CHI + LONGEVO CON HIV???

[NUOVOUTENTE85]

Buon giorno, ieri sera mi chiedevo.....si sà chi è la persona che vive da + anni con il virus dell'hiv??

Il famosissimo Magic Johnson ci convive da 21 anni....e mi chiedo, sicuramente anche i medicinali di oggi sono migliori di quelli dell'epoca....ci sono prospettive di una vita + lunga??

[Puzzle]

Diagnosticato nel maggio 1985 e probabilmente mi sono infettato l'anno precedente. In terapia dal 2003
Come vedi si può arrivare ben oltre, soprattutto ora con i farmaci.

[skydrake]

Buon giorno, ieri sera mi chiedevo.....si sà chi è la persona che vive da + anni con il virus dell'hiv?? famosissimo Magic Johnson ci convive da 21 anni....

su questo stesso forum vi sono veterani più vecchi

le mi chiedo, sicuramente anche i medicinali di oggi sono migliori di quelli dell'epoca....ci sono prospettive di una vita + lunga??

Si. Proprio in questi giorni sono in riconsiderazione i dati riguardo "l'invecchiamento precoce" (anche se io non lo chiamerei così):
http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=4&t=1676
Se riconsiderano questi, probabilmente riconsideranno anche le vere e proprie aspettative di vita dei pazienti sieropositivi in terapia antiretrovirale. Le ultime erano uscite qualche mese fa mi pareva che indicassero 5 anni in meno rispetto a un sieronegativo. Tuttavia dentro vi erano anche i pazienti "experienced" che ne avevano visto di tutti i colori i decenni scorsi (es. la temibile AZT o peggio ancora, assolutamente nulla), nonchè i pazienti che si scoprono sieropositivi tardivamente, solo in fase di AIDS conclamato (capita quasi in un 50% dei casi). Se un paziente si scopre sieropositivo adesso e nella fase iniziale del contagio (sieroconversione), con i farmaci moderni, le aspettative di vita sono molto vicine a quelle di un sieronegativo.

[mariolinoa]

Se un paziente si scopre sieropositivo adesso e nella fase iniziale del contagio (sieroconversione), con i farmaci moderni, le aspettative di vita sono molto vicine a quelle di un sieronegativo.

e in base a quale studio si può trarre una conclusione del genere?si può affermare cioè che un paziente di 20 anni di età che si infetta oggi tra trenta anni e quindi dopo 30 anni dei farmaci attuali..avrà "quasi" le stesse aspettative di un sieronegativo? non esiste nulla che possa sostenere questa affermazione perchè non esiste una storia sufficientemente lunga per sostenerlo o dimostrarlo. gli effetti collaterali a lungo termine si stanno ancora scoprendo adesso.se fai un giro alla metabolica di modena oggi ..hanno inserito anche la spirometria tra gli esami di controllo..oltre alla tac coronarica e alla moc.
a me preme sopra tutto che passi più l'idea che meno farmaci si prendono e meglio è (visto che oggi questa cosa si sta diffondendo tra i medici di buona volontà anche su basi scientifiche)...rispetto alla teoria che i farmaci moderni alla fine non fanno neanche tutto questo male, una terapia vale l'altra etc etc.
e poi chi le prende queste terapie "moderne" oggi?e quali sarebbero queste terapie "moderne" che ci faranno essere quasi "normali" tra 30 anni...considerando anche i farmaci più recenti non vengono di solito dati come prima scelta ad un nuovo "paziente".un pò di realismo.

[skydrake]

...ad esempio come proiezione speculativa partendo da un centinaio di studi in fase III e IV (cioè post commercializzazione) fatti per i circa 35 antiretrovirali esistenti. Sono tutti studi limitati nel tempo (ovviamente nessuno di 30 anni), ma un buon punto di partenza. A questi si affiancano un numero sterminato di studi parziali su effetti specifici di varie terapie, più la raccolta e la accurata documentazione di casi clinici emersi per il loro interesse al riguardo.

Vai su:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/

e digita:
antiretroviral therapy hiv

Otterrai 33.038 studi pubblicati finora. Buon lavoro!

[mariolinoa]

...ad esempio come proiezione speculativa partendo da un centinaio di studi in fase III e IV (cioè post commercializzazione) fatti per i circa 35 antiretrovirali esistenti. Sono tutti studi limitati nel tempo (ovviamente nessuno di 30 anni), ma un buon punto di partenza. A questi si affiancano un numero sterminato di studi parziali su effetti specifici di varie terapie, più la raccolta e la accurata documentazione di casi clinici emersi per il loro interesse al riguardo.

Vai su:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/

e digita:
antiretroviral therapy hiv

Otterrai 33.038 studi pubblicati finora. Buon lavoro!

se vuoi scherzare fai pure. se vuoi prendere in considerazione la realtà e non delle proiezioni, che ovviamente in quanto tali non dimostrano nulla, le tue conclusioni dovrebbero essere più caute. se invece vuoi solo diffondere ottimismo perchè...ti piace così,troviamoci pure a spararle in pub.

[skydrake]

Rispondo con parole più semplici:

Abbiamo sperimentazioni che dimostrano che a 2 anni, a 3 anni, a 4 anni tutto va bene (non proprio, vendi sotto), oppure se qualcosa va male (es. densità ossea, calcoli renali), sono accuratamente descritti. Inoltre vi è una accurata raccolta dati delle analisi dei principali parametri, molto utili per prevedere cosa capiterà. Se ad esempio con un farmaco la creatinina comincia ad alzarsi, si possono fare previsioni di possibili problemi ai reni. Queste sperimentazioni sono un ottimo punto di partenza.

Da queste sperimentazioni partono studi consistenti in proiezioni a 20, 30 anni in futuro. In più studi su pazienti veterani con 20 e passa anni di sieropositività sulle spalle. Eccone uno:
http://www.vacohort.org/index.aspx

Come scritto, non danno alcuna certezza, ma non me la sentirei di definirle NULLA.

Casomai il problemi sono:

1) Gli effetti imprevisti. Se ve ne fossero alcuni imprevisti a priori, a priori non si sarebbe fatta la raccolta dati al riguardo. Tuttavia è un'evenienza alquanto rara in farmacologia. Ogni tanto qualche farmaco viene ritirato a posteriori.

2) Manco un antiretrovierale è senza effetti collaterali, anzi. Specie i primi antiretrovirali erano di fatto una collezione del peggio possibile. Tuttora essere sotto antiretrovirali è come finire nella padella. Ma la brace si chiama AIDS. Il più noto dei suoi effetti collaterali si chiama decesso.

[Tarek]

Mah, io che ho uno storico trentennale da hiv e sono in terapia da una dozzina d'anni, mi vedo (e le analisi lo confermano) forte e sicuro ma emaciato e scavato nel viso anche dopo un recente ritocco. Credo che superati i cinquant'anni il viso si sfascia, é irrecuparabile, e perciò lo stigma Hiv ce lo portiamo in bella evidenza. Io non credo di morire prima del tempo programmato dal destino anzi, stando sottocontrollo, dovremmo vivere di più

[mariolinoa]

Rispondo con parole più semplici:

Abbiamo sperimentazioni che dimostrano che a 2 anni, a 3 anni, a 4 anni tutto va bene (non proprio, vendi sotto), oppure se qualcosa va male (es. densità ossea, calcoli renali), sono accuratamente descritti. Inoltre vi è una accurata raccolta dati delle analisi dei principali parametri, molto utili per prevedere cosa capiterà. Se ad esempio con un farmaco la creatinina comincia ad alzarsi, si possono fare previsioni di possibili problemi ai reni. Queste sperimentazioni sono un ottimo punto di partenza.

Da queste sperimentazioni partono studi consistenti in proiezioni a 20, 30 anni in futuro. In più studi su pazienti veterani con 20 e passa anni di sieropositività sulle spalle. Eccone uno:
http://www.vacohort.org/index.aspx

Come scritto, non danno alcuna certezza, ma non me la sentirei di definirle NULLA.

Casomai il problemi sono:

1) Gli effetti imprevisti. Se ve ne fossero alcuni imprevisti a priori, a priori non si sarebbe fatta la raccolta dati al riguardo. Tuttavia è un'evenienza alquanto rara in farmacologia. Ogni tanto qualche farmaco viene ritirato a posteriori.

2) Manco un antiretrovierale è senza effetti collaterali, anzi. Specie i primi antiretrovirali erano di fatto una collezione del peggio possibile. Tuttora essere sotto antiretrovirali è come finire nella padella. Ma la brace si chiama AIDS. Il più noto dei suoi effetti collaterali si chiama decesso.

che le terapie di oggi siano la possibilità più concreta e sicura per sopravvivere è fuori discussione.ma non c'entra nulla con quello che stiamo dicendo.e neanche stiamo parlando del fatto che alcuni effetti collaterali possano essere presi per tempo.

[skydrake]

Stiamo discutendo di questo.

Se un paziente si scopre sieropositivo adesso e nella fase iniziale del contagio (sieroconversione), con i farmaci moderni, le aspettative di vita sono molto vicine a quelle di un sieronegativo.

e in base a quale studio si può trarre una conclusione del genere?si può affermare cioè che un paziente di 20 anni di età che si infetta oggi tra trenta anni e quindi dopo 30 anni dei farmaci attuali..avrà "quasi" le stesse aspettative di un sieronegativo?

Lo studio (l'ultimo, è ancora in corso) è questo:

http://www.vacohort.org/index.aspx

Articolo divultagivo:
http://www.thebody.com/content/69122/pr ... calcu.html

Invece questo studio è concluso, ma si concentrava solo ed esclusivamente nel rischio di tumore nelle persone sieropositive:
http://annals.org/article.aspx?articleid=746193

Da notare che coinvolgeva 212.055 persone!