Gli anni della disperazione: prima della HAART

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
nordsud
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da nordsud » venerdì 13 gennaio 2017, 8:46

Soletto80 ha scritto:
nordsud ha scritto:

In che senso che ... Non ci sono più ? Che la vita paragonabile agli altri e' una panzana? ... Non ho capito il senso
Ho scritto che non postano più. Non li conoscevo di persona. Leggevo i loro interventi, anche sul sito della Lila prima che nascesse HIVFORUM.

Non ho capito il senso della tua domanda sulla vita paragonabile agli altri.

Non sono curioso ( come "qualità" ) ma se sei diventato HIV+ dagli anni 2000 in avanti puoi solo immaginare cosa significava contrarre il virus quando non esisteva la cura.
Tra USA ed Europa nel milione e passa di persone arrivate all' AIDS prima del 1995.. non si cono superstiti.
Nessuna altra malattia conduceva alla morte in modo quasi sempre orribile in pochi mesi ( da 4 a 18 mesi..con una percentuale del 100 % ) come l'AIDS.
Certamente ci sono malattie terribili come la SLA...ma non la paragono all'AIDS di allora...e non serve spiegare la differenza.



uffa2
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da uffa2 » venerdì 13 gennaio 2017, 11:29

Raziel ha scritto:Tu vivesti quegli anni da sieropositivo uffaa?
L'epidemia è esplosa che io ero appena adolescente, da un punto di vista storico me la sono fatta tutta, ma il mio è un contagio “recente”, intorno al 2003-2004.
Di quegli anni ricordo tante cose, e come tanti ho navigato per decenni tra conoscenza ufficiale e allontanamento, finché non mi sono svegliato in questa vicenda.
Si tratta di un’epoca per fortuna archiviata, che come ho spesso scritto non ho la forza di guardare, per lo spavento e la disperazione che mi evoca, ma che è passata, anche se comprendo che chi l’ha vissuta non riesca proprio a staccarsi da quei giorni tremendi.


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nordsud
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da nordsud » venerdì 13 gennaio 2017, 11:58

uffa2 ha scritto:
Raziel ha scritto:Tu vivesti quegli anni da sieropositivo uffaa?
L'epidemia è esplosa che io ero appena adolescente, da un punto di vista storico me la sono fatta tutta, ma il mio è un contagio “recente”, intorno al 2003-2004.
Di quegli anni ricordo tante cose, e come tanti ho navigato per decenni tra conoscenza ufficiale e allontanamento, finché non mi sono svegliato in questa vicenda.
Si tratta di un’epoca per fortuna archiviata, che come ho spesso scritto non ho la forza di guardare, per lo spavento e la disperazione che mi evoca, ma che è passata, anche se comprendo che chi l’ha vissuta non riesca proprio a staccarsi da quei giorni tremendi.

Se il tuo contagio risale al 2003... come puoi dal punto di vista storico aver vissuto questa tragedia ?

Dunque tu non hai mai visto un reparto infettivi negli anni prima della HAART .. diciamo il 1997 ..

Io ho ricevuto la notizia ai primi anni 90.. ( più che una sorpresa è stata una curiosità macabra che mi volevo togliere.. tanto lo sapevo che il contagio risaliva agli anni 80 ) .. rimandavo il test solo perché non volevo nemmeno entrare nel reparto infettivi ( veniva descritto come un luogo del non ritorno con i morti viventi che si trascinavano lentamente e con le salette d'attesa dove l'atmosfera era di una disperazione e tristezza infinita......a parte qualche collega che dava i numeri tanto da richiedere l'intervento anche della polizia .. -gli spacciatori entravano nei reparti a vendere la roba e non erano miei colleghi - .. )
Ma non potevo vivere ancora con questo tarlo in testa.. Quando il medico mi lesse - anticorpi presenti - .. mi sentii quasi più leggero.. Era il delirio della pazzia ? .. boh...



Soletto80
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da Soletto80 » venerdì 13 gennaio 2017, 12:33

nordsud ha scritto:
uffa2 ha scritto:
Raziel ha scritto:Tu vivesti quegli anni da sieropositivo uffaa?
L'epidemia è esplosa che io ero appena adolescente, da un punto di vista storico me la sono fatta tutta, ma il mio è un contagio “recente”, intorno al 2003-2004.
Di quegli anni ricordo tante cose, e come tanti ho navigato per decenni tra conoscenza ufficiale e allontanamento, finché non mi sono svegliato in questa vicenda.
Si tratta di un’epoca per fortuna archiviata, che come ho spesso scritto non ho la forza di guardare, per lo spavento e la disperazione che mi evoca, ma che è passata, anche se comprendo che chi l’ha vissuta non riesca proprio a staccarsi da quei giorni tremendi.

Se il tuo contagio risale al 2003... come puoi dal punto di vista storico aver vissuto questa tragedia ?

Dunque tu non hai mai visto un reparto infettivi negli anni prima della HAART .. diciamo il 1997 ..

Io ho ricevuto la notizia ai primi anni 90.. ( più che una sorpresa è stata una curiosità macabra che mi volevo togliere.. tanto lo sapevo che il contagio risaliva agli anni 80 ) .. rimandavo il test solo perché non volevo nemmeno entrare nel reparto infettivi ( veniva descritto come un luogo del non ritorno con i morti viventi che si trascinavano lentamente e con le salette d'attesa dove l'atmosfera era di una disperazione e tristezza infinita......a parte qualche collega che dava i numeri tanto da richiedere l'intervento anche della polizia .. -gli spacciatori entravano nei reparti a vendere la roba e non erano miei colleghi - .. )
Ma non potevo vivere ancora con questo tarlo in testa.. Quando il medico mi lesse - anticorpi presenti - .. mi sentii quasi più leggero.. Era il delirio della pazzia ? .. boh...
Io sono sieropositivo dal 18 ottobre 2016 ... Situazione medio tranquilla 450 cd4 viremia medio alta
In cura da novembre ... Fatto oggi i primi esami .... E spero vadano bene ;))
Non ho vissuto la tragedia AIDS di quegli anni ... Cercherò di conoscerla attraverso racconti anche qui.
Quindi non sono un " sopravvisuto" e non posso comprendere queste cose ...
Comincio solo a comprendere un po che anche oggi con tutte le buone cose mediche che ci sono e' già molto pesante ... Un peso anche non del tutto razionale ... Si...faccio fatica già in queste situazioni ... Devo davvero ringraziare che la mia storia sia iniziata nel 2016 e non 1986.
Chi più chi meno ...( chi dagli anni 80-90 molto molto di più ) siamo dei " sopravviventi";)))



uffa2
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da uffa2 » venerdì 13 gennaio 2017, 12:58

nordsud ha scritto:
uffa2 ha scritto:
Raziel ha scritto:Tu vivesti quegli anni da sieropositivo uffaa?
L'epidemia è esplosa che io ero appena adolescente, da un punto di vista storico me la sono fatta tutta, ma il mio è un contagio “recente”, intorno al 2003-2004
Se il tuo contagio risale al 2003... come puoi dal punto di vista storico aver vissuto questa tragedia ?
Io scelgo le parole una per una, rileggimi. Sono milanese, e qui quella strage è arrivata ovunque, e in tanti abbiamo avuto amici e conoscenti scomparsi a poco più di vent'anni, dopo improbabili polmoniti e lunghe permanenze al Sacco, circondati da una barriera protettiva di menzogne... permettimi di fermarmi qui.


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Blast
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da Blast » venerdì 13 gennaio 2017, 13:10

Ma se nessuno può capire cosa sia successo prima del 2000 (come è vero e giusto che sia), allora evitiamo anche di parlarne. Sei tu che hai riesumato il thread per nostalgia dei veterani, ora nessuno può esprimere la propria opinione a riguardo perchè non l'ha vissuta? Dobbiamo tutti tacere? Dobbiamo sentirci in colpa per essere nati molti anni dopo di te e aver scampato la tragedia AIDS? Boh, se vuoi condividere le tue esperienze di quei tempi ti ascoltiamo e leggiamo volentieri, se devi attaccare gli altri solo perchè non hanno vissuto il tuo calvario che ti devo dire


CIAO GIOIE

nordsud
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da nordsud » venerdì 13 gennaio 2017, 13:53

uffa2 ha scritto:
nordsud ha scritto: Io scelgo le parole una per una, rileggimi. Sono milanese, e qui quella strage è arrivata ovunque, e in tanti abbiamo avuto amici e conoscenti scomparsi a poco più di vent'anni, dopo improbabili polmoniti e lunghe permanenze al Sacco, circondati da una barriera protettiva di menzogne... permettimi di fermarmi qui.
Si posso capire quello che intendi.
Non sei stato coinvolto direttamente ma sei vissuto in un contesto non estraneo a questa malefica disgrazia.
Io ho perso qualche "amico di merende" nel giro di 2 anni nel 1990-92.
Facendo un po' i conti il turno successivo doveva essere il mio.
Invece sono riuscito a tirarla lunga tanto da arrivare all'epoca della speranza.



Raziel

Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da Raziel » venerdì 13 gennaio 2017, 14:07

kevin peter hall fu un attore, non molto noto, ma fu lui ad interpretare il Predator nel primo e nel secondo film. Era un marcantonio alto due metri, lo si può intravedere col suo vero volto alla fine del primo film come pilota dell'elicottero anche.
Non era una persona "a rischio", non era gay né tossicodipendente, ma morì di aids dopo una trasfusione per un incidente automobilistico. Gli infettati per trasfusione sono un capitolo di cui raramente si parla, forse perché molti sono morti e ne restano pochi, un capitolo doloroso, si parlerà di deficienza di controlli, ma io parlo anche di incoscienza di chi dona conducendo una vita a rischio. Ricordo su Lila di un tizio che dichiarava candidamente di aver scoperto il suo stato sierologico proprio durante un controllo in quanto era donatore, ma sappiamo bene che il controllo potrebbe risultare positivo solo dopo che il virus è già drammaticamente in circolo, quindi un certo rischio, tuttora sussiste.
Eppure è previsto nelle linee guida per i donatori di non tenere comportamenti a rischio, ma di fronte ad un bel palestrato, o una bella ragazza, a seconda dei gusti, raramente ci si trattiene. E allora non fare il donatore, dico io. Se vado in ospedale per un intervento e ci esco, come accadeva negli anni 80 e 90, con una malattia mortale, la colpa non è solo della struttura pubblica, che a quei tempi oltretutto nemmeno esistevano controllo efficaci e rapidi, ma dell'irresponsabile che dona un calice avvelenato.
Ma torniamo a Hall.
Lui si ammalò così, per una trasfusione, parliamo dei modernissimi ospedali californiani, tanto esaltati da qualcuno, non della malasanità italiana. Lui non dovette attendere anni di Hiv e poi qualche mese di Aids per morire, morì nel giro di tre mesi, come se la carica virale dentro quella sacca di sangue fosse talmente elevata da mandarlo immediatamente in aids, ed abbattere così tanto le difese da non lasciargli scampo in tempi anche più brevi di quelli "normali".
Se qualcuno mi può spiegare come questo sia potuto avvenire dal punto di vista clinico, lo ringrazio già ora.



nordsud
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da nordsud » venerdì 13 gennaio 2017, 14:16

Blast ha scritto:Ma se nessuno può capire cosa sia successo prima del 2000 (come è vero e giusto che sia), allora evitiamo anche di parlarne. Sei tu che hai riesumato il thread per nostalgia dei veterani, ora nessuno può esprimere la propria opinione a riguardo perchè non l'ha vissuta? Dobbiamo tutti tacere? Dobbiamo sentirci in colpa per essere nati molti anni dopo di te e aver scampato la tragedia AIDS? Boh, se vuoi condividere le tue esperienze di quei tempi ti ascoltiamo e leggiamo volentieri, se devi attaccare gli altri solo perchè non hanno vissuto il tuo calvario che ti devo dire
Te la canti e te la suoni da solo la storiella.
Dove ho scritto ( visto che ti stai rivolgendo a me ) che gli altri devono tacere.
Io non conosco vita morte e miracoli dei responsabili del sito.
Ho solo fatto una domanda retorica perché, a mio parere, uno che si è infettato nel 2004 presumibilmente non dovrebbe aver vissuto da "protagonista" gli anni 80. Evidentemente a Milano l'impatto è stato molto più marcato che in provincia e di riflesso ha influito sulla vita di tantissime altre persone.
Sorge spontanea una constatazione.. i tossici si sono beccati questo virus negli anni 80 quando poco o niente si sapeva.. dopo 10 anni è arrivata, nei day hospital, l'onda degli omosessuali diciamo dal 93-94 ( anche loro infettati anni prima ).
Per certi versi tutti quelli che si sono infettati negli anni 80, cioè tutti i tossici ed i primi omosessuali, sono "giustificati" perché si sapeva poco o niente su questo virus. Ma tutti quelli che si sono infettati dai primi anni 90 in avanti.. lasciatemi dirlo .. se la sono un po' inconsciamente cercata.. o sbaglio ?
Io ad esempio sono andato in giostra 7 o 8 volte.. nel 1986-87.. eppure sono bastate.. Sfigato al massimo... anche se sono riuscito a tirarla avanti per anni. Ho preferito vivere nel dubbio ( Un dubbio quasi certo ) per qualche anno... e sono stato un progressor non tanto veloce..



Blast
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Re: Gli anni della disperazione: prima della HAART

Messaggio da Blast » venerdì 13 gennaio 2017, 14:32

si ce la siamo cercata. Tu sei un martire, noi tutte povere str0nze


CIAO GIOIE

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