HIV-DNA come nuovo marker

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rospino
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HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da rospino » venerdì 4 gennaio 2019, 8:48

Eilan ha scritto:Eternamente grata agli attivisti di allora, che furono in grado di far approvare i farmaci in tempi strettissimi, ma per me è lampante che la ART, così com'è oggi, non basta più.
Penso che tu abbia una visione eccessivamente ottimistica sull’attivismo del passato. Non sempre l’attivismo portò a risultati positivi, anzi in alcuni casi l’eccessiva fretta determinò problemi di sovradosaggi (come per l’AZT). La ART non fu merito delle associazioni, ma della ricerca scientifica insieme a quelli che erano i farmaci allora disponibili. Siamo passati da assumere decine di pastiglie al giorno a fare, in futuro molto prossimo, iniezioni mensili. Ti sembra poco? Cosa proporresti di fare? Io a volte trovo ipocrita questo modo di criticare e di lamentarsi dei leoni da tastiera che dal caldo delle loro casette sanno ben poco del mondo reale e delle persone che invece, pur non essendo “attiviste”, a volte ci mettono anche la faccia (e ne conosco più di una) e il loro tempo.


 
La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

Eilan
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Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da Eilan » venerdì 4 gennaio 2019, 9:29

Confondermi con un "leone da tastiera" mi offende e dimostra che, o non hai capito il senso delle mie parole o non hai letto tutta la sequenza di messaggi che ho scritto o non sono stata chiara io e, in questo caso, mi dispiace.

Ribadisco, allora, il mio pensiero: non rinnego nulla del passato (solo un folle potrebbe farlo), ma dico solo che mi piacerebbe vedere il benedetto salto di qualità nella ricerca.
I problemi son tanti nel mondo dei ricercatori e lo capisco, ma la pellaccia è la nostra. 

Alla fine, vedi, è vero un po' tutto. A quei tempi io c'ero e ti posso dire che sia la ricerca sia i movimenti di opinione dei malati (anche con manifestazioni eclatanti) hanno contribuito al miglioramento della situazione.
Quindi, attaccare la ricerca a priori o escludere l'importanza dei movimenti "interni" non fa bene, né all'una, né all'altra componente di questo mondo.
Io mi aspetto solo quello che ho già definito "salto di qualità", almeno che si controlli meglio il problema dell'attivazione immunitaria e delle comorbità derivanti da invecchiamento da HIV.
@ se davvero pensi che io sia un "leone da tastiera", allora possiamo anche smetterla subito.
Arrivederci.



rospino
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HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da rospino » venerdì 4 gennaio 2019, 9:31

marte82 ha scritto:Scusa come ti permetti di darmi del complottista e negazionista? Ti prego di ritirare queste accuse. Visto che sei molto attivo su questo forum ti puoi qualificare?
Non ti ho dato del complottista e del negazionista; rileggi quello che ho scritto. Ti ho invitato più volte a motivare le tue affermazioni che sono sempre intrise di un forte scetticismo, ma ripeti sempre gli stessi discorsi (poco importa che nell’altro thread ti abbia fatto notare che riportavi un articolo del 1999 quale fonte delle tue affermazioni) senza in realtà mai dare alcun contributo costruttivo alla discussione, che sarebbe poi l’obiettivo intrinseco di questo forum.


 
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rospino
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Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da rospino » venerdì 4 gennaio 2019, 9:41

Eilan ha scritto:Io mi aspetto solo quello che ho già definito "salto di qualità", almeno che si controlli meglio il problema dell'attivazione immunitaria e delle comorbità derivanti da invecchiamento da HIV.
@ se davvero pensi che io sia un "leone da tastiera", allora possiamo anche smetterla subito.
Arrivederci.
Mi dispiace, non volevo offenderti e non mi riferivo in particolare a te ma, più in generale, a chi spesso critica senza cognizione di causa, cosa che purtroppo sul forum accade sempre più spesso.
Il tema dell’attivazione immunitaria e dell’informazione mi sta a cuore perché mi riguarda, seppur indirettamente; trovo sconfortante che su questo fronte ancora si sia piuttosto indietro. D’altronde ribadisco fermamente che lamentarsi senza poi portare soluzioni concrete sia utile solo ad alimentare polemiche che non portano da nessuna parte.


 
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Eilan
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Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da Eilan » venerdì 4 gennaio 2019, 10:01

Ci siamo chiariti. ;)



gandalf
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Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da gandalf » venerdì 4 gennaio 2019, 23:36

Ragazzi ovviamente il tema è scottante e sta a cuore a tutti noi ma vorrei ricordarvi che vi sono molte altre malattie mortali come il tumore nelle sue varie forme per le quali si studiano cure definitive, ma ancora non si è raggiunto l'obbiettivo. Mentre per l'HCV si è arrivati all'eradicazione ancora per l'hiv no, ma non è un giochetto da ragazzi e il fatto che si sia arrivati ad una terapia che azzeri la viremia è di fatto un successo. Vi ricordo in tal senso che gli studi vanno avanti per rendere la terapia sempre più leggera e meno tossica ed azzeri la viremia in tempi sempre più brevi e in modo costante. Insomma ovviamente è molto importante anche procedere in questo senso in attesa di una cura per l'eradicazione che comunque è sempre in studio e valutazione.
Certamente è interesse anche dell'industria farmaceutica trovare la cura definitiva perché farà del gruppo produttore una star a livello mondiale come già è stato per la ART. Immaginatevi i titoli a caratteri cubitali la """""" produrrà la cura eradicante l'HIV virus terrore di intere popolazioni adesso un incubo del passato.
E qui ci vuole una lacrimuccia



geppox70
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Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da geppox70 » sabato 5 gennaio 2019, 16:08

marte82 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=eN_hy9dm_SM

In questa intervista il prof. Massimo Andreoni parla dell'HIV-DNA come marker per la misura dell'estensione del reservoir, causa di rebound virale ed insorgenza di resistenze. Qualcuno di voi ha mai effettuato questo esame? Quali sono i valori di riferimento? Si misura sempre in copie/ml come l'HIV-RNA?
Ciao Marte82. Tornando alla tua questione iniziale e cioè all'esame specifico, quello che so è che "Hiv DNA provirale quantitativo" è un esame che viene fatto ancora in pochi centri, come per es. presso lo Spallanzani di Roma, centro a cui io faccio riferimento. A me personalmente non lo hanno mai fatto, ma chiedendo diverse volte ai medici mi è stato detto che viene effettuato per decidere se iniziare immediatamente la terapia a poca distanza dalla sieroconversione, o per valutare un eventuale alleggerimento terapeutico (es. passaggio dalla triplice alla duplice), o infine per motivi di studio e trials clinici. Allo stato attuale i cut-off non sono ancora ben definiti. Ti posso comunque dire (info da prendere con la dovuta cautela) che per es. un valore di 400/500 copie depone favorevolmente per la situazione dei reservoirs... L'azzerramento dei valore, ovviamente, non si ha mai. Come avrai avuto modo di leggere nelle diverse edizioni delle linee guida l'evidenza dell'utilità clinica di questo esame è sempre aumentata per le motivazioni espresse dal Dott. Andreoni e sicuramente cio' avverrà anche nelle linee guida di prossima uscita.



marte82

Re: HIV-DNA come nuovo marker

Messaggio da marte82 » domenica 6 gennaio 2019, 16:13

geppox70 ha scritto:
marte82 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=eN_hy9dm_SM

In questa intervista il prof. Massimo Andreoni parla dell'HIV-DNA come marker per la misura dell'estensione del reservoir, causa di rebound virale ed insorgenza di resistenze. Qualcuno di voi ha mai effettuato questo esame? Quali sono i valori di riferimento? Si misura sempre in copie/ml come l'HIV-RNA?
Ciao Marte82. Tornando alla tua questione iniziale e cioè all'esame specifico, quello che so è che "Hiv DNA provirale quantitativo" è un esame che viene fatto ancora in pochi centri, come per es. presso lo Spallanzani di Roma, centro a cui io faccio riferimento. A me personalmente non lo hanno mai fatto, ma chiedendo diverse volte ai medici mi è stato detto che viene effettuato per decidere se iniziare immediatamente la terapia a poca distanza dalla sieroconversione, o per valutare un eventuale alleggerimento terapeutico (es. passaggio dalla triplice alla duplice), o infine per motivi di studio e trials clinici. Allo stato attuale i cut-off non sono ancora ben definiti. Ti posso comunque dire (info da prendere con la dovuta cautela) che per es. un valore di 400/500 copie depone favorevolmente per la situazione dei reservoirs... L'azzerramento dei valore, ovviamente, non si ha mai. Come avrai avuto modo di leggere nelle diverse edizioni delle linee guida l'evidenza dell'utilità clinica di questo esame è sempre aumentata per le motivazioni espresse dal Dott. Andreoni e sicuramente cio' avverrà anche nelle linee guida di prossima uscita.
Magari potrei chiedere info alla prossima visita in cui avevo intenzione di proporre la duplice terapia! Chissà dopo dieci anni a che punto sarà il mio reservoir :o; per estinguerlo completamente ci vorrebbero una 70ina di anni! Cosa ovviamente impossibile!



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