HIV e lavoro all'estero

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Triumeq85
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HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Triumeq85 » lunedì 10 ottobre 2022, 17:25

Buonasera a tutti, sono risultato idoneo ad un concorso per un'agenzia governativa che lavora principalmente nei Paesi in via di sviluppo (est europeo, Africa Subsahariana, America Latina, sudest asiatico) e, data la posizione che ho, molto probabilmente risulterò anche vincitore.
Ciò detto, come posso sapere in quali Paesi e a quali condizioni le autorità sanitarie provvedono a fornire (o anche a far pagare) i farmaci hiv?
Considerando che si tratta di Paesi a medio-basso reddito pro capite, i costi dei medicinali non dovrebbero essere molto proibitivi. Al momento sono in cura con dovato, quindi credo di poter far uso anche delle formulazioni separate di lamivudina e dolutegravir.
Esiste una lista di Paesi che forniscono assistenza medica ai soggetti s+? Esiste una guida che piega come richiedere assistenza medica?
Ovviamente, sebbene non residente, potrò usufruire di uno speciale permesso di residenza in tutti i Paesi in cui sarò inviato.
Grazie a tutti per la gentile disponibilità.



Sultan15
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Sultan15 » lunedì 10 ottobre 2022, 20:05

Ma non ti pagano un'assicurazione privata? Io con la mia banca sono coperto in tutto il mondo.. e quando stavo in Vietnam mi facevo l andata e ritorno in Europa per prendere la terapia.



Blast
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Blast » lunedì 10 ottobre 2022, 20:15

Triumeq85 ha scritto:
lunedì 10 ottobre 2022, 17:25
e, data la posizione che ho, molto probabilmente risulterò anche vincitore.
Adoro, sposami


CIAO GIOIE

Puzzle
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Puzzle » lunedì 10 ottobre 2022, 20:34

Purtroppo la residenza non ti darà modo di avere le stesse condizioni della "cittadinanza", dato che le terapie vengono fornite solo ai cittadini residenti e in molti Paesi, neppure a tutti (non esiste alcun Paese che offre assistenza medica alle persone s+ straniere, al contrario alcuni ne proibiscono anche l'accesso. (Solo all'interno della UE puoi avere le stesse condizioni che hai in Italia). Diversi anni fa mi sono trovato nelle tue stesse condizioni. Sei seguito in Italia e dovrai essere seguito in Italia, con rientri periodici. Riguardo i farmaci e le analisi dipende dalla buona volontà del medico che ti assiste, e dal fatto che qualcuno te li possa far recapitare in modo sicuro. L'alternativa è fare tutto a pagamento nel Paese in cui ti trovi, non sempre facile, (l'Africa sub-sahariana la conosco bene) soprattutto con i farmaci, ma anche con le analisi: quei Paesi non hanno molta scelta e abitualmente usano farmaci che qui consideriamo di vecchia generazione, ovvero quelli generici ormai fuori dai brevetti internazionali, quindi oltre vent'anni. Senza contare che non sempre sono reperibili. In Africa solo il Rwanda e il Botswana forniscono i farmaci al 98% dei sieropositivi.

Quindi ci vuole un ampio spettro di azione e di consensi per un s+ che lavora all'estero, da parte del medico e della società. Perdere un pacco postale con i farmaci, non è inusuale in quei posti, e ti costringerebbe a rientrare in qualunque momento, il che implica che la società sia al corrente della tua situazione. E per l'Africa potrei farti una lunga lista di cose che potrebbero andare storte.

Personalmente ho lavorato all'estero per moltissimi anni, anche da s+ non in terapia. Poi è giunto il giorno della fatidica pillola ma, nonostante le varie proposte di lavoro, e tutti gli arzigogoli che mi ero inventato, le difficoltà sarebbero state stressanti, soprattutto perché, conoscendoli, non avrei mai potuto appoggiarmi ai Paesi dell'Africa sub-sahariana.



Triumeq85
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Triumeq85 » giovedì 13 ottobre 2022, 17:48

Blast ha scritto:
lunedì 10 ottobre 2022, 20:15
Triumeq85 ha scritto:
lunedì 10 ottobre 2022, 17:25
e, data la posizione che ho, molto probabilmente risulterò anche vincitore.
Adoro, sposami
aHAHAHAHAHAH... purtroppo sono già sposato!

Puzzle, grazie mille, evidentemente devo escludere l'Africa. Per me il costo dei farmaci non sarebbe un probema (anche perché non credo che li facciano pagare più di €100 al mese), però è chiaro che i disservizi, la fornitura di farmaci non idonei,così come le analisi fatte male... non sono il top. =(
Ovviamente farò un'assicurazione sanitaria!
A me sarebbe piaciuto andare in Angola o in Mozambico (qualcuno ha idea di come funzioni?), evidentemente dovrò ripiegare verso il Brasile (lì forniscono i farmaci gratuitamente, compreso il Dolutegravir), oppure il sudest asiatico dove, sebbene non siano forniti agli stranieri, si possono trovare ed acquistare abbastanza tranquillamente (specialmente in India). Pensavo di andare in Thailandia, oppure in Vietnam. Tutte le altre alternative dovrebbero riguardarei i Paesi eurooei (Portogallo, Grecia, Cipro e UK), ovvero in Australia o Nuova Zelanda... insomma luoghi dove non ci dovrebbero essere problemi per le forniture.
In alternativa devo chiedere se forniscono i farmaci per almeno un anno (per andare e tornare).



Silente1982
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Silente1982 » sabato 15 ottobre 2022, 5:23

Ciao

Ti parlo per esperienza personale lavorando in un paese asiatico dittatoriale (fai tu i conti).

Prima di tutto spero che sarai fornito di passaporto diplomatico altrimenti scordati pure di ottenere il visto di residenza. molti di questi paesi richiedono una sorta di Check up in ospedale governativo e se hai HIV (o epatite C o Sifilide) viene scartato. Tanto peggio se hai HIV non avrai accesso neanche a visti turistici o business.

Per i farmaci hai queste soluzioni:
1) Parlane in ospedale e chiedi deroga continua. Dimenticati 1 anno, non te lo daranno mai dovendo fare i controlli ma 8 mesi potresti ottenerli. Se poi hai sempre anticipato di qualche settimana teoricamente dovresti avere 10 mesi di scorta.
2) Andare con farmaci sottobanco. Ad esempio c’e’ la versione indiana del Dovato che costa 50 euro a scatola. Ovviamente il rischio è tuo.
3) Assicurazione privata con caXXo. Cosa credi che ti passino farmaci per una malattia che avevi da prima dell’assicurazione? AHAHHHA
Anzi ti sconsiglio di dichiarare la tua sieropositività in fase assicurativa.

A mio avviso dovresti provare a concordare 2 rientri l’anno.

Ciao



Blast
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Blast » sabato 15 ottobre 2022, 11:51

Silente1982 ha scritto:
sabato 15 ottobre 2022, 5:23
Ti parlo per esperienza personale lavorando in un paese asiatico dittatoriale (fai tu i conti).
Amore tu sei proprio top, anche se poi a letto sei bottom. E comunque mi ricordi qualcuno che ho conosciuto...


CIAO GIOIE

Silente1982
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Silente1982 » sabato 15 ottobre 2022, 12:59

Siamo tutte bottom :D :D



Puzzle
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Puzzle » lunedì 17 ottobre 2022, 23:49

Triumeq85 ha scritto:
giovedì 13 ottobre 2022, 17:48
Blast ha scritto:
lunedì 10 ottobre 2022, 20:15
Triumeq85 ha scritto:
lunedì 10 ottobre 2022, 17:25
e, data la posizione che ho, molto probabilmente risulterò anche vincitore.
Adoro, sposami
aHAHAHAHAHAH... purtroppo sono già sposato!

Puzzle, grazie mille, evidentemente devo escludere l'Africa. Per me il costo dei farmaci non sarebbe un probema (anche perché non credo che li facciano pagare più di €100 al mese), però è chiaro che i disservizi, la fornitura di farmaci non idonei, così come le analisi fatte male... Non sono il top. =(
Ovviamente farò un'assicurazione sanitaria!
A me sarebbe piaciuto andare in Angola o in Mozambico (qualcuno ha idea di come funzioni?), evidentemente dovrò ripiegare verso il Brasile (lì forniscono i farmaci gratuitamente, compreso il Dolutegravir), oppure il sudest asiatico dove, sebbene non siano forniti agli stranieri, si possono trovare e acquistare abbastanza tranquillamente (specialmente in India). Pensavo di andare in Thailandia, oppure in Vietnam. Tutte le altre alternative dovrebbero riguardarei i Paesi europei (Portogallo, Grecia, Cipro e UK), ovvero in Australia o Nuova Zelanda... Insomma luoghi dove non ci dovrebbero essere problemi per le forniture.
In alternativa devo chiedere se forniscono i farmaci per almeno un anno (per andare e tornare).
Tempo fa ricordo che in questo sito ha chiesto aiuto un utente che si era trovato positivo e lavorava in Thailandia. Raccontò di essersi rivolto al maggior ospedale di Bangkok, voleva continuare a lavorare lì. Si informò sul costo dei farmaci, dove l'Atripla costava disse, circa 100$/mese. Ma poi decise di tornare in Italia e non si seppe più nulla di lui. Eppure la Thailandia, fra tutti i Paesi del sudest asiatico, è l'unico in cui poter immaginare di vivere da s+ pagando i farmaci, anche se vecchi farmaci, a costi moderati come l'Atripla a 100$/mese, ma purtroppo limitati nella scelta. L' assistenza sanitaria a Bangkok è buona, il "Bumrungrad International Hospital" di Bangkok, secondo Newsweek si trova al 147°posto fra i migliori ospedali al mondo (la gran parte degli ospedali italiani sono molto più sotto nel ranking). Ma non ne conosco i costi e soprattutto il costo di un'assicurazione.

Dimentica Australia e Nuova Zelanda, lì se sei sieropositivo non entri.

A mio parere, come ho scritto, una persona hiv+ non riesce, se non con mille difficoltà, a vivere e lavorare all'estero fuori dalla UE. Se vuoi farlo ti auguro la più grande fortuna del mondo per riuscirci. Per me è sempre stata una mancanza immensa, l'Italia è il Paese che mi fornisce i farmaci, ma al contempo mi tiene costretto a una catena. Purtroppo non è solo l'hiv che mi tiene legato qui, fosse solo quello le avrei tentate tutte per uscire da questo dannato Paese. Non vorrei morire qui, ma ho ancora una mamma con l'Alzheimer da badare, poi vorrei lasciare tutto accumulando più pasticche possibili e gli ultimi soldi, vivendo gli ultimi miei giorni nei Paesi che avrei tanto voluto visitare.

Per questo ti auguro di visitare più posti possibili, come ho fatto io prima di legarmi come un cappio alle pasticche.



Andr4us
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Re: HIV e lavoro all'estero

Messaggio da Andr4us » martedì 18 ottobre 2022, 0:16

Il generico dell'atripla in Thailandia costa meno di 1500 bath, quindi dai 35 ai 40 euro e non 100 dollari, le analisi come tipizzazione linfocitaria e carica virale costano dai 100 ai 150 euro. Totale spesa per un anno tra analisi e farmaci meno di 600 euro. In India spenderebbe molto meno circa 15 euro mese per i farmaci e meno di 100 per le analisi, circa 300 euro all' anno.



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