità ancora più bassa.



alfaa
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Re: Riflessione studio partner

Messaggio da alfaa » martedì 24 giugno 2014, 11:39

ma uno su 900 riguarda rapporti etero però,meno "traumatici "giusto? Il sesso anale mi pare abbia percentuali piu alte quindi non so se è esatto uno su 90mila per i gay Poi anche per i rapporti etero ci sono percentuali diverse a seconda del tipo di rapporto uno su 900 a cosa si riferisce?



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